Dialogare con i propri sogni

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  1. Stryx
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    Pochi ci pensano ma il sogno è un vero e proprio dialogo con se stessi.
    E' un momento di intimità in cui l'io gioca con i suoi demoni, le sue glorie, i suoi ricordi e mette in scena grazie all'immenso patrimonio di informazioni dell'inconscio veri e propri drammi, surreali o profondamente realistici che mettono in luce i nostri processi mentali, la nostra psicologia.

    Dialogare con i propri sogni è per questa ragione estremamente importante perchè essi possono diventare la cartina tornasole della nostra psiche.

    Molte persone si spaventano dei propri sogni. Di fronte a scene assurde, violente, sessualmente improbabili girano la testa e cercano di dimenticare. In realtà il primo modo per comprendere se stessi tramite i sogni è accettare tutto quel che viene, senza porsi problemi.

    Bisogna domandarsi perchè accade questo o quello, perchè abbiamo chiamato in causa quella persona o quella situazione o perchè abbiamo visto o usato determinati oggetti. In questo modo, ponendoci le domande, avviamo il dialogo.

    Il sogno è uno spazio privato in cui riflettere, pensare solo a se stessi e tutto ciò che ci circonda.
    Ma se non ci poniamo domande, come possiamo avviare le riflessioni?
    Lo scopo del dialogo infatti deve essere quello di rendere consce queste riflessioni interiori.

    Facciamo un esempio. Abbiamo lavorato come sarte da ben 30 anni, da quando eravamo giovanissime. Da circa un mese sempre lo stesso identico sogno, vediamo, ad esempio la nostra macchina da cucire preferita che si rompe e noi che ridiamo tronfie al suo fianco. Invece di piangere, ridiamo e ci sentiamo libere mentre nostra madre -magari morta che ci ha indirizzato verso questo mestiere- piange disperata.
    Al risveglio potremmo sentirci in colpa, perchè il lavoro da sarta ci ha fatto mangiare per 30 anni, ma piano piano riemerge la passione per la danza e il ricordo che avremmo voluto ballare piuttosto che lavorare come sarte. Magari riemerge la scena in cui nostra madre ci diceva "o lavori o sparisci da questa casa" ecc ecc.
    Questo è un tipico esempio di dialogo con i propri sogni. Vedere in sogno la propria madre che piange può far sentire in colpa e magari farci desiderare di allontanare l'immagine e quindi il sogno dalla mente. In realtà dovremmo sempre chiederci perchè. Il perchè ho provato quell'emozione piuttosto che un'altra NEL SOGNO e cercare di tornare al sogno stesso.
    Attenzione, è molto importante: dovete usare le emozioni del sogno non quelle da svegli.
    Nel nostro esempio, la sognatrice si sente in colpa verso la madre, è stata costretta a lavorare da sarta, per cui magari ha del rancore represso che a ragione della morte della madre preferisce tenere per se stessa. Ma evidentemente è stanca e il sogno rivela questa stanchezza.
    Dialogate con i vostri sogni, non spaventatevi. Comprendeteli per una migliore vostra comprensione.
     
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  2. Mark Astromante
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    Quoto, bel Topic Stryx!!
     
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    Molto bello questo post...
    Personalmente da qualche tempo ormai, ho dei veri e propri sogni "premonitori". Non riguardano solo la mia vita ma spesso e volentieri sono le persone a me care a fare da protagoniste. Io sono spettatrice...
    In un primo momento questa cosa mi spaventava. Ora ho capito che fa parte di me e, in un modo o nell'altro, devo imparare ad accettarlo e farne buon uso.
     
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2 replies since 14/9/2015, 14:24   68 views
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