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"Non negozieremo più per la nostra esistenza"
Fadumo Dayib
Da Wikipedia:
Fadumo Qasim Dayib è una politica somala, prima donna a candidarsi come presidente della Somalia in occasione delle elezioni del novembre 2016.
Sua madre, somala, si recò in Kenya dopo aver perso undici figli a causa di malattie prevenibili, suo padre analfabeta come la madre di Dayib, sapeva parlare diverse lingue e la bambina imparò molto anche dall'intraprendenza imprenditoriale della madre.
La sua famiglia fu espulsa da Nairobi nel 1989 e deportata a Mogadiscio. Sua madre fu temporaneamente imprigionata perché suo fratello era sospettato di aver finanziato un gruppo di oppositori di Mohammed Siad Barre, ma questo non l'avrebbe fermata dal vendere tutto ciò che aveva per permettere ai suoi figli di fuggire come rifugiati in Finlandia dove vivono dal 1990.
Dayib imparò a leggere e scrivere all'età di quattordici anni. Studiò in Finlandia per diventare infermiera in terapia intensiva, conseguendo due master e vincendo una borsa di studio alla Harvard Kennedy School per studiare amministrazione pubblica.
Dayib è un'attivista del cambiamento sociale, un'esperta di salute pubblica e una esperta di sviluppo. Ha lavorato nel settore privato per l'occupazione dei rifugiati e per l'Organizzazione delle Nazioni Unite in Somalia, dove nel 2005 ha fondato delle cliniche per la salute materna che sono state poi evacuate per motivi di sicurezza. Ha poi aperto degli uffici di prevenzione dell'HIV e ha formato i professionisti sanitari per l'ONU nelle Figi e in Liberia.
Dayib ha annunciato la sua intenzione di candidarsi a Presidente della Somalia nel 2014 in occasione delle prime elezioni democratiche dal 1967. Era uno dei diciotto candidati presidenziali del 2016: unica donna mai candidatasi, tanto che questo suo gesto ha scatenato varie minacce di morte.
La sua agenda includeva politiche anti-corruzione, la lotta alle mutilazioni genitali femminili e il dialogo con al-Shabaab qualora il gruppo interrompa i legami con le organizzazioni terroristiche internazionali e smetta di uccidere i somali.. -
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La Somalia, un altro fallimento della politica americana e della loro missione “Restore Hope”.
Un compito molto difficile quello di voler essere Presidente in esilio di un territorio fuori controllo dove comandano le bande che tolgono tutto quello che le agenzie ONU tentano di far arrivare alla popolazione.
Ricordiamo Ilaria Alpi. RIP. -
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Eh sì! Ho voluto condividere la sua storia proprio per il coraggio che ha avuto! .