The Real Astrology

N. 3 Novembre 2017

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    The "Real" Astrology
    Che cos'è l'astrologia (oraria)



    a cura di: Hero of Arcana

    “Astrologia”.
    Una parola usata spesso, e per indicare cose molto diverse − fatta eccezione per chi ingenuamente la confonde con la più scientifica astronomia, il moderno studio fisico e matematico dei movimenti celesti. Oggi siamo in molti a interessarcene, sia a livello di banale curiosità – il giornale e il suo classico “oroscopo”, sia a livello più profondo, cercando di carpirne i segreti e le metodologie.
    Astrologia deriva dal greco ἀστρολογία, e significa, letteralmente, “ragionare sulle stelle”. Il che implicitamente significa che sulle stelle si può ragionare, secondo diversi modi e diversi approcci. Volendo ripercorrere brevemente le tappe storiche dell’astrologia occidentale, si potrebbe dire che a grandi linee i primi a trarre previsioni dai corpi celesti furono i babilonesi; il sistema venne successivamente importato anche in Grecia e in Egitto, e in epoca ellenistica Tolomeo ne sancì in modo definitivo i princìpi nella sua Tetrabiblos. Fino ad arrivare alle scoperte astronomiche del XVI secolo, che formano la nostra attuale visione del cosmo, con Galilei, Keplero, Tycho Brae, Newton: tutti ottimi astronomi. E anche ottimi astrologi.
    Fu in questo momento che astronomia e astrologia presero strade opposte: da un lato, occorreva capire come i pianeti si muovessero nel cielo, in modo meramente descrittivo; dall’altro, poteva risultare utile comprendere come gli astri influenzassero le vicende umane, le glorie e le sfortune di coloro che vivono in quello che Aristotele definiva “il mondo sublunare”.
    Chiaramente sembrano (e sono) processi sensibilmente diversi: ma in entrambi i casi vi è un ragionamento, uno schema, una logica, che se ben seguita conduce a risposte sufficientemente precise.
    In entrambi i casi si tratta di fare previsioni.
    Siamo abituati a pensare l’astrologia come il classico “tema natale”: la fotografia delle posizioni planetarie al momento della nascita della persona, che in un certo modo descrive come quella persona vivrà e quali saranno le tematiche fondative della sua esistenza, e che ha sedotto generazioni di poeti, da Orazio a Pessoa. Ma vi sono anche forme di astrologia, come quella oraria, che si esaurisce nel breve termine, dà risposte estremamente precise e analizza quello che non è altro che il “tema natale della domanda”.
    L’aggettivo “oraria” va a designare lo specifico interesse legato all’ora di nascita della domanda. Cioè ci troviamo di fronte ad un sistema di indagine che si interessa della qualità del tempo. Sembra bizzarro, ma già in epoche antiche l’oraria era utilizzata con successo: il primo però vero fondatore moderno di questo ramo dell’astrologia fu William Lilly (1602-1681), che illustra nel dettaglio le peculiarità del metodo nei primi due volumi dei tre che compongono la sua celebre Christian Astrology. Il titolo non si riferisce davvero al Cristianesimo: Lilly, ricapitolando i cardini della tradizione astrologica medievale e fondendo insieme tradizioni arabe e greche, è considerato il “padre nobile” dell’arte così come è conosciuta ancora oggi in Occidente, quindi “cristiano” è un semplice sinonimo di “europeo”.
    Vuoi sapere dov’è finito il tuo cavallo? Qualcuno ti ha depredato e vuoi capire chi è il ladro? Vuoi conoscere le sorti del tuo matrimonio? O se vincerai la guerra? Lilly non ha tempo di guardare il tema natale, che dice altro: la risposta è un’altra ed è palese, diretta. È quella che l’Universo consegna al momento in cui la domanda gli è posta ed egli la comprende. E anzi, di più: se il consultante non conosce l’ora della sua nascita, Lilly la sostituisce con l’ora della domanda, per trarne il tema natale.
    Lilly è in grado di descrivere con grande precisione i tratti fisici e somatici delle persone con la sua arte predittiva. In letteratura è divenuto molto celebre il caso esaminato dall’astrologo sul furto, a suoi danni, di alcuni pesci e di alcune olive dal Portogallo – è stato studiato da alcuni dei maggiori astrologi orari viventi, Patrizia Nava e John Frawley, con il quale ho anche avuto il piacere di scambiare qualche messaggio online.
    Lilly riuscì a determinare con precisione millimetrica chi fosse il ladro, andando ad acciuffarlo in casa sua e scoprendolo con il bottino: sua moglie stava addirittura preparando una zuppa con le olive che con tutta probabilità il nostro astrologo avrebbe preferito avere tra le mani. E non solo: capì in anticipo che ormai il pesce non sarebbe stato ritrovato intatto, e anche qualcosa sulla storia pregressa del ladro.
    Ma prima di vedere qualche esempio concreto di oraria, occorre fare una riflessione.
    Ancora purtroppo non è chiaro in che modo l’astrologia funzioni: non si spiega, cioè, in che modo i pianeti influenzino effettivamente le sorti umane, o se esista un destino di cui gli astri sono semplice rappresentazione. O se agisca la sincronicità di Jung anche in questo caso. Oggi sappiamo che non è la Terra a essere al centro, ma il Sole, e che esiste una tredicesima costellazione, Ofiuco o Serpentario – improbabile domicilio di Chirone, asteroide trans-saturniano legato alle nostre ferite emotive profonde. Eppure è risaputo che l’astrologia continua a funzionare, indipendentemente da tutto; dodici segni, un sistema geocentrico, la luna, il sole e gli altri pianeti. Basta questo. Lo Zodiaco è uno schema di ciò che appare dalla nostra prospettiva sull’Universo. Non cerchiamo delle verità che non possiamo dimostrare; ci basti accettare una cosa più semplice, che la nostra intuizione, se aiutata dal ragionamento logico, può portarci davvero lontano. Insomma, volendo fare un paragone improprio con la fisica, potremmo dire che i modelli gravitazionali di Newton e quello di Einstein sono molto diversi, e incompatibili per molti versi, come i sistemi geocentrico ed eliocentrico sono agli antipodi. Però entrambi descrivono, e permettono di fare “previsioni” su quanto accadrà: cambia solo, unicamente, la prospettiva.
    L’astrologia oraria è il tipico terreno di gioco di ciò che John Frawley chiama The Real Astrology, slogan che ha anche dato il nome al suo omonimo e splendido libro, purtroppo ancora non tradotto in Italia: la “Vera” Astrologia.
    E qual è questa “vera astrologia”? Ce ne sono altre, false o comunque non attendibili? È ciò che si chiede fin da subito ogni potenziale lettore.
    Frawley qui è provocatorio e caustico, ma fa un’osservazione davvero acuta, che può essere colta solo a patto di lasciarsi condurre dal suo ragionamento senza innervosirsi. L’astrologo contesta alla moderna astrologia psicologica di Greene, Arroyo, Sasportas, Morpurgo, di essere stata contaminata, sulla scia di Freud e Jung, da concetti che le sono estranei, che sono quelli della psicoanalisi.
    A che serve sapere come starà domani il mio Puer Aeternus? O se il mio Super-Io mi condizionerà mentre vado a fare la spesa? Se voglio ritrovare chi mi ha sottratto qualcosa che me ne faccio dell’astrologo, che continua a propinarmi psico-sciocchezze colossali?
    Cioè, dice Frawley, l’astrologia di oggi si è svuotata della sua concretezza originaria e nella psicologia è diventata nebulosa. Né carne né pesce, né divinazione e né vera psicoanalisi.
    In realtà, quello che va registrato è che ci sono due visioni diverse e complementari della stessa disciplina. Come la scienza usa telescopio e microscopio, come il letterato è interprete e filologo, così l’astrologia da un lato aiuta indubbiamente a conoscere se stessi, ad indagare dinamiche inconsce (come fa anche il Tarot, per certi versi) ma dall’altro ha anche un aspetto predittivo importante. Saturno, cioè, può essere sì un padre autoritario da cui abbiamo ereditato un rifiuto delle istituzioni, ma può altrettanto concretizzarsi nella vita reale come un libro antico o una falce. Venere è il nostro modo di amare, la nostra libido, ma anche una graziosa fanciulla o uno scintillante monile.
    Una visione non esclude l’altra, possono essere conciliate a seconda dell’esigenza di chi formula la domanda. Ed è importante non dimenticarsi che l’astrologia oraria può essere davvero utile nel quotidiano.
    Ma com’è possibile tutto ciò? E come funziona? Vediamone un esempio.

    raggi_o_giacchetti


    Questo grafico orario fu eretto in occasione del ballottaggio alle ultime elezioni romane: chi vincerà, Roberto Giachetti o Virginia Raggi? Chi fece la domanda sosteneva il candidato del centrosinistra. Basta fare qualche considerazione elementare e abbiamo la nostra risposta.
    Giachetti è dato dall’Ascendente: ciò in cui il consultante crede. Il Discendente, punto diametralmente opposto, sarà il simbolo della candidata M5S, il “nemico”. Dato che l’Ascendente cade in Capricorno, il cui signore è Saturno, Giachetti sarà simboleggiato dal pianeta Saturno; e naturalmente Virginia Raggi dalla Luna, maestra del Cancro. Notiamo da subito che la carta rappresenta benissimo i candidati: Giachetti si presentava come un sindaco “responsabile” e come rappresentante dei partiti tradizionali; Raggi come il “primo sindaco donna”. In entrambi i casi, i pianeti descrivono bene la situazione. La Luna è anche il simbolo del popolo: ed effettivamente, la Raggi si identificava nel popolo stesso in campagna elettorale, presentandosi né più né meno come “una di voi”.
    Roma è data dalla Casa IV, che cade in Toro, che è anche il Segno tradizionalmente legato alla capitale, fondata il 21 aprile 754-753 a.C. Il suo governatore, Venere (la leggendaria madre di Enea), è combusto: la città versa in gravi condizioni.
    Saturno è in Sagittario, prossimo alla Casa XII, cadente e debole. Riceve una quadratura da un Giove che si trova in Vergine, dunque in caduta. Per antiscia –cioè, di riflesso− è congiunto a Plutone, pianeta tradizionalmente malefico in oraria: si sentiva già spacciato. Sembrano non esserci chances per Giachetti...
    Virginia Raggi è invece molto forte: prossima alla Casa X, della vittoria, dei leader, del potere. Sta letteralmente “entrando in Campidoglio”. La Luna ha molta luce in questa carta e si trova in hayz, termine dell’astrologia araba che indica un momento di particolare forza per un pianeta. In effetti, Raggi vincerà.
    Notiamo che la Luna in questa carta, trovandosi in Scorpione, è in caduta e anche in via combusta: Virginia Raggi non sarà un sindaco che porterà stabilità alla città: sembra sarà angosciata dai problemi interni. E così poi si è rivelato.
    Questa oraria non ci ha portato via più di venti minuti per la sua analisi, ma nella sua semplicità ci ha detto moltissimo. Con questi stessi criteri si può sapere se il nostro gatto tornerà a casa, se otterremo il lavoro che desideriamo, se la nostra relazione amorosa sarà fruttuosa, se la nostra squadra del cuore vincerà.
    Naturalmente ogni domanda è legittima, nella misura in cui è importante per noi; raramente l’oraria darà un risultato attendibile se nemmeno noi vogliamo sapere la risposta al nostro quesito.
    Un impiego affascinante dell’astrologia oraria è quello che serve a ritrovare oggetti smarriti. Consideriamo quest’altro esempio, tratto dal sito “Skyscript” di Deborah Houlding, altra grande astrologa oraria dei nostri tempi.

    Orecchino


    Sharon Knight si chiese dove fosse finito il suo orecchino di diamante. L’oggetto è rappresentato dalla Casa II, a cui si riferiscono i beni mobili della persona: il suo significatore è dato dal Sole, maestro del Leone. Significatore appropriato, dato che l’orecchino è prezioso e brillante. Ci sono molti elementi che fanno pensare ad un ritrovamento imminente: i luminari – Sole e Luna, sono sopra l’orizzonte; il Sole è ben piazzato in Casa XI, tradizionalmente fortunata; anche se peregrino, è governato da Mercurio, trovandosi in Gemelli, cui la Luna va a fare un sestile. L’antiscia (ovvero, la posizione riflessa) del Sole è sull’ascendente: pur nascosto, l’orecchino è sicuramente vicino a Sharon. Eppure, Venere, significatore naturale dei gioielli, è combusta, quindi l’orecchino non è visibile; la Luna è assediata da Marte e Saturno –forse l’oggetto è incastrato da qualche parte. La Luna, significatore naturale degli oggetti smarriti, è in un segno d’acqua, come anche l’Ascendente: probabilmente l’orecchino si trova dove c’è dell’acqua, in bagno, o sul
    lavello. E così si rivelò, trovandosi il prezioso monile in bagno, incastrato con l’uncino sul tappeto; e venne ritrovato da un amico di Sharon, come ci potevamo aspettare dal sestile Luna (oggetto smarrito) - Mercurio, dove Mercurio, disponendo parte della Casa XI, gli amici, rappresenta per l’appunto una persona cara al richiedente.
    Insomma, l’astrologia oraria può essere davvero risolutiva e precisa, ed è uno strumento straordinario e affascinante. Ma ha delle regole piuttosto complesse, che vanno interiorizzate con attenzione. Tra queste, vi sono le cosiddette considerazioni prima del giudizio, ovvero un insieme di dettagli da controllare nella carta oraria che si esamina prima di trarre effettivamente la lettura. Alcuni esempi: se l’Ascendente è a fine segno, è troppo tardi per formulare un giudizio; se la Luna è priva di corso –cioè non forma aspetti prima di entrare nel segno successivo− la domanda non può essere posta; se Saturno è in Casa I la domanda è mal posta. E via dicendo. Per alcuni astrologi, tali considerazioni possono rivelarsi invalidanti: la presenza di uno o più di elementi impedisce letteralmente di giudicare l’oraria. Non occorre, tuttavia, essere così drastici: ci sono molte carte comunque valutabili. Al contrario, queste considerazioni sono una palestra di umiltà di cui l’astrologia oraria si fa portatrice. Ognuno di questi segnali avverte l’astrologo della sua fallibilità:

    “Ehi, tu che giudichi! Stai attento, non è facile come ti sembra!”.


    Quando ci troviamo di fronte a queste considerazioni, va tenuto a mente che non sempre c’è un autentico collegamento tra cielo e terra, tra la nostra anima e il nostro ego, e che non tutte le domande sono ugualmente neutre. Se chiedo: “Mi trasferirò?” e ottengo una carta disturbata da uno di questi elementi di avvertimento, magari posso tornare sui miei passi e chiedermi se invece la domanda non fosse: “Trasferendomi, la mia relazione d’amore continuerà?”. E cambia tutto. L’astrologo, se non coincide con il richiedente, non può sapere cosa si agita nel cuore di chi lo interroga e dunque, se non avvertito dalla carta stessa, rischia di fallire il suo giudizio (fermo restando che sbagliare è umano e istruttivo, e che l’astrologia non è, purtroppo, una scienza). Insomma: è sempre bene essere cauti nell’accostarsi a questi strumenti. Dobbiamo essere emotivamente sicuri di ciò
    che chiediamo, avere rispetto per l’oracolo, e dobbiamo essere pronti a metterci in gioco. Le stelle non smettono mai di funzionare: quanti astrologi avete sentito dire “Non posso leggere il tuo tema natale” perché c’era una considerazione che bloccava il giudizio? Nessuno.
    L’oraria, calandosi nel momento presente, aiuta a fare luce in se stessi, astrologi e consultanti. E da sempre, è questo quello che conta: fare luce in se stessi.
    Quando risplende questa luce, ognuno di noi può essere un faro e una speranza per l’Altro.
     
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  2. Donna di Coppe
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    Bellissimo il passaggio su Lilly che scova il ladro di olive portoghesi! Viene proprio voglia di imparare per sentirsi così utili nell’aiutare chi ha bisogno...
    Bell’articolo, Hero! 😉
     
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    Grazie Donna, felice che l'articolo ti sia piaciuto ^_^ L'astrologia oraria è molto affascinante e anche molto utile nel concreto!
     
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