Anche le monache nel medioevo erano amanuensi!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,706
    Attendibilità/Fiducia
    +706

    Status
    Offline
    Una recente scoperta di un team di studiosi di varie Università ( tra le quali York, Harvard, La Sapienza) e fondazioni culturali sta rivoluzionando le nostre conoscenze sul ruolo delle donne nella vita religiosa di circa nove secoli fa, in pieno medioevo.
    Un team dell'Università di York ha trovato lo scheletro di una donna nel cimitero di un monastero in rovina a Dalheim, in Germania operativo tra il X e XIV secolo e bruciato durante una guerra civile.

    Lo studio di questi resti, orientato ad indagare sul suo stato di salute, ha permesso di ipotizzare un'età compresa tra i 40 e i 60 anni, in quel periodo quindi considerata piuttosto vecchia, quasi certamente una suora, vissuta nel tardo X o inizio del XI secolo (secondo la datazione al radiocarbonio tra il 997 e il 1162 d.C. ). Il suo scheletro suggerirebbe che non sia stata impegnata in un duro lavoro fisico, forse proveniente da uno degli strati più alti della società; in effetti in quel periodo molte suore provenivano dall'aristocrazia.
    Poi gli esperti hanno scoperto qualcosa di molto insolito, hanno trovato tracce di pigmento blu sui suoi denti.
    Le analisi approfondite del pigmento hanno rilevato che le macchie sono riferibili a un raro pigmento ottenuto da pietre di lapislazzuli frantumate, che arrivavano dal lontano Afghanistan, e usate per produrre il colore blu oltremare, in quei tempi “raro e costoso come l'oro”, come sostenuto da Science Advances Magazine che pubblica questo mese i risultati di questa scoperta .
    Questo colore veniva usato solo per la produzione di opere artistiche molto importanti, in particolare per l'arte religiosa e la maggior parte degli artisti del tempo non poteva permetterselo.
    Questo pigmento era usato in particolare per la produzione di manoscritti miniati.
    Un manoscritto miniato era un libro riccamente illustrato con immagini, simboli, miniature ed in un epoca dove regnava l’analfabetismo era riservato ad una élite religioso-aristocratica. La produzione di questi libri era molto lunga e costosa. Il colore era una componente essenziale e l'oro come il blu oltremare erano usati frequentemente ed erano tra i pigmenti più costosi . I manoscritti più preziosi erano di carattere religioso ed erano realizzati da scribi professionisti, in genere membri di ordini religiosi.
    Si è ipotizzato che la donna morta, alla quale appartenevano i denti studiati, sia stata probabilmente un'artista che aveva leccato la punta di un pennello immerso nel raro pigmento ma difficilmente un colore così prezioso si sarebbe potuto utilizzare al di fuori di una struttura religiosa.
    Quindi si è teorizzato che l’artista fosse in realtà una suora del monastero adibita alla produzione di preziosi manoscritti miniati. Fino ad ora si credeva che meno dell'1% dei libri potesse essere attribuibile a mano femminile prima del dodicesimo secolo e che la maggior parte degli scribi fossero monaci maschi. Tuttavia ci sono prove crescenti che più donne di quanto si pensasse in precedenza fossero impegnate in questa attività.
    La scoperta delle macchie blu sui denti fornisce ulteriori prove del fatto che le suore erano molto importanti nell'arte medievale.
    La comunità di suore di questo sito non era grande, si suppone 15/20 e si ritiene che per avere un materiale così costoso il convento dovesse essere sostenuto da una élite locale.
    È anche probabile che, vista la dimensione della comunità, la donna fosse probabilmente l'unico scriba, che lavorasse autonomamente in una stanza del convento, lo scriptorium, e prodotto libri bellissimi e preziosi per la comunità e i mecenati locali.
    In conclusione alcune macchie blu trovate su alcuni denti di una donna del X secolo stanno sfidando le vecchie supposizioni sulle donne e sulla vita religiosa di questa epoca confermando che gli ordini religiosi femminili e i monasteri fossero centri molto importanti e significativi nella produzione artistica e che la vecchia visione secondo la quale i soli monaci producevano tali opere non è più sostenibile rivalutando il ruolo delle donne in questo prezioso campo della cultura medievale.

    In Medio Aevo 2019
     
    Top
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

    Group
    Founder
    Posts
    35,913
    Attendibilità/Fiducia
    +10,802
    Location
    Dalla Nebulosa...

    Status
    Offline
    Molto interessante ! Incredibile questa scoperta!
     
    Top
    .
  3. Sibilla
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Wow!!!!
    Grazie!
     
    Top
    .
  4. Zuleika7
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    A proposito di questa notizia , certo interessante in quanto riscontro diretto , vorrei precisare che non era certo così insolito per una monaca dedicarsi alla miniatura o altre attività all' interno dei Monasteri .

    I Monasteri medioevali sono frequentemente fondati da famiglie aristocratiche che vi investono parte dei loro beni e del loro prestigio al fine di portare avanti le loro strategie politiche , nonchè creare comunità religiose in cui collocare le donne che la famiglia stessa decide , per vari motivi , di non destinare al matrimonio .
    Le Badesse di questi Monasteri esercitavano poteri ampi ed estesi che comprendevano anche compiti e funzioni episcopali ( assistono ai Sinodi e firmano i testi dei Concili ) , avevano autorità sul Clero e la responsabilità della direzione spirituale delle monache e amministravano i feudi soggetti al Monastero con conseguenze giuridiche ed economiche oltre ad esercitare la giustizia civile e penale sui laici che dipendevano dal Monastero stesso . Ma soprattutto , fanno dei Monasteri importanti centri di studio e committenza artistica .
    Questo perchè il Monachesimo rappresentò una forma di emancipazione femminile in un' epoca storica e in un contesto in cui la donna era costretta prima all' autorità assoluta del padre o dei fratelli e poi del marito , senza alcuna autonomia economica , con un riconoscimento sociale che derivava solo dal matrimonio , quasi sempre imposto , soprattutto nei ceti elevati in cui le figlie femmine erano merce matrimoniale a disposizione delle strategie politiche ed economiche delle famiglie .
    Le donne che entravano nei Monasteri potevano quindi mutare la loro condizione sociale , avevano accesso all' alfabetizzazione dapprima per poter leggere il Salterio e la possibilità di poter approfondire le loro conoscenze non solo per quanto riguardava i testi sacri . Quindi ecco che le Badesse diventano manager ante litteram per garantire la prosperità del monastero e abili politiche e le altre monache hanno modo di affinare le loro abilità diventando , tra le altre cose , miniaturiste di vaglia , abili farmaciste ( come le monache fiorentine che avevano un laboratorio farmaceutico aperto a tutti ), fabbricanti di occhiali ( quelle del monastero di Santa Caterina a Firenze li esportavano fino in Portogallo ) e via dicendo .
    Questa " libertà" di acculturazione ha poi permesso che emergessero figure straordinarie : senz'altro avete sentito parlare di Ildegarda di Bingen santa , dottore della Chiesa , mistica , teologa , musicista , studiosa di medicina e che ha lasciato testi fondamentali di anatomia e scienze naturali . Oppure Rosvita , una delle più importanti scrittrici di quei secoli , straordinariamente innovatrice nei suoi " Dialoghi drammatici " dove mostra una conoscenza dei meccanismi psicologici che , non conoscendo il Medioevo , si sarebbe tentati di attribuire a epoche decisamente più tarde o ancora Eloisa , amata da Abelardo , coltissima e arguta , tanto che per secoli si pensò che le lettere che le venivano attribuite fossero in realtà di Abelardo stesso .
    Magari mi sono dilungata troppo , e me ne scuso , ma la notizia riportata da quei giornali può essere considerata importante solo se non si conosce il Medioevo e soprattutto se ancora si rimane legati all'idea che questa età di mezzo fu epoca di oscurantismo e barbarie , cosa che in realtà non fu .
    Grazie per aver letto fino a qui :)

     
    Top
    .
  5. Sibilla
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grezie mille!!
    Molto interessante... Mi viene da pensare alla Monaca di Monza.. Anche se in quel caso si parla di XVII secolo.
    Pur non essendo la badessa aveva un ruolo eccezionale. Era chiamata "la signora", infatti.

    Il monastero era l'unico luogo in cui le donne contavano qualcosa
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

    Group
    Founder
    Posts
    35,913
    Attendibilità/Fiducia
    +10,802
    Location
    Dalla Nebulosa...

    Status
    Offline
    Si, ma era loro proibito toccare i testi sacri perché impure, secondo la mentalità dell’epoca e ancora oggi in alcune parti del mondo.
     
    Top
    .
  7. Sibilla
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Wow Lag, questo non lo sapevo!!!
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

    Group
    Founder
    Posts
    35,913
    Attendibilità/Fiducia
    +10,802
    Location
    Dalla Nebulosa...

    Status
    Offline
    Certo! Per questo ciò che è stato scoperto è straordinario !
     
    Top
    .
  9. Zuleika7
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ciao Sibilla
    ma vedi , tu ti riferisci al ' 600 e la Monaca di Monza era chiamata la Signora perchè appartenente all'altissima aristocrazia e i suoi privilegi non rimanevano certo fuori dalle mura del convento .
    Inoltre , molti dei poteri e delle prerogative che caratterizzavano il ruolo delle Badesse vennero meno nel corso dell' XI° secolo , quando con la riforma gregoriana e il conseguente inasprimento delle leggi contro il clero indisciplinato e concubinario si rafforza l'idea della donna ( per quanto consacrata a Dio ) che allontana dal sacro , tranne che in Germania, dove si afferma l' istituto delle Canonichesse . Ma qua si va in altro contesto :)
    Se posso , c'è un saggio di Georges Duby , un libriccino smilzo e di facile reperibilità :) " I peccati delle donne nel Medioevo " di facile lettura e assolutamente illuminante che rende bene il contesto in cui vivevano le nostre antenate :) Se credi , prova a leggerlo ...
     
    Top
    .
  10. Sibilla
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie carissima! Lo leggerò volentieri. Ora me lo segno!! 😊
     
    Top
    .
  11. Zuleika7
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie a te :)
    Buona giornata :)
     
    Top
    .
  12. Zuleika7
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Lagertha
    ti riferisci alle donne normali " che vivevano nel mondo " secondo la definizione medioevale vero ?
    Perchè se le monache non potevano toccare i testi sacri come mai li conoscevano così bene ? Lavoravano sia nella riproduzione dei testi sacri sia di quelli " laici ", come dimostra , giusto per citare un esempio lampante , proprio Rosvita che per scrivere i " Dialoghi drammatici " si ispirò a Terenzio , commediografo della Roma antica e che senz'altro quindi conosceva almeno gli autori latini ...
    Comunque , anni fa avevo letto di una Claricia miniatrice di salterii che secondo l'autore del saggio non era neanche una monaca , ma lavorava all'interno di un monastero e si sa anche di una Magdalia badessa a Norimberga ...
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,706
    Attendibilità/Fiducia
    +706

    Status
    Offline
    Grazie per il tuo approfondimento Zuleica. In realtà il discorso del monachesimo femminile medievale é un fenomeno assai complesso da descrivere. Le monache amanuensi, miniaturiste ed erudite erano numericamente inferiori agli uomini e di certo questo non era il ruolo a loro strettamente correlato all’interno dei monasteri. Il loro ruolo era anche molto più limitato, i lo poteri certamente si accrebbero in età tardomedievale, a cavallo col periodo umanistico rinascimentale. Fino a quel momento, a parte sporadici casi, la donna, e la monaca, erano ritenute inferiori all’uomo. Bisogna aspettare almeno fino all’arrivo di Santa Chiara, quindi fino alla metà del 1200, perché le monache avessero non solo più “poteri”, ma anche una loro regola, tanto che prima seguivano per lo più quella benedettina. Lo studio che ho riportato infatti, riporta una scoperta risalente al 900 /1000 dC, quando ancora il ruolo della monaca non era neanche minimamente paragonabile a quello dell’uomo, sebbene sia indubbio che ci siano stati casi di monache erudite
     
    Top
    .
  14. Zuleika7
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ciao Morgana :)
    hai assolutamente ragione quando scrivi che il Monachesimo femminile ( che nasce comunque prima di quello maschile ) è un fenomeno complesso e articolato , con notevoli differenze a seconda del momento storico e delle zone in cui si diffuse e nella mia discussione cercando di esporre quanto potevo senza dilungarmi troppo ho senz'altro peccato di imprecisione :)
    Ma vorrei comunque far presente come i diversi aspetti del Monachesimo femminile si succedano :- tra le badesse di cui si ha notizia certa vorrei ricordare Radegonda , moglie di Clodoveo re dei Franchi , fuggita dalla corte per farsi monaca contro la volontà del marito e che si fece portatrice di un' idea di monachesimo mortificante ( oltre al cilicio , si sottoponeva a ogni sorta di torture ) , mentre le Badesse dei Monasteri che seguivano la regola di San Colombano ( più o meno un secolo dopo ) confessavano, assolvevano dai peccati,scomunicavano e istruivano , tutte prerogative dei preti . Duby e la Perrot parlano chiaramente , e proprio nell'alto Medioevo , di bibliotecarie , scribe , miniaturiste , delle quali ,è vero , esistono minori testimonianze rispetto ai monaci maschi , ma comunque , e forse proprio per questo , più importanti :)
    Senz' altro la regola benedettina , che prescriveva di non affrontare prove fisiche superiori alle proprie capacità , giacchè la perfezione non stava nella mortificazione e nell' " eroismo " penitenziale ma nella ricerca continua della comunione con Dio permette alle Monache di investire le loro energie in altri ambiti , soprattutto culturali , come già era accaduto con la Regola di San Colombano .
    Un momento di cambiamenti fondamentali fu quello che visse Eloisa , diventata Badessa dopo la sua sfortunata relazione con Abelardo . Il movimento clunyacense impone ai monasteri , dapprima isolati , l' obbligo di riunirsi in strutture centralizzate con il doppio risultato di aumentare l'influenza della Curia romana e sottrarsi al controllo feudale e soprattutto far dipendere strettamente le comunità femminili da quelle maschili . Lo stesso Abelardo , in una delle sue lettere a Eloisa , scrive che così come la Madonna venne affidata dal Cristo a Giovanni , così le Monache dovevano essere affidate ai sacerdoti , esaltando l' impegno religioso e le doti personali , piuttosto che il potere e il suo esercizio che avevano fino ad allora caratterizzato il ruolo delle Badesse .
    Scusatemi se ho scritto un papiro , ma si tratta di argomenti interessanti e trattati sempre in modo piuttosto " superficiale " ( mettiamola così ...:) ) dalla storiografia ufficiale .
    Grazie a Morgana per aver aperto questa discussione e a Lagertha per questo spazio :)
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,706
    Attendibilità/Fiducia
    +706

    Status
    Offline
    Grazie infinite a te, per l’appeofondimento!!!
     
    Top
    .
14 replies since 12/1/2019, 13:26   301 views
  Share  
.