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Come sappiamo il cervello umano lavora sostanzialmente per associazioni.
Significa che i nostri ricordi sono legati tra di loro grazie ad un preciso sistema.
Senza perderci nei paroloni, andiamo con gli esempi.
Io scrivo "auto rossa". Che cos'è un'auto rossa? Una vettura di marca e modello non specificati di colore rosso e questo è scontato e tutti lo abbiamo compreso semplicemente leggendo.
Ma senza ombra di dubbio, chiunque leggerà semplicemente "auto rossa" avrà un'idea e un pensiero completamente diverso. E questo è dovuto all'esperienza acquisita sul concetto "auto rossa". Ovvero al ricordo.CITAZIONEC'è chi penserà ad una splendida ferrari, perchè ricorderà di averne vista una appena uscita dalla fabbrica, quando mano a mano al papà girava in città. Quel giorno presero anche un bel gelato e tornando a casa trovarono la mamma con un buon pranzo. Una bella giornata. Quindi bei sentimenti.
La ferrari è una macchina che indica lusso e ricchezza per i più, ma nello specifico per questo bambino diventato uomo, indica anche "famiglia"
.CITAZIONEPer un altro invece "auto rossa" è la 500 con cui portava in giro la sua prima fidanzatina. Prime esperienze, dolci ricordi. Peccato che poi lei abbia preferito il suo amico e lo abbia lasciato solo, dicendogli che lo abbandonava proprio mentre erano seduti in quella stessa auto.
Auto rossa - sentimento negativo - sentimento di abbandono. Per questa persona auto rossa sta per delusione.CITAZIONEAncora la giovane donna che ha imparato a guidare su un auto rossa. Era quella di sua cugina (che aveva la patente). Lei no, ma nonostante tutto prendevano l'auto e lei provava a guidare anche senza avere ancora la patente. Questa persona assocerà l'auto rossa alla libertà, all'andare contro le regole, al segreto perchè la sua esperienza di auto rossa si associa a tutto questo.
Sono soltanto tre esempio banali e inventati sul momento, ma che danno una dimensione già più importante di due semplici parole "auto rossa" e ci permettono di capire come, grazie al sistema della memoria, ognuno può vederci qualunque cosa.
Nella realtà, nel mentre state leggendo auto rossa e i ricordi affiorano, la vostra mente mette i paletti e pone la differenza tra ieri e oggi, il passato ed ora. Quindi scapperanno frasi come "ah si, mi ricorda quel giorno x" oppure "eh quante ne ho combinante". O ancora, in caso di brutti ricordi, penserete che "auto rossa" non voglia dire nulla e magari passerete a leggere un altro topic del forum.
In sostanza decidete (diciamo sia così ma i brutti e bei ricordi affiorano comunque quando vogliono, altrimenti come sappiamo in casi di shock traumatici e simili danno origine a particolari comportamenti) voi cosa ricordare ma sapete bene che è un ricordo.
Nel sogno è la stessa cosa, con la differenza che voi NON sapete di decidere.
Molte persone pensano che il sogno arrivi, senza motivo. Purtroppo è un cattivo modo di pensare che abbiamo ereditato dal 700 che con la "sua caccia alle streghe" (ha debellato ogni mistificazione, credenza, folklore, religione) ha tolto al sogno ogni dignità. La psicologia ha recuperato la straordinaria importanza dell'ambito onirico e oggi, per fortuna, di nuovo raccontiamo di sogni.
Il sogno non è esterno al sognatore (lasciamo da parte, per ora, i sogni di altro genere - ne parleremo in altre discussioni per non fare confusione -) ma è creato dallo stesso tramite le famose associazioni di cui parlavamo prima.
Ogni persona è però un universo a parte in cui intelligenza, intuito, emotività, empatia ecc ecc si mischiano in modo diverso e grazie alle esperienze vissute queste realtà psicologiche si formano e sono formate, producendo le associazioni mentali grazie ai ricordi.
Dal feto in avanti, ogni istante della vita diventa memoria ma essa funziona come il muscolo del cuore, in modo autonomo. Ogni essere umano, senza accorgersene registra milioni di informazioni grazie a ben 5 sensi a cui si unisce la mente che registra, coordina, e archivia. Avete mai provato la sensazione di vedere una persona per la prima volta e provare disgusto? E' normale. Sono intervenuti i 5 sensi, hanno registrato, inviato e schedato in un millisecondo ogni informazione sopraggiunta e a seconda dei vostri parametri, hanno giudicato che quella persona "è disgustosa". E' un mezzo di sopravvivenza. Lo stesso che adottano gli animali per capire se è il caso di fidarsi o meno.
Diciamo che nella realtà di tutti i giorni, però è semplice capire la propria sensazione.
Nei sogni avviene tutto questo, esattamente come nella realtà quotidiana, con la differenza che noi non ci rendiamo conto di sognare. La nostra mente, il censore, è rilassata e tutte le nostre associazioni, i nostri ricordi, la nostra esperienza prendono vita dando origine al sogno che è una nostra costruzione, studiata da noi stessi in base al bisogno del momento.
Il sogno non è altro che un complesso sistema di associazioni che legano tra loro vari elementi. L'abilità di chi vuol interpretare il sogno è quella di dare un senso logico a queste associazioni ma il "senso logico" appartiene al sognatore, perchè sue sono le associazioni.
Per queste motivazioni, se si vuole interpretare un sogno, occorre entrare nella testa del sognatore è usare le SUE associazioni.
Difficile?
Non è facile, ma neanche impossibile, perchè ogni persona è diversa ma ha una mappa interiore che vi di disvela già nel mentre vi sta raccontando il sogno.
Ci vuole tanta esperienza e studio dei simboli ma con il tempo tutto si impara.
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Grazie Strega del Mare, davvero interessante! 
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Molto interessante. Ma quindi, in teoria una persona che ci conosce bene dovrebbe essere avvantaggiata nell'aiutarci a districarci in un labirinto onirico in cui noi non ci raccapezziamo magari per autocensura, rispetto ad un estraneo? . -
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Certamente, Virginella!
Secondo me è anche questo il motivo per cui alcune letture dei sogni, fatte da chi ci è estraneo, non riescano sempre a cogliere il punto della situazione... -
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Eh già...immagino sia così.. E i sogni più strani ( per la mia coscienza "diurna") sono quelli che rimangono più impressi a distanza di anni!!! . -
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Oppure quelli che lasciano sensazioni talmente forti da sembrare reali
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LaStregaDelMare» .
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Molto interessante. Ma quindi, in teoria una persona che ci conosce bene dovrebbe essere avvantaggiata nell'aiutarci a districarci in un labirinto onirico in cui noi non ci raccapezziamo magari per autocensura, rispetto ad un estraneo?
In realtà io non sono molto d'accordo.
Poi ne parleremo in un'altra discussione in modo completo ma per come la penso io, una persona che ti conosce è disorientata dai suoi stessi sentimenti per te o da quel che pensa di te e soprattutto da quel che CREDE di sapere e pensare di te.
Un interprete di sogni non ti conosce ma conosce i simboli e soprattutto li sa intrecciare. Non so se hai mai interpretato dei sogni ma ci sono meccanismi ricorrenti che inducono l'interprete a capire dove stai conducendo il ragionamento.
Uno sconosciuto quindi ti vede come una persona qualunque con un certo sogno in cui i simboli hanno unico e solo valore.
Tua madre ti conosce e pensa che magari tu debba essere in un certo modo, per cui tenderà ad interpretare quel sogno secondo la sua proiezione di te. Stessa cosa un marito o una moglie, un caro amico ecc.
Questa chiaramente è la teoria. Poi nessuno toglie che puoi avere una sorella bravissima nell'interpretazione che sa scindere dai propri sentimenti verso di te il tuo sogno e aiutarti, come puoi trovare l'interprete che si lascia guidare dal pregiudizio del tuo aspetto, per dire.
L'interpretazione dei sogni è un mondo molto complicato e affascinante dove tutto "può essere".
Per quel che concerne i "sogni reali" abbiamo due possibilità: o il sogno lucido (e ne parleremo in modo esauriente) oppure il sogno diciamo normale, in cui però l'inconscio comunica qualcosa di così importante da saturarlo nella mente del sognatore a lettere cubitali.
Sono quei sogni in cui hai la netta sensazione di NON aver sognato, che ti fanno stare male o bene al solo ricordo.. -
....... oppure il sogno diciamo normale, in cui però l'inconscio comunica qualcosa di così importante da saturarlo nella mente del sognatore a lettere cubitali.
Sono quei sogni in cui hai la netta sensazione di NON aver sognato, che ti fanno stare male o bene al solo ricordo.
Ho ben presente!!!!
È interessantissimo Strega del mare, sono ansiosa di leggere i prossimi post!.
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