Alcuni simboli del Capodanno

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    Ecco tre articoli su simboli e tradizioni del Capodanno

    Capodanno 2015: il significato, i simboli dagli slip al rosso, le tradizioni cristiane
    24 dicembre 2014 ore 10:00, Micaela Del Monte

    Il Capodanno porta con sé usanze a cui è difficilissimo sottrarsi. Spesso alcuni "riti" vengono imposti dagli amici senza neanche capirli. Ma perché la notte del 31 dicembre si fanno certe cose? Tanto per cominciare:da cosa avrebbe origine il Capodanno? Tutto risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei Druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno .

    Oggi in tutto il mondo si festeggia il passaggio dal vecchio al nuovo anno e per ogni Paese esistono diverse usanze, pagane o religiose, a cui occorre far fede per portare fortuna all' anno che arriva. La mezzanotte segna comunque il momento di passaggio che ricorda al mondo la fine di qualcosa e l'inizio di un nuovo percorso da fare. Ma quali sono i simboli e le usanze del Capodanno? E soprattutto perché li pratichiamo? Lenticchie, fuochi d'artificio, completini intimi rossi, uva e tanto altro... C'è un motivo per cui sono nate queste tradizioni, che comunque variano da regione a regione, e sono comunque tutti simboli di buon augurio. Ma vediamo approfonditamente come e perché sono nate:


    LE LENTICCHIE: è uno dei riti più conosciuti e di base viene utilizzato in quasi tutta Italia. Questa usanza sembra che favorisca l'abbondanza e la ricchezza e vengono mangiate perché, note sin dall’antichità, hanno un grande potere nutritivo e nella forma molto simili ai soldi (motivo per cui vengono associate a questi); mangiarne significa quindi un anno pieno di abbondanza, soldi, gratificazioni economiche. Sempre segno di abbondanza associato alle lenticchie è il cotechino o lo zampone; il maiale, carne grassa e nutriente è anche questo simbolo di un anno pieno di abbondanza e prosperità.

    UVA E MELOGRANO: La prima è un'usanza importata dalla Spagna, bisognerebbe infatti mangiarne un chicco per ogni rintocco alla mezzanotte, 12 come i mesi dell’anno, l’uva è l’equivalente delle lenticchie e, per gli spagnoli, simbolo di fortuna. Il melograno invece è simbolo di fedeltà efecondità, mangiarlo nell’ultima notte dell’anno, magari con il proprio compagno, fidanzato o marito è simbolo didevozione e prosperità.


    INTIMO ROSSO: Il colore rosso dei chicchi di melograno lo ritroviamo nell’usanza di mettere della biancheria intima di questo colore il 31 dicembre, per avere amore e fortuna, ma, e forse questa cosa si conosce poco, va buttata il giorno dopo. Gli antichi romani invece lo indossavano perché il rosso è il simbolo del sangue e della guerra e serviva dunque ad allontanare la paura.

    FUOCHI D'ARTIFICIO: Sono ora simbolo di gioia e di festa, ma in passato il rumore serviva a scacciare gli spiriti cattivi e le forze del male che si scatenano nel momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno.

    GETTARE LE COSE VECCHIE: Un’altra usanza che a volte si è rivelata pericolosa e che sta però scomparendo è quella di gettare dalla finestra delle cose vecchie rotte come simbolo di abbandono dell’inutile per un inizio migliore. Ma è anche un rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato durante l'anno trascorso. Questa usanza è molto diffusa soprattutto a Roma e a Napoli.

    IL VISCHIO: Il Vischio era considerato dai Druidi una pianta sacra in grado di guarire ogni malattia, per i Celti invece era un modo per raccogliere i fulmini (queste infatti colpivano molto spesso querce ricoperte di vischio) e quindi un collegamento diretto con il cielo. Non molti sanno però che, nonostante sia simbolo di buon auspicio per l’anno che verrà e milioni di innamorati si siano baciati sotto i suoi rami, le sue bacche sono fatali. E allora perché si usa baciarsi sotto il vischio? Perché i Druidi quando due nemici si incontravano sotto una pianta di vischio erano infatti soliti abbandonare le armi e concedersi una tregua, sancendo il patto con un bacio. Da quella tradizione si è giunti fino alla nostra per cui, appendere il vischio alla porta della propria casa o all’interno dell’abitazione è augurio di prosperità.

    ALTRE USANZE: Nella tradizione di Capodanno, dopo che vi sarete svegliati, è quella di uscire di casa con dei soldi in tasca perché è un auspicio per il buon inizio; e se incontrerete un anziano o un gobbo sarà veramente un anno fortunato, perché l’anziano è sinonimo di vita longeva, il gobbo di fortuna, ma in alcune parti d’Italia è abbastanza fortunato incrociare una persona del sesso opposto per avere un anno di fortuna (i conviventi sono esclusi, ovviamente). Un'usanza cristiana è invece il Te Deum,ovvero un inno in prosa di origine antica. Il Te Deum è soprattutto legato alle cerimonie di ringraziamento e viene appunto cantato, secondo la tradizione, la sera del 31 dicembre per ringraziare dell'anno appena trascorso-

    Tratto da: www.intelligonews.it/articoli/24-di...zioni-cristiane


    Altro articolo:

    Il vassoio di solidarietà

    Secondo una credenza molto antica cinese, nei tempi passati, le famiglie usavano riempire un vassoio di otto scompartimenti, ognuno dei quali con alimenti diversi. Il suo contenuto veniva offerto a tutti gli ospiti che venivano a far visita durante l'Anno Nuovo. Ancora oggi questa tradizione è mantenuta viva in molte case di tutto il mondo, dove un vassoio è tenuto ripieno con dolci, caramelle e altri gadget, ed è offerto a tutti gli ospiti. Esso simboleggia una famiglia che sta insieme in ogni momento.

    Narciso d'acqua o Ninfea

    Il popolo cinese e anche di tutto il mondo considerano il fiore narciso come un ottimo auspicio e significa buona fortuna . Si crede che regararlo o tenendolo in casa nel giorno del nuovo anno, porti buona fortuna e prosperita'

    Il colore rosso


    Il colore 'rosso' significa vita e prosperità, così la maggior parte delle decorazioni in giro per il Capodanno sono di solito di colore rosso. Anche se si presenta qualcuno con un bouquet di fiori come regalo di capodanno, il rosso è considerato il colore ideale che si dovrebbe scegliere


    Giano - il dio romano


    I Romani dedicavano il 1 ° gennaio al dio romano Giano. Egli era un Dio con due facce, che guardava avanti e indietro verso gli altri .
    Il volto che guarda all'indietro rappresentava l'anno passato e il volto che guardava in avanti, rappresentava l'anno che si avvicinava. Janus è anche noto come il dio dell'inizio e della fine.

    Candele

    Anticamente, si è creduto che il fumo delle candele alzandosi raggiungesse i cieli , assicurando che gli Dei rispondessero alle preghiere fatte. Accendere diverse candele la notte di capodanno avrebbe diffuso luce ,allegria e calore tra le persone


    Il ceppo di Natale


    Il ceppo di Yule è una parte importante nei festeggiamenti di Capodanno. È il simbolo della luce di ritorno dalla conquista delle tenebre . Si tratta di una parte importante della celebrazione, e dà anche un tocco di tradizione ad esso. Il ceppo è decorato splendidamente prima di essere deposto nel camino. È ornato con molle, nastri rossi e glitter, per aggiungere un auspicio supplementare ad esso. Tradizionalmente, il ceppo dovrebbe bruciare per una notte intera, per dodici giorni ,covare sotto la cenere (che indica i dodici mesi) e successivamente essere messo fuori dalla porta.

    Tratto da: http://passionelotto.forumcommunity.net/?t...9c7682b21db12,0


    Altro articolo

    LE ORIGINI DEL CAPODANNO - TRADIZIONI, CELEBRAZIONI IN ITALIA E NEL MONDO


    La notte di Capodanno è celebrata da tutte le popolazioni che seguono il calendario gregoriano a qualsiasi religione appartengano (a parte gli israeliani).

    Origini del Capodanno- In origine il capodanno non cadeva nel passaggio tra il 31 dicembre e il 1 gennaio: queste date derivano dal calendario giuliano, adottato nel 46 a.C. da Giulio Cesare, dal quale prende il nome. Il calendario giuliano riprende e modifica il calendario egizio, e una delle modifiche è l’adozione del 1 gennaio come inizio dell’anno, mentre in precedenza cadeva il 1 marzo.


    Nel 1582 questo calendario è stato sostituito dal calendario gregoriano, entrato in vigore con la bolla papale Inter Gravissimas del papa Gregorio XIII, dal quale prende il nome.
    Il calendario gregoriano compensa lo scarto tra anno solare e anno del calendario adottando l’anno bisestile ogni 4 anni.
    L’adozione del 1 gennaio come data di capodanno si deve quindi ai romani, ma solo con l'adozione universale del calendario gregoriano la data del 1 gennaio come inizio dell'anno divenne comune.
    In questo giorno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, insieme a ramoscelli d'alloro, detti strenne come augurio di fortuna e felicità. Ecco un termine diventato poi di uso comune, strenna.
    Ma cosa significa? Il nome strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia. La dea era apportatrice di fortuna e felicità; quindi il termine latino "strenna", presagio fortunato, forse deriva proprio dalla dea.
    Le tracce più antiche arrivano però dagli antichi babilonesi: si narra che cominciarono a festeggiare il capodanno circa 4000 anni fa, e cadeva in corrispondenza della prima luna nuova dopo l’equinozio di primavera. Questa è la vera origina della festa, ed ancora oggi è così per tanti popoli.

    Altre date del Capodanno- Vanno ricordati i Celti, che in passato festeggiavano nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, ossia Halloween, per celebrare il periodo in cui la terra si preparava per tornare poi a ridare i suoi frutti.
    In Inghilterra e Irlanda il capodanno si festeggiava il 25 marzo, nel giorno dell’incarnazione, in Francia coincideva con la domenica di Pasqua, in Spagna invece fino al 1600 circa capodanno era il giorno di Natale.
    Fu nel 1691 che papa Innocenzo VI, per porre fine a queste differenze locali, decretò che il capodanno dovesse iniziare per tutti il 1 gennaio (detto anche della Circoncisione).

    Tradizioni e scaramanzie- Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, perché sembra favorisca l'abbondanza e la ricchezza, così come l’uva passa. I legumi, infatti, sono considerati un cibo in grado di nutrire, di opporsi alla fine del tempo per far sì che in futuro ci siano prospettive valide.
    Per eliminare il male accumulato nel corso dell’anno, sia fisico sia morale, vi è un’altra usanza molto caratteristica: lanciare i cocci a mezzanotte, diffusa ancora a Roma e a Napoli. Gettare le cose vecchie è invece un segno di cambiamento e un augurio per il nuovo anno.
    Uva e melograni fanno poi da padroni nei cenoni. Il melograno simboleggia la fedeltà coniugale e mangiarne è di buon auspicio. La leggenda narra che Proserpina, dopo aver mangiato il frutto, sia stata condannata a passare il resto della vita nell'Ade, insieme a Plutone suo sposo.
    Un altro portafortuna è dato dalle strenne: se si ricevono molti regali infatti, si accumula abbondanza per tutto l’anno che verrà. Durante la notte di Capodanno, gruppi di giovani in varie regioni, cantano la “strenna” per le strade, con gli auguri di un felice anno e la richiesta di doni.


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    Ma il bacio sotto il vischio? Anche questo è di buon auspicio.
    A mezzanotte, se si bacia la persona amata sotto il vischio si avrà amore per tutto l’anno. Pianta che dona prolificità materiale e spirituale, il vischio era sacro per i popoli antichi.
    Da non dimenticare poi la biancheria intima rossa da indossare a Capodanno: anche questo è un amuleto. L’usanza arriva dagli antichi romani, che lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura.
    Attenzione poi alla prima persona che si incontra per strada allo scoccare della mezzanotte. È di buon augurio incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia.
    Un’altra tradizione diffusa da ricordare è quella delle calende. E’ tradizione pensare che dal tempo che farà nei primi 12 giorni dell’anno si possa stabilire quello che farà nei 12 mesi dell’anno.

    Ma i botti? Hanno un significato? Certamente si. Essi esprimono la volontà di allontanare gli spiriti maligni che nel momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno si scatenano.
    Oggi più che altro rappresentano un momento di allegria per l’anno nuovo. Nel tempo però si sono trasformati spesso in momenti di pericolo, più che di allegria, al punto tale da essere vietati.

    Capodanno nel mondo- Nel resto del mondo sono ancora molte le date utilizzate come inizio, estranee alla storia religiosa cristiana: l’esempio più famoso è il calendario cinese, che non inizia in un giorno preciso bensì nel giorno della seconda luna piena dopo il 21 dicembre (solstizio d’inverno), e quindi in un giorno compreso tra il 21 gennaio e il 21 febbraio.
    Ormai però anche questo grande Paese ha acquisito l’usanza di festeggiare il 31 dicembre.
    Il capodanno islamico si festeggia il primo giorno del mese di Muharram e può corrispondere a qualsiasi periodo dell'anno gregoriano, in quanto l'anno lunare impiegato nel calendario islamico è circa 11 giorni più breve dell'anno solare del calendario gregoriano, cosicché una data islamica si "sposta" indietro, rispetto al calendario gregoriano, di circa un mese ogni tre anni.
    Nel sud est asiatico sono diversi i paesi che festeggiano tra il 13 e il 15 aprile.
    C’è poi il capodanno ebraico, che si festeggia a settembre, così come quello etiopico, infine il capodanno indù, che si festeggia a metà novembre.

    Per quanto riguarda le usanze e i riti scaramantici:

    In Spagna i festeggiamenti sono molto simili a quelli italiani.
    Qui l’usanza tipica è quella di mangiare l’uva allo scoccar della mezzanotte: si preparano 12 acini e se ne inghiotte uno ad ogni rintocco dell’Orologio della Puerta del Sol di Madrid (le sue campanadas sono trasmesse su tutte le rete tv nazionali).
    Come in Italia, inoltre, porta fortuna indossare un indumento intimo di colore rosso e posare un anello nel bicchiere del brindisi di mezzanotte per propiziare la buona fortuna. Dopo aver fatto tintinnare i bicchieri per tre volte consecutive, si brinda pronunciando la formula “Arriba, abajo, al centro y pa’ dentro” e bevendo tutto d’un sorso.

    In Grecia il giorno di Capodanno si festeggia San Basilio (anziché San Silvestro, ndr), che porta doni ai bambini.
    Una volta superata la soglia di casa, ogni ospite deve rompere un melograno, gettandolo per terra: più chicchi si spargeranno, più fortuna avranno i proprietari di casa.
    A tavola si gusta, invece, la vassilopitta o torta di San Basilio, un pane dolce che nasconde al suo interno una monetina d’oro o d’argento:
    chi la troverà, avrà un anno fortunato e prospero. Per quanto riguarda i dolci, i più gettonati sono i kurabiedes (frutta secca e dolcetti) e i melomakarona (biscotti con ripieno di miele o sciroppo). Ad accompagnare il tutto le kalanta, le tradizionali canzoni greche.

    In Belgio non può mancare in tavola il Civet de Lièvre, salsa che accompagna i piatti di selvaggina preparato con vino, cipolle e spezie. E si consuma una zuppa di cipolla gratinata allo scoccare del nuovo anno, stando attenti a mettere sotto la ciotola una moneta o una foglia di cavolo, che assicurano prosperità.

    In Inghilterra si usa fare un vero e proprio veglione di Capodanno, dove è tradizione mangiare il tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding, un tipico dolce al cucchiaio molto spesso è arricchito con monete d’argento.
    La notte di San Silvestro, inoltre, i sudditi della Regina si divertono partecipando a diversi giochi, come pescare con le mani la frutta secca che galleggia su un liquore infiammato, saltare all’interno di un cerchio composto da 13 candele rosse disposte sul pavimento senza spegnerne nemmeno una e, infine, mangiare una mela che si trova sospesa ad un filo senza spegnere la candela inserita nell’altra estremità.
    Insomma, una sorta di rivisitazione del film cult “Il tempo delle mele” in chiave rigorosamente british.

    I tedeschi trascorrono il Capodanno tutti agghindati e mascherati come fosse Carnevale.
    Si brinda al nuovo anno con il Feuerzangenbowle, la bevanda della fraternità e delle associazioni studentesche a base di vino rosso, cannella, chiodi di garofano, bucce d’arancia e rum.
    Nel corso della serata si offrono noci, nocciole e uvetta a tutti i parenti, amici e conoscenti. Nelle regioni protestanti si consuma l’aringa affumicata, che sembrerebbe essere anche un ottimo toccasana per far passare la sbronza.
    Un’altra tipica usanza made in Germany è Das Bleigießen, letteralmente “colata di piombo”, che consiste nel versare il piombo nell’acqua fredda per conoscere il futuro (se il piombo forma una palla è un buon segno.

    I giapponesi si preparano a celebrare Toshigami, la divinità dell’anno nuovo, dedicandosi alle pulizie domestiche.
    I festeggiamenti veri e propri hanno, però, luogo dal 31 al 3 gennaio (Shogatsu), periodo dell’anno durante il quale si ringraziano gli dei che proteggono i raccolti e si dà il benvenuto agli spiriti degli antenati.
    Per questa ricorrenza si usa esporre decorazioni di rami di pino e bambù (kadomatsu) e decorazioni di fili di paglia (shime-kazari) all’ingresso delle case.
    Allo scoccare della mezzanotte le campane dei templi buddisti rintoccano 108 volte, tanti rintocchi quanti sono gli elefanti di Bonō per confessare tutti i peccati degli uomini.

    La Russia è, invece, l’unico Paese dove il Capodanno si festeggia per ben due volte: il 31 dicembre secondo il calendario Gregoriano e il 13 gennaio secondo quello Giuliano (anche detto Capodanno vecchio).
    Il 31 si fa l’albero e si aspetta la mezzanotte scandita dalla Torre Spasskaja del Cremlino per ballare e mangiare (la specialità del luogo sono le prugne secche farcite di nocciole ricoperte di panna acida).
    Le portate del cenone (sembrerà scontato dirlo, ma non manca l’insalata russa) sono accompagnate da champagne e vodka ghiacciata.
    Altra usanza tipica è poi quella di aprire la porta di casa al dodicesimo rintocco per far entrare l’anno nuovo.

    Nel Sud America ci si veste tutti di giallo, il colore dell’oro, del sole e della luce.
    Anche qui si mangiano 12 chicchi di uva nera e il capofamiglia getta il contenuto di un bicchiere di vino all’indietro per allontanare da casa la sfortuna.
    In particolare, in Messico, per tutta la giornata si accende e si spegne il fuoco gettando tra le fiamme pietre, pestelli o mestoli di legno.
    Infine, in Brasile ci si agghinda tutti rigorosamente di bianco vestiti, per cavalcare le prime 7 onde dell’anno e rendere così omaggio a Yemanjá, la divinità che protegge i mari e i bambini.

    In Brasile il Réveillon vede persone di tutte le etnie, classi sociali e credenze religiose scendere in strada per festeggiare insieme il nuovo anno.
    A Rio de Janeiro e a San Paolo si usa vestirsi di bianco, simbolo della pace e della tradizione afrobrasiliana.
    L’anno inizia con le offerte alla dea Iemanja (la sirena delle acque) poste su piccole zattere illuminate da candele e spinte al largo in balia della corrente. Altra tradizione è il salto delle prime sette onde del nuovo anno per attirare la fortuna.


    www.ounet.it/it/news/news/190-capod...-nel-mondo.html
    www.cronacamilano.it/curiosita/2084...nuovo-anno.html
    www.focus.it/A_ciascuno_la_sua_mezzanotte_C38.aspx
    www.iodonna.it/attualita/primo-pian...171385002.shtml

    Edited by mar-landy - 5/1/2016, 15:03
     
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  2. lunacheride
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    Grazie Mar :wub:

    Molto interessante! ! :)
     
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1 replies since 29/12/2015, 13:17   442 views
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