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Maternità e Bambini
La gravidanza non è mai esclusivamente un fatto fisico. Una neomamma deve prepararsi ad una serie di cambiamenti che avverranno sia al suo interno che all'esterno.
Una gravidanza è sinonimo di novità: potranno cambiare i rapporti sociali, il modo di percepire il proprio sé o crescere dal punto di vista spirituale in quanto la gestazione presuppone il prendersi cura di un altro essere vivente. C'è da dire, però, che la gravidanza non è sempre un avvenimento vissuto con orgoglio e gioia: ricordiamoci che ogni persona è unica e irripetibile e i suoi traumi e il suo dolore sono reali tanto quanto quelli di un'altra persona. L'insicurezza, l'età, le esperienze possono avvertire la gravidanza come un trauma, dunque quando si analizza un sogno occorre fare particolare attenzione a come il sognatore consideri la gestazione.
Le parole chiave dei sogni di questo tipo sono: cambiamento e fecondità.
Indipendentemente dal come si vive la gravidanza è indubbio che essa porti con sé dei cambiamenti. Se il sognatore sia pronto o no, a livello razionale, ad accettare queste novità ce lo dirà il contesto del sogno: sentimenti di pace e benessere sono sinonimi di apertura e tranquillità emotiva/razionale (o di volontà di partecipare al cambiamento), mentre paura e angoscia saranno sinonimi di attaccamento eccessivo alle situazioni e/o persone "vecchie" e già conosciute.
Ho parlato di "livello razionale" poiché è nella natura umana cambiare e adattarsi. Lo spirito umano è curioso e vuole vedere, capire, evolvere, ma spesso restiamo ancorati alle nostre paure e alle nostre routine, e dunque la fecondità e la creatività insita nell'uomo è messa a dura prova.
Abbandonare il "vecchio" ed accettare ciò che la vita ha in serbo per il sognatore pare quindi il messaggio della gravidanza nei sogni.
Il sogno della maternità è molto comune ed è un'esperienza che può presentarsi sia agli uomini sia alle donne.
Jung afferma che, nel sognare una gravidanza, si stia ponendo l'accento sul futuro in potenza, ovvero sul potenziale ancora parzialmente inespresso dell'individuo. Prendere coscienza di se stessi e delle proprie potenzialità può portare ad un cambiamento positivo della propria esistenza e l'inconscio può indicare, tramite questa immagine, il momento propizio per lavorare con impegno sulla propria vita a 360°: dalla psiche, alle relazioni sociali, al lavoro.
Al sogno della gravidanza sono spesso associate immagini oniriche che riguardano bambini.
Anche qui dobbiamo tenere in grande considerazione l'età del bambino, l'aspetto, le sue azioni, le sensazioni che prova e che ci suscita (ecc.) ma in generale possiamo dire che rappresenta un fatto nuovo già compiuto (dal nuovo lavoro, ad un nuovo progetto, una nuova relazione ecc.). é l'espressione della creatività: quel potenziale che nella gravidanza si trasforma in qualcosa di concreto e tangibile.
Altri spunti di riflessione:
- Sia la gravidanza che i bambini, nei sogni, possono indicare il desiderio di maternità. Il vissuto del sognatore è ovviamente fondamentale per comprendere a quale categoria di significati appartenga il sogno, dunque solo lui può effettivamente comprendere se si tratta di un desiderio materiale o di un'evoluzione interiore. Ciò non toglie che raccontando e analizzando insieme un sogno, è possibile sviscerarlo al meglio, individuando tutti gli indizi che l'inconscio del sognatore ha disseminato.
- La Madre è un archetipo universale individuato da Jung: è la nutrice, colei che cura e permette la nascita e la crescita, è potenzialità e eguaglianza, sicurezza e dolcezza. Nelle culture primitive la femminilità era sinonimo di fianchi larghi e abbondanza di peso perché richiamava appunto il concetto di maternità e prosperità. Era la dea Madre che ricordava agli esseri umani il legame tra la natura e l'umanità e la ricchezza che è data dalla comunione con gli altri, ma è anche la consapevolezza di non poter trattenere egoisticamente il frutto del proprio grembo che dovrà quindi lasciar libero di crescere, morire e rinascere.
Come ogni archetipo abbiamo però anche un'altra faccia della stessa medaglia: la Madre vuota e anaffettiva, ma anche quella che trattiene per sé i propri frutti, in un moto ossessivo che soffoca la vita, diventando quindi un distruttore.
Un esempio di questa duplice natura materna la troviamo nella fiaba di Vasilissa, precursore di Cenerentola: abbiamo la Madre nutrice che, lasciando libera la propria figlia (nella fiaba muore) le lascia in eredità gli strumenti per sopravvivere e una benedizione. La Madre distruttiva invece è la matrigna che la tratta come una serva per il proprio tornaconto personale e la cui cupidigia porta le sue stesse figlie alla morte.
- Anche il bambino è un archetipo: da un lato abbiamo il Bambino divino, ovvero tutto il potenziale che questa creatura contiene, le possibilità, la novità e l'innocenza; dall'altro abbiamo l'uomo-bambino, ovvero quei comportamenti infantili che soffocano la crescita del proprio sé.
Paradossalmente il fanciullo appare indifeso e continuamente sotto attacco, nelle storie, nei sogni e nella realtà, i bambini sono alla mercé dei pericoli. Eppure ha una grande forza insita in lui e riesce, prontamente, a trovare la soluzione ad ogni problema.
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