LE SIBILLE

novembre 2017

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  1. Sherazade
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    CENNI STORICI
    A cavallo tra 1700 e 1800 l’atmosfera romantica pervase l’Europa. Le questioni dell’Io, dell’ignoto e dell’occulto, temi caratterizzanti del Romanticismo, destarono l’interesse di grandi fasce della popolazione. In particolare, i giochi per conoscere la sorte, da sempre avvolti nel mistero e nell’intrigo, entrarono nei salotti nobiliari francesi suscitando la curiosità e l’entusiasmo delle nobili dame che, appassionate dal nuovo svago, si dilettavano a dare responsi, effettuare consulti e scimmiottare i cartomanti professionisti utilizzando le comuni carte da gioco.

    La costante pratica dilettantesca alimentò, ben presto, il desiderio degli amanti dell’arte divinatoria di possedere, oltre alle carte da gioco, specifiche carte figurate che avessero come fine unico ed esclusivo la divinazione e che fossero completamente autonome e svincolate dai Tarocchi, considerati troppo complessi da interpretare.
    Nuovi mazzi di carte, pertanto, le Sibille, furono ideati e realizzati per rispondere alle rinnovate esigenze del pubblico. Il loro scopo era quello di semplificare l’interpretazione cartomantica affinché risultasse immediata, univoca e chiara, alla portata di tutti, in modo tale da non dover ricorrere a professionisti del settore per conoscere la sorte. Il nome attribuito alle nuove carte richiamava appunto Le Sibille, vergini sacerdotesse che nell’antichità solevano rivelare il passato, chiarire il presente e predire il futuro.
    Benché i primi mazzi di Sibille nascessero in Francia sulla base delle comuni carte da gioco francesi, l’opera divulgativa di personaggi illustri quali Etteilla e M.me Lenormand contribuì presto a renderle note in tutta Europa, al punto tale da indurre i singoli Paesi a creare mazzi locali personalizzati. Il risultato fu la circolazione di una vasta gamma di Sibille che, secondo la derivazione e la provenienza geografica, vantavano un diverso numero di carte (da 36 a 52) e una distinta iconografia, pur mantenendo inalterata la struttura e il simbolismo di base (Kipperkarten, Lenormand, sibilla gitana ecc.).

    LE SIBILLE IN ITALIA
    In Italia, le Sibille si diffondono negli ultimi decenni dell’800. L’illustratore del primo mazzo di sibille, di ispirazione tardo-romantica, risulta ancora oggi ignoto. La maggior parte dei mazzi italiani possiede 52 carte.
    Negli anni 40 la ditta Morreale di Milano correda il mazzo del libretto d’istruzioni firmato dal “famoso cartomante Docteur Marius” che da allora sarà unito ad ogni successiva edizione della Sibilla.

    Tuttavia, la Vera Sibilla di più facile reperibilità e di maggiore diffusione, è quella edita dalla Masenghini di Bergamo.




    VERA SIBILLA: CARATTERISTICHE

    Le carte della Vera Sibilla si basano sul principio dell’immediatezza. Si caratterizzano pertanto per un linguaggio figurato semplice, intuitivo, chiaro e diretto che rende l’impatto visivo immediato ed efficace. Ritraggono scene di vita quotidiana, facilmente riconoscibili da chiunque poiché parte del bagaglio di esperienze ordinarie nella vita, di conseguenza sono legate all’aspetto più materiale e concreto dell’esistenza e sono meno inclini all’indagine introspettiva, spirituale o esistenziale. Sono per lo più utilizzate per predire gli eventi mondani della quotidianità.
    In virtù della loro eloquenza e del gran numero di dettagli che sono in grado di comunicare ad una lettura attenta, sono definite carte chiacchierine e pettegole . Tuttavia, nonostante la loro apparente semplicità, le sibille possiedono peculiarità e segreti che le rendono speciali e molto più complesse di quanto possano sembrare a prima vista.

    COMPOSIZIONE DEL MAZZO
    Il mazzo della Vera Sibilla Italiana si costituisce di 52 carte illustrate. In alcuni mazzi è presente una carta bianca aggiuntiva, comunemente utilizzata come carta di riserva nel caso altre del mazzo fossero smarrite o, in alcuni giochi, come carta del consultante. Non essendo illustrata, questa carta si presta comunque a diversi utilizzi, a discrezione del cartomante.
    Le Sibille sono suddivise in 4 gruppi da 13 carte ciascuno. Ogni gruppo richiama i 4 semi delle carte francesi cioè Cuori, Quadri, Fiori e Picche.

    Abbiamo quindi 13 carte di cuori, 13 carte di Quadri, 13 carte di Fiori e 13 carte di Picche.
    Le carte da 1 a 10 sono carte situazionali. Rappresentano diverse aree di interesse della vita, la qualità degli eventi e il tipo di approccio ad essi.
    Le carte da 11 a 13, invece, sono definite “carte di corte” poiché raffigurano personaggi di distinta età e diverso grado di esperienza del mondo. Ritroviamo quelli che nelle carte francesi vengono definiti i fanti (J), le regine (Q) e i re (K). In stesa, tali carte rappresentano persone fisiche identificabili con i consultanti e le persone che ruotano attorno a loro. Tuttavia, vi sono casi particolari in cui le figure possono rappresentare eventi e situazioni.
    I FANTI rappresentano comunemente persone giovani all’inizio del loro viaggio personale. Sono talvolta immaturi, ingenui, fragili e hanno poca esperienza della vita. Se definiscono eventi, invece, fanno riferimento a situazioni/opportunità/sentimenti/esperienze ancora agli albori, appena sbocciate e pertanto in continua evoluzione.
    LE REGINE E I RE identificano persone adulte con una grande esperienza di vita alle spalle e che vantano un alto grado di maturità e di realizzazione personale. La loro personalità è ben definita e hanno il pieno controllo di se stessi e delle loro emozioni. Nel caso in cui si riferissero a situazioni, vi conferiscono solidità e stabilità e generalmente si tratta di progetti che arrivano a compimento.


    STRUTTURA DELLA CARTA


    1. CORPO: Il corpo della carta è occupato dall'immagine. Ogni immagine rappresenta scene di vita quotidiana di ambientazione ottocentesca ma facilmente riconoscibili poichè fanno riferimento a episodi comuni dell'esperienza umana.

    2. NOME O SENTENZA: ogni carta è identificata da un nome, posto in basso al centro. Tale nome è correlato semanticamente all'immagine e richiama alla mente il significato più intuitivo e immediato della carta.

    3. DIDASCALIE: alcune edizioni riportano, sotto la dicitura della carta, due brevi parole chiave che hanno lo scopo di aiutare il cartomante a memorizzare i significati della carta al diritto e al rovescio. Tuttavia, risultano talvolta essere fuorvianti in quanto non sempre veritieri e/o limitanti.

    4. NUMERI FORTUNATI: in basso, a sinistra e a destra, si trovano due numeri. Sono numeri legati all'aspetto più materiale e ludico delle sibille poichè riferiti alla cabala e al lotto. Generalmente, i numeri a sinistra sono utilizzabili se la carta cade dritta. I numeri posti a destra, invece, si utilizzano se la carta cade rovesciata.

    5. CORRISPETTIVO: il corrispettivo definisce il valore numerico della carta e il seme delle carte francesi che la identifica. È collocato in alto a sinistra.
    Il valore numerico, il seme, il corpo e il nome contribuiscono a definire il significato globale della carta. Tuttavia, se l’immagine e il nome sono piuttosto espliciti, il numero e il seme richiedono qualche spiegazione in più.

    IL VALORE DEI SEMI E DEI NUMERI

    Il seme e il numero di ciascuna carta rappresentano una diversa sfaccettatura della nostra esperienza del mondo, pertanto, per capire una carta, è necessario vedere in che modo questi due elementi sono correlati.
    Attenzione!
    Molto spesso si tende ad attribuire alle Sibille la simbologia dei numeri utilizzata per i Tarocchi. Tuttavia, poiché le Sibille non hanno alcuna derivazione dai Tarocchi, mutuarne i significati è errato e genera confusione.
    Vediamo insieme cosa rappresentano i numeri nella Vera Sibilla.

    I NUMERI
    1. Ogni asso nella vera sibilla è legato all’idea della comunicazione, poiché la parola è l’origine di tutte le cose (“In principio era il Verbo”). Simboleggia quindi la nascita, i nuovi inizi, le grandi potenzialità.
    2. Tutti i due indicano la dualità, l’incontro e l’opposizione e tutti gli opposti che plasmano la nostra esistenza: il bene e il male, il vecchio e il nuovo, l’inizio e la fine, ecc..
    3. I tre indicano il movimento in tutte le sue forme: l’avvicinamento, l’allontanamento, lo spostamento ecc.. e tutto ciò che al movimento è connesso.
    4. I quattro rappresentano disposizioni d’animo, modi di essere e atteggiamenti che possono gettare le basi per diversi tipi di rapporto: amicizia, amore, opportunismo ecc..
    5. Tutti i cinque rappresentano una fase di transizione, qualcosa di momentaneo che prospetta un cambiamento più stabile e definitivo.
    6. I sei sono connessi all’idea di staticità, di fissità e immobilità.
    7. I sette rappresentano in linea di massima le novità, quegli avvenimenti che giungono nella vita del consultante per merito/demerito e pongono un nuovo ordine delle cose.
    8. Gli otto fanno riferimento alle occasioni che si presentano sul cammino sotto forma di proposte, scelte, prospettive favorevoli, incontri ecc. e sta a al consultante scegliere come approcciarsi ad esse.
    9. Così come i quattro, anche i nove rappresentano atteggiamenti, stati d’animo e differenti approcci alle cose.
    10. I dieci sono connessi all’idea della realizzazione, della riuscita, dell’evoluzione e del raggiungimento degli obiettivi.
    Ovviamente, la forza simbolica di ogni numero si esprime differentemente secondo il seme che lo accompagna.

    I SEMI
    Secondo la tradizione, il mondo si costituisce principalmente di quattro elementi: fuoco, aria, terra e acqua, la cui combinazione dà vita alle sue molteplici e complesse sfaccettature.
    Il fango, ad esempio, è costituito da terra e acqua; il vapore, invece, è riconducibile all'acqua e all'aria.
    Il corpo umano, che produce umori, proietta la sua forza creativa nel mondo, consuma aria e torna alla terra quando si decompone, è una sintesi incredibilmente complessa di questi quattro elementi di base.

    Poiché le Sibille si interessano all'essere umano mostrano in che modo l’uomo interagisce con gli elementi che lo circondano.I quattro elementi sono pertanto stati traslati in simboli secondo questo schema.

    Acqua Cuori
    Fuoco Fiori
    Terra Quadri
    Aria Picche



    FIORI: DESIDERIO.

    Le carte del seme di fiori si aprono con l'imeneo, una carta che, come possiamo vedere dall'immagine, contiene un riferimento più o meno esplicito all'atto sessuale.

    Una mano femminile e una maschile si scambiano gli anelli nuziali sopra un fuoco che arde. Il fuoco allude al sacrificio a Venere con cui si sanciva l’unione matrimoniale. Inoltre, l’uomo ha in mano un anello e sta per infilarlo al dito della donna. L’allusione all’atto copulatorio è eloquente ma, poiché nell'800 rappresentare la sessualità era sconveniente, si è deciso di camuffare il tutto invertendo le parti: il principio maschile, il richiamo al simbolo fallico (dito), è stato attribuito alla donna.
    La carta resta, nonostante tutto, depositaria di un'energia maschile.
    I fiori rappresentano quindi l'energia creatrice che l'uomo ha ricevuto per natura e fanno riferimento a tutto ciò che si può creare attraverso la propria creatività fisica/sessuale e interiore, morale. Rappresentano l'impulso, il desiderio, la passione, il dinamismo che ardono dentro ognuno di noi e donano la motivazione ad andare avanti con grinta e determinazione verso gli obiettivi che intendiamo raggiungere. I fiori racchiudono il principio stesso della vita che è il movimento, l'azione. Vita e fuoco creativo sono in questo seme.
    Le 13 carte di fiori riveleranno pertanto i diversi modi in cui questa forza si manifesta nel mondo e in che modo l'individuo si approccia ad esso. Le figure caratterizzate da questo seme sono persone vitali, animate da coraggio e spirito di iniziativa, intraprendenza e invenzione.

    CUORI: EMOZIONI.
    Il cuore è comunemente associato al luogo in cui sono custoditi sentimenti ed emozioni. Tutte le coppe pertanto mostrano i diversi aspetti dell'affetto, delle relazioni sociali e del rapporto con l'altro, a cominciare dalla prima forma di contatto e socializzazione: la parola.
    Non a caso, le carte di cuori si aprono con la conversazione.

    Inoltre, il seme è legato all’idea di abbondanza e fertilità, all’idea di famiglia, di casa e di interiorità. I cuori denotano persone dal carattere dolce, affabile, amichevole, tenero e umano.

    PICCHE: INTELLETTO.

    Se notiamo bene, le picche altro non sono che un cuore capovolto trafitto da qualcosa che ne ha cambiato l'aspetto e lo ha annerito e rovesciato.
    Questa immagine aiuta a capire che le picche rappresentano le diverse situazioni spiacevoli dell'esistenza (dal più lieve disappunto al dolore acuto) che fanno male e ci cambiano rendendoci più selettivi, sospettosi e tormentati.
    Le picche sono collegate anche l'intelletto perché, per quanto gli eventi siano dolorosi, è necessario affrontarli per poterli capire, accettare e andare avanti con maggiore consapevolezza e maturità. Da ogni male, infatti, può nascere un bene. Non dimentichiamo però che, se la razionalità può essere un beneficio per comprendere la sofferenza e per fortificarci, è anche vero che un eccesso di ragione e di razionalità a scapito dell'emozione e dell'istinto porta ad essere eccessivamente controllati, chiusi, austeri, aridi, freddi, taglienti, distaccati, ossessivi e angosciati.


    Desiderio, emozione e intelletto caratterizzano la vita interiore dell'individuo. Tuttavia, la nostra esperienza del mondo è principalmente fisica, materiale, concreta e tangibile. Ecco quindi che un ulteriore seme è necessario: i quadri.


    QUADRI: MATERIA.
    Le carte di quadri rappresentano il concreto, tutto ciò che è visibile, corporale e materiale. Fanno parte della materia anche le considerazioni sul denaro poiché il denaro è il mezzo che consente all'uomo di soddisfare desideri e ambizioni nel mondo.
    Se notiamo bene, la forma dei quadri ricorda quella di un seme.

    Non è un caso: i quadri, difatti, rappresentano tutte quelle situazioni che fanno da input per la crescita di qualcos'altro. Sono il seme che dà vita a nuove opportunità, nuove circostanze, modi di pensare ecc. e fa progredire la nostra esistenza. In che modo essa progredisce, lo diranno le carte circostanti. I quadri identificano persone concrete, pratiche, che maneggiano del denaro per professione o che condividono con il consultante l’ambiente lavorativo. Denotano situazioni in cui si agisce in maniera “calcolatrice” piuttosto che trascinati dal sentimento.
     
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  2. Tabatha 2.0
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    Grazie infinite!
     
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1 replies since 17/11/2017, 12:58   795 views
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