I Funzionari di Polizia Condannati per il G8 di Genova 2001, Promossi.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore gourmet

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    997
    Attendibilità/Fiducia
    +535

    Status
    Offline
    Non ho parole.

    Il 28 ottobre scorso la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli hanno deciso di promuovere alla carica di vicequestore due agenti condannati in via definitiva per le violazioni dei diritti umani commesse ai danni dei manifestanti del G8 di Genova del 2001. I due funzionari sono Pietro Troiani e Salvatore Gava, entrambi condannati a 3 anni e 8 mesi di detenzione insieme a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Troiani aveva introdotto due molotov all’interno della scuola Diaz per dare sostanza all’alibi del blitz della “macelleria messicana” portato dalla polizia (ovvero che i manifestanti si preparavano ad atti di violenza), mentre Gava ne aveva falsamente attestato il rinvenimento, appunto al fine di inscenare “una giustificazione per la sanguinosa irruzione nell’edificio e una ricostruzione da fornire ai mezzi d’informazione”, come riporta Amnesty International Italia sul suo sito web.

    L’assalto da parte della polizia alla scuola Diaz fu uno degli episodi più cruenti delle violenze commesse dalle forze dell’ordine contro i manifestanti no global che si riunirono nella città di Genova tra il 19 e il 22 luglio 2001, per esprimere il proprio dissenso mentre si teneva il vertice del G8, la riunione dei capi di governo degli 8 principali paesi industrializzati del mondo. Centinaia di persone vennero picchiate e torturate per mano degli agenti, che procedettero a perquisizioni e arresti di massa illegali. La Corte dei Conti definì la notte dell’irruzione alla scuola Diaz un effetto del “sonno della ragione”, e anche la Corte europea dei diritti dell’uomo nel 2015 ha dichiarato all’unanimità che all’epoca la polizia violò il divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti.

    La questione dei numeri identificativi per le forze dell’ordine
    Il direttore generale di Amnesty Gianni Ruffini ha dichiarato che “desta sconcerto il fatto che funzionari di polizia condannati per violazioni dei diritti umani restino in servizio e, anzi, vengano promossi a ulteriori incarichi”, aggiungendo che sono episodi come questo che minano il rapporto di fiducia tra cittadini e forze dell’ordine. Nonostante Gabrielli avesse ammesso pubblicamente che a Genova “ci fu tortura”, infatti, già nel 2017 aveva deciso di reintegrare gli agenti, assegnando loro dei posti apicali: rispettivamente, Troiani diventò dirigente del Centro operativo autostrade di Roma e Lazio, mentre Gava fu reso responsabile dell’Ufficio di collegamento interforze del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) in Albania. Anche altri loro colleghi coinvolti nei fatti di Genova del 2001 hanno subito la stessa fortunata sorte di reintegro totale dopo le (poche) condanne pervenute.

    www.wired.it/attualita/politica/20...si/?refresh_ce=
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore esperto

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    692
    Attendibilità/Fiducia
    +421
    Location
    Chi può dirlo...!?

    Status
    Anonymous
    Nulla di nuovo
    la vergogna continua...
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

    Group
    Founder
    Posts
    35,913
    Attendibilità/Fiducia
    +10,802
    Location
    Dalla Nebulosa...

    Status
    Offline
    Fra cani non si mozzicano...vergognoso e tipicamente italiano!!!
     
    Top
    .
2 replies since 3/11/2020, 15:16   58 views
  Share  
.