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Perdere peso: il segreto è nei batteri?
I batteri influenzano l'appetito e di conseguenza il peso corporeo: su questo si basa la dieta di Liping Zhao. I batteri influenzano l'appetito e di conseguenza il peso corporeo: su questo si basa la dieta di Liping Zhao.InviaStampaa cura di LaPresse (LaPresse) - Lo sapevate che il microbioma influenza l'appetito? E di conseguenza il peso. Che il suo impoverimento sta alla base del dilagare di allergie e intolleranze alimentari? Secondo gli studiosi dei microbi si potrebbe leggere così lo scenario attuale. Una scoperta sorprendente quanto banale. Più è diversificata la flora batterica che popola il nostro corpo, più siamo sani e si riequilibra il nostro rapporto con il cibo. Un cane che si morde la coda. Tra gli scienziati del microbioma sta prendendo quota la corrente di pensiero degli scettici delle calorie: sono loro a sostenere che è inutile tenere una contabilità se a supporto della nostra intenzione di dimagrire non abbiamo i batteri giusti.
Il primo a scrivere una teoria plausibile sull'argomento è stato un cinese, Liping Zhao, considerato il guru delle diete nel suo paese, dove l'hanno ingaggiato per combattere l'obesità. E lì non si scherza con i numeri: sembra che a soffrirne ci siano oltre 60 milioni di persone. Nella ricerca due gruppi di roditori sono stati alimentati: uno con una dieta normale e l'altro con un basso dosaggio di endotossine. Dopo 8 settimane, il secondo gruppo era diventato obeso e aveva sviluppato una resistenza all'insulina, dimostrando che le endotossine influenzano direttamente l'aumento di peso e il diabete. Lo scienziato della Shanghai Jiao Tong University ha quindi implementato lo studio sui topi passando agli esseri umani, su cui ha sperimentato cambiamenti in una dieta composta da cibi tradizionali cinesi ottenendo una significativa perdita di peso.
I partecipanti alla ricerca di Zhao hanno perso fino a 100 chili, riuscendo a bloccare il diabete e altre malattie croniche come l'ipertensione, alcune infiammazioni e l'iperlipidemia. Nella innovativa sperimentazione è stato isolato il ceppo b29 che inibisce il gene deputato a metabolizzare il grasso nell'intestino, così come altri geni che ne regolano la sintesi nel fegato. Una volta che la funzione del gene è repressa, il corpo elabora grassi in stoccaggio, mentre la risposta infiammatoria serve ad aggravare i tessuti e contribuisce all'aumento di peso. Ora il professore di microbiologia ha elaborato un protocollo, denominato WTP, che prevede 9 settimane di una zuppa preparata con ingredienti della medicina cinese e cereali integrali prebiotici. Una bomba che nutre i batteri intestinali buoni.
Nell'attesa di poterla seguire accontentiamoci di obbedire ad alcune regole fondamentali della dieta WTP: mangiare cibo vero, integro e se possibile biologico; alternare almeno 20 alimenti distinti a settimana; non eccedere in igiene e pulizia (i disinfettanti annientano tutti i batteri, anche quelli buoni); eseguire esercizio fisico, in grado di migliorare la diversificazione del microbioma; praticare il digiuno intermittente ovvero astenersi dal cibo per 16 ore almeno, con regolarità. Solo così i batteri vengono messi a riposo attivando una naturale pulizia dell'intestino. Una sorta di Ramadan: a ben vedere nulla di nuovo.
16 marzo 2016
Fonte:. -
lunacheride.
User deleted
Grazie Nau !!
Davvero interessante !
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Splendido articolo Nau, e molto veritiero. CITAZIONEil suo impoverimento sta alla base del dilagare di allergie e intolleranze alimentari
Esattamente. La maggior parte delle intolleranze alimentari (escluse quella al lattosio e quella al glutine che dipendono da altri fattori) in realtà non esistono: sono semplicemente il risultato di un microbioma non sano.
Va anche sottolineato come un microbioma sano, oltre a quanto riportato in questo articolo, contribuisce ad aumentare l'efficacia digestiva, l'assorbimento di vitamine e minerali, migliora la funzionalità immunitaria e regolarizza anche l'asse intestino-cervello.. -
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Molto interessante . -
•Nàga.
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Grazie Nausicaa...come faccio ad avere un kilo di questi batteri ? sono ingrassata tantissimo . -
.Splendido articolo Nau, e molto veritiero.CITAZIONEil suo impoverimento sta alla base del dilagare di allergie e intolleranze alimentari
Esattamente. La maggior parte delle intolleranze alimentari (escluse quella al lattosio e quella al glutine che dipendono da altri fattori) in realtà non esistono: sono semplicemente il risultato di un microbioma non sano.
Va anche sottolineato come un microbioma sano, oltre a quanto riportato in questo articolo, contribuisce ad aumentare l'efficacia digestiva, l'assorbimento di vitamine e minerali, migliora la funzionalità immunitaria e regolarizza anche l'asse intestino-cervello.
Da cosa dipende l'intolleranza al lattosio? Mi sono accorta di essere intollerante perché bevendo quello senza lattosio in questi giorni non mi sono più sentita gonfia.
Ma io quasi quasi smetterei di berne a sto punto..., che senso ha voler a tutti i costi introdurre un alimento che l'organismo non tollera?
Ha senso assumere un enzima per ricominciare a digerirlo?? Sono un po' scettica. -
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Ciao Virgi 😍
L ' intolleranza al lattosio dipende dalla mancanza dell ' enzima lattasi. Alcuni soggetti (per fattori genetici) non producono questo enzima a livello intestinale, che é essenziale per scindere il lattosio.
I sintomi di una intolleranza (e te lo dico anche perché lo sono) vanno ben oltre il gonfiore e si verificano anche assumendo alimenti che contengono lattosio o in cui il lattosio é usato come conservante. Se il problema lo hai riscontrato solo bevendo latte allora probabilmente non riesci a digerirlo bene e quindi puoi utilizzare quello senza lattosio senza ricorrere agli integratori.
Io personalmente sono contraria ad assumere integratori di lattasi. Io stessa non ne ho mai assunti, semplicemente sto attenta a qualunque cosa mangio e utilizzo prodotti totalmente privi di lattosio...Guardo tutte le etichette in modo maniacale 😁 Che sarebbe la cosa più indicata in questi casi! Certo ci sono persone che hanno una intolleranza molto molto alta e che rispondono in maniera negativa anche ad alimenti che "potrebbero contenere tracce di latte" ... magari in quei casi si potrebbe pensare di ricorrere ad un integratore, ma per le intolleranze normali o lievi basta starci attenti.
Comunque se hai il dubbio su un eventuale intolleranza puoi fare il breath test, che non é assolutamente invasivo 😉. -
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Ho capito....grazie....🌸
Beh in realtà anche la pizza mi gonfia.., la mozzarella.. forse i formaggi stagionati meno. Se la cosa peggiora lo faccio di sicuro il test.
A me causa solo gonfiore, mi sembra di esplodere!🙁. -
musica74.
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Molto istruttivo grazie mille .