Storia della Smorfia e del Lotto

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    Storia della Smorfia

    IL SOGNO COME RIVELAZIONE

    Secondo alcune teorie, per ritrovare il contesto primordiale che ha dato origine alla Smorfia basta chiudere gli occhi, concedersi alla seduzione del sonno e iniziare a sognare. Perché proprio nel mondo delle visioni notturne si trovano le radici lontane della Smorfia, che sembrano derivare dalle versioni volgarizzate e ridotte degli antichi libri dei sogni. Le opere di personaggi come Artemidoro di Daldi (II sec. d.C.), in età bizantina diventano veri e propri manuali per svelare il mistero dei messaggi notturni.

    SIGNIFICATI NASCOSTI

    Altre teorie sono propense a credere che l'origine della Smorfia risieda all'interno della tradizione cabalistica ebraica. Secondo la Cabala (Qabbalah), nella Bibbia non vi è parola, lettera o segno che non abbia qualche significato misterioso correlato. Il mondo stesso non sarebbe altro che un insieme di simboli da decodificare. Per questo i cabalisti crearono una sorta di dottrina interpretativa per svelare i significati nascosti dietro alla realtà apparente.

    storia_smorfia_img01
    Milano, Civica Raccolta Bertarelli. Bella, interprete dei sogni,
    ovvero la vera cabala aperta ai giuocatori del Lotto, 1880ca.

    Abraham Abulafia, mistico cabalista ebreo-spagnolo del XIII secolo, basandosi sul fatto che nell'ebraico ogni lettera corrisponde a un valore numerico, affidò proprio ai numeri la trascrizione delle sue meditazioni realizzando un'opera letteraria composta di sole cifre. A lui seguirono molti altri pensatori e mistici che contribuirono a formare la teoria secondo la quale è possibile desumere da ogni parola il valore numerico corrispondente. Questa teoria venne applicata anche per interpretare i sogni, ritenuti il luogo di contatto tra l'umano e il sovraumano.

    SEGNI DEL DESTINO

    Successivamente, visto che si pensava che le forze “super umane” comunicassero anche mediante accadimenti straordinari, qualsiasi avvenimento insolito (una caduta, un temporale estivo, ecc.) veniva considerato un segno del destino e subito tradotto in numeri.

    Nel Rinascimento pensatori e filosofi come Cardano, Della Porta, Pico della Mirandola o Paracelso riscoprirono e riportarono in auge i testi di quei maghi- scienziati che studiarono e praticarono l'oniromanzia greca e la Cabala ebraica. E proprio a questi scritti si ispirarono gli autori, per lo più anonimi, dei manuali ottocenteschi da allora presenti in ogni ricevitoria del Lotto.

    Il primo esempio di Smorfia (da Morfeo, dio dei sogni) si ha con il "Divinatore Universale del Lotto", libro che i ricevitori dei Regi Lotti napoletani avevano sempre a portata di mano e dove sono indicati tutti i numeri corrispondenti a personaggi e avvenimenti.

    Da: www.lottomaticaitalia.it/lotto/gioco/storia_smorfia.html
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Bellissimo argomento!

    Grazie Mar! Quante tradizioni nella cultura dei popoli!
     
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    Vero, Nau! Nelle tradizioni si nasconde molto matariale affascinante, ecco sotto una storia del Gioco Del Lotto:


    ""Le prime impronte certe del gioco del Lotto risalgono intorno al 1734, infatti a Venezia sotto l'egida del Governo della Repubblica, cioè lo Stato, compare il gioco del lotto per la prima volta.

    Già all'inizio del XVI secolo, inoltre, a Genova si eleggevano cinque senatori fra centoventi cittadini del Consiglio utilizzando un'estrazione a sorte con tanto di bussolotti, corrispondenti ciascuno a un senatore.

    Questo tipo di lotto, chiamato "Gioco del Seminario" (dal nome dell'urna in cui avveniva l'estrazione),si svolgeva tramite scommesse che la popolazione piazzava sui propri favoriti, l'idea era nata dal genovese Benedetto Gentile.

    Dopo qualche anno il gioco si trasformò in il "Lotto della Zitella", in uno slancio verso la famiglia e la procreazione da parte di chi gestiva il lotto infatti, invece che ai Senatori i numeri venivano abbinati al nome di ragazze povere e nubili e i proventi della lotteria venivano distribuiti fra loro sotto forma di dote per il matrimonio.

    Dal 1620 in poi il lotto in Liguria venne disciplinato da una regolamentazione molto precisa. Negli altri Stati italiani, invece, il gioco del lotto, considerato contrario all'etica, era ancora molto osteggiato.

    Anche nello Stato Pontificio il gioco del lotto fu bandito fortemente e per lungo tempo.
    Nel 1728 il Papa Benedetto arrivo' addirittura a minacciare la scomunica per chiunque vi avesse partecipato.

    Nel 1731 (3 anni piu' tardi) invece, il gioco fu riammesso dal nuovo Pontefice Clemente XII ed i proventi tornarono in dote alle ragazze umili e bisognose.

    Nel 1785 il Papa Pio VI cambio' la destinazione dei proventi del lotto a favore delle opere pie.

    Nel resto d'Italia, invece, il gioco del lotto pian piano venne accettato, e visti i grandi introiti derivanti dall'attivita' al lotto venne concesso il diritto di cittadinanza, ovviamente questo rendeva possibile il monopolio di Stato.

    Nel 1863 ormai il gioco del lotto e' diffuso in tutta l'Italia e viene giocato su 6 differenti ruote.

    Dopo il 1870 Roma diventa Capitale d'Italia e le ruote sono arrivate a quota 8.

    Le estrazioni, grazie anche alla sempre crescente popolarita' del gioco, diventarono, da 2 o 3 all’anno del 1737, a 18 nei primi dell'ottocento.
    Nell 1807 diventarono quindicinali.
    Dal 1871, cominciarono le estrazioni settimanali (estrazioni che sono tuttora materiale di studio a fini di calcoli statistici).

    Ovviamente assieme alla crescita e lo sviluppo del gioco del lotto, si diffuse anche l'arte dell'oniromanzia, ovvero l'arte di prevedere il futuro basandosi sui sogni e associando ad ogni elemento di esso, un numero da giocare al lotto.

    Esistono varie teorie riguardo l'origine del termine lotto: secondo la tesi più rinomata, la parola lotto deriverebbe dal tedesco "Hleut", un oggetto particolare di solito creato da una pietra, che veniva lanciato in aria per prendere decisioni tramite la sorte su controversie patrimoniali fra membri di tribù).
    Una seconda tesi invece fa derivare la parola lotto dal termine francese lot (che significa premio, sorte).

    Nel XVIII secolo il gioco del lotto approda in paesi Europei che fino ad allora erano rimasti all'oscuro di tutto, grazie all'intraprendenza di imprenditori italiani che approfittarono del momento per fare grandi guadagni.

    Certo e' che il gioco del lotto non ha avuto mai tanto splendore come nei tempi nostri, sono, infatti, sempre di piu' le persone che si appassionano al lotto in tutto il mondo.
    Esiste addirittura un progetto per creare un lotto internazionale Europeo.""


    DA:http://www.lotto-super.com/la_storia_del_lotto.htm
     
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2 replies since 28/11/2011, 22:12   355 views
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