La storia del segno della Bilancia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,064
    Attendibilità/Fiducia
    +3

    Status
    Anonymous

    Bilancia (quartiere dello Scorpione)


    di Antonino Anzaldi



    Virgilio, con una certa intenzione adulatoria, immagina che lo Scorpione ripieghi su se stesso per lasciar posto al nuovo Segno, sotto il quale è nato Ottaviano Augusto.


    Molto vasto il settore del cielo occupato dallo… Scorpione. E così una parte di esso, le Pinze o Chele o Tenaglie, vennero presto considerate come parte a sé, come asterismo indipendente. E quando lo Zodiaco fu diviso in dodici segni, le Pinze formarono il settimo segno e lo Scorpione l’ottavo, a partire dall’Ariete equinoziale. Discussa l’origine della figura. Sembra che già i Babilonesi chiamassero Zi-Ba.An.Na, cioè bilancia del cielo, questa parte della sfera celeste, ma la considerassero proprio una dipendenza dello Scorpione. E si è – al solito – supposta un’origine egizia della costellazione anche vedendo un rapporto tra il segno e la credenza egizia della pesatura delle anime con una bilancia.

    In Grecia la Bilancia appare totalmente sconosciuta ad Arato e a Eudosso. Quanto al nome, sembra che il primo ad essere usato sia stato zygoi, cioè piatti della bilancia. Il singolare zygòn è attestato nel calendario dello Pseudo-Gemino, databile alla seconda metà del secolo II a.C. In un passo dubbio, Ipparco usa zygòs col significato di giogo (della bilancia) mentre di solito usa Chelai, cioè chele. Resta il fatto che la Bilancia come costellazione, se non come segno zodiacale di trenta gradi, non ebbe grande successo presso i Greci.

    In Roma, invece, il termine Libra (libra, bilancia) è presente già in Varrone e Nigidio Figulo e fu, in seguito, sempre più usato. E il carattere più propriamente latino della costellazione appare sottolineato da espressioni come nostri Libram dixerunt (Igino) e quam Libram dicimus (Marziano Capella). A volta troviamo anche Iugum (giogo) e Trutina (ago della bilancia). Vari indizi, comunque, sembrano provare che, nella seconda metà del I sec. a.C., la costellazione della Bilancia appariva ai Romani come piuttosto recente. Virgilio, con una certa intenzione adulatoria, immagina che lo Scorpione ripieghi su se stesso per lasciar posto al nuovo Segno, sotto il quale è nato Ottaviano Augusto (Georgiche, I, 32.35). E la cosa appariva particolarmente favorevole a Roma, poiché gli astrologi, e soprattutto Taruzio Firmano, già all’epoca di Varrone, avevano stabilito che la fondazione dell’Urbe era avvenuta in un momento in cui la Luna si trovava in Bilancia. Qualche tempo dopo Virgilio, peraltro, Igino parla ancora di (Scorpii) prior pars in un passo dei suoi Astronomica, pur se poi opera una separazione netta tra Pinze e Scorpione. E Manilio, all’inizio del secolo seguente, impiegherà anch’egli formule evocanti a volte le Pinze, a volte la Bilancia. Dovette favorire l’adozione del termine Bilancia a scapito di Pinze il fatto che in quel periodo dell’anno il sole è all’equinozio di autunno: l’equilibrio, cioè l’egual lunghezza dei giorni e delle notti, si associava facilmente all’immagine di una bilancia.

    La Bilancia, inoltre, veniva ad associarsi senza troppa difficoltà al vicino segno della Vergine, in cui si vedeva la dea della Giustizia. Non va poi dimenticata la tendenza per la quale di ogni oggetto celeste si cerca – e si trova – un portatore. E’ il caso, ad esempio, dell’urna dell’Acquario, retta appunto da un acquario, cioè da un portatore d’acqua. E così dapprima la Bilancia fu vista retta da un essere maschile, poi da un essere femminile e infine, proprio dalla contigua Vergine-Giustizia (che già reggeva la Spiga). Quanto al nome italiano di bilancia, viene dal latino tardo bilanx, composto da bis (due) e lanx (piatto).

    Non molto adatta, forse, una bilancia a suscitare poetici racconti. Ma, come detto, le si è dato un portatore maschio prima di vederla retta dalla Vergine-Dike. Questo portatore, stathmouchos, in greco, ha acquistato un minimo di individualità sotto il nome deformato di Mochos, personaggio che – racconta Nigidio Figulo – ha per primo scoperto la bilancia e i pesi e, per questo, è stato posto tra le stelle come Libra (Libra est dictus). Ma, si è osservato, sarebbe stato più logico chiamare il personaggio maschio, con un termine maschile, Liber, invece che con il femminile Libra. E la cosa fu fatta; come anche fu fatto l’ulteriore passo di vedere, in questo Liber, Bacco-Dioniso (Manilio). Va peraltro tenuto presente che Libra non è il femminile di Liber, che suona Libera (in Roma, in effetti, Liber aveva culto con la sua compagna Libera). Un gioco di parole, quindi, quello Liber-Libra; come quello Liber-liberi (liberi vuol dire figli), sulla base del quale i Liberalia, le feste in onore di Libero, divennero il giorno in cui i fanciulli, giunti a maturità, indossavano la toga virile. Resta il fatto che l’identificazione del portatore di bilancia con Libero-Bacco era favorita dal periodo in cui il Sole traversava il Segno, periodo di vendemmia (Bacco, si sa, è anche il dio del vino). Ma tale identificazione non ebbe gran successo.

    Tratto da:

    www.goleminformazione.it/astrologia...ml#.V-E2GJBoarU

    Edited by virginella - 20/9/2016, 15:41
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .

    Esploratore Universale Quantico
    ★☆★☆★☆★☆★☆★☆

    Group
    Pirati
    Posts
    15,845
    Attendibilità/Fiducia
    +2,553
    Location
    Liguria e non solo

    Status
    Offline
    Bello, grazie Virgy e auguri ai Bilancini/e che fra poco compiranno gli anni!! :EmoticonVillageAmore%20(78):
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

    Group
    Founder
    Posts
    35,912
    Attendibilità/Fiducia
    +10,802
    Location
    Dalla Nebulosa...

    Status
    Offline
    Ciao Virgi, stupendo questo articolo ! Ce ne sono anche per gli altri segni?
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,064
    Attendibilità/Fiducia
    +3

    Status
    Anonymous
    Nau, io l'ho aggiunto perché mancava un post sull'origine storica del settimo segno, guardo se sul sito parla anche degli altri. :)
     
    Top
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,064
    Attendibilità/Fiducia
    +3

    Status
    Anonymous
    Al di là del segnacolo bilancino, a Nord, sulla volta celeste, individuavano gli antichi cinesi i due piatti della Bilancia di Giada: sono quelli che noi chiamiamo Orse, la maggiore e la minore. Perno è la Stella Polare.


    La Bilancia, gli oscilla e le altalene
    E’ della Bilancia, a parer nostro, il mito d’Erigone. Eccolo…




    Vive felice in Atene, Erigone, col padre Icario. E giunge un giorno un pellegrino alla loro casa. E’ Dioniso, venuto a portare agli uomini la vite e il suo magico succo, il vino. E’ ospitato, Dioniso, da Icario; e non può non notare la bellezza, la grazia di Erigone. Avviene, dunque, ciò che deve avvenire; e genera al dio, Erigone, colui che diverrà l’eroe Stafilo. Ma deve proseguire il suo viaggio, Dioniso e, a compensare Icario, gli fa dono d’un otre di vino raccomandandogli, peraltro, di farne gustare anche ai suoi vicini. E ne offre, Icario, a dei pastori che, inebriati, vedono doppio: pensano d’essere stati avvelenati e si scagliano irosi su Icario massacrandolo a bastonate. Trasportano poi lontano il cadavere, abbandonandolo sotto un albero. Torna a casa Erigone e non trova il caro padre. La conduce le fedele cagna Maira là dove giace morto. Piange la fanciulla e innalza grida: maledice gli sconosciuti assassini e chiede vendetta a Dioniso. Poi, disperata, si impicca all’albero. L’ha ascoltata il dio, ed ecco che improvvisa follia prende le fanciulle di Atene: una dopo l’altra, ad alti alberi vanno impiccandosi.

    Viene consultato l’oracolo di Delfi e tale il responso suona: si trovino gli assassini di Icario e si puniscano; solo così cesserà la follia. E questo avviene. E, a memoria dell’evento, istituiscono, gli ateniesi, feste in onore di Erigone nel corso delle quali altalenano fanciulle appese agli alberi. Si rimpiazzeranno, in seguito, le giovinette con statuine, e poi ancora con piccole maschere di terracotta o di cera, gli oscilla, che andranno acquistando funzione apotropaica. Oscillano gli oscilla appesi agli alberi. Come altalene. Tant’è che lo stesso termine oscillum, oltre all’oggettino indicato, designa anche l’altalena. Ma oltre all’altalena oscillante ad un ramo, ne esiste un altro tipo: quella che si ottiene ponendo un tronco o un’asse trasversalmente su un altro tronco o un ceppo. E, una persona a un capo, un’altra all’altro capo del tronco, ecco che l’attrezzo si muove e va su e giù. E’ l’altalena a bilanciere; che è, praticamente, una bilancia funzionante col peso delle persone.

    Ora, governa, la Bilancia, per tradizione astrologica, la zona renale del corpo umano, la zona del bacino. E ai fini dell’equilibrio corporeo, della perfetta stazione eretta, è necessario che perfettamente si incunei la colonna vertebrale appunto nel bacino, a bilanciare ogni passo, ogni mossa, quasi. E la colonna o spina dorsale, considerata con le clavicole, ha immagine di spada. Spada nella roccia. Roccia osso sacro. Fondo schiena dove, nella tradizione indù, sonnecchia Kundalini, la “forza serpentina” (un serpente arrotolato la rappresenta) che, risvegliata dallo yogi con le sue pratiche, risale lungo l’equivalente sottile della colonna vertebrale. E la spada esce dalla roccia. Ma solo Artù – si ricordi – riesce ad estrarre la spada dalla roccia. Solo Arcturus è qualificato: Arctouros, in greco, “custode dell’orsa”. Arturo, stella della costellazione di Boote (il bifolco), visibile, nel cielo di Grecia, dopo metà settembre, al tempo della Bilancia.

    E, attenzione, al di là del segnacolo bilancino, a Nord, sulla volta celeste, individuavano gli antichi cinesi i due piatti della Bilancia di Giada: sono quelli che noi chiamiamo Orse, la maggiore e la minore; perno di questa bilancia, la Stella Polare. Curioso, poi, che il nome indù del segno della Bilancia sia Tula. Nome che richiama (e vi è anche collegato etimologicamente) l’ultima Tule della tradizione greca, la terra polare degli Iperborei, su cui regna Apollo. Terra polare: si innalza da essa l’axis mundi, l’asse del mondo, fino alla stella polare, collegando la Terra al Cielo.

    Infine. Con lo strumento bilancia, lo sappiamo, si pesa. Pesa Temi, dea della Giustizia, con la sua bilancia (il cui asse è una spada) le azioni umane ed assolve o condanna. Pesa il cuore del defunto il dio egizio Anubi e lo ritiene meritevole di passare nel regno dell’aldilà solo se più leggere d’una piuma. Ma anche in mano all’Arcangelo Michele, “duce delle milizie celesti”, è la bilancia per la pesa delle anime. E il 29 settembre cade, proprio sotto il segno della Bilancia, la festa del Santo Arcangelo.

    Articolo di Antonino Anzaldi

    www.goleminformazione.it/astrologia...ml#.V_fSvHRoahA

    Edited by virginella - 8/10/2016, 14:43
     
    Top
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Esploratore Intergalattico

    Group
    Vascellonauti
    Posts
    4,064
    Attendibilità/Fiducia
    +3

    Status
    Anonymous
    Auguri a tutti gli amici e le amiche nate sotto il segno della Bilancia !!!♎️♎️♎️💗💗💗
     
    Top
    .
5 replies since 20/9/2016, 14:19   206 views
  Share  
.