Il Cielo è eterno, la Terra è perenne. La ragione per cui essi sono eterni e perenni è che non vivono per se stessi: perciò possono vivere per sempre. (Tao Tê Ching)
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Ah ok...allora cerco di argomentare.
Hamer sostiene che un tumore può regredire non curandolo. Secondo lui la sola presa di coscienza del meccanismo psicologico che ha causato il malessere può essere sufficiente a far regredire il malessere stesso. Su questo non sono d'accordo, perchè la presa di coscienza dovrebbe invece costituire il terreno fertile su cui andare ad operare e fare in modo che le cure siano efficaci. Ho un tumore, cosa può averlo causato? Quando ho smesso di ascoltare il mio corpo, le mie esigenze, il mio essere? Perchè mi sono allontanata da me stessa? Queste sono domande da cui partire per curarsi, ma le risposte non sono la cura.
La chemioterapia è dannosa e su questo sono d'accordo con lui, ma in alcuni casi è l'unica alternativa alla sopravvivenza. La medicina naturale può aiutare a gestire i fastidi legati alla chemio, ed è un bene che sia sfruttata, ma, a mio avviso, nonostante sono una naturopata, ci sono malattie per cui la medicina naturale deve fare un passo indietro. Quando un meccanismo si è inceppato, quando un organo è ormai compromesso il lavoro diventa molto più difficile e complicato ed è un lavoro che deve unire più livelli di cura: farmaco, pianta per ridurre gli effetti collaterali del farmaco e per ripristinare il ph e l'equilibrio fisico e "psicoterapia".
Hamer parla anche di fasi fredde e fase calde della malattia che si alternano, rifacendosi alla medicina cinese, ma in realtà in discorso non è così. Le malattie calde e fredde lo sono di per sè (infiammazioni-calde / disturbo del sonno-freddo) ma lo sono anche in riferimento alla persona e all'ambiente esterno, al clima per intenderci. Ma il caldo e il freddo sono fasi che si alternano anche nell'uomo stesso, sono energie difensive e nutritive: si può fare un discorso generale di cura se non si tiene in considerazione l'unicità dell'essere umano? Per me Hamer non tiene conto di questa cosa e sbaglia. Perchè io posso sopravvivere ad un tumore se non faccio la chiemio, ma qualcun'altro che di per sè è costituzionalmente più debole, può non riuscire ad avere la giusta reattività fisica e va aiutato, va sostenuto nel combattere questa sua battaglia. Ecco...sostenere è ciò che va fatto, sostenere la costituzione individuale.
Totalmente d'accordo, invece, sul fatto che per curarsi bisogna guardarsi dentro ed intorno, guardare le proprie abitudini, le proprie relazioni, il modo con cui ci approciamo alla vita. Chiedersi "cosa sto facendo?" "è questo che voglio essere?" per me sono le due domande che chiunque dovrebbe porsi quando si ammala.
CITAZIONE Da quando vi leggo, mi curo e curo gli altri in modo diverso. Chiaramente non sto parlando di cancro, ma anche saper gestire in modo naturale un episodio acuto non è una cosa da sottovalutare. Meglio tardi che mai comunque ... Quest'estate ci ho provato e ci sono riuscita. 👍 Grazie mille Violet per il tuo prezioso sostegno. 💗 Ma figurati! Sono solo contenta di riuscire a far arrivare queste preziose informazioni!
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