Storie d'Inverno

Dicembre 2017

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    Storie d'Inverno


    a cura di: _NightSky_

    Luci, camini accesi, regali dagli involucri colorati e sgargianti: il Natale è alle porte, ma sotto il suo mantello d'un rosso sgargiante, si nascondono storie antiche, dal sapore dolce-amaro. Storie da leggere accanto alla stufa o vicino al camino, con una coperta sulle spalle, pronti per scoprire i lati più oscuri di questa meravigliosa festività.



    Le notti nel castello

    Un antico maniero arroccato su di un colle a 750 m di quota: questo è il Castello di Ormala. Situato nell'Oltrepò pavese, pare che nell castello si annidi una maledizione. La leggenda vuole che che ogni venticinque anni una persona nei pressi del maniero sia destinata a morire: tra le “vittime” si ricorda l'uomo che trovò la morte in modo misterioso ai piedi della fortezza, mentre esattamente venticinque anni prima una ragazza precipitò all'interno della torre.
    Molti misteri si legano a questo castello e persino la notte di Natale può riservare spiacevoli – o piacevoli – sorprese. Pare infatti che ogni 25 dicembre, a mezzanotte in punto, la sala da pranzo si illumini per un paio d'ore per poi oscurarsi dolcemente senza alcuna spiegazione razionale.
    Che i responsabili siano gli spiriti dei marchesi Malaspina? O forse dell'imperatore Federico Barbarossa, ospitato proprio ad Oramala? E se la maledizione e il misterioso fenomeno natalizio fossero legati a qualcosa di ancora più antico?
    Sempre nella Valle Staffora una leggenda narra che uno dei proprietari del castello avesse deciso di costruire un ponte che rendesse più agibile la strada fino al paese vicino. Ecco però che, all'improvviso, comparve il diavolo: questi propose all'uomo di costruire il ponte al suo posto, in cambio dell'anima della prima persona che l'avrebbe attraversato. Il castellano accettò e, il giorno dopo, il ponte apparve in tutta la sua magnificenza, solido e robusto come nessun uomo avrebbe mai potuto costruirlo.
    Dunque toccava al castellano mantenere la propria promessa, ma l'uomo lanciò un formaggetta sul ponte e il suo cane partì all'inseguimento attraversando la costruzione sotto gli occhi sbigottiti del diavolo.
    “Ecco la tua anima, prenditela pure” rise l'uomo. Inviperito, il diavolo causò una tremenda frana con l'intento di distruggere il ponte, ma la costruzione resistette e il diavolo dovette fuggire.



    Un compleano fin troppo speciale
    Il solstizio d'Inverno, la nascita di Cristo, la luce che sovrasta le tenebre e il gelo di questi giorni: chi nasce in questo periodo, secondo le leggende italiane e non solo, avrebbe tutte le ragioni di avere in sé un destino del tutto particolare.
    Chi nasce nei giorni successivi al solstizio, secondo il folklore, rischia di essere rapito da creature fatate, mentre le bimbe che nascono la Vigilia di Natale diverranno sicuramente streghe. Destino forse peggiore incontra chi, maschio o femmina che sia, nasce la notte di Natale: ogni anno, in questo giorno, si trasformerà infatti in un lupo mannaro! Per ovviare il problema in Abruzzo vi era l'abitudine di incidere una piccola croce sul piede del neonato, mentre in altre regioni si preferiva avvicinare un tralcio di vite acceso al braccio del bambino.

    Una dolce vecchina
    Se nella notte di Natale ci si ritrova a passeggiare per i carugi di Genova, potrebbe avvenire un incontro molto particolare. Una donna anziana potrebbe infatti chiedere aiuto all'incauto passante: la vecchina si è persa e sta cercando di tornare alla propria casa in Vicolo dei Librai. In dialetto genovese chiederà informazioni, pregando di essere accompagnata a casa. Il problema è che, la suddetta strada, non esiste più dagli anni '60 poiché la zona è stata ritrutturata e profondamente modificata.

    Spiriti dispettosi

    I kallikantzaroi o kalikantzaroi sono delle creature mostruose e terrificanti del folklore greco che vivono solitamente sottoterra, negli inferi, dove divorano giorno per giorno l'albero che regge il centro della Terra. Il 25 dicembre, però, Cristo risorge e l'albero si rigenera completamente, queste creature escono quindi dagli inferi per vendicarsi e portare scompiglio nel mondo umano tra il 25 dicembre e il 6 gennaio.
    I katakkikantzaroi vengono solitamente descritti come esseri ricoperti da una folta pelliccia: a volte sono lupi, altre sono scimmie o mostri antropomorfi, metà uomini e metà animali.
    Il sei gennaio, grazie alla Benedizione delle Acque, vengono finalmente rispediti negli inferi.


    I krampus, invece, nascono in Germania come diavoli travestiti che seguono San Nicola nelle tradizionali processioni per il paese. È un evento tipico delle festività natalizie nato più di 500 anni fa e tuttora festeggiato in diverse zone italiane come Trentino-Alto Adige, Friuli e, oltre la frontiera, in Austria e Germania.
    Il 5 dicembre si festeggia la San Nicola che passa tra le strade a distribuire caramelle e dolcetti, seguito a breve distanza da più “krampus” armati di fruste e catene ovvero uomini-caproni scatenati che si aggirano alla ricerca dei bambini "cattivi". Le maschere che indossano sono davvero inquietanti e gli abiti sono laceri e sporchi.
    Secondo la tradizione, solo gli uomini si mascherano indossando a volte anche panni femminili e impersonificando quindi la versione feminile del krampus, il “krampa”.
    La maschera non deve mai essere tolta in pubblico e gli spettatori non devono mai cercare di toglierla.
    A dove nasce questa festa curiosa? Secondo la leggenda, una grave carestia costrinse i giovani dei piccoli paesi montani a travestirsi con pellicce e corna per spaventare i villaggi vicini, così da derubarli delle provviste invernali. Dopo un po' di tempo i giovani si accorsero, però, che tra di loro vi era un impostore: il diavolo in persona aveva infatti approfittato del suo reale viso mostruoso confondendosi nel gruppo ed essendo riconoscibile solo per gli zoccoli caprini.
    Il vescovo Nicolò esorcizzò il diavolo e i giovani, travestiti da demoni, iniziarono a sfilare per le strade del paese per distribuire doni e spaventare i bambini cattivi.

    Magico Natale

    Le leggende che riguardano il periodo natalizio sono davvero tante e il folklore italiano rivela delle vere chicche, da leggere ovviamente con un sorriso.
    Si dice, per esempio, che per vedere in sogno la persona amata, occorra liquefare un pezzo di cera per poi farla solidificare e incidervi i nomi dei tre Re Magi. Ponendo il blocco sotto il cuscino la persona desiderata apparirà in sogno.
    Per conoscere la propria sposa (o il proprio sposo), la notte di Natale si deve spazzare con cura l'atrio di casa, sistemare nel mezzo una sedia a tre gambe e porvi sopra una candela accesa. La persona destinata ad unirsi in matrimonio si presenterà, prenderà la candela e si siederà sulla sedia.
    Per scongiurare le febbri periodiche si può andare, la Vigilia, a mangiare in tre case diverse e, una volta sazi, fare la caità al primo indigente che s'incontra.
    Chi soffre di screpolature alle mani potrà guarire passandovi sopra aceto usato la Vigilia di Natale.
    La notte del 25 dicembre invece si può praticare un piccolo incantesimo previsionale: si deve tagliare una mela con le mani legate dietro la schiena, se il coltello toccherà un seme durante l'anno si correrà il rischio di essere feriti da una lama. Un gioco sicuramente un po' troppo pericolo, ma derivante senz'altro dalla cultura contadina in cui una piccola ferita poteva compromettere seriamente il sostentamento della famiglia.
    Sempre legata al mondo rurale è la credenza secondo cui se il vento della notte di Natale soffia da levante i raccolti saranno scarsi, se spira da mezzzogiorno o ponente i raccolti saranno buoni.
    Secondo il folklore, il legno di ginepro o i rametti di ulivo benedetti a Pasqua hanno la capacità di allontanare gli spiriti maligni se bruciati la Vigilia di Natale, ma è di buon augurio anche sentire i versi degli animali nella stalla e tenere sul camino un pezzo di legno rimasto nel focolare a Natale.
    Pare infine che il pane avanzato dalla cena della Vigilia abbia lo straordinario potere di non ammuffire per anni... sempre che ne avanzi davvero!




    www.miapavia.it/articolo.cfm?id=449
    http://www.diarionet.me/il-castello-di-ora...-suoi-fantasmi/
    https://it.wikipedia.org/wiki/Krampus#La_f...San_Nicol%C3%B2
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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