Geometria Sacra nel Tarot

Come la geometria proietti verso altri mondi

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    GEOMETRIA SACRA NEL TAROT*


    La geometria, Dio, gli altri mondi



    Una delle cose che sfugge, spesso e volentieri, sia agli apprendisti che ai maestri del Tarot è il concetto di geometria sacra, uno dei pilastri su cui si regge ogni corretta interpretazione del linguaggio simbolico e misterico delle carte. Se è infatti vero che il Tarot vive di infinite culture, derivanti e attingenti dall’Inconscio Collettivo, non possiamo tralasciare come numerosissime tradizioni filosofiche e religiose abbiano posto la geometria alla base di tutto.
    Non parliamo solo di religione egizia –che, come si può facilmente dimostrare, sta alla base dell’intera impalcatura tarologica- e nemmeno di culture orientali, che cercano la simmetria (anche se non perfetta, perché considerata diabolica), ma anche e soprattutto, senza arrivare alle perfette costruzioni dell’architettura medievale, dei più familiari Pitagorismo e Platonismo.
    Inciso sul frontone dell'Accademia di Platone stava scritto: “Non entri chi non conosce la geometria”.
    Per noi oggi la geometria è semplicemente quella che si studia sui libri. Per noi “geometria” significa che un triangolo equilatero ha tre lati e tre angoli congruenti e che l’area di un rettangolo è il prodotto della sua base per la sua altezza.
    Beh, per gli antichi certo non era semplicemente questo. Tutte queste conoscenze erano essoteriche, potevano andar bene per architetti e artigiani, ma poi vi erano altre conoscenze, esoteriche, detenute dagli iniziati.
    Pitagora, che ha lasciato al Tarot la sua eredità, credeva che ogni cosa fosse numero e che qualunque essere, fosse oggetto, vivente, astro, potesse essere ricondotto al rapporto armonico di grandezze. E fu Pitagora stesso a scoprire come la geometria e l’aritmetica in generale potesse permettere all’uomo di accedere ai più profondi e reconditi segreti dell’infinito: ma non riuscì a rendersene conto, e per lui la scoperta dell’irrazionalità del numero “radice quadrata di due” fu solo sinonimo di sconfitta e distruzione. La radice di due distrusse tutto ciò che il filosofo matematico aveva pazientemente costruito, ma solo perché lui lo volle.
    In realtà, fino a Galilei, la consapevolezza che l’Anima del Mondo parlasse in termini geometrici fu forte, e lo fu fino alla scoperta della meccanica quantistica e della Relatività, le quali, pur mettendo in discussione il canone classico di “certezza matematica” portarono a compimento qualcosa che nelle dottrine magiche e filosoficamente mistiche c’era già da tempi remoti: la matematica non è Verità di per sé, ma è piuttosto “strumento che conduce all’insondabile” . Due rette sono parallele in piani euclidei, non certo in spazi curvi.
    Di per se stesso il termine “geometria” in greco significa “misura della terra”. Le figure geometriche, effettivamente, permettono di quantificare l’estensione delle aree. Poi sappiamo che, nella Tarologia, “terra” implica “Arcani Minori”, gli umili guardiani della vita quotidiana, messaggeri ed emblemi del mondo concreto, tangibile, sensibile.
    Quindi dovremmo aspettarci che nei cinquantasei Minori esistano rapporti precisi, simmetrie evidenti, logiche combinazioni. E’ vero tutto ciò?
    Sicuramente anche un bambino confermerebbe tutto questo, guardando carte quali il Sei di Bastoni o il Nove di Spade.



    La spiegazione è facile. Gli Arcani Minori sono gli archetipi fondamentali del mondo terrestre e permettono di quantificarlo grazie ai loro precisi rapporti di simmetria. Fuor di metafora, permettono di quantificare, analizzare, rileggere con oggettività le nostre questioni “terrestri”, quindi i fatti più semplici, immediati, quotidiani della nostra vita.



    Bisogna però tener conto che il già citato contributo orientale è notevole e ugualmente onnipresente. La simmetria non è mai completa, per due ragioni:

    1) Nel nostro piano di realtà la perfezione è irraggiungibile;
    2) Perfetto vuol dire folle e diabolico, quindi la simmetria va rifuggita.

    E negli Arcani Maggiori? C’è geometria?
    Ovviamente la risposta è affermativa, anche se meno evidente rispetto al gruppo dei Minori. Questo perché i ventidue Arcani con numero romano sono collegati al Cielo, che nella cultura antica (specie greca) è un mondo totalmente perfetto e pertanto difficile da descrivere. Se per la Terra la figura è il Quadrato, i quattro elementi, per il Cielo la figura è il Cerchio, dove ogni punto significa inizio e fine di quel mondo, che è immutabile ed eterno. Oggi sappiamo grazie a Keplero che i pianeti si muovono su orbite ellittiche ma per Aristotele e per tutta la cultura scientifica fino al Cinquecento si pensava che intorno alla Terra gli astri ruotassero in modo circolare.
    Effettivamente la struttura delle carte che vanno da Il Matto a il Mondo è circolare: dopo il Mondo c’è un nuovo inizio, proprio come la concezione circolare di Tao, dopo il Big Bang (Le Mat) si arriverà alla perfezione e vi sarà un Big Crunch (un’implosione) che condurrà ad una nuova creazione universale…

    Gli enti geometrici fondamentali, che non a caso sono quattro (punto, retta, figura piana, volume) si ritrovano dunque anche nell’armonia degli Arcani Maggiori, ma in maniera meno palese.
    Sappiamo che “punto” significa “inizio, potenzialità”. Che “retta” significa “comparsa dell’Altro, collegamento tra esseri, tra uomo e natura”, che “piano” significa “collettività”, che “volume” significa elevazione verso il divino e verso nuovi mondi.
    Dopo aver studiato una materia complessa come l’Algebra Lineare ho cambiato il mio punto di vista sul mondo, letteralmente. Abituarsi a pensare in dimensioni superiori a quella tridimensionale in cui viviamo, può essere davvero rivoluzionario. Che succederebbe se le dimensioni non fossero più tre, ma quattro, cinque, mille?
    Leibniz parlava di infinite possibilità: ed è esattamente ciò che fa la geometria, che proietta verso altri universi, altre dimensioni.
    Tra gli Arcani Maggiori che presentano evidenti schemi geometrici citiamo ad esempio:

    1) L’Appeso: chiuso in un quadrato materiale, la carta rappresenta l’anima che è costretta nel corpo e solo se si rovesciano le prospettive il nostro spirito vitale può svincolarsi dalle costrizioni della concretezza;

    2) La Stella: presenta nella parte superiore la cosiddetta “Stella di Davide”, sovrapposizione di due triangoli equilateri e simbolo sacro nella cultura ebraica. E’ l’unione armoniosa di spirito celeste e spirito terrestre, di fuoco e acqua. La Stella dice: “Ciò che è del Cielo è della Terra, e ciò che è della Terra appartiene al Cielo”. Mette in circolo le energie. Nulla per me che non sia per l’umanità.

    3) Il Mondo: carta che mostra un’ellisse. Ellisse, e non un’esatta circonferenza perché Il Mondo non rappresenta la perfezione assoluta ma la massima espressione delle potenzialità umane. L’ellisse è una figura geometrica particolare, perché ciò che c’è sui fuochi viene proiettato lungo tutta la figura. Ecco perché stadi/teatri e fari delle macchine sono costruiti secondo questo schema: i primi perché a diffondersi è il suono, i secondi perché a diffondersi è la luce. Il Mondo diffonde armonia, pace, realizzazione.


    A chi volesse approfondire e se la cava con l’inglese, allego: http://secretsdutarot.blogspot.it/2013/02/...e-partie-2.html :)

    A presto! :)

    H.



    * L'articolo è esclusiva proprietà di Hero of Arcana.
    Se prelevato, citare la fonte.
     
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  2. dorada
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    Molto bello!
     
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    Abituarsi a pensare in dimensioni superiori a quella tridimensionale in cui viviamo, può essere davvero rivoluzionario. Che succederebbe se le dimensioni non fossero più tre, ma quattro, cinque, mille?

    A me bastano le prime tre per andare in tilt.....😂😂😂
     
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    Bell'articolo, Hero.

    Alla tua domanda è un po' diffiicle rispondere..non saprei e quoto Virgy.. :)
     
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    Grazie :)
    L'idea è che si arriva a modificare drasticamente certe idee che fossilizzano il nostro modo di pensare e a cui siamo abituati perché la nostra mente è strutturata così. L'Assoluto comprende tutto, non solo quello che appare a noi. Ma tramite le scienze, siano matematiche o "esoteriche" possiamo riavvicinarvici. Lo trovo affascinante. :)

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4 replies since 20/2/2016, 21:58   250 views
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