L'interpretazione dei sogni

S. Freud

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    L'interpretazione dei sogni
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Titolo originale Die Traumdeutung
    1ª ed. originale 1900

    « La perfetta chiarezza di tutte le rappresentazioni oniriche, la quale ha come presupposto la fede incondizionata nella loro realtà, ci riporta ad antichi stati dell'umanità, quando l'allucinazione era oltremodo frequente e prendeva intere comunità, interi popoli. Dunque, nel sonno e nel sogno, noi eseguiamo ancora una volta il compito dell'umanità primitiva. »

    (Friedrich Nietzsche)

    L'interpretazione dei sogni, pubblicato in tedesco nel 1899 con il titolo Die Traumdeutung (ma datato 1900 per enfatizzarne il carattere di lavoro epocale), è una delle opere di Sigmund Freud che sta alla base degli ulteriori sviluppi del pensiero del fondatore della psicoanalisi.

    Essa segna il passaggio del metodo psicoanalitico, per accedere ai contenuti inconsci della psiche, dalla semplice tecnica della libera associazione di idee al nuovo metodo che privilegia direttamente l'attività onirica, che di per sé nullifica o almeno limita considerevolmente l'attività censoria della ragione.

    All'uscita di quest'opera il sogno era relegato ai margini degli interessi psicologici e gli veniva negata addirittura una qualsiasi validità psichica; ciò aiuta a comprendere quanto il volume freudiano fosse rivoluzionario, accolto parimenti con interesse e con sprezzanti critiche dal panorama culturale e scientifico dell'epoca.

    Freud dunque preparò un volume poderoso, quasi a voler anticipatamente rispondere alle critiche che inevitabilmente sarebbero venute. In uno degli ultimi capitoli, il settimo, il medico viennese ipotizzò inoltre un modello psichico che riuscisse a spiegare il meccanismo della "formazione onirica", come via regressiva del pensiero verso la percezione.

    Contenuto manifesto

    Si definisce contenuto manifesto quella parte del sogno che viene raccontata al risveglio da parte del sognatore; in sostanza, la storia e gli elementi del sogno per come vengono espressamente ricordati dal sognatore. Gli elementi che compongono tale "storia" sono simbolici, e devono essere interpretati analiticamente per poter arrivare al significato "profondo" del sogno stesso. Freud ha individuato, elencato ed analizzato tutta una serie di regole secondo cui i sogni si formano, oscurando i contenuti inconsci e permettendo loro, così camuffati, di arrivare alla coscienza. Utilizzando quelle stesse regole è possibile "decrittare" il sogno partendo dal contenuto manifesto (cioè dal racconto del sognatore).

    Contenuto latente

    Si definiscono contenuto latente di un sogno quei contenuti mascherati dagli elementi simbolici che vengono indicati col termine "contenuto manifesto". Attraverso l'interpretazione analitica dei simboli contenuti nel sogno si riesce ad arrivare alla ricostruzione dei contenuti inconsci che, altrimenti, non potrebbero apparire alla coscienza.

    Le leggi che regolano i sogni

    Sigmund Freud fu il primo a formulare una teoria dei sogni che poteva aiutare nell'interpretazione di questi ultimi. Per Freud vi erano una serie di leggi che regolavano la formazione del contenuto manifesto di un sogno. Capendo come si formavano i sogni era possibile, usando le stesse leggi, decrittarne il contenuto latente. Tali leggi sono:

    Condensazione

    È il collegamento tra elementi che nella veglia sarebbero scollegati. Quindi ogni elemento manifesto del sogno rappresenta o può rappresentare una quantità di elementi latenti.

    Spostamento

    È l'attribuzione di un carattere di un elemento ad un altro elemento.

    Drammatizzazione

    I contenuti latenti del sogno sono rappresentati nel sogno manifesto tramite azioni o situazioni.

    Simbolizzazione

    È un elemento accettabile alla coscienza che nasconde un contenuto inaccettabile. Freud stabilì un certo numero di simboli che considerava universali, ma ha sempre ritenuto che per dare significato al simbolo usato da una persona fosse indispensabile conoscerla bene.

    Rappresentazione per l'opposto

    Il contenuto manifesto è l'opposto del contenuto latente. Ossia ciò che ricordiamo di un sogno è l'opposto di quello che in realtà è il nostro desiderio, consistente appunto nel contenuto latente.


    La lunga storia della decifrazione dei sogni

    Tutto l'incipit della "Traumdeutung", titolo con il quale è molto spesso citata l'opera, è volto a documentare come il desiderio di riuscire a cogliere il significato misterioso dei sogni non è una novità di cui la psicoanalisi ha il merito, ma che questa esigenza è connaturata alla specie allorché raggiunge un certo grado di civilizzazione. Infatti l'attitudine a mettere in chiaro il senso oscuro dei sogni affonda nella più lontana antichità (a partire dall'attività degli interpreti di sogni dei Templi di Esculapio nella Grecia arcaica, e degli oniromanti in tutto il vicino Oriente antico, come riportato anche dalla Bibbia - cfr. l'episodio di Giuseppe e del "Sogno del Faraone").

    Freud rileva come molte delle teorie fossero incomplete, lacunose, non suffragate da prove e facilmente controvertibili, e che nessuna di esse riuscisse a spiegare il meccanismo intimo che nel sonno porta alla formazione del sogno, arrivando anche a sostenere che le più antiche teorie, tra cui quelle che hanno eco nella cultura popolare o nei poeti, fossero più simili al vero di quelle presentate da filosofi e scienziati.

    Teoria del sogno

    Il motore dei sogni secondo Freud sono i desideri inconsci, e questo è il pilastro su cui si basa la sua teoria. Tali desideri, appunto inconsci e non accessibili all'io, operano ancora all'interno della psiche umana; durante la notte rafforzano i loro effetti per via della minore attività della coscienza, e hanno dunque l'occasione di emergere sotto forma di immagine onirica.

    Freud distingue il contenuto manifesto, ovvero la situazione o la scena che appaiono direttamente in sogno, e il contenuto latente, ovvero ciò a cui il sogno nascostamente allude. Freud spiega la differenza col fatto che il sogno rappresenta la soddisfazione di un desiderio spesso inaccettabile all'Io del soggetto; di conseguenza, il contenuto latente viene trasformato in modo da non risultare riconoscibile, ed eludere in questo modo la censura applicata dal Super-Io del soggetto sognante.

    Freud inoltre ipotizza come il sogno tragga origine spesso da residui psichici diurni, cioè da materiale ed impressioni indifferenti o non completamente elaborati, ma che tali residui non sarebbero in grado di portare alla formazione del sogno se non si rafforzassero con un desiderio inconscio, per lo più infantile, in grado di amplificarlo e portarlo all'attenzione della coscienza.

    Secondo lui il sogno è una "realizzazione velata di desideri inibiti", cioè espressione di desideri che la coscienza disapprova e che non vuole siano rivelati. La coscienza esercita infatti una censura psichica impedendo a quei contenuti di emergere

    Uno degli elementi storicamente fondanti e correlati della psicanalisi fu proprio lo sviluppo della tecnica della libera associazione, attraverso la quale Freud cercava di raccogliere informazioni sul significato latente dei sogni raccontati dai propri pazienti.

    Edizioni

    Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, prima ed., collana Gli archi, traduzione di Elvio Fachinelli, Herma Trettl, Bollati Boringhieri, 1985. pp. 596, cap. 7


    Edited by Nausicaa* - 23/9/2017, 08:10
     
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    La chiave egizia dei sogni



    “L'interpretazione dei sogni è paragonabile allo sviluppo e decifrazione dell'antica lingua dei geroglifici egizi...”. Così scriveva il padre della psicanalisi Sigmund Freud.

    Come in molte antiche società, anche nell'Antico Egitto si prestava particolare attenzione al mondo dei sogni poiché si riteneva che le visioni oniriche fossero la congiunzione dell'uomo con le divinità.

    Gli Egiziani credevano che durante il sonno le divinità consegnassero loro un messaggio magico che permettesse all'uomo di conoscere meglio il suo mondo, aiutandolo a risolvere i problemi quotidiani o prendere decisioni, inoltre le visioni notturne potevano anche rivelare eventi futuri o fornire rimedi medicamentosi per curare alcune malattie, quindi si può dire con sicurezza che il confine tra sogni, magia e medicina è molto sottile.

    L'attenzione che fu prestata ai sogni ebbe a seconda dei periodi un ruolo diverso, infatti la prima concezione delle visioni oniriche era negativa perché si pensava che durante il sonno l'uomo viaggiasse in luoghi pericolosi entrando in contatto con spiriti maligni che gli potevano recare solo danno, per questo venivano formulati appositi riti magici ed amuleti che proteggessero l'uomo dai brutti sogni.

    Il talismano più utilizzato per favorire una buona attività onirica era un poggiatesta, sul quale erano incise formule magiche, veniva utilizzato soprattutto dai soggetti più sensibili, dalle donne incinte ed i bambini.

    Il dio Bes, divinità minore appartenente al pantheon egizio, era considerato il tutore della casa e dell'infanzia poiché gli si attribuivano poteri di protezione contro gli spiriti maligni che avrebbero potuto infestare le abitazioni.

    Aveva anche altri importanti poteri divini, infatti Bes era invocato per attenuare i dolori del parto, per guarire da alcune malattie e veniva rappresentato, nella sua forma di nano deforme e paffuto, sopra le testate dei letti per proteggere il proprietario dagli influssi maligni presenti nei sogni favorendo quindi una buona attività onirica.

    Secondo gli antichi egizi i sogni buoni erano collegati direttamente dal dio Horus, al contrario i brutti sogni provenivano dal malvagio dio Seth ma per questi ultimi c'era sempre una formula magica che avrebbe protetto chi aveva fatto un cattivo sogno.

    Nel Nuovo Regno il ruolo del sogno cambia totalmente diventando un messaggio magico che le divinità donavano all'uomo, considerando che le visioni notturne erano per gli egizi dei messaggi premonitori, si cominciò ad interpretarli istituendo una vera e propria arte divinatoria.

    L'interpretazione del sogno era diventato talmente importante che ogni egiziano, sia di umili estrazioni sia un membro della classe d'élite, compreso il faraone, consultava un sacerdote o un indovino per comprendere il significato di un sogno.

    Sia gli indovini o oracoli che i sacerdoti interpretavano le visioni notturne, cercando nel sogno la verità e fornendo informazioni su qualsiasi evento della vita come l'amore, il lavoro, la salute o problemi di carattere politico.

    Questi indovini erano diventati talmente popolari da godere di una grande considerazione, guadagnavano molto denaro ma assicuravano la veridicità delle previsioni con la loro stessa vita, infatti in caso di evidente sbaglio sull'interpretazione venivano uccisi.

    In Egitto, come in quasi tutto il bacino del Mediterraneo, furono costruiti dei templi o santuari, nei quali i fedeli si recavano per andare a cercare le risposte ai propri dubbi, uno tra i più grandi fu edificato nel Serapeo di Menfi.

    I santuari vennero chiamati “templi dell'incubazione” dalla pratica che vi si svolgeva, infatti il fedele che accedeva in questo edificio sacro, per poter esser considerato degno di pernottare dentro il tempio, era sottoposto ad un rituale di purificazione. Nei giorni precedenti al pernottamento nel tempio, i sacerdoti ed i fedeli si auto imponevano un regime alimentare molto rigido, sottoponendosi ad una dieta sacra che riusciva a far produrre in loro dei sogni in uno stato di purezza spirituale.

    Erano severamente proibiti alcuni cibi, come le fave, i molluschi ed alcuni tipi di pesce, secondo loro alimenti responsabili di far produrre sogni ingannevoli e di diminuire la memoria onirica. Infatti si era notato già in epoca faraonica, che un eccesso di alimenti poteva provocare sogni confusi perché sottoponeva il fisico ad una gran fatica, mentre una dieta bilanciata faceva produrre sogni chiari ed attendibili, notando che le visioni oniriche migliori fossero quelle fatte nelle prime ore del mattino.

    La fase finale della pratica dell'incubazione consisteva nel dormire all'interno del tempio, riposando su pelli di animali sacrificati e bruciando un pezzo di lino sopra il quale era scritto il nome della divinità con la quale il fedele cercava di entrare in contatto durante il riposo notturno.

    Tra le prime fonti scritte riguardanti i sogni dell'Antico Egitto si trova il Papiro Chester Beatty III scritto in lingua ieratico, oggi conservato al British Museum di Londra fu pubblicato nel 1935 da A.H. Gardiner, è meglio conosciuto come “Il libro dei Sogni”, si può dire che sia un testo di consultazione, un vero e proprio elenco di sogni e le sue interpretazioni.

    Riporto alcuni esempi di sogni buoni e relative interpretazioni:

    Sognare di..

    Vedere un serpente significava avere abbondante cibo.

    Mangiare carrube e terra significava avere autorità sui propri concittadini.

    Bere birra significava l'arrivo della felicità.

    Distruggere i vestiti significava essere liberi da ogni male.

    Vedersi morto significava avere una bella vita.

    Tuffarsi in un fiume era come essere assolti da ogni peccato.

    Segare del legno significava la morte dei nemici.

    Mangiare carne di coccodrillo significava diventare funzionari governativi...

    Ed ecco poi alcuni dei sogni che indicavano un cattivo presagio:

    Sognare di...

    Bere birra calda significava avere sofferenze future.

    Vedersi in uno specchio significava cambiare moglie.

    Sognare un nano significava dimezzare la durata della propria vita.

    Mangiare un uovo significava cacciare la moglie dalla casa coniugale.

    Vedere persone in lontananza significava la morte di una persona cara...

    Un altro libro che interpreta sogni egizi fa parte della collezione Carlsberg ed è il papiro n°309 conosciuto con il nome del “Libro dei sogni del Fayoum” scritto in ieratico fa parte oggi della collezione dell'Istituto di Egittologia di Copenhagen.

    Gli egizi erano convinti che alla base dell'interpretazione dei sogni ci fosse l'idea dell'opposto, se durante il riposo notturno si vedeva la propria morte significava l'esatto contrario cioè una vita durevole, invece se si sognava di esser felici veniva interpretato come segno dell'arrivo di imminenti problemi ed infelicità.

    Infine nel testo ieratico contenuto nella collezione Carlsberg il papiro n° 6 conosciuto con il nome degli “Insegnamenti del re Merikare” si leggono i suggerimenti che il re Kheti aveva scritto per il figlio Merikare; Kheti descrive la giusta chiave per interpretare i sogni rifacendosi sempre all'idea dell'opposto, cioè il sogno significa sempre l'esatto contrario delle visioni notturne.

    Testo a cura di Silvia B.

    Fonti:
    La porta del sogni. Interpreti e sognatori nell'Egitto Antico (Bresciani).
    Il sogno e il suo mistero. Tradizione, psicologia, divinazione (Partini).

    www.aton-ra.com/egitto/approfondime...-dei-sogni.html

    Edited by Nausicaa* - 17/5/2010, 17:16
     
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