L'aldilà nell'antico Egitto

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  1. Sibilla
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    Come per molte popolazioni, anche per gli Egizi l'aldilà è una trasposizione di ciò che esiste sulla terra, ma per loro esso è sublimato e potenziato.
    Tutto ciò che esiste ha un nome, pertanto anche il mondo dei morti ha una precisa toponomastica. Per gli antichi Egizi infatti (e non solo, si pensi ad Adamo ed Eva che danno il nome alle cose) attribuire un nome ad una cosa, significava possederla.

    Nei Testi delle piramidi, esso viene chiamato Duat: lì regna il verde Osiride; vi sono numerosi laghi sulla cui superficie si riflette la volta stellata del cielo notturno (non a caso il soffitto di alcune tombe è di lapislazzuli). Nel nuovo regno ci si riferisce all'aldilà come al "bell'Occidente" che è ricco di corsi d'acqua. Dapprima bisogna attraversare Sekhet, una palude coperta di piante acquatiche. essa può mutarsi in un rigoglioso campo di orzo o frumento. Qui ogni defunto diventa un contadino: che sia re o scriba, non importa. Egli deve arare, seminare e mietere con il falcetto (simbolo di Maat, l'ordine cosmico).

    Poi si raggiunge Sakhet Aaru, un lago dove miriadi di oche e di anatre fanno capolino dal papiro. Allora si scende dalla barca e ci si immerge per la prima purificazione. Fino a questo momento infatti si vagava in un mondo intermedio dove i legami con la vita terrena erano ancora percepibili: da questo momento in poi si varca un confine mai più valicabile.

    Si entra così nel Sekhet Hotep, una zona inondata e navigabile. Il defunto passa dalla barca "normale" a quella divina; dopo qualche tempo (incalcolabile) passa nel lago Kha, luogo misterioso del tramonto del sole. In questo momento il defunto assume la valenza del sole che si inabissa per risorgere "rinnovato".

    Il defunto-sole naviga sul "lago del lupo" accompagnato da Anubis.

    A questo punto avviene un ribaltamento: l'acqua viene sostituita dal fuoco: l'acqua infatti evapora e si approda all' "isola di fuoco", sorvegliata da Toth. Questo bagno nel fuoco elimina tutto ciò che di carnale è rimasto in modo che egli possa accedere al tribunale di Maat (ordine cosmico) presieduto da Osiride.

    Il defunto è ora pronto per la "pesatura del cuore"
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Affascinante !
     
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  3. Sibilla
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    Il prossimo post sarà sulla pesatura del cuore e di conseguenza sui riti funebri. :rolleyes:

    Hai notato come l'acqua sottintende al processo di rinascita come "liquido amniotico"...vedi anche il battesimo e gli altri riti iniziatici
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Certo ! L'acqua è vita e non è un caso se ne siamo immersi per 9 mesi! In Astrologia è associato, il liquido amniotico a Nettuno, al segno del Cancro e della Luna. La Luna regola i cicli e quindi anche il mestruo. Tutto programmato, nulla lasciato al caso. :)
     
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  5. Sibilla
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    Già!
     
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4 replies since 26/2/2019, 18:17   42 views
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