Il Pesci

secondo Barbault

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    PESCI



    Simbolismo: nella natura simbolizza una condizione transitoria fra l'inverno e la primavera che si prepara. Un mondo impreciso, senza forme definite e senza frontiere ben delineate. Rappresenta l'Acqua-Mutabile come le piene d'inverno- diluvio purificatore che scioglie i legami e fa scomparire le forze di coesione-, la massa anonima e in movimento delle acque marine, in cui tutto finisce per riversarsi, l'immensità oceanica. Acqua solvente ma anche fecondante, della quale il fondo inesauribile del mare è l'esempio. Opposti alla Vergine, che esprime e sottolinea il valore del dettaglio, del particolare, del limite, della precisione, della norma, della regola, della misura, (...), i Pesci appaiono come il mondo dei valori d'insieme, globali, illimitati, infiniti, virtuali, latenti, non classificabili, inafferrabili, ineffabili... dove l'irrazionalità e il surreale regnano indivisi. E' la grande comunità...Gli astri della fecondità governano il segno: Giove è in trono e Venere in esaltazione. Nettuno, archetipo della dissoluzione e dell'integrazione universale è il secondo, nuovo governatore dei Pesci.
    Psicologia: la trama profonda di questo tipo è costituita da una plasticità psichica eccezionale: malleabilità, esposizione alle impressioni, vulnerabilità, ricettività, ricerca di un'inflazione emotiva e di un'abnorme dilatazione dell'essere, il quale è portato alla partecipazione universale. Questa disposizione trae origine, al tempo stesso, da un desiderio di evadere dal mondo della limitazione, da una familiarità con l'"infra" e con l'"ultra-struttura" delle cose e degli esseri, da un'ampiezza del campo della coscienza che aggiunge, alla duttilità, alla capacità di fluttuazione e all'apertura dell'essere, il potere di accogliere molte e variate impressioni. Questo prometeo dispone dunque della potenza di dilatazione e di fusione La sua difficoltà è di fare, di questo ricco caos, un mondo organizzato. Ed è per queste difficoltà che egli rischia di rimanere allo stato di nebulosa, di un essere che si cerca, che va a tastoni, che sfugge da se stesso, che galleggia o che naviga in due acque, indeciso, irresoluto, velleitario, sfuggente e inafferrabile, instabile, errante, confuso, arruffone, incoerente, alla ricerca di chimere...Realizzando invece la propria unità interiore con l'affermazione dell'Io, egli raggiunge le condizioni ideali per vivere in stato d grazia, di chiaroveggenza, di santità o di misticismo, per offrire le dimensioni complete della sua bontà, generosità ed umanità, rivelandosi nell'abnegazione disinteressata di sé, perfino nel sacrificio redentore. Consce il fervore della vita profonda ed è capace di provare le più grandi estasi dell'anima. E' un essere fecondo, inesauribile.
    Dialettica: come per altri tipi zodiacali, anche in questo caso possono svilupparsi due orientamenti e coesistere, malgrado le loro apparenti contraddizioni.
    a) Dilatato all'estremo: l'Io aspira a uno slancio cosmico, per bisogno di evasione e sete di grandi dimensioni. E' come il nomade senza patria, senza beni terreni, che si lascia andare verso tutti gli orizzonti. Salpa in direzione di nebbie lontane per raggiungere regioni sconosciute. E' una spinta vitale in direzione dell'infinito o di una vita totalità, la più vasta possibile. Cosmopolita, internazionale, comunitario o mistico, l'individuo ha bisogno di raggiungere e di confondersi nel vasto universo.
    b) Rinchiuso all'estremo: questo Pesci può essere preso in qualche rete o rimanere protetto nella una piccola isola. Prigioniero di un piccolo spazio, rischia di arenarsi sulle rive del mondo delle prove, rappresentato da una prigionia, da una schiavitù o da un esilio interiore o reale.
    Destino: esistenza instabile, talvolta caotica, cui è opportuno evitare i sogni impotenti, i progetti chimerici, le speranze utopiche ed altre costruzioni grandiose ma senza base; la possibilità di una "pesca miracolosa" non è, tuttavia, da escludere. Sovente la realizzazione, di ordine morale e spirituale, comincia solo dal momento in cui l'essere accetta di dimenticare se stesso, di perdersi e di sacrificarsi. Ma questo dono gli fa conoscere la fecondità o la gioia.
    Pesci famosi: Bach, Chopin, Benedetto Croce, Einstein, Gagarin, Galileo, Victor Hugo, Manzoni, Michelangelo, Ravel Renoir, Schopenauer, Elizabeth Taylor, Washington.

    Fonte: Trattato pratico di astrologia, di A. Barbault
     
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