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Ely53
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Qualche giorno fa, ancora una volta, il dottor Umberto Scapagnini è stato ospitato in TV per raccontare la sua esperienza in cui, tra la vita e la morte, ha intravisto l'aldilà attraverso un tunnel di Luce.
Ha anche scritto un libro in cui racconta la sua storia i cui introiti saranno (come lui stesso afferma) devoluti in beneficenza.
Le persone di scienza, soprattutto medici, guardano ai fenomeni di premorte con aria sospettosa ma questa volta è proprio uno di loro a raccontarci di averla vissuta.
Certamente questo non gli renderà la vita facile ma credo che in questi casi valga la pena di lottare per portare avanti questa verità, seppure ci costi delle umiliazioni.
Ecco che cosa racconta egli stesso in una intervista.
Ne inserisco alcuni brani di seguito.
<<< Il suo percorso di sofferenza inizia nel 2005. Come ricorda quella prima tappa?
Tutto ciò che ho sofferto sul piano fisico ha una componente di stress. Nel 2005 ero allo stadio Massimino di Catania per la partita del cuore. Era un giorno di dicembre. Pioveva. Di lì a poco avrei iniziato la campagna elettorale per le comunali. Non resistei, avevo voglia di giocare qualche minuto. Arrivò un gigante sulla fascia di mia competenza. Feci una scivolata, nemmeno così tremenda. Lui mi camminò sulla gamba sinistra: tibia e perone fratturati. L’unico sistema che avevo per salvare la campagna elettorale era una protesi interna in acciaio al tungsteno. Un mio amico ortopedico mi fece l’intervento.
Nel 2007 la seconda tappa…
Mi ero da poco unito a Sabrina, mia attuale compagna. Alla fine dell’estate, vediamo un piccolo rigonfiamento sulla tempia sinistra. Me lo faccio togliere chirurgicamente, pensando fosse roba da poco; ma sotto c’era un tumore. In un posto delicato: sotto al muscolo temporale, in mezzo alle ramificazione del trigemino e della carotide. Toglierlo sarebbe stato complicatissimo. Ma decido comunque di sottopormi all’intervento, che dura nove ore. L’intervento riesce. era un melanoma.
Ma il calvario non è ancora finito, purtroppo…
Ogni due giorni mi sottoponevo alle radiazioni per curarmi. Ero già sindaco di Catania, andavo a Milano. Il trattamento durò una ventina di giorni, mi sentivo stanco. Nel 2008 mi candidai al Parlamento. Ma avrei scoperto che Peron aveva proprio ragione…
Che c’entra Peron?
Diceva che nella vita servono le tre “c”: cervello, cuore e coglioni. Ma io ne ho aggiunta una quarta indispensabile, il culo. A me la quarta “c” è venuto a mancare per un certo periodo.
La terza tappa “peronista”…
Nel 2008 vengo eletto alla Camera. Festeggio a Roma con Berlusconi la mia elezione. Stavo tornando a Napoli in auto. In un incidente stradale vengo sbalzato, ero sul sedile posteriore, contro il finestrino dell’auto blindata e lo rompo con la testa. Ho avuto 74 punti di sutura. E ho sbattuto il petto contro il sedile. Ho sentito un dolore molto forte. Il destino mi fece andare su un’ambulanza diretta all’ospedale San Camillo. Vengo ricoverato in codice rosso.
Una situazione disperata… Durante l’intervento il chirurgo vede il mio polmone sinistro era pieno di sangue. Lo svuota e dopo tre ore sono fuori dalla sala operatoria. Ma non è finita qui, purtroppo…
Ancora?
A fine 2008 durante un esame medico, mi trovano una ghiandola ingrossata. Il tumore era ripartito. Io e mio figlio Giovanni, diventato un grandissimo studioso di Alzheimer, ci mettiamo a cercare un metodo per fermare il melanoma. Una corsa contro il tempo, mi avevano dato un mese di vita. Troviamo alcuni medici che stanno sperimentando un anticorpo monoclonale che rinforza incredibilmente il sistema immunitario. Gli effetti collaterali mi portano alla disidratazione totale. A maggio 2009 entro in coma premortale.
Cosa accadde?
Mi impartirono due estreme unzioni, una subito e un’altra il giorno dopo il mio padre spirituale venuto da Catania. Mio figlio Giovanni monitorava la situazione. Ebbi una visione: un tunnel di luce. Stavo morendo. La mia mano sinistra fu fermata da mia mamma, il mio angelo custode. Poi ho visto Padre Pio, che mi ha detto: “Devi seguire la volontà del Signore”. Mi sono svegliato e sono andato in coma per 80 giorni.
Nel libro racconta a fondo questa sorta di vita parallela?
Sì come l’episodio in cui, in una visione, riconobbi la mia trisnonna in piazza dei Martiri a Napoli. Ma io non l’avevo mai vista prima! Poi mio fratello Sergio mi portò una vecchia foto in cui ebbi la conferma che si trattava proprio della nostra ava.
Il titolo del libro racconta di un’ironia mai persa, nonostante le avversità…
Sono napoletano, non posso perdere certe caratteristiche. E poi ho una forza fisica enorme.
La sua vicenda solleva dubbi sul dibattito introno al fine vita, all’eutanasia, al testamento biologico, non trova?
Prima che mi accadesse tutto questo ero favorevole all’eutanasia. Ma quando ero in coma ho combattuto come un leone per restare vivo. E una forza superiore all’uomo mi ha dato l’energia per resistere e vincere la lotta contro le cellule maligne.
Un lettore penserà: quante ne ha passate! Ma nonostante le avversità che le sono capitate, sente di trasmettere un messaggio positivo?
Penso di non essere morto per raccontare agli altri che la salute dipende dalla spiritualità, dall’amore di persone care. Mio figlio Giovanni, la mia compagna Sabrina e mio fratello Sergio mi sono rimasti sempre vicino. Una malattia può essere battuta anche così.
La quarta c, nonostante tutto, l’ha avuta?
Direi proprio di sì. Per un po’ se n’era andata, ma poi è tornata!
Simone Savoia>>>
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Per leggere tutta l'intervista:
http://www.tgcom.mediaset.it/speciale-libr...ccontarla.shtml
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Interessante Ely, grazie! Chiaramente ognuno vive questa esperienza in maniera diversa, il cugino di mia madre, anche tornato da un'esperienza di ritorno dalla morte, aveva detto che sarebbe voluto rimanere dall'"altra parte" e che il ritorno nel corpo era stato doloroso e contro la sua volonta'. Comunque un'esperienza che gli ha cambiato la vita da un punto di vista spirituale. . -
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Spero solo che non sia propaganda politica...quanto afferma questo signore sembra proprio essere propaganda contro la legge sull'eutanasia...ricordiamo tutti la storia di Eluana Englaro...la sua affermazione è piuttosto singolare, no Ely? Ha combattuto come un leone per restare in vita, afferma, ma noi sappiamo dai racconti di tanti altri che hanno avuto esperienze NDE autentiche, che qui non vuole tornare nessuno perché quando si conosce la pace dell'altra dimensione ed i bisogni in questa sono azzerati, perché tornare in questa valle di sofferenza?
Scusami, ma nutro dei dubbi sull'autenticità di questa esperienza.
Edited by Nausicaa* - 2/8/2011, 09:02. -
Ely53 .
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Interessante Ely, grazie! Chiaramente ognuno vive questa esperienza in maniera diversa, il cugino di mia madre, anche tornato da un'esperienza di ritorno dalla morte, aveva detto che sarebbe voluto rimanere dall'"altra parte" e che il ritorno nel corpo era stato doloroso e contro la sua volonta'. Comunque un'esperienza che gli ha cambiato la vita da un punto di vista spirituale.
E' vero Marina, ognuno la vive a modo suo... anzi, alle volte, persone di altri paesi come gli Indiani hanno visioni, apparizioni di entità ben diverse dalle nostre conosciute... non vedono certo Padre Pio!
Inoltre, come ben dici, la maggior parte della gente, una volta avuto sentore del benessere che infonde la Grande Dimensione non vuole più tornare...
Tuttavia, ascoltando il racconto di molti, lo scorso anno conobbi una signora che una volta Di Là "chiese" di tornare di qua dove aveva lasciato un marito che amava molto... e non voleva lasciarlo da solo... e fu accontentata.
Ma veniamo a Nausicaa e alla sua più che giustificata considerazione.
Una delle prime interviste che sono state fatte al dottor Scapagnini faceva parte di quella serie di 4 che uscirono in gennaio sul settimanale DiPiù. Fra queste 4 vi fu inserita anche quella di mio marito Franco (vedi post https://vascello-stelleperdute.forumfree.it/?t=53334307 ) e quella di Valeria Biaggio, una nostra amica della provincia di Pisa.
Le altre due pubblicate furono quella d di Dora Moron quindi in ultimo, quella del dottor Scapagnini.
Da allora, sia Dora Moroni sia Scapagnini sono stati pluriospitati da tutte le varie tv di fininvest e della Rai per raccontare questa loro esperienza di confine...
Anche la nostra amica Valeria Biaggio fu chiamata, anche se una sola volta, alla Rai per raccontare la sua esperienza di tunnel di luce dalla quale NON sarebbe MAI voluta tornare indietro pur sapendo di lasciare una famiglia... vedi post https://vascello-stelleperdute.forumfree.it/?t=53850898
Ebbene.. l'unico che non hanno mai chiamato a testimoniare in diretta TV è stato Franco, come mai? perché?
Ve lo dico io...
Perché Franco è invalido e una persona invalida non dà quella credibilità "sensazionalistica" che la tv richiede... mi capite?
Duole dirlo ma questo particolare la dice molto lunga sulla "veridicità" di certe testimonianza portate alla ribalta più per opportunismo che per crescita spirituale...anzi, direi crescita "zero".
Mostrare in TV un invalido, anche se ha avuto da bambino una NDE, non risponde a certe esigenze televisive che vuole tutti belli, tutti perfetti....
Conosco un paraplegico che è "risorto" letteralmente dalla morte... il medico stava redigendo il certificato di morte... come mai non si vede MAI in tv? E' un signore di Carpi (MO) che ho voluto conoscere personalmente.
Dora Moroni viene invitata raramente in tv mentre questo medico ha una altissima visibilità, come mai? Spesso lo si vede su questo o quel canale...
Anche secondo me, purtroppo, ci sono dei retroscena squallidi di cui, però, si deve parlare. Si devono far conoscere.
Pur non negando la sua NDE non posso che mettere in dubbio alcuni particolari soprattutto alla luce di una palese strumentalizzazione che viene fatta della sua "NDE"...
Concludendo non posso che condividere la perplessità di Nausicaa.. -
Deathena* .
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Ely ho letto e condivido ,appena ho tempo racconterò di alcuni casi,che come tu fai osservare non furono presi in considerazione,il sensazionalismo e una prerogativa di personaggi di un certo spessore,sia di spettacolo sia di pubblica immagine,un paralitico,una persona normale semplice non fà scalpore e non e credibile,non rispecchia le esigenze del mercato dello spettacolo,purtroppo e solo quello che conta ,fortunatamente certe cose non hanno bisogno del palcoscenico. . -
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†¢aNNeLL@&ƒiØRið’A®an©i؆ .
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Condivido la perplessità onestamente: è vero che certe esperienze sono comunque soggettive e vissute diversamente,quindi mi "preoccupo" meno del Padre Pio o del fatto che volesse tornare piuttosto che restare,però mi sembra che in questo caso la cosa sia stata un po' strumentalizzata... . -
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Stavolta se ne è andato per davvero !
Buon ritorno a casa !
Nau. -
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Davvero? Buon viaggio allora 
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Umberto Scapagnini e tunnel di LuceLa sua esperienza NDE |
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