Giove e il denaro

articolo di Massimo Michelini

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    Con l'ingresso di Giove nel segno dello Scorpione, approfitto per pubblicare un esauriente articolo di Massimo Michelini, morpurghiano DOC e ex collaboratore della iniziatrice di questa importante scuola astrologica, sul significato più materiale di Giove, articolo fresco di pubblicazione e diviso in due parti dal sito La Rotta di Ulisse, che io ho unito qui per voi, per una migliore fruizione analitica.

    GIOVE E IL DENARO



    Parte prima, il pianeta nei segni

    di Massimo Michelini



    La ricchezza è un’ossessione per il genere umano, ma lo è diventata in particolare dal secolo scorso, quando una società in evoluzione, in cui le gerarchie di classe erano meno rigide e immobilistiche dei millenni precedenti, ha concesso a tanti la possibilità o la speranza di diventare abbienti. O almeno di uscire definitivamente da uno stato di indigenza o povertà.
    L’accelerazione alla ricchezza impressa dagli Anni Ottanta del Ventesimo Secolo ha mutato in modo rivoluzionario il concetto di miseria, né la crisi dell’ultimo decennio ha davvero cambiato stili di vita che, prima del Novecento, erano impensabili. Almeno a livello di grandi numeri. La società dei consumi ha indotto tutti, con i suoi sistemi di persuasione più o meno occulta, a volere tutto, in ogni angolo del pianeta. E ad acquistare tutto perché, in quella spirale impazzita che ha nome “economia di mercato”, si vende a poco prezzo, si lavora con stipendi bassi, si compra con sconti di vario tipo promettendo un benessere che è solo formale, ma non incide nel profondo. L’accumulo di beni, spesso di scarso valore, non concede infatti la felicità, anche se tutti sappiamo che la felicità è uno stato d’animo momentaneo e non duraturo.
    È noto che ogni tipo di epoca storica insegue certi suoi modelli sociali, dettati di solito da quanto possiedi, da quanto vorresti o da quante zavorre ti porti sulle spalle. Così nei periodi di carestia la bella donna, come l’uomo aitante, sono in carne, vistosa manifestazione del fatto che si possono permettere cibo in abbondanza e cure mediche, quando gli altri, la massa, fanno fatica ad avere. La ricchezza, e la gioia, si fanno invidiare. Nei periodi di opulenza invece la figura fisica ideale è snella, al limite dell’anoressia. Se si guardano le sfilate di moda delle marche più famose ai giorni nostri, vedi modelli trasparenti, al limite del deperimento organico. Se l’uomo è però muscoloso, non deve avere un filo di grasso, tanto che esistono appositi strumenti per stabilire la massa grassa che puoi o non puoi avere. Allo stesso modo nei periodi di povertà diffusa, l’abbigliamento tende ad essere sfarzoso, e principi e sovrani indossano broccati tempestati di pietre preziose. Nelle stagioni di ricchezza invece la moda si fa finto povera, sportiva, con buchi creati ad arte negli abiti. Ti vesti stracciato perché sai che è un vezzo, e spesso quello spacco nei jeans ti viene fatto pagare a peso d’oro dalle grandi marche, quanto uno smeraldo o uno zaffiro.
    Se queste sono le manifestazioni a livello sociale e storico, resta poi il rapporto con il denaro, lo strumento che ti consente o ti nega di avere quello che vorresti.
    Che ti concede di avere cibo, casa, abbigliamento, spostamenti e il maggior numero di cose di tua proprietà. Perché come ben sa Giove tutto ha un prezzo e, per poter acquisire beni, devi avere soldi. Ossia, tanto Giove.
    In maniera analoga a quello che si fa con il cibo, butti dentro, ingurgiti, acquisisci. In un caso calorie e sapori, nell’altro oggetti materiali che non puoi assimilare con lo stomaco e l’apparato digerente ma che restano a tua disposizione e che ti concedono la sicurezza che non sarai mai sprovvisto di oggetti che ti facciano sentire ricco, o l’illusione di esserlo.
    Indipendentemente dalle reali possibilità c’è poi il tuo modo di vivere le questioni economiche. Tutti infatti sappiamo che esistono persone tirchissime ed altre scialacquatrici. Chi ha un atteggiamento emotivo rispetto al denaro e chi invece calcola con lucidità le sue reali possibilità, magari usando tutti gli strumenti in suo possesso per incrementare entrate e possedimenti.
    In qualche caso poi la posizione di Giove, in particolare quella nelle case o in rapporto ad altri pianeti, segnala la possibilità di nascere ricchi, diventarlo, oppure il contrario. Va segnalato però che in questi casi il valore di positivo e negativo è del tutto opposto a quello che si potrebbe pensare almeno sulla carta. Ossia i grandi ricchi hanno spesso un Giove pessimo, che non li depriva sul piano materiale ma li fa sentire costantemente sull’orlo dell’indigenza. Costringendoli quindi ad avere il braccino tirato, come si dice in gergo. Ossia spendere solo in caso di necessità estrema, altrimenti tenere ben chiuso il portafogli, non donare nulla agli altri, e così via. In questo modo i beni si accumuleranno, e saranno le generazioni successive a spenderli, se avranno un bel Giove. Quello che, alle persone senza milioni di euro sul conto corrente, consente di godersi le gioie più o meno semplici della vita, e di non avere il terrore di finire in miseria.
    Il bel Giove dà chi si accontenta di quanto ha, e ne gode infinitamente.
    Vediamo ora come il pianeta nei segni predispone a un certo modo di rapportarsi al denaro.



    Per Giove in Ariete il denaro è uno strumento di affermazione dell’Io, e i soldi sono il simbolo di quanto vali. Ovviamente sempre se parliamo di grandi numeri, Le eccezioni esistono in ogni combinazione planetaria. Se deve comprare qualcosa gli piace contrattare, per il gusto del battibecco, della lotta, della vittoria finale sul rivale. Dimenticando che quasi sempre il commerciante sa fino a che punto può scendere col prezzo, e sotto quello non va. Tendenzialmente sospettoso, preferisce non sborsare non tanto per necessità di accumulo quanto perché ha paura di venire fregato dal prossimo. Non avendo poi mediamente troppa pazienza, si informa da quelli di cui si fida - che magari sono incompetenti ma amici suoi, quindi persone eccezionali - sul prezzo corrente di un articolo da acquistare o di un contratto da sottoscrivere, poi controlla sull’estratto conto solo se gli è stata addebitata la cifra giusta. Se non lo fosse, è pronto a litigare con l’azienda del gas, con l’impiegato allo sportello, con questo e con quello ma, appena ha ottenuto quanto voleva si calma, e passa ad altro. Gli piacciono le cose che può esibire, soprattutto quelle che pensa di possedere solo lui o che, al contrario, sono il sogno di tutti. Per la presenza di Plutone nel segno, può mentire benissimo sul suo patrimonio, ne abbia uno oppure no, come pure può essere molto abile nell’occultare fondi segreti, o nel chiedere favori ad amici compiacenti.

    In Toro Giove vuole tanto, e non lo vuole perdere. Adora accumulare in casa, a portata di vista, e non gli interessano i soldi astratti quelli che non si possono toccare né vedere. Per questo diffida dei titoli azionari, dei bond, dei cosiddetti futures, capaci di rovinare l’intera economia. Erede diretto di antichi possidenti, se fosse per lui vorrebbe essere pagato con orci di olio e vino, sacchi di grano, barattoli di miele e conserva di pomodoro. Ossia i beni che si capiscono, che possono essere tramutati in benessere immediato. Come il mattone, altro investimento che di rado trascura. Perché sono le cose che durano, che possono anche perdere un po’ di valore ma potranno fruttare anche un domani, dando così un senso di sicurezza. Pur amando molto l’accumulo pensa che i suoi possedimenti vadano condivisi con le persone care. Ovviamente conservando però per sé una buona fetta di quanto ha ammucchiato in vita. Di rado spende più di quello che guadagna e, salvo casi estremi, destina parte di quanto ha guadagnato al risparmio. Una parte, l’altra è riservata al godimento dei piaceri della vita. Per Giove in Toro il denaro dovrebbe dare serenità – proporzionale alla sicurezza economica - ma, in caso di lesioni pesantissime, si trasforma in un’angoscia di sottofondo sulla possibilità di restare senza. Di solito facendo accumulare ancora più del normale, ma non consentendo di godere con costanza di quanto messo da parte. Sul piano materiale, e non psicologico, difficile però che si resti davvero senza beni di primaria necessità, proprio per l’urgenza di riempire le dispense. E lo stomaco.

    Il rapporto col denaro di un Giove in Gemelli è divertito e mutevole. Ossia se ha soldi li usa, e spesso lo fa anche se non ne ha, con la leggerezza propria di chi non crede sia un problema troppo serio. Tende inoltre a spendere per cose inutili, seguendo le mode del momento o i propri capricci personali, presto accantonati per dare spazio ad altro. Con altro esborso. Oppure, se non è afflitto da shopping compulsivo, deve trovare un altro modo per accontentare il suo bisogno di divertimento e rischio. In Gemelli sono presenti infatti Mercurio e Plutone, che richiedono il loro tributo. Ossia l’accumulo fine a se stesso non rientra nelle sue corde, come pure la tendenza al risparmio. Anche se di solito dà persone molto divertenti, resta in loro un pizzico di malinconia di sottofondo. Anzi le spese superflue e costanti sono sintomatiche del tentativo di compensare una carenza di ottimismo con l’acquisto di cose capaci di distrarre. Se non interessa loro lo shopping potrebbero però amare il gioco di borsa. In gran parte per la possibilità di diventare ricchi mettendo in gioco le tue capacità, conoscenze e intuito, e perché come in tutti i giochi, non puoi avere la certezza di riuscire davvero a sbancare il banco.

    Giove in Cancro è prudente ed emotivo in fatto di soldi e sognerebbe che per tutta la vita, ad amministrare i suoi beni, ci fossero sempre il papà o la mamma, o una persona equivalente. Una specie di figura di sostegno che gli consenta di non angosciarsi per il fatto di avere o non avere le certezze materiali che non gli dispiacciono affatto. Nel rapporto col denaro può essere emotivo e infantile oppure intuitivo e geniale. Ama spendere soldi per la casa, ma non alla maniera del Giove in Toro che vuole il mattone che dà tanta solidità. Piuttosto come un investimento a favore della sicurezza futura, e del conseguente benessere interiore. Ha infatti bisogno di spesse mura che tengano fuori le intrusioni esterne, e appena può fa di tutto per riuscire a garantirsi questa protezione. Se riesce a ottenerla, può poi rifugiarsi fra le sue quattro mura e coltivare in santa pace la malinconia. Perché, Giove o non Giove, quello che gli preme è appunto quello stato di non totale serenità che in qualche modo ha a che vedere con la perdita di quel paradiso terrestre che ha nome grembo materno.

    Far economia fa orrore al Giove in Leone che, piuttosto che risparmiare su un acquisto non compra nulla. Vorrebbe però potersi permettere tutto, anzi il meglio. Non tanto per necessità di tutelarsi per il futuro, accumulare beni o amore per il possesso, quanto perché è nato con la convinzione che l’oro e i preziosi non sono valori economici. O meglio, lo sa perfettamente, ma gli preme molto di più che adornino il suo corpo, la sua casa, il mondo intorno a lui. Come corollario della Sua personalità, del Suo essere, del Suo modo di vivere. Quindi se capita in gioielleria, e lo farebbe tutte le volte che può, non chiede la cosa più bella, ma quella più costosa. Con una decisa ingenuità di fondo, perché non è affatto detto che il prezzo corrisponda alla qualità, o che quello che paghi tanto oggi avrà lo stesso valore domani. Di solito generoso, a volte anche troppo, se sottoposto a forti lesioni può diventare un accumulatore che non concede al prossimo nemmeno una briciola della sua fortuna. Per il semplice motivo che ritiene che tutto gli spetti. Attenzione, questa è però una caratteristica di tutti gli avari, ma se il tirchio “puro” lo è per timore di perdere beni che potrebbero servirgli, il Giove in Leone può esserlo perché pensa che gli altri non meritino una sola goccia del Suo splendore.

    Giove in Vergine ha il braccino corto per pressanti condizionamenti zodiacali, e tende a risparmiare in maniera a volte ossessiva per le piccole somme. Come diceva la mia cara amica Maddalena Magliano parlando del mio tema natale, e del mio Giove di questo tipo, sono capace di andare a fare spesa da Cartier in autobus perché il taxi costerebbe troppo. Ossia il Giove in Vergine risparmia sul piccolo ma non sul grande, non avendo in realtà la capacità di capire il valore del denaro. Nato con la calamita per l’oggetto che costa meno, se ben aspettato riesce a fare ottimi affari, trovando l’occasione giusta. Se invece leso si prende il peggio e con quello fa. Accumula cose piccole, perché quelle grandi di solito non le acquista, e stenta a gettare le cose che gli appartengono perché l’istinto gli dice che prima o poi gli potrebbero servire. Con l’effetto di conservare nei cassetti di casa decine e decine di bottoni spaiati, elastici rinsecchiti, e altri cadaveri industriali. Può anche diventare benestante, ma di rado vivrà come tale. La tendenza al risparmio è per lui troppo forte. Chi frequenta i grandi ricchi racconta però che quasi sempre lo sono anche perché cercano di spendere il meno possibile, a beneficio delle generazioni future o, meglio ancora, delle proprie nevrosi.

    Il Giove in Bilancia pondera invece l’acquisto e l’investimento perché vorrebbe fare la scelta giusta, una valutazione che richiede tempo e ragionamento. Ama le cose belle e detesta la volgarità, ma sa che tutto a questo mondo, soprattutto quanto è raffinato ed elegante, ha un prezzo. Bisogna quindi prepararsi per riuscire a ottenerlo. Senza restrizioni esagerate, non sarebbe corretto, ma senza nemmeno buttare i soldi dalla finestra. Spendendo e risparmiando il “giusto” come vuole appunto la natura del segno che lo ospita. Certo non ci troviamo di fronte ad allegroni incoscienti, anzi prima di compiere una scelta definitiva a volte impiegano anni, e ci hanno pensato talmente su che è quasi impossibile abbiano sbagliato. Se si impegnano a sottoscrivere un mutuo, o anche solo quando ricevono l’estratto del conto corrente, controllano con attenzione le varie voci. Chiedendo spiegazioni su quanto non capiscono, e non mollando la presa fino a quando non hanno ottenuto di sapere quel che volevano. Facendo valere i loro diritti se sanno di averli e non sono stati rispettati da altri, e adeguandosi alla realtà se viene loro fatto presente che le regole in corso non sono a loro favorevoli.

    Come per la sua posizione in Gemelli, Giove in Scorpione non riesce a concepire una reale tranquillità in campo economico. Se però in Gemelli lo fa per troppe distrazioni e incostanza, in Scorpione non riesce a concepire una situazione finanziaria regolare e stabile, e spesso si complica perciò da solo la vita. Ossia è capace di gettare soldi dalla finestra giusto per il gusto inconscio di angosciarsi per l’imminente catastrofe, e per poter combattere per risalire la china, fino alla prossima volta, e alla prossima sfida da affrontare. Preferisce di solito usare le carte di credito, non ama i possedimenti immobiliari ma, se per altri elementi del suo tema ha la possibilità o voglia di farne, tende ad acquistare case vacanza, alberghi, uffici da destinare a banche, assicurazioni o agenzie di spionaggio. Gli viene inoltre spontaneo occultare o mentire in maniera molto scaltra sulle sue reali possibilità economiche, a volte per beni occultati o non dichiarati al fisco, più spesso per la tendenza incontenibile a non dire mai tutto, di se stesso ma pure delle sue disponibilità. Non disdegna poi le speculazioni finanziarie, quelle in cui può diventare ricchissimo nel giro di una notte, oppure perdere tutto.
    Giove in Sagittario è di solito troppo ottimista per essere tirchio, ma anche tanto avventuroso per accumulare in maniera costante come fa invece il Giove in Toro. Al tempo stesso può diventare ricco se la fortuna lo bacia in fronte, assecondando la sua audacia nell’affrontare nuove imprese, come ad esempio è accaduto a Silvio Berlusconi, sempre pronto ad arrivare per primo in territori inesplorati e a colonizzarli, ricavando da loro il più possibile. Se il soldo manca, per circostanze avverse, si riparte alla conquista e, se non è buona la prima, di certo alla seconda si riuscirà a ottenere quello che si vuole. Il soldo è un mezzo per poter fare quello che si vuole. Viaggiare, comprare libri, andare a cavallo. Intendiamoci, Giove in Sagittario mica vive in una tenda in mezzo al deserto. Se pure preferisce manifestare la sua voracità in altri ambiti dell’esistenza, non gli dispiace per nulla avere e, se può, accumula perché i beni mettono allegria, e danno sicurezza. Come il grasso del corpo, uno strato capace di proteggerti dalle intemperie della vita. E se non possiede pensa sempre che potrà farlo a breve, in questa o nella prossima vita. Quella ultraterrena o quella che avrà trasferendosi in Polinesia, dopodomani.

    In Capricorno Giove è un edonista e vuole accumulare tutte le cose che gli piacciono, di solito le più costose. Lo fa però con raziocinio, sottoponendosi anche a limitazioni, soprattutto in gioventù, solo però in vista di un godimento successivo, maggiore e duraturo. Di solito pensa quindi a quanto vuole ottenere, lo programma, e mette in atto tutto quanto deve fare per arrivare al risultato. Nonostante riesca spesso nei suoi obiettivi, si avverte sempre un sottofondo di lieve malinconia o insoddisfazione, quasi che i beni materiali fossero una ricompensa simbolica per ipotetiche privazioni affettive subite. Sia quale sia la motivazione alla base, resta l’aspirazione al benessere economico duraturo, quello che consentirà di usufruire appunto del meglio nella vita. Con un sano realismo, e la capacità di fare a meno di cose non indispensabili, se del caso. Concreto, determinato e gaudente, sa essere pure spietato. La vita è una guerra, anche economica, e il distrarsi troppo comporterebbe la perdita di beni e piaceri. Meglio quindi un no secco in faccia piuttosto che dover rinunciare poi all’auto che ti piace, alla casa dei tuoi sogni, alla cena in un ristorante costoso. Cose che non puoi fare tutto l’anno, intendiamoci. Ma quando le fai vanno fatte bene.

    A Giove in Aquario il possesso nudo e crudo importa sì e no. Pensa che il denaro sia un mezzo per fare altro e, pur essendo tutt’altro che di manica larga perché non conosce troppo la generosità disinteressata, dà il giusto peso al denaro. Poco gaudente a differenza della posizione in Capricorno, possiede quello che è indispensabile e non è particolarmente interessato all’accumulo di proprietà o beni senza senso o moderazione. Disinteressato sì allo stivare le dispense, non ama però particolarmente nemmeno lo sperpero. In parte per ragioni a suo dire etiche (non è eticamente accettabile che ci sia chi ha tanto e chi ha poco) in parte perché pensa che quello che non è utile oggi potrebbe esserlo domani. O magari, se proprio non gli dovesse servire, potrebbe però finanziare una qualche battaglia nell’ampio ventaglio dei suoi interessi ideologici. La causa animalista, Medici senza frontiere, la difesa degli indiani Navaho, la foresta amazzonica. Meglio inoltre non sbandierare eventuali beni posseduti. È volgare e in ogni caso qualcuno potrebbe farsi delle brutte idee, e passare da casa tua per depredarti. Proprio per questo ritiene preferibile tenere eventuali beni in posti diversi rispetto alle mura domestiche, e senza dire a nessuno quanto ha, dove lo tiene davvero, e perché.

    Il pianeta in Pesci ha infine un rapporto emotivo col denaro e ha spesso il terrore di perderlo o di non guadagnarne a sufficienza. Al tempo stesso, essendo il segno una delle sedi privilegiate di Giove, in qualità di domicilio base, confida nei miracoli, e spesso ne è pure beneficiato. Quindi se si vede arrivare a casa l’estratto conto della banca, prima di aprire la busta, e spesso anche mentre legge, gli sembra di essere in totale miseria. Anzi, sarebbe tentato di chiedere soldi pure al postino, ma spesso la cifra sul conto ha molti zeri, che non servono comunque a contenere l’ansia di chi li possiede. In altri casi però la situazione finanziaria può essere davvero mutevole, e altalenante, ma alla fine nella maggior parte delle situazioni ci si cava le penne egregiamente, spesso ottenendo più di quanto ci si poteva immaginare o sperare. Ma, la costante di questa situazione planetaria è una mutevolezza emotiva che fa sembrare in balia di un mare in tempesta economica, pur se la barca è solidissima e arriverà a destinazione senza danni. È un Giove che sa nuotare e quasi mai affonda, in molti settori della vita, compreso quello delle finanze.


    Questi in linea di massima i possibili significati di Giove inteso come denaro nei segni. Si tenga però conto che il pianeta resta in ciascuno dei dodici settori zodiacali circa un anno, con tutte le inevitabili varianti del caso. Il prossimo mese si passa al pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti, per una analisi ancora più precisa di come viviamo il denaro, e di come lo impieghiamo.
    N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Congresso d’ottobre1, da me creato e gestito.


    1 www.facebook.com/groups/198516613553915/



    [email protected]
    7/9/2017

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    Parte seconda: il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti



    di Massimo Michelini



    Dopo aver investigato con dovizia di particolari su come si manifesta Giove nei segni rispetto al rapporto con il denaro (www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/giove-soldi1.html), completo come sempre l’analisi parlando della sua posizione nelle case, e in relazione agli altri pianeti.
    Ricordando che solo un colloquio diretto con la persona interessata può chiarire davvero se si tratta di un tirchio o di un generoso, e se quel Giove sontuoso o disastrato lo indirizzerà verso l’accumulo di beni o al loro sperpero, se sarà ottimista o sopravvivrà a malapena, se avrà difficoltà reali e permanenti oppure se la sua vita finanziaria scorrerà come un lungo fiume tranquillo.
    Lo viva come lo viva, rifletterà però una sua precisa tendenza, sintomatica di molte sue caratteristiche materiali e psicologiche. Perché non dimentichiamo che, se non sono presenti reali e pesanti problemi economici o di sopravvivenza, il rapporto con i soldi è anche e soprattutto psicologico.
    Non si può infatti analizzare separatamente la mente dalle azioni. Ossia non spendi perché non hai, ma perché hai paura di non avere, non vuoi dare, vuoi solo prendere, hai difficoltà a lasciarti andare o chissà cos’altro. Oppure l’esatto contrario, il principio è lo stesso ed è tutto da verificare di volta in volta.
    Ma scendiamo nei particolari per approfondire la questione.

    Giove in prima è relativamente interessato al possesso nudo e crudo. Se lo è per altri elementi del tema natale, il soldo serve soprattutto come corollario della personalità, come complemento e vanto dell’Io, non per la necessità di possesso e accumulo tipica di altre posizioni planetarie. “Guarda - (non dimentichiamo che la vista è sempre una simbologia legata a Giove e all’immagine di sé) - come sono ricco, e posso pure parlare dei miei soldi, e ostentarli.” Il denaro non viene infatti nascosto nei caveau o, se lo si fa, bisogna però raccontare a più gente possibile che lo possiedi. Si tratta però di casi rari, mentre in linea di massima le energie sono concentrate in altre direzioni. Difficile comunque che il soggetto profitti della ricchezza altrui, in particolare della famiglia. Preferisce essere artefice del proprio destino, anche economico. Oppure in certi casi può beneficare della ricchezza del partner, ma si tratta di eccezioni perché è più probabile che eventualmente accada il contrario.

    Potrebbe avere Giove in seconda un personaggio comico interpretato decenni orsono da Sabina Guzzanti, ossia una ricchissima milionaria toscana che dichiara sempre che vuol fare beneficenza a questo e quello, e donare la tal proprietà. All’ultimo istante però, ogni volta succede qualcosa per cui quel particolare bene “si tenne”. Ossia Giove in seconda fa fatica a staccarsi dalle sue cose, la roba di verghiana memoria, sia possieda autentico valore o non ne possieda nessuno. In certi casi ciò porta ovviamente ad accumulare denaro nel corso della vita, e spesso la famiglia d’origine ti aiuta a farlo dandoti una buona o ottima base di partenza. In altri casi ci si accontenta di quello che si trova, e non si pensa ad andare oltre, conservando il capitale iniziale che, appunto, “si tenne”. Se si hanno delle possibilità e nel conto corrente si accumula una cifra troppo alta, di rado la si impiega speculando in borsa. Si preferisce piuttosto investire nel bene immobile, il mattone, la cosa che non sia soggetta a rischi e anzi possa darti sicurezza fino alla fine dei tuoi giorni. In caso di durissime lesioni non è escluso che ci siano privazioni nell’ambito familiare, o parenti che ti rubano soldi oppure, anche se ricchi o solo benestanti, si viva da poveri per il timore della miseria. Situazione che, all’atto pratico, ti fa condurre una vita da miserabile anche se hai beni materiali del valore di moltissimi zeri.


    Anche il pianeta in terza sulla carta non è troppo propenso all’accumulo di beni di valore. Anzi, potrebbe avere la tendenza allo spreco, al disperdere i soldi in acquisti compulsivi, spesso di beni alla moda, di cui si stancherà presto. Potrebbe però essere abile nel commercio, dove il denaro passa di mano in mano in fretta, con furbizia, amore della contrattazione, tante parole in caso si smerci aria fritta. Interessato il giusto a cose materiali che durino tutta la vita, può però avere il piacere delle speculazioni in borsa o il gioco d’azzardo, giusto perché rendono la vita (in questo caso economica) meno noiosa.
    Se il pianeta è negativo si tende però a subire le parole altrui, magari facendosi infinocchiare e acquistando poi beni inutili. Oppure può avere la tendenza alla ripetizione, in qualche caso arrivando a quella vera e propria malattia psichica che ha nome dipendenza dal gioco d’azzardo.

    Giove in quarta è invece prudente in molte sue manifestazioni, comprese quelle economiche. Non conserva tutto per mania di possesso come il suo collega in seconda, però è molto affezionato alla tana in cui vive con la famiglia, e vorrebbe che fosse la più confortevole possibile. Quindi spende non tanto per mostrare agli altri, quanto per rendere impenetrabile l’accesso, più spesse le pareti di casa, morbido e accogliente il suo interno. Non credendo del tutto che il mondo possa capirlo e apprezzarlo, preferisce gioire in privato. L’atteggiamento non eccessivamente ottimista può portarlo ad essere parsimonioso, in qualche caso tirchio, per il timore che gli eventi della vita possano lasciarlo in braghe di tela, senza protezione economica. Se però ha molti mezzi decide di investire in altre case, l’unica cosa in cui ha davvero fiducia, dal punto di vista economico e non solo. Se molto leso, può indicare che genitori e parenti vari sono un gorgo ciucciasoldi, o al contrario che la famiglia d’origine è abbiente ma non si riesce a ottenere quanto si vorrebbe in fatto di denaro, eredità etc. A volte poi si ricrea la stessa situazione quando si crea una propria famiglia, da adulti.


    In quinta Giove non sa davvero cosa si intenda per programmazione economica. Un po’ bambino anche da adulto, pensa che i soldi servano ad andare al luna park, a comprare gelati o, se vogliamo metterla in versione adulta, ad andare nella miglior discoteca della zona o ad acquistare materiale porno, per non scendere in particolari sconvenienti. Oppure, se si hanno molti figli, per mantenere alto il loro tenore di vita, facendoli divertire. Tutte cose che un esperto di economia bollerebbe come controproducenti per il capitale, ovviamente. Non è detto che in automatico chi lo possiede tenderà ad esagerare, soprattutto se ci sono altri pianeti che inducono in altre direzioni, ma Giove e la quinta casa c’entrano come i cavoli a merenda, o i buoni sconti di un grande magazzino che si spera di utilizzare da Cartier. A volte però si riescono a fare soldi come gestori di locali notturni, insegnanti, scrittori erotici o sex workers, come viene definito in inglese politicamente corretto chi esercita il più antico mestiere del mondo. Tutte nobili professioni che però non rientrano nel tipico modo di diventar ricchi. Se fortemente leso, il pianeta può qui indicare denaro speso per eccessi, per incapacità a moderarsi, per colpa di figli eccessivi.

    Giove in sesta è invece formichina, per necessità reali ma soprattutto per tendenza caratteriale. Quando arrivano a casa le pubblicità dei discount, si segna così in un quadernetto gli articoli che gli servono, il periodo di promozione e tutte le informazioni del caso. Gli incauti acquisti non rientrano nella sua mentalità e, se sbaglia una volta, le volte successive cerca di non ricaderci più. Cerca di spendere il meno possibile, e i suoi proventi derivano di solito da un lavoro dipendente, in cui ha la certezza di quanto entrerà in cassa, sapendo in automatico quanto poi potrà destinare alla spesa, s’intende e si spera il meno possibile. Al di là di una tendenza alla tirchieria, non può essere certo definito un grande ottimista in fatto di soldi e di altre cose e, la paura di sborsar soldi è legata anche alla paura che domani potrebbe non esserci più quello che ha oggi. Spende poi per acquistare beni di consumo che piacciono anche alla massa, le stravaganze non lo interessano. Se molto leso può rendere ancor più complesso, a volte problematico, il rapporto con il denaro, in certi casi per problemi reali in altri psicologici. Può dare pure l’eventualità di essere costretti a dar fondo ai risparmi per cure mediche.

    Giove in settima ha di solito una manifestazione molto chiara, a volte realizzata altre solo fantasticata e non messa in pratica solo per i casi della vita. Ossia la fortuna economica arriva, se arriva, dal partner. Oppure ancora il soggetto ha bisogno di avere un compagno o una compagna per riuscire a concentrarsi sul far soldi, pochi o tanti dipende dal contesto e dalle circostanze della vita. In certi casi non si tratta dell’aiuto di un partner sentimentale ma di un socio d’affari. Cambiando gli attori della rappresentazione, resta la necessità di avere qualcuno con cui confrontarsi per costruire un progetto economico, oppure da cui spillare risorse finanziarie in grado di mantenerti. A volte trovando un partner ricco che ti concederà un tenore di vita alto, altre sperando invano di incontrarlo. In caso di pesanti lesioni può accadere inoltre che si corra il rischio di trovare qualche partner che ti svuoti il conto corrente, o che approfitti in maniera eccessiva della tua generosità. Qualsiasi siano le manifestazioni di questo Giove, resta la caratteristica costante che abbina il denaro al partner, a un socio, a un legame con altre persone. Difficilissimo che un’eventuale fortuna sia costruita o mantenuta da soli.

    In ottava il pianeta non tende alla stabilità economica, considerandola noiosa. Oppure non riesce a ottenerla non per propria volontà, ma per i fortunosi e complessi accadimenti della vita. Più che a riempire le dispense, questo Giove tende a seminare, a far terra bruciata per ripulire il terreno in vista di nuove coltivazioni e raccolti, a volte osando e cercando di spargere il seme economico in terreni poco propizi. Per il gusto dell’azzardo, della soddisfazione di veder raddoppiato il capitale in un baleno grazie a una speculazione azzardata, con il retrogusto altrettanto forte e saporito scaturito dalla consapevolezza che potresti pure restare in mutande altrettanto in fretta perché hai osato troppo. Di solito non importano i beni immobiliari, ai contanti si preferiscono le credit card, come pure interessa molto di più il mercato azionario rispetto ai beni da conservare. C’è inoltre la tendenza a occultare la reale entità del proprio patrimonio, a volte per non risponderne al fisco, più spesso perché l’omertà economica è una delle tendenze primarie di questa posizione planetaria. In caso di forti lesioni possono esserci perdite più o meno ingenti a causa di azzardi eccessivi, oppure denaro sparito per manovre altrui di cui il soggetto è vittima, in certi casi per colpa del fisco. Resta la tendenza a nascondere o a mentire sul proprio patrimonio, ma potrebbe trattarsi di una necessità dettata da un’effettiva povertà che ci si vergogna di mostrare al mondo.


    Una delle principali caratteristiche di Giove in nona è l’ottimismo, salvo durissime lesioni, e la conseguente tendenza in campo economico ad allargarsi e a pensare in positivo, spesso puntando in alto. Meno interessato all’accumulo fine a se stesso come può essere se in casa seconda, un’altra sede fortissima del pianeta, tende ad allargare i confini finanziari per la necessità di avere spazio vitale, magari investendo in titoli esteri, o comprando proprietà immobiliari oltre confine. O ancora avendo partner stranieri, o ricavando i propri guadagni dall’insegnamento. È raro che questo Giove tenda a far economia e, se si dovesse trovare in un momento di crisi, anziché risparmiare cerca un prestito che lo aiuti a mantenere il tenore di vita di sempre, magari per investire in una nuova attività capace di farlo guadagnare di più in futuro. Non pensa in piccolo in nessun campo, compreso quello economico e, se proprio la vita dovesse massacrarlo, immagina sempre una rivincita almeno nell’esistenza successiva. A volte dà un temperamento da avventurieri in campo finanziario, non tanto per il gusto della sfida propria dell’ottava, quanto per il piacere di cimentarsi e scoprire cosa accadrà in quell’immenso parco di divertimenti che è il mondo, dove può succedere di tutto. In caso di dure lesioni possono esserci perdite di soldi per troppa fiduciosità, per fregature arrivate dall’estero, per aver osato troppo, al di là dei propri reali mezzi.

    In decima Giove vuole emergere economicamente, e non disdegna di ricevere dall’esterno un riconoscimento alle sue doti manageriali, lavorative ed altro ancora. Anzi, mira con tutte le sue forze a ottenerlo. Non gli basta quindi avere la “roba”, alla Verga, ma l’accumulo di beni deve essere pure un riconoscimento per quanto ha fatto e ottenuto fino a quel momento. Vuole inoltre mantenere lo stesso tenore di vita, o aspira a farlo, e proprio per questo deve avere un costante e solido afflusso di denaro nelle proprie casse. Per ottenere il quale di solito si sbatte lavorando sodo, ma con l’ansia più o meno manifesta che tutto questo prima o poi potrebbe finire. Per non farsi prendere da angosce immotivate usa la volontà in dosi massicce, attitudine che il DNA astrologico gli ha fornito in grande quantità. Al tempo stesso programma il futuro sempre per evitare di perdere quel tenore di vita che ha conquistato in corso d’opera e non tollererebbe di perdere. Se fortissimamente leso, può essere però soggetto a cadute di fortuna, perdita di denaro per eventi esterni o per una cattiva gestione logica, magari confidando troppo sulla buona volontà e non analizzando a sufficienza gli eventuali pericoli a cui si va incontro.

    Giove in undicesima si trova naturalmente al quadrato delle due case che regolano l’economia (e i segni cosignificanti), ossia la seconda-Toro e l’ottava-Scorpione. I vincoli economici risultano quindi un peso, una necessità a cui sottomettersi perché purtroppo la realtà è quella, ma senza un reale interesse, salvo stimoli planetari di altro tipo. Se proprio deve occuparsi di questioni economiche, è attirato dal microcredito verso i paesi del terzo mondo, dal bit coin che va di moda su internet, dalle forme associative cooperative. Non è però quasi mai talmente fuori di testa da disdegnare del tutto il denaro, che comunque gli ritorna utile per impegnarsi in quello che di solito gli preme davvero, ossia questioni non così volgarmente materiali. Anzi, può essere pure scaltro e potrebbe riuscire a ricevere aiuto economico da parte di amici, da associazioni di volontariato, da gruppi religiosi o di altro tipo, che gli consentano di avere quanto gli serve, poco o tanto esso sia. Se il pianeta qui riceve lesioni, possono esserci fregature da parte di amici o associazioni, soprattutto se ci sono quadrati alla seconda o all’ottava. Oppure si può spendere in maniera eccessiva e poco equilibrata, quasi sempre per compensare vuoti d’altro tipo.

    Giove in dodicesima non inclina alla piattezza o a un’attenta programmazione economica. Irregolare per sua stessa natura, fa sì che i soldi si accumulino, o arrivino dall’esterno, in forma anomala, al di fuori dagli schemi correnti. Di rado la gestione economica si basa quindi su un lavoro ben codificato, sempre lo stesso nel corso dell’intera vita. Salvo i casi in cui ci si dedichi ad uno dei settori tipici della casa, ossia la cura e l’assistenza degli infermi. Ciò nonostante è probabile che ci saranno nell’arco dell’esistenza colpi di scena, cambi di direzione, perdite e guadagni inattesi, giusto per movimentare un po’ il piattume del quotidiano. La costante è però che, se mai si dovesse arrivare sull’orlo dell’abisso, un evento quasi miracoloso salva la situazione, a volte migliorando anzi in maniera consistente l’esistenza del soggetto. Va detto però che, per quante botte di c…o si abbiano nel corso della vita, di rado il soggetto riesce ad eliminare davvero l’emotività che lo coglie in queste occasioni, oppure non perde del tutto la tendenza a lamentarsi di una sorte malvagia. Che, a ben vedere, tanto cattiva non è, anzi. Inoltre, essendo mentalmente proiettato verso l’oltre, è possibile che abbia un gran o discreto fiuto per gli investimenti del futuro, puntando molto in anticipo sui cavalli vincenti. Con una grande ansia dentro, ma questa è un’altra storia. In caso di pesanti lesioni, infine, possono esserci davvero perdite economiche da cui si stenta a risalire, a volte anche per eccesso di azzardo o di follia che prima o poi si ritorcono contro il soggetto. Rarissimo però che si arrivi davvero al disastro, perché è quasi impossibile che la fortuna li abbandoni del tutto.

    Passiamo ora agli aspetti tra pianeti, come sempre del tutto significativi rispetto al manifestarsi delle simbologie planetarie.

    Rapporti positivi tra Giove e Sole creano di solito un sana e consapevole voglia di incrementare il proprio patrimonio. Giove infatti impone al Sole di allargarsi, di non limitarsi ai confini di partenza e di andare oltre. Si pensa infatti e si spera che la buona sorte ti sarà propizia e riuscirai nell’impresa di incrementare i possedimenti personali. L’ottimismo, tipico di questa posizione planetaria, porta infatti chi la possiede a mettersi nella giusta attitudine per ottenere poi cose, beni, denaro. Non è detto che crei però grandi ricchi, anzi quasi mai accade questo. I multimilionari lo diventano quasi sempre per cercare di sanare una nevrosi personale, che non consente di accontentarsi di quanto si ha, per ingente che sia, e vogliono sempre di più, non riuscendo a godere del tanto accumulato, ma sentendosi sempre privati di qualcosa. E volendo arricchire ancora, ancora e ancora. Cosa che non accade invece a chi ha congiunzioni, sestili e trigoni, sempre portato a vedere la bottiglia mezza piena, magari avendo pure colpi di fortuna anche in campo economico, o a vedere l’evento pur normale come un segno positivo del destino, in qualche modo perciò influenzandolo o vivendolo meglio. Aspetti negativi possono invece appartenere ai grandi ricchi. Non fanno perciò diventare povero ma ti fanno sentire tale. In questo caso la somma dei fattori fa cambiare il risultato non sul piano materiale ma su quello psicologico.
    Aspetti positivi tra Luna e Giove indicano che il denaro, se lo si ha o lo si fa, arriva anche grazie all’intuito, quello capace di farti comprare un dato bene nel momento in cui costa poco o ti impedisce di acquistare azioni finanziarie che poi si riveleranno carta straccia. Un’altra caratteristica ricorrente è che se, si è uomini, il sostegno economico o eventuali eredità arrivano da parte di donne, a volte familiari, in altri casi fidanzate o amiche. Se invece si è donne, non ci si affida all’uomo per le questioni finanziarie, ma ci si dà da fare in prima persona, spesso impiegando il fiuto che si ha per queste cose. Per entrambi i sessi spesso uno degli investimenti preferiti, se ci sono le possibilità, è quello immobiliare. Può esserci comunque una certa emotività per le storie di denaro, e la paura – quasi sempre immotivata – di perderlo. Ma, impiegando con abbondanza la fantasia, come ci si spaventa alla velocità della luce, in modo altrettanto rapido ci si riprende immaginando una soluzione ai problemi, veri o presunti essi siano. Rapporti negativi indicano uno scarso fiuto rispetto ai propri mezzi di sostentamento, non credendo fino in fondo nell’ intuito, e in certi casi avendolo davvero fuori uso. Le donne possono poi essere causa di problemi economici, magari perché ti rubano o risucchiano soldi, sempre tu sia uomo. Se sei invece donna, non sai gestire al meglio le caratteristiche femminili, difficoltà che si riverbera anche sul piano finanziario. Per entrambi i sessi poi non si ha fiuto negli acquisti immobiliari, o manca proprio la fortuna nella ricerca di una propria abitazione da comprare.


    Trigoni, sestili e congiunzioni tra Giove e Mercurio danno una certa mobilità nell’impiego del denaro, a volte con una propensione chiara e fortunata per il commercio. Chi li possiede si annoia infatti a lasciare le cose così come stanno, salvo altri aspetti che inducano verso un diverso atteggiamento e mentalità, e cerca perciò di seguire l’onda del momento, magari investendo in borsa ma con buon senso, sempre che non ci siano lesioni collaterali. Possono esserci inoltre fratelli benestanti, a seconda ovviamente dell’ambiente e possibilità natali, o che ti aiutano nel commercio o nella gestione del denaro. Quadrati e opposizioni inducono all’immobilismo economico o possono far compiere scelte sbagliate del tempo in cui si movimentano i propri investimenti. Inoltre eventuali fratelli o figli possono contribuire alle difficoltà economiche, vuoi perché ti fidi di loro e ascolti suggerimenti sbagliati, vuoi perché devi aiutarli, mantenerli o addirittura vieni derubato. La tendenziale diffidenza più spesso fa però fermare prima di finire vittime di certe situazioni, come pure impedisce di compiere errori marchiani se si ha la cattiva idea di giocare in borsa o di tentare investimenti particolari, destinati a fallire.
    Gli aspetti armonici con Venere danno al rapporto col denaro una sfumatura edonistica, da non sottovalutare sul piano pratico. Giove e Venere costituiscono infatti l’ossatura del Toro, segno di Terra interessato come pochi altri ai beni materiali. La tendenza di entrambi i pianeti alla ricerca del piacere toglie alle questioni economiche e al rapporto col denaro ogni sfumatura autopunitiva ma, disdegnando le diete e lo stringere la cinghia, si ammonticchiano soldi senza cercare di limitarsi in nulla. Come certe dee pagane che propiziano un raccolto copioso con feste, banchetti e libagioni abbondanti. Giove e Venere uniti accumulano quindi soldi per poterli poi spendere, farne altri, e spenderli ancora, perché la vita è gioia, e bisogna goderne. Aspetti discordanti non privano in automatico di denaro e fortuna, ma lasciano un sottofondo di non appagamento in bocca, come se si temesse sempre di restare senza cibo, senza denaro, senza piacere. A volte questo accade, più spesso si tratta di una questione psicologica, altrettanto importante perché capace di estendere la sua influenza su tutta la vita conscia del soggetto.
    In aspetto armonico con Venere Giove rafforza l’edonismo, anche sul piano alimentare. Amando molto il piacere – genericamente - è quasi certo che anche la buona tavola rientri nel novero delle cose di cui godere. Avendo poi entrambi un effetto ammorbidente, non è abbastanza probabile che le forme del corpo tendano al curvilineo, forse perché si ingeriscono più calorie del necessario. Accade più spesso alle donne ma nemmeno gli uomini possono dirsi esenti dal fenomeno. Non si ha poi un palato eccessivamente selettivo, l’importante è ingerire cibi piacevoli, e perciò capaci di aggiungere ottimismo a quello già presente per DNA. Aspetti disarmonici creano come sempre un senso di inappagamento. Se di solito a risentirne è soprattutto la sfera affettiva, non si esclude affatto che ne risenta anche il rapporto con l’alimentazione. A volte danno un cattivo rapporto con il cibo, altre esagerando nei momenti in cui vanno male le storie sentimentali. Facendo mangiare troppo (per tappare i buchi del cuore) o digiunando perché tutti presi a versare lacrime di rimpianto. Sia come sia, anche se si mangia con gusto, qualcosa rovinerà un po’, almeno sulla carta, il rapporto con il cibo. Se non sempre di tanto in tanto.
    Congiunzioni, trigoni e sestili tra Giove e Marte possono fare andare d’accordo due principi in teoria molto diversi tra loro, ossia appetito ed energia. Si può infatti mangiare con irruenza, e il cibo introdotto nell’apparato digerente può essere un ottimo metodo per ridurre l’aggressività. La prima parte della digestione rallenta e ammorbidisce infatti i ritmi vitali. Partendo dal cibo assaggiato, passando poi a quando i bocconi finiscono nello stomaco per essere assimilati, ridotti ai principi nutritivi indispensabili all’uomo grazie a enzimi, succhi gastrici e altro ancora. Concentrandosi nell’ingurgitare, sia pure con irruenza, Marte non ha bisogno di essere aggressivo. Quindi chi possiede tali aspetti può avere un rapporto energico con il cibo, ma non nevrotico. Discorso opposto vale come sempre per quadrati e opposizioni, dove le insicurezze di Marte possono sfogarsi anche nel rapporto con antipasti, primi e secondi piatti, dessert, frutta e altro ancora. Come abbiamo visto per Venere ed altri pianeti, si può esagerare mangiando troppo oppure l’esatto contrario. Ossia ci si tuffa nel cibo (in particolare gli uomini ma l’atteggiamento è ben presente anche tra le donne) per compensare le frustrazioni, oppure il cibo diventa un nemico e lo si rifiuta in quanto tale. In questo caso si è in qualche modo proiettata verso l’esterno la paranoia propria di Marte, trasformando lasagne e melanzane alla parmigiana nella sostanza ostile da sconfiggere. Può quindi essere una componente dell’ortoressia, soprattutto se i pianeti cadono in sesta o in dodicesima casa. .
    Marte e Giove non sono pianeti amici, ma non sono nemmeno del tutto ostili, zodiacalmente parlando. L’aggressività di Marte si accompagna in questo caso alla voglia di accaparrarsi cose propria di Giove, rendendo la tendenza all’accumulo di denaro, se tra i due ci sono rapporti positivi, come un’affermazione fallica, come l’avrebbe definita Freud. Anche se a possedere questi aspetti sono donne. Ossia, la ricerca di ricchezza diventa una forma di supremazia dell’Io e, nel rapportarsi con il prossimo – si tratti dell’impiegato di banca che ti propone investimenti di un certo tipo o qualcuno con cui parlare di denaro – si tenta di affermarsi sbaragliando l’avversario, e il lato realista o edonista passa in secondo piano. A volte si fanno così soldi con l’uso della violenza, come ad esempio coloro che devono eliminare i concorrenti e impiegano ogni mezzo per riuscirci, altre si fa solo mostra dei muscoli tenendo comunque alla larga gli avversari. Aspetti negativi pongono danno un atteggiamento analogo verso il denaro, ma rendono meno sicuri, come è meno efficace – se non disastroso – l’impiego della carica energetica per ottenere quel che si vuole, in questo caso accumulando denaro. A volte portando perdite economiche per troppa impulsività, altre creando crisi di immobilismo per la consapevolezza di non saper gestire bene i rischi economici.
    Congiunzioni, sestili e trigoni tra Giove e Saturno indicano un rapporto ponderato e ragionevole con il denaro. Spesso amministrato con lungimiranza e buon senso, e con la ferma ma non ossessiva intenzione di accumulare quanti più soldi possibile rispetto alle potenzialità di base. Ossia, un bracciante del meridione non fantastica di diventare presidente di una banca d’affari, ma si informa di quanto può investire rispetto a quello che gli avanza dalla paga giornaliera e, soldino dopo soldino, riesce quasi sempre ad accumulare un discreto gruzzolo, sempre rispetto a quanto avrebbe potuto ottenere. Sono praticamente esclusi i colpi di testa, salvo altri aspetti collaterali o transiti devastanti ma, anche se così fosse, quasi sempre c’è la possibilità di non affondare in campo economico. Anzi, più spesso accade il contrario. Quadrati e opposizioni danno un atteggiamento molto diverso. Spesso c’è infatti una difficoltà a razionalizzare le questioni economiche, oppure ci sono circostanze di vita tali da impedire di farlo. Più spesso ancora è l’atteggiamento mentale ad essere pessimista e rinunciatario, impedendo o ostacolando quindi un rapporto buono con il denaro, che finisce per venire scialacquato, non conservato, oppure visto con ostilità e diffidenza. Magari pensando di essere vittime della cattiva sorte, che rappresenta spesso solo una parte del problema.
    Gli aspetti armonici tra Giove e Urano indicano un atteggiamento pragmatico e realistico rispetto alle questioni economiche. Il denaro è spesso guadagnato tramite il lavoro, non perché lo si eredita o lo si vince alla lotteria, ma lo si mette insieme grazie alle opportunità che ti si presentano nel corso della vita. Magari approfittando delle buone occasioni, perché hai gli occhi aperti rispetto a quanto ti può capitare. Ma, anche se dovesse capitare di diventare milionari grazie a una botta di fortuna, di rado poi si perde il contatto con la realtà, e si cerca comunque lo sconto promozionale al supermercato o l’idraulico che ti faccia il prezzo migliore. Insomma, non si perde del tutto la testa ma si impiega il denaro per tutto quello che ti può servire, in particolare sul piano pratico e materiale, concedendosi gli elettrodomestici migliori e a buon prezzo sulla piazza. Aspetti disarmonici rendono più complicata la questione, perché non si dimentica quanto detto sopra, ma la si mette in pratica male, non si scelgono i tempi giusti, si è magari maldestri. Possono esserci quindi difficoltà sul lavoro che impediscono un buono e consistente afflusso di denaro in cassa. Oppure se i soldi ci sono non si impiegano nel migliore dei modi e, se si ha la passione della tecnologia, si sceglie il modello sbagliato di un certo elettrodomestico, perdendo poi tempo per cercare di farlo funzionare o portandolo a riparare o sostituendolo.
    Rapporti positivi tra Giove e Nettuno indicano un ottimismo fiducioso applicato anche alle questioni di soldi. Insieme sono i pianeti di Sagittario e Pesci, due segni avventurosi, all’apparenza non eccessivamente interessati al denaro. In realtà grandi goduriosi e accumulatori, a cui il denaro non fa affatto schifo, anzi. Certo non inducono a un atteggiamento prudente e razionale nel campo dell’economia, ma piuttosto a un’apertura mentale rispetto alle opportunità dell’esistenza, del caso e fiduciosa nei propri mezzi, perché ci sarà sempre qualche santo pronto ad aiutare, anche se si è atei. Così si possono fare soldi in maniera diversa dal solito, ma tutto sommato i soldi non sono il pensiero centrale. Se mai dovessero finire, una qualche entità superiore arriverà in soccorso, oppure si scopriranno risorse interiori inattese capaci di far uscire dalla crisi. Sono possibili inoltre investimenti all’estero o su realtà emergenti che potrebbero risultare molto proficue in futuro. Rapporti negativi creano anzitutto un pessimismo che limita la voglia di allargarsi, di sperimentare, di tentare nuove strade di arricchimento. Oppure ci si attacca al denaro in maniera nevrotica, con un sottofondo di paura o tristezza, credendo che la buona sorte possa abbandonare da un momento all’altro, e in qualche caso accade pure. Più che su fatti reali questi aspetti incidono però sull’attitudine caratteriale anche rispetto al rapporto con il denaro.
    Congiunzioni, sestili e trigoni di Giove a Plutone danno il gusto per l’azzardo economico, facendo puntare spesso su imprese complesse che possono però garantire, se andranno in porto, grandi incassi. Plutone, come Marte, è però un pianeta non eccessivamente amico di Giove e, se pur in aspetto armonico con lui, gli insidia in qualche modo il bisogno di stabilità. Essendo però un pianeta intelligente, chi possiede aspetti tra i due, se rischia sa quel che fa, e non gli dispiace farlo. A volte per esigenze reali, tipo un’emergenza economica che richiede un intervento rapido per tamponare un problema, più spesso per il piacere di tentare l’azzardo. Plutone naviga poi molto volentieri in acque oscure e torbide, e non si esclude una certa scaltrezza in campo economico e non solo, come pure la possibile frequentazione di personaggi non troppo onesti, capaci però di garantirti grossi guadagni, che magari è preferibile non denunciare al fisco che vorrebbe poi conoscere la loro esatta provenienza. Può dare anche chi finge di essere più povero, per non pagare dazio, o più ricco, per entrare in contatto con persone che potrebbero risultare utili alla sua attività. Quadrati e opposizioni danno la possibilità di venire truffati economicamente, e si spera che si tratti di casi rari, non della norma. Con uno spiccato scarso fiuto per gli affari e la difficoltà a capire le menzogne del prossimo, si ha però la voglia di arricchire prendendo delle scorciatoie e, anziché credere a persone che meritano fiducia, ci si consegna pari pari nelle mani di altre simili al gatto e alla volpe di Pinocchio. Se per fortuna del soggetto non si corre il rischio di incontri di questo tipo, resta un sottofondo di insoddisfazione, motivata o solo psicologica, che di rado consente un rapporto sereno e tranquillo con il denaro.

    Per chiudere, quando Giove è isolato il rapporto con il denaro è di solito discontinuo e poco programmato. Si può essere perciò tirchi, stabilmente o in determinati periodi, oppure con le mani bucate. Quello che accade più di sovente è una non programmazione rispetto alle questioni economiche, che non necessariamente fa precipitar in un mare di guai finanziari, ma limita l’attitudine a creare basi solide sul piano economico. Che, se ci sono, quasi sempre derivano da altri caratteristiche planetarie.



    N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Congresso d’ottobre1, da me creato e gestito.


    1 www.facebook.com/groups/198516613553915/


    [email protected]
    1/10/2017

    Tratto dal sito La Rotta di Ulisse :

    www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/giove-soldi1.html
    www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/giove-soldi2.html

    Edited by virginella - 18/10/2017, 14:26
     
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    😄 Sì serve un po' per metabolizzare tutto in effetti
     
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