Monna Lisa

Teorie e scoperte

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    Teoria alla Dan Brown

    Una storica dell'arte italiana rivendica di avere risolto il mistero del Codice Da Vinci. Riuscendo per la prima volta a identificare il ponte alle spalle di Monna Lisa nel celebre ritratto della Gioconda.

    PONTE DEL DIAVOLO - Per secoli il sorriso enigmatico della donna che compare nel quadro ha intrigato gli esperti con suggestioni presentate come la vera storia del capolavoro di Leonardo. Il mese scorso una serie di numeri e lettere erano stati identificati da un'altra ricerca negli occhi di Monna Lisa, così come sul ponte sullo sfondo, sopra la sua spalla sinistra. Ora la storica dell'arte Carla Glori afferma che il ponte gobbo di pietra sarebbe quello che si estende sopra il fiume Trebbia a Bobbio, vicino a Piacenza, noto appunto come Ponte Gobbo o Ponte del Diavolo. Un'infrastruttura antichissima, costruita nel settimo secolo dai monaci del'Abbazia di San Colombano.

    MISTERO ALLA DAN BROWN - La teoria della professoressa Glori sembrerebbe quasi derivare dalle pagine romanzate del libro di Dan Brown. Nel Codice Da Vinci si afferma che il quadro della Gioconda conterrebbe indizi nascosti sul luogo in cui si trova il Sacro Graal, la coppa utilizzata da Cristo durante l'ultima cena.

    LA SOLUZIONE DELL'ENIGMA - Glori, autrice di un libro sulla Gioconda dal titolo "Enigma Leonardo", afferma che, "grazie alle mie ricerche, ho identificato il soggetto come Bianca Giovanna Sforza e il ponte sullo sfondo è quello che si estende sopra il fiume Trebbia a Bobbio. Cinque secoli fa Bobbio era un importante centro di cultura, famoso per la sua biblioteca, oltre che un crocevia importante grazie al castello situato nella città". E sempre secondo Carla Glori "è altamente probabile che Da Vinci abbia visitato Bobbio a causa della sua famosa biblioteca e che abbia dipinto il ritratto a memoria pochi anni più tardi, probabilmente mentre stava vivendo in Francia".

    http://it.notizie.yahoo.com/53/20110113/to...ca-045b8e8.html


    GIOCONDA: IL CARBONIO 14 RIVELA CHE LA TOMBA DI MONNA LISA È A FIRENZE

    Uno dei reperti ossei rinvenuti durante gli scavi nell'ex convento di Sant'Orsola a Firenze si è rivelato compatibile con il periodo di morte della Monna Lisa, avvenuta il 15 luglio 1542 all'età di 63 anni Tweet Riprende la 'caccia' ai resti della vera Gioconda 24 settembre 2015 La tomba della Gioconda è nel convento di Sant'Orsola a Firenze: lo dicono gli esami del carbonio 14 fatti su resti ossei coevi alla sepoltura di Lisa Gherardini del Giocondo, modella di Leonardo per il celebre quadro. Uno dei tre reperti ossei prelevati dalla cripta del monastero si è rivelato compatibile con il periodo di morte di Lisa (1542) e potrà essere confrontato con il Dna dei figli. L'annuncio è fatto da Silvano Vinceti, il ricercatore già noto per i suoi studi su Caravaggio. I reperti ossei compatibili con il periodo di morte della Monna Lisa sono stati ritrovati all'interno di un cassone in mattoni, sotto il pavimento della chiesa I frammenti di femore e di tibia rinvenuti nel cassone sono stati datati, grazie all'esame del carbonio 14, proprio al periodo di morte di Lisa Gherardini, moglie del ricco mercante Francesco del Giocondo. L'attenzione della Bbc sulla Monna Lisa L'emittente britannica Bbc ha iniziato mercoledì 23 settembre a Firenze le riprese per un documentario della durata di un'ora sulle indagini compiute dal Comitato sulla ricerca nell'ex convento di Sant'Orsola dei resti mortali di Lisa Gherardini, la modella a cui si sarebbe ispirato Leonardo per dipingere la Gioconda. Condurrà la trasmissione uno degli storici inglesi più conosciuti, che ha realizzato varie trasmissioni di contenuto storico-artistico per la stessa emittente televisiva: Andrew Grahm Dixon. Silvano Vinceti: "Quasi certa la scoperta dei resti" "È molto probabile che grazie al Carbonio 14 abbiamo individuato in un cassone della cripta di Sant'Orsola a Firenze alcuni resti ossei di una salma coeva di Lisa Gherardini Del Giocondo", la modella di Leonardo da Vinci per la Gioconda, "inoltre ci sono elementi convergenti, che dicono che potremmo aver scoperto la tomba di Lisa. Parlo di studi storici, antropologici, archeologici svolti con rigore". Così Silvano Vinceti, coordinatore del Comitato per la valorizzazione dei Beni storici e culturali, sull'ultima fase della ricerca della sepoltura di Lisa a Firenze presentata in una conferenza stampa. "La sicurezza che alcuni dei resti esaminati siano di Lisa non la diamo - ha precisato Vinceti - ma la probabilità è altissima. Faccio notare che molti storici avrebbero detto che si tratta di Lisa solo sulla base di semplici enunciazioni, con molti elementi in meno e senza dati scientifici". Vinceti ha ricordato "i dati stratigrafici attuati dagli archeologici della Soprintendenza di Firenze, i dati antropologici ottenuti dalle antropologhe della Sovrintendenza di Firenze e dal professor Giorgio Gruppioni della Università di Bologna e due diverse ricerche storico-documentarie" sugli assetti del convento e le sepolture. La ricerca di Lisa potrebbe, però, fermarsi qui: come ha spiegato il professor Gruppioni "al momento non è possibile procedere con l'esame del Dna con le tecniche disponibili attualmente; vediamo cosa ci darà la tecnologia nei prossimi anni. In particolare i resti dei figli che furono trovati nella chiesa di Santissima Annunziata sono troppo degradati dalle alluvioni dell'Arno e non danno Dna sufficiente per eventuali esami di raffronto" con i resti ossei trovati in Sant'Orsola. -

    See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...0f9431d337.html
     
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