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Esploratore nello Spazio-Tempo
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Nato a Finale ligure nel 1359 come convento dedicato a Santa Caterina, venne trasformato in carcere nel 1865 e rimase attivo come tale fino al 1965.
Oggi questo luogo è diventato un museo, tra l'altro molto bello e interattivo, ma ad un certo punto, proseguendo nella visita, si arriverà ad una scalinata stretta che si arrampica sempre più in alto, angusta e buia, su fino al campanile. Cosa nascondono queste scale a cui è possibile accedere solo con una guida?
Tramite esse si arriva alle prigioni destinate agli oppositori politici, persone che spesso non avevano commesso reati, ma che promuovevano idee differenti. Cinque piani di prigioni, piccolissime e umidissime, dotate di porte che, una volta chiuse, non lasciavano filtrare nemmeno un po' di luce. Letti scavati nella pietra e poche speranze...
Sulle pareti e sulle porte è possibie vedere ancora scritte e disegni che però l'umidità sta lentamente cancellando.
Due scritte in particolare mi hanno davvero colpito... una porta su cui era stato scritto tantissime volte un nome, qualcosa di simile a "Camilet" ma poco leggibile e un disegno, di un'altra cella, di cui vi posto la foto. Ho dovuto chiedere alla guida di illumiinare il disegno con la torcia, nonostante fossimo in pieno giorno, immaginatevi l'oscurità che regna in quel posto.
Si pensa rappresenti l'albero della vita e la scritta recita:
Guido di Torino finisce
Febbraio 1951
Coraggio ai compagni di sventura
La galera non redima l'uomo,
anzi l'abbruttisce.
Tutto è ladro nella vita,
solo il tempo è galantuomo.
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Esploratore avventuroso
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Grazie Night, mi hai dato un suggerimento per un futuro viaggio 🌸
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1 replies since 2/6/2019, 19:37 61 views
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