Triangolo estivo

« Older Newer »

_NightSky_

Posted on 20/7/2022, 12:48

Esploratore nello Spazio-Tempo

Group: Vascellonauti

Posts: 3,156

Attendibilità/Fiducia: +1,681

Status: Offline

Il triangolo estivo

Vorrei parlarvi di uno spettacolo che in questi mesi estivi possiamo osservare nel cielo e che unisce da secoli la curiosità e le speranze di tanti popoli diversi.
Si tratta del triangolo estivo, un asterismo formato dalle stelle Deneb, Altair e Vega attraversate dalla Via Lattea.

unnamed-4

Altair appartiene alla costellazione dell'Aquila ed essendo vicina all'equatore celeste è visibile da tutte le regioni popolate terrestri. Compie una rotazione completa su sé stessa in appena 8 ore e mezza che ne determina lo schiacciamento ai poli.
Il nome Altair è una abbreviazione dell'arabo "al-nasr al-ṭāʾir" ovvero "l'aquila volante" che deriva a sua volta dal nome sumero-babilonese che significa "Stella dell'aquila". In Cina è indicata come "tamburo del fiume" o "stella del mandriano" analogamente al giapponese in cui Altair è chiamata "Hikoboshi" ovvero "la stella pastore".
Gli aborigeni australiani Koori la chiamavano Bunjil, che significa "l'aquila cuneata", mentre il popolo aborigeno australiano che viveva vicino al fiume Murray la chiamava Totyerguil. Essi credevano che il fiume Murray si era formato quando il cacciatore Totyerguil arpionò il pesce gigante Otjout che, ferito, aveva scavato un canale nell'Australia meridionale prima di diventare la costellazione del Delfino.
Per i Maori, Altair era il pilastro del cielo.
Ma perché associare Altair a Deneb e a Vega visto che appartengono a costellazioni differenti?

Infatti, Deneb appartiene al Cigno ed è diciannovesima stella più brillante del cielo notturno. Il suo nome deriva dall'arabo "Dhanab" ovvero "coda" che di secolo in secolo è sata indicata come la coda di un cigno, di un'aquila, di una gallina o di un piccione. In altre culture era associata a un fiore e il poeta tedesco Philipp von Zesen (1619-1698), sulla base di questa associazione, chiamava la stella Os rosae (bocca di rosa).
In Cina, Deneb rappresenta un ponte di gazze ladre poiché richiama un mito di cui parlaremo a breve.

Vega, infine, appartiene alla costellazione della Lyra ed è la quinta stella più luminosa del cielo notturno. Per gli Assiri la stella si chiamava Dayan-same, il "Giudice dei Cieli", mentre per gli Accadi era Tir-anna, la "Vita del Cielo"; i Babilonesi la conoscevano presumibilmente con nome Dilgan, "il Messaggero della Luce".
Gli antichi Greci, così come i Romani dopo di loro, ritenevano che la costellazione della Lira rappresentasse lo strumento musicale di Orfeo, costruito da Ermes sfruttando il carapace di una tartaruga come cassa armonica e il budello di una pecora per fabbricare le corde.
La stella è associata al mito dei Sette Crepuscoli, originario della Cina ma molto diffuso, seppur con alcune varianti, anche in Corea e Giappone. Il mito tratta della storia d'amore che lega la Tessitrice (Vega) e suo marito il mandriano (Altair) costretti a restare separati alle due sponde del "Fiume d'Argento" (la Via Lattea). Potranno incontrarsi solo il settimo giorno del settimo mese dell'anno, quando le gazze formeranno un ponte che unisca le rive del fiume.

Da questa leggenda nasce il Tanabata giapponese, una festa che celebra appunto il ricongiungimento tra luglio e agosto delle divinità Orihime e Hikoboshi, ovvero le stelle Vega e Altair.
Durante i festeggiamenti si utilizzano le lampade di carta e striscie di carta colorata che simboleggiano i fili di seta intrecciati dalla Tessitrice Orihime. Su di essi vengono scritti desideri rivolti alle stelle e appesi ai rambi di bambù.

Tanzaku