Il Cancro

secondo Barbault

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    CANCRO



    Simbolismo: nella natura simbolizza il primo stadio dell'estate, quello he corrisponde alla formazione dei semi e che segna il trionfo delle forze generatrici materne. Concepimento, gestazione, maternità, questo è il processo canceriano nel contesto alimentare, digestivo e formatore (analogia con lo stomaco e con i seni). Parimenti simbolizza l'acqua originale, le "acque-madri", nel momento dell'anno in cui la linfa vegetale si espande nei tessuti della natura, in piena fecondità. Il crostaceo (gambero o granchio) che lo rappresenta, è particolarmente prolifico; vive dentro un guscio come le uova, gli embrioni, i feti, i germi, i germogli e, in generale, come gli abbozzi e gli stadi preformativi della vita che rinasce (conchiglia, matrice, buccia, involucro); marcia a ritroso, simbolo di riflusso sul proprio passato.
    Questa natura ha un'essenza lunare. La Luna è il simbolo della madre e del bambino, dell'acqua della crescita, dell'alimentazione, della fecondità, della vita vegetativa, istintiva, crepuscolare, incosciente...
    Psicologia: il complesso materno costiuisce la trama psicologica di questo tipo, il quale è vicino alla sensibilità cenestesica e alla vita vegetativa. Dà l'impressione di indugiare neo stadio infantile, di vivere nel suo guscio, e di rifugiarsi nel passato. E' anche portato ad identificarsi nella madre, ad attaccarsi alla famiglia, all'infanzia, ai ricordi e preferire il "dentro" al "fuori", l'interiore all'esteriore, l'intimo al sociale. E' un sognatore, un sentimentale, un essere sensibile ben dotato d'immaginazione, incline allo schizoidismo, all'autismo e alla sottomissione passiva nei riguardi, in primo luogo, della madre. E' un iper-emotivo-poco attivo. Lo stato di inattività distoglie l'emotività dai riflessi ambientali e la sposa verso l'auto-coscienza. L'essere è rivolto ai propri lidi interiori. E', al tempo stesso, un introverso , un Narciso, un amante della contemplazione e del lirismo; indulge al sentimento verso la propria persona, sogna la "sua" vita oppure vive del "suo" sogno. E' anche un elegiaco, un romantico; possiede il gusto del meraviglioso, del fantastico, del fiabesco.
    Può capitare che sotto l'influsso di un aspetto saturniano o uraniano questo tipo assuma, per difesa, una posizione contraria all'influenza materna; ed ecco allora manifestarsi una reazione dura e decisa contro tutto quello che è femminile, affettivo, emotivo, irrazionale, istintivo...
    Dialettica: a seconda che prevalga la primarietà o secondarietà il canceriano può essere:
    a) un sentimentale-paranervoso, cioè un individuo dall'emotività un po' repressa, il quale si esprime con pensieri dolorosi, ricorrenti, e col bisogno di meditazione nella quale cessa più o meno di vivere per sentirsi vivere. Indeciso, velleitario, inibito, rassegnato, melanconico, incline all'auto-accusa e alla misantropia. Predominanza di sentimenti morali.
    b) un nervoso-parasentimentale, cioè un individuo esposto alla contraddizione dei propri entusiasmi, spinto verso il cambiamento e il rinnovamento delle proprie sensazioni. Un essere capriccioso, un vagabondo affettivo che va da una cosa all'altra, infedele all'oggetto ma sempre attaccato alle immagini di un Io sensibile e suscettibile.
    Destino: due tipi diversi si manifestano:
    Uno è domani dallo spirito sedentario e propende per uno stile di vita stabile . Ha un animo semplice ed è un buon uomo, tranquillo, familiare e casalingo. Non sembra essere agitato dalle passioni. E' adatto per vivere interiormente; non avendo la tendenza a muoversi, bensì a fissarsi nei luoghi, è attaccato alla famiglia, alla casa, al paese, alle quattro mura e alle realtà materiali.
    L'altro tipo è dominato da uno spirito irrequieto e propende per la vita movimentata. e' una natura errante, agitata, distaccata dalla comune realtà, sprovvista di senso pratico, ai limiti della norma. E' un essere bizzarro, capriccioso, lunatico, complicato, incline alla vita zingaresca o alla sregolatezza, fatto per vivere lontano dal focolare domestico, senza fissa dimora né famiglia, fra l'angelo e il demonio...
    Canceriani celebri: Chagall, Cocteau, Corot, La Fontaine, Hemingway, Leopardi, Modigliani, Montaigne, Pirandello, Proust, Rembrandt, Rousseau, Schubert, Saint-Exupèry.

    fonte: Trattato pratico di astrologia di A.Barbault
     
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