L'interpretazione del Tema Progresso

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    La progressione dell’oroscopo non è tanto o solo un potente sistema previsionale, ma è uno strumento simbolico atto a disegnare il piano dell’evoluzione dell’individuo nel tempo, ed è tanto più significativa quanto più l’individuo stesso sarà disposto e pronto alla sua personale trasformazione nel superamento delle condizioni karmiche di partenza. Come tale l’oroscopo progresso non sostituisce il tema natale, ma ad esso si accosta, divenendo così sensibile anche ai transiti che avvengono nel periodo di tempo a cui simbolicamente si riferisce.
    L’oroscopo progresso diviene il segnale continuo, senza strappi o interruzioni, della progressione-evoluzione dell’individuo, che in esso può trovare uno strumento eccezionale di comprensione delle esigenze di approfondimento, superamento e liberazione, che rappresentano la chiave per vincere i coaguli ed i blocchi insiti nella struttura archetipica del tema natale.
    Anche nel TP i pianeti, le case, i segni corrispondono alla normale lettura cosa-dove-come.
    L’interpretazione di un Progresso richiede, oltre ad un’attenta valutazione del tema natale, un colloquio diretto, al fine di cogliere i cambiamenti personali nelle loro sfumature, o una conoscenza approfondita della persona, considerando solo gli aspetti precisi, perché solo questi sono legati ai mutamenti interiori e al modo diverso di vivere certe energie. E’ ovvio però che quando 2 pianeti si stanno avvicinando sempre più a formare l’aspetto preciso, bisogna tenerli d’occhio perché la persona può avvertire già 2/3 anni prima stimoli ed esigenze diverse, pur non manifestandole ancora in modo aperto.
    Il TP è un mezzo attraverso cui si amplifica, si sviluppa, si aggiusta il tiro, ma la realtà di base è indiscutibile e se una persona non ha avuto modo di elaborarla riconoscendone le potenzialità o le idiosincrasie, non capirà nemmeno le colorazioni successive: tutto quello che avviene dentro e fuori di noi, fa capo al nostro radix!

    Punti significativi


    Primo fra tutti, il passaggio di segno all’Ascendente e al Mc, che segna, specialmente nei primi gradi, un cambio di assetto che non viene compreso immediatamente, in quanto per stabilizzarsi in sintonia con l’energia nuova che riceve, ha bisogno almeno di 2/3 anni circa. L’As progresso, ora in un segno di corta o di lunga ascensione ci induce a riflettere sulla modalità del nostro comportamento abituale, in quanto il lunghissimo periodo che trascorre in un determinato segno, caratterizza la Persona nel senso junghiano del termine, la nostra “maschera”.
    Prendiamo l’esempio di chi nasce con l’As ai primi gradi dello Scorpione, i cui governatori si trovano in aspetto dissonante, ecco che saremo abituati a vedere questo soggetto in soventi crisi esistenziali rispetto all’espressione di sé, con un probabile atteggiamento poco duttile, una certa diffidenza verso il mondo esterno negli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della prima metà della vita, in quanto un As nel segno dello Scorpione progredisce in Sagittario, solo dopo 43 anni! Questo individuo manterrà per sempre il suo As, ma accadrà che dopo i 40 anni circa inizierà a sentire un fremito diverso, si sentirà proiettato verso una maggiore espansione, avrà più desiderio di uscire dal guscio, di comunicare e inizierà a scalpitare, per accorgersi poi, dopo qualche anno, di possedere una modalità diversa nei rapporti con il mondo.
    Vedremo così il passaggio dell’As ai primi gradi del Sagittario e magari nell’anno in cui Giove avrà il transito nell’ elemento Fuoco, si verificherà la spinta ad agire in maniera più impulsiva, più fiduciosa, più idealistica, meno diffidente dando carica alle cose che vorrà iniziare, stimolata
    dall’entusiasmo del Fuoco. Tutto il TN riceverà un impulso diverso e siccome niente avviene per caso, ci accorgeremo di quanti segnali si combineranno nella stessa direzione. L’Ascendente ha a che fare con l’inizio di ogni cosa ed è per questo che la sua progressione assume una così grande importanza.
    i due angoli: As e Ds, subiscono contemporaneamente uno spostamento di segno, dando un nuovo impulso ai due bisogni primari della vita.
    La progressione da un segno all’altro di As e Mc, invece, non sempre avviene contemporaneamente. In questo caso, se il Mc avanza di segno (sottintendendo un cambiamento radicale per quanto attiene la professione), mentre l’As non è ancora arrivato al passaggio, il cambiamento sottinteso dal Mc potrà non avere luogo, come se la persona non si sentisse ancora “pronta”, ma potrà avvenire qualche anno dopo, con maggiori garanzie di successo, quando l’individuo avrà iniziato ad elaborare veramente un nuovo modo di essere.
    Da quanto detto in precedenza, si deduce che c’è una bella differenza a nascere con un As nei primi gradi del segno del Leone rispetto a chi nasce con As Leone tra i 26° e i 29°.
    Trovandoci di fronte un individuo adulto, anche senza valutare l’intero TN, potremmo già renderci conto che nel primo caso la fisicità e il comportamento saranno tipicamente leonini e solari, nel secondo caso verginei e mercuriali. E a meno che, in questo ultimo caso la Luna natale non si trovi in Leone o in altro segno di Fuoco, le differenze sono veramente abissali.
    Stesso ragionamento per il Sole: nascere con il Sole ai primi gradi di un segno significa vivere l’energia di quel segno per circa 20, 25, anche 30 anni se il pianeta si trova al primo grado. Non è la stessa cosa che nascere con il Sole agli ultimi gradi. E’ vero che i primi anni di vita sono formativi e che le caratteristiche del nostro segno solare saranno sempre e per sempre nostre, però è pur vero che un conto è vivere le tempeste emotive che investono il nativo Bilancia quando il Sole passa nel segno dello Scorpione dai 25, 30 anni in poi, un conto è cominciarle a viverle a 10 anni! Si matura certamente in maniera diversa! Se si nasce Sole Scorpione e As Cancro e all’età di 8 anni l’As entra nel segno del Leone e a 12 anni il Sole si trova già in Sagittario, ci si trova davanti a un soggetto molto diverso da chi si è portato avanti l’esperienza dell’elemento Acqua per 20 o 30 anni.
    Altro punto da tenere presente è, quindi, la contemporanea progressione del Sole e dell’As.
    Lo spostamento dell’As rivoluziona molte cose, perché col suo cambio di segno dà una forza diversa sia al suo dominatore che all’Elemento che lo contraddistingue, alla sua Modalità; i pianeti che hanno una qualche relazione col nuovo As acquisteranno un peso diverso. Il tutto andrà valutato tenendo conto che è vero che il soggetto avrà bisogno di almeno un paio d’anni per avvertire in modo cosciente una diversità di spinta nelle sue energie, ma il passaggio di segno per l’As, per il Sole e per il Mc appartiene a quei pochi casi in cui il progresso indica anche qualche evento. Questo può inizialmente sembrare anche poco significativo, ma in realtà si rivelerà importante per la vita della persona.
    Oltre ad osservare il cambiamento di segno di As, Sole e Mc, non bisogna tralasciare gli altri pianeti personali che, fatta eccezione per la Luna (argomento a parte), possono restare in un segno anche un paio di decenni, dipende dalla loro posizione nel radix.
    A seconda di dove viene a trovarsi il pianeta questo assumerà la colorazione del segno (ad es.: una Venere radicale in Sagittario, che entra nel successivo Capricorno, è indicativa di una vita sentimentale stabile, certamente, ma anche pesantuccia e noiosa, fedelissima per carità, insomma poco gratificante perché governata da Saturno).
    Occorre anche porre particolare attenzione alla congiunzione dei pianeti, dell’As e Mc progressi a quelli radix. Ad esempio: un Mc che va alla congiunzione del Sole natale ben difficilmente non coinciderà con una realizzazione in ambito professionale e con la conquista di una maggior autonomia.

    Ricapitolando, dovremo prestare particolare attenzione a:
    - aspetti di pianeti e punti che progredendo si vanno a formare con pianeti punti radix;
    - aspetti che si formano tra pianeti e punti, entrambi progressi (ad es., Sole e Venere progressi che si congiungono);
    - pianeti e punti progressi che cambiano di segno e/o casa;
    - pianeti che progredendo diventano retrogradi o diretti;
    - infine, importantissimi, i transiti sui pianeti progressi.
    Non è facile, ed occorre un certo allenamento, osservare questo magistrale movimento, che esprime una grande quantità di potenzialità che non sempre si realizzano, e che comunque spesso stanno ad indicare delle profonde metamorfosi interiori.
    Più una persona ha lavorato sulla propria individuazione, più si rispecchia nel tema progresso, avendo trasformato nel tempo i nodi espressi dal tema radicale.
    Applicando una tecnica astrologica diversa dal tema natale, tipo rivoluzione solare, transiti, etc., bisogna restringere sempre le orbite; per il Progresso bisogna addirittura valutare anche una tolleranza 0°. In effetti, proprio per la caratteristica “lentezza”, col quale si evolve, in questo caso è particolarmente sensato optare per l’aspetto esatto al grado!
    Vedendo uno dei Luminari, oppure uno dei pianeti personali in stretto avvicinamento ad un altro pianeta, specie se questi è più lento, si andrà a vedere in che anno avviene esattamente la congiunzione, pensando che in quel preciso momento si potrà verificare una fusione
    energetica, capace di produrre dei mutamenti interiori; ciò non toglie, che già in fase di avvicinamento stretto, magari nei due anni precedenti, un certo stimolo si possa sentire.
    In effetti, spesso degli eventi importanti avvengono nel momento in cui si forma un aspetto esatto (gradi e primi) nel tema progresso.
    Come osservando i transiti ci accorgiamo della fondamentale importanza dei cicli planetari, così nel tema progresso troviamo che il perfezionamento di un aspetto è altrettanto importante: la lettura del TP accostata ed integrata a quella dei transiti ci offre un codice simbolico ancora più esatto dello scopo e della direzione della nostra vita.
    Anche i cambiamenti di Segno o di Casa sono estremamente importanti: un pianeta che attraversa una cuspide, segnala un momento di grande “sensibilità” perché una certa energia che per anni si è concentrata in un determinato settore, si va focalizzando su un argomento diverso e può quindi “materializzarsi” in un evento, così come col cambiamento di Segno. E’ opportuno controllare sempre la RS perché questa, essendo molto più “materiale” nei suoi significati, dà indicazioni di conferma o di smentita. In quest’ultimo caso si può dedurre che qualcosa si sta preparando ma i tempi non sono ancora maturi e potrebbero essere i Transiti a dire perché. In altre parole queste tecniche non vanno usate in modo isolato, ma sempre in collaborazione tra loro.
    Generalmente si dà più importanza a congiunzioni e opposizioni perché, essendo il progresso un metodo che ci parla più di uno svolgersi psicoemozionale piuttosto che di un serie di circostanze ben visibili, sono soprattutto i due aspetti sopracitati che possono poi comportare manifestazioni esteriori più evidenti, quindi maggiormente significative per chi ci chiede consulenza.
    Ma quando andiamo ad analizzare il nostro TP possiamo andare a controllare il percorso di qualsiasi aspetto che ci interessi, soprattutto se riusciamo a ricordarci bene anche le sfumature emozionali legate al nostro passato.
    Quando un trigono arrivasse alla precisione ci potrebbe essere, ad esempio, un momento di grande soddisfazione personale. Potrebbe anche coincidere con dei pubblici riconoscimenti, se transiti e RS di quell’anno li evidenziano, ma, soprattutto, ci si potrà sentire bene integrati nel sociale, sentirsi a proprio agio e riconoscersi pienamente in ciò che si fa, qualsiasi cosa sia.
    Quando As e Mc entrano nella seconda decade del segno in cui si trovano, specie se simultaneamente, questo è un momento di culmine e di maggior espansione.

    La tecnica del TP va fatta sempre per il luogo di nascita perché rispecchia quelle modificazioni interiori strettamente legate alla natura dell’individuo, natura che esiste “in fieri” fin dalla nascita. Il tema progresso trasforma ogni anno in un giorno, e tiene ferma l’ora e il luogo di nascita: se vogliamo farne uno all’anno (che è l’utilizzo più diffuso), ci riferiamo al compleanno come per la RS, ma volendo si potrebbe essere anche più precisi, perché se un anno corrisponde ad un giorno, allora sei mesi corrispondono a dodici ore, un mese a due ore e così via fino ai minuti. Quindi, in teoria, per valutare il “clima” interiore di una persona in un dato momento, l’ideale sarebbe di calcolare il TP per quel momento preciso, però è ovvio che solo la Luna avrebbe spostamenti significativi, per cui il riferimento del compleanno è valido in generale per l’anno in corso.
    Il tema progresso rappresenta un eccezionale strumento per osservare lo sviluppo della personalità, per avere un’idea di quando avverranno quei mutamenti, soprattutto di natura psicologica ed interiore, oltre al genere di esperienza che l’individuo potrà vivere nel corso dei diversi anni, o per meglio dire, in genere decenni. Già osservando la posizione del Sole, As e Mc natali possiamo dedurre che tipo di energia zodiacale sperimenteremo nell’arco della vita, con tutte le diverse “colorazioni” del caso. Comunque, a meno che non si viva molto, molto a lungo, non ci è dato che sperimentare alcuni segni, che, a seconda della loro ascensione, potranno essere due, tre o poco più.
    L’osservazione attenta della disposizione dei pianeti alla nascita, sia da un punto di vista di TP, che di transiti, ci permette di valutare se ci saranno sblocchi e congiunzioni in età assolutamente sfruttabili. Se i lenti sono precedenti e in posizione in cui ragionevolmente entro i 40-45 anni vi saranno grandi sblocchi – quando, ad esempio, nel radix ci sono quadrati natali con lento precedente – e quando entro lo stesso limite di età vi saranno delle congiunzioni, questo indica che molte cose cambieranno, perché ci sono cicli nuovi che iniziano e che sicuramente solleticano molto di più la persona ad abbandonare resistenze e paure. Se invece i transiti della persona saranno importantissimi in età non sfruttabili appieno, o perché troppo giovani o troppo vecchi, le cose sono diverse, meno probabili grandi cambiamenti, ma solo percorsi di comprensione.
    La differenza tra aspetto applicante e aspetto separante nell’ottica del TP è basilare perché se
    un certo aspetto si è formato prima della nascita, può darsi che non si riformerà mai più per progressione, quindi lo si vivrà come energia di fondo però non soggetta più di tanto ad evoluzione (chiaramente quella dei transiti sì), ma se un aspetto si deve ancora formare avrà la possibilità che lo faccia per progressione e se ne potrà vivere appieno le implicazioni quando questo eventualmente accadrà.
    Quindi, partendo dalla stesura di un oroscopo natale, si può arrivare ad intuire, attraverso i successivi temi progressi, l’evoluzione interiore della vita intera di un individuo. Infatti il TP rappresenta tutte quelle possibilità legate alla crescita individuale, costituendo un preciso segnale di una profonda trasformazione del proprio modello di vita.
    Questo metodo ci indica la strada dell’evoluzione, dandoci la possibilità di “uscire” dai limiti costituiti dal nostro tema natale. Il fatto di mutare segno, la variabilità della Luna, i nuovi Aspetti tra i pianeti, la progressione dell’Ascendente e del Medio Cielo, tutto concorre a fornirci nuovi stimoli ed a rinnovarci.

    La dominante e la componente elementare nel tema progresso

    Nell’astrologia di taglio tradizionale si individua la Dominante attraverso svariate considerazioni e, se non ci si attiene “solo” alla valutazione di un pianeta agli angoli del cielo, che abbia un’orbita stretta con l’angolo stesso, si può individuare con una certa sicurezza il pianeta o Luminare che rappresenta la materia prima del tema in questione. Se poi, oltre a segnare la Dominante, esso è anche governatore dell’AS, ci troviamo a trattare un pianeta che nei vari TP avrà sempre da dire la sua. Mettiamo il caso che questi sia la Luna, ecco che avremo da porre molta attenzione a tutti i suoi incontri progressi, perché essa scandirà il tempo di ogni mutamento, anche quando incontrerà pianeti che nel radix hanno meno rilevanza. Se invece abbiamo una Dominante dei pianeti da Marte in avanti (oppure una Dominante mista), l’importanza può diminuire perché lenti a progredire; eppure quando Luna o Sole, passeranno su di loro, qualche riconoscimento lo daranno lo stesso.
    Se un pianeta è manico di un modello Secchio o Ventaglio, assume considerazione alta nel calcolo della Dominante planetaria, ma indipendentemente da questo, esso è il pianeta da osservare con grande attenzione in ogni spostamento di progressione, specialmente quando incontra Luna e Sole, oppure sono loro ad incontrarlo per congiunzione stretta.
    Facciamo l’ipotesi che si valuti in un TN la Dominante Urano: questi non si sposterà che pochissimo dalla sua posizione natale, quindi non sarà lui ad andare verso, ma saranno gli altri veloci che andranno a lui e certamente gli incontri saranno pochi, ma sempre rilevanti.
    Per quanto riguarda la componente elementale, dopo averne calcolato la Dominante nel TN, è bene confrontarla con quella del Progresso, che dopo un certo numero di anni può cambiare. Quando questo avviene la nuova Dominante darà una nuova colorazione comportamentale rispetto al periodo in questione: se una Dominante elementale Terra in un TN con scarsità di Acqua, diventa, in un TP, Terra-Acqua in pari quantità, potrà segnalare un periodo più introverso, più ricettivo, che può portare la persona a riconoscere delle intime necessità, forse prima trascurate per un bisogno di eccessiva sicurezza pratica. Se la stessa Dominante Terra si trova per TP a ricevere una quantità di Aria che all’origine era più scarsa, il periodo può essere considerato più proficuo dal punto di vista progettuale e così via; sempre però tenendo conto che la Terra rappresenta l’elemento attraverso cui la persona è abituata a rapportarsi.
    Quando un Elemento è totalmente mancante nel TN e diventa presente nel TP, è un momento importante per imparare a contattare quell’energia psichica rimasta nell’ombra e prima non riconosciuta; gli anni di quel TP possono essere quelli adatti per prendere coscienza del significato dell’Elemento, che, riconosciuto, può entrare a far parte di un complesso psichico più completo. E se negli anni successivi sparisse di nuovo dal TP quell’Elemento: nessun problema. Quando abbiamo percepito qualcosa, non la si perde più, magari non la si usa, ma resta dentro di noi come cosa conosciuta e in qualche modo, magari con certi transiti, ogni tanto, può affacciarsi e farsi riconoscere. Naturalmente non sarà mai un Elemento su cui fare affidamento sicuro e costante come su quello Dominante di base, potremo utilizzarlo solo quando apparirà, se ne sapremo prendere coscienza.
    Ma, fra Sole e Luna, chi può esprimersi meglio nel Progresso, nel passare da un Elemento in sintonia ad un altro? La Luna attraversa in una normale vita due volte e mezzo e talvolta tre tutto lo Zodiaco e certo sarà più vivace e in sintonia quando incontra segni d’acqua (ma questo dipende dalla posizione radix). La Luna cerca appartenenza e se nel TN ha questa valenza, si irriterà passando in un punto dove non la sente, ma se non è abituata a sentirla, non ne risentirà più di tanto, così le emozioni potrebbero passare in modo più superficiale, meno intensamente. Ad esempio la Luna in Acquario o in Gemelli è più curiosa, bizzarra ed originale di una Luna in Cancro o in Scorpione e nei passaggi queste Lune, saranno più in sintonia su quanto troveranno di simile all’origine.
    Il Sole percorre per progressione 3-4 segni in tutta la vita e rimane a lungo in un segno, quindi può colorarsi maggiormente con ciò che incontra, ma sempre portando nel segno attraversato la sua qualità primaria, dandoci la possibilità, quando ciò avviene, di saggiare in modo forte tutti e 4 gli Elementi. L’Elemento in cui viene a trovarsi il Sole progresso (come anche quello dell’As progresso) darà una tendenza diversa alle modalità espressive e realizzative della persona; la Luna ogni 2 anni e mezzo darà una colorazione differente al modo di “sentire” alleggerendo o intensificando quello di base dato dal tema natale, ma Sole e Asc, restando parecchio tempo in un certo Elemento lo fanno risaltare di più e soprattutto molto più a lungo. In questi spostamenti del Sole o dell’As, acquistano un peso diverso anche i pianeti dispositori dei nuovi segni e quelli che lì sono esaltati. Se un As passa dal Sagittario al Capricorno, Saturno e Marte si fanno sentire di più; ma questo non vuol dire che Giove, dominatore dell’As di nascita, non sarà più importante, ma solo che nella personalità la sua forza potrà essere affiancata e sostenuta dagli altri 2 pianeti, sempre tenendo presente la loro nuova posizione.

    Stellium e modelli planetari nel tema progresso

    Cosa succede quando da uno Stellium di nascita uno o più pianeti si staccano in progressione? Lo Stellium rappresenta uno dei punti cardine di un TN, lo si trova facilmente in un modello Cuneo, ma lo si può incontrare in qualsiasi modello, anche fra quelli non identificabili. Questa configurazione, è un “gruppo”, un’associazione fra energie che possono essere più o meno compatibili fra loro e trovarsi o meno in sintonia con il settore occupato, per quadrante, segno ed elementi. Lo Stellium colora un TN di varie sfaccettature, a seconda del luogo in cui si trova e della posizione del pianeta che lo governa.
    Nel Cuneo abbiamo una concentrazione di forze che si raccolgono e restano in attesa che il vuoto delle parti opposte, arrivi a loro, subendo un fascino calamitante; nello Stellium vero (ci sono tipi di Stellium più o meno pregnanti) si verifica, invece, un fascio di energia che smania di raggiungere la parte opposta. Se la parte è vuota, il percorso richiederà alcune sollecitazioni dai transiti, se contiene almeno un pianeta e un’opposizione, lo sforzo sarà delegato in gran parte a quel tipo di energia psichica, che fungerà da ricettore e svolgerà funzione di collegamento.
    Il TP può mantenere o meno lo Stellium di nascita per diversi anni, ma se in esso ci sono i Luminari, presto si verificherà il loro distacco; questi saranno gli anni in cui ci sarà una maggiore capacità di vivere l’autonomia della persona, separando l’energia primaria, Sole-Luna (ma anche Mercurio e Venere, fino giungere a Marte), da una situazione ingombrata e poco riconoscibile alla persona stessa.
    La nostra natura è quella indicata dal tema natale, ma il TP ci indica secondo quali linee o strade possiamo migliorare e questa possibilità è aiutata dal fatto che da certi momenti in poi noi cominceremo a percepire certe nostre energie in modo in po’ diverso.
    Facciamo l’esempio di una casa 12a discretamente popolata: il Progresso ci mostra come nel tempo alcuni pianeti della 12a passano in 1a e altri (quelli più lenti) passano nella 11a. Il risultato è che questa 12a si alleggerisce molto, a volte del tutto. Questo non vuol dire che il soggetto non vivrà più le problematiche pratiche ed esistenziali legate a questa Casa! La persona continuerà a vivere i suoi sogni e le sue difficoltà , le sue aspirazioni segrete, le sue tensioni spirituali e continuerà a sentire fino in fondo lo sforzo, l’indecisione, la difficoltà nel concretizzare, ma da un certo momento in poi comincerà anche a sentire delle “spinte interiori” di natura diversa. Intendiamoci, non saranno spinte fortissime; sarà, piuttosto, un modo sottilmente diverso di percepire certe energie, motivo per cui, seguendo l’esempio di una 12a piena, potrà cominciare a desiderare di avere più amicizie o comincerà a sentire più interesse verso i problemi sociali (pianeti spostati in 11a); comincerà anche ad avvertire più impellente il bisogno di decidere da sola, di agire in prima persona (pianeti in 1a). Riuscirà poi davvero a vivere tutto ciò? In parte sì, ma ricordandoci sempre che quei progetti o quelle azioni (talvolta solo tentativi) saranno il frutto di una 12a Casa natale e che questa non potrà mai diventare come una 1a di nascita molto accentuata. L’importante è che la persona si possa rendere conto secondo quali modalità deve cercare di cambiare, continuando però a rispettare se stessa e la propria natura motivo per cui le sue decisioni o i suoi progetti dovrebbero avere sempre un’attinenza con alcune finalità della 12a (soprattutto se in questa c’è il Sole).
    Lo stesso discorso si può riferire allo Stellium. Anche lì col tempo l’accumulo si diluirà, permettendo al soggetto di sentirsi meno “oppresso” psicologicamente è quindi anche più libero di pensare ad altro o di provare altri interessi. Dovrebbe quindi a questo punto essere più capace di distribuire in maniera diversa le sue energie. Non bisogna, però, considerare lo Stellium natale superato… Anzi, credere di aver superato certi ostacoli in modo definitivo è sempre un grosso errore, che può portare a ritrovarsi impantanati quando meno ci si aspetta. Bisogna sempre ricordare che la nostra natura di base è quella indicata nel tema natale e che con quella ce la vedremo tutta la vita. Nel caso dello Stellium, quindi, esso rappresenta e continuerà a rappresentare un grosso risucchio di energie; il vantaggio nel tempo sta nel fatto che tanto più la persona è consapevole anche del suo diverso modo di “sentire” e, quindi, della possibilità di “vivere” certi aspetti di sé e tanto più potrà riuscire a fronteggiare consapevolmente i problemi o le “tentazioni” dello Stellium natale. La problematica dello Stellium è proprio rappresentata dalla mescolanza di energie che non riescono a farsi riconoscere singolarmente all’inizio della vita, perché interferiscono fra loro con troppa intensità. Inoltre quando uno dei pianeti personali, facente parte di uno Stellium, tocca un transpersonale per progressione, avviene nella persona un trambusto interno tale da sconvolgere moltissimo, anche con eventi culminanti. Con minor intensità, questo può avvenire anche nella progressione dei personali verso i transpersonali, quando nel radix ci sono delle congiunzioni, specialmente agli angoli del cielo di nascita.
    Quelli che si formano per progressione, sono ben diversi dagli Stellium di nascita, che segnano in modo indelebile il segno e il settore occupato, come se imprimessero un marchio di fabbrica al TN, in base alla qualità dei pianeti assemblati e all’Elemento coinvolto (che diviene dominante, soprattutto se nello Stellium partecipa uno dei Luminari).
    Il bambino che nasce con quel raggruppamento, non può disporre della conoscenza necessaria per distinguere a livello interiore una energia dall’altra, è come se venisse ingombrato in una parte di sé, che lo obbliga a prendere atto del fatto che lì in quel punto, c’è una gran confusione, in cui si trova a destreggiarsi senza nessuna esperienza. Via via, negli anni, quando qualcosa si stacca dal gruppo (e sono sempre Luminari o pianeti personalissimi), impara a guardare l’elemento planetario separato, con sensazioni diverse, più chiare e meglio gestibili; è forse il momento in cui riconosce in sé l’archetipo che il pianeta o il Luminare rappresenta e comincia a viverlo, amalgamandolo con l’Elemento nuovo in cui si va a collocare, o nella casa nuova, o nel nuovo quadrante ecc... che colora di nuove sensazioni l’impronta primaria di nascita, che comunque resta alla base; essa rimane come il canovaccio sul quale tessere nuovi disegni, più consapevoli, più chiari.
    Uno Stellium che si forma in età della ragione, quando si è sentito, bene o male, almeno con i transiti veloci, la presenza dei pianeti nei vari campi, mette l’accento per un certo numero di anni (spesso tantissimi), in quella casa, in quel segno e pone in risalto tutto ciò che lo concerne.
    Poniamo il caso che si conoscano diverse parti di noi più profondamente ed altre più superficialmente; in base a questo assunto, immaginiamo che alcune di queste parti si uniscano ad un certo punto della vita per puntare l’energia nel settore dove nasce lo Stellium progresso.
    In generale, il variare dei modelli nelle progressioni indica il variare interiore della nostra modalità d’azione che pur conservando la base originale, si plasma per un certo periodo e si modifica, permettendoci di agire con più forza o con più fragilità a seconda dei casi; con maggiore o minore complessità e conflitti, e ci fa essere a volte provvisoriamente diversi dalla modalità abituale che comunque impara ad adattarsi a quel che recepisce nel nuovo
    della vita. Spesso è la Luna che, nel suo giro dei due anni e mezzo per segno, consente il formarsi di vari modelli: Tazza, Secchio con manico Luna, Ventaglio con manico Luna, Cuneo e ancora Tazza e così via.

    I pianeti retrogradi nel tema progresso

    La retrogradazione non è sempre sinonimo di energia bloccata, ma di un’energia che si manifesta attraverso canali differenti, che non sostiene l’insieme del Tema e non collabora al processo di individuazione, che ha, però, l’effetto di stimolare, proprio attraverso i problemi che crea, una ricerca della propria identità e delle proprie motivazioni, che spesso affondano le radici in un passato familiare e culturale che è stato ereditato (geneticamente o attraverso l’educazione, l’esempio o lo stile di vita). Quando un pianeta retrogrado alla nascita, torna diretto per progressione, è possibile uno scioglimento della tensione, mediante evento interiore o esteriore. Attraverso la progressione possiamo più o meno stabilire a quale età questo avverrà. L’evento riallinea l’energia all’insieme del Tema e questa, riprendendo la direzione giusta, non è più di ostacolo, fluendo secondo la propria vera essenza, anche se troverà sempre alcune difficoltà, soprattutto nella presa di coscienza: l’individuo, cioè, esprimerà quella funzione in modo istintivo, ma per integrarla davvero dovrà lavorare parecchio. Spesso, però, soprattutto nel caso dei transpersonali, il pianeta può restare retrogrado per tutta la vita. Dunque sembrerebbe che l’individuo sia “destinato” a non completare l’esperienza legata alla simbologia del pianeta, a non viverla, lasciandola così relegata a livello inconscio.
    Quando avviene il contrario, cioè un pianeta diretto alla nascita diventa retrogrado per progressione, si presenta l’occasione di incamerare lentamente ma profondamente tutta la simbologia di quel pianeta, per usarla successivamente in modo più consapevole. L’età in cui, secondo il TP, un pianeta inverte il movimento, può indicare qualcosa di particolare. Bisogna tener conto, infatti, che un pianeta che diventa retrogrado, poniamo 20 giorni dopo la nascita (quindi dopo 20 anni), ha in realtà posto alcune difficoltà al soggetto fin dall’inizio ma a 20 anni potrebbe prendere coscienza di qualcosa di cui non si era reso conto fino a quel momento, magari aiutato anche da qualche circostanza. Se si usa il Progresso insieme alla Riv. Solare, quest’ultima può indicare quale potrebbe essere la circostanza materiale in questione.

    Encadrement e tame progresso

    Poniamo ora l’attenzione sugli encadrement e su come attraverso il TP si può seguire il percorso di quella energia simboleggiata da quel determinato pianeta attraverso il cambiamento di posizione all’interno dello Zodiaco, indipendentemente dal fatto che quel pianeta specifico formi o no aspetto angolare con altri.
    La teoria degli encadrement si basa sullo studio dell’ordine dei pianeti all’interno del tema natale. Questo metodo è particolarmente adatto nei casi in cui l’ora natale è incerta o sconosciuta, in quanto permette di ricevere più informazioni possibili sulla personalità e il destino del consultante. In quest’ultimo caso, si può redigere un TP senza domificarlo e analizzare solamente la progressione dei pianeti attraverso i segni e i differenti encadrement che tali progressioni vanno via via producendo negli anni.
    Si parte dalla teoria che un pianeta sia simbolicamente legato a quello che in sequenza lo precede e a quello che si trova posto dopo esso, indipendentemente dalla distanza in gradi che esiste tra i tre astri. Quello che viene preso in considerazione nell’analisi è sempre il pianeta
    posto in posizione centrale, in relazione a quelli che gli si trovano lateralmente.
    Parlando del Sole, è facile trovarlo in encadrement tra Venere e Mercurio, un po' meno frequente tra Plutone e Nettuno. Ma già c’è differenza se il pianeta che precede il Sole è Venere o Mercurio rispetto a quello che segue, perché la forza del pianeta posto al centro si distanzia dall’energia del pianeta che precede per avvicinarsi sempre più a quello che segue. (Quindi teoricamente è migliore l’encadrement che presenta pianeti come Marte, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone in prima posizione piuttosto che in terza posizione).
    Ciò significa che l’energia del pianeta centrale ha un primo impulso colorato dalle simbologie del pianeta che lo precede per poi diluirle fino a mutarle con l’energia simboleggiata dal pianeta che lo segue. L’encadrement agisce sia sull’intero corso esistenziale che nel quotidiano.
    Nella prima parte della vita si vivono le energie del pianeta centrale come se fosse in aspetto stretto con il pianeta che lo precede, nella seconda parte della vita si assiste ad un procedere sempre più verso l’energia del pianeta in terza posizione seguendo l’ordine di sequenza, anche in questo caso, come se questo pianeta si trovasse in stretto rapporto angolare con
    l’astro centrale.
    Ma questo tipo di funzionamento energetico si ripete all’infinito ogni volta che mettiamo in moto le simbologie legate al pianeta centrale: iniziamo in un modo e finiamo in un altro.
    Quando si può redigere un TN domificato, la lettura degli encadrement diviene ancora più interessante, perché possiamo aggiungervi la posizione dei tre pianeti nelle rispettive case astrologiche e in quelle che governano, stabilendo così legami spesso inspiegabili altrimenti.
    Sappiamo che la Luna nel suo moto è assai più veloce degli altri astri e va a formare innumerevoli encadrement; veramente importanti sono quelli che si verificano, anche invertiti, altre volte nel corso dell’esistenza. Quindi, nell’analizzare il progredire della Luna, va messo in evidenza se nel suo secondo o terzo ciclo ritrova o meno l’ordine di alcuni pianeti,
    valutando lo stato d’animo e gli accadimenti che si sono andati a creare nel primo ciclo per compararli a quelli del ciclo successivo. Per l’analisi degli encadrement della Luna progressa è poi importantissimo il tipo di modello planetario sia natale che progresso.
    Per i modelli che prevedono ampi spazi senza pianeti è facile che un determinato encadrement lunare rimanga inalterato anche per alcuni anni. In un caso del genere è ipotizzabile che tale posizione divenga importante rispetto a una formazione d’encadrement durevole un anno o anche solo sei mesi.
    L’encadrement al quale si dovrà dare maggior importanza, però, sarà indubbiamente quello solare. Sono tante le combinazioni che possono formarsi, ad esempio:
    - Se il Sole natale si trova posto tra Luna, Mercurio, Venere e/o Marte, dopo qualche anno l’encadrement si sarà modificato perché prima uno, poi l’altro pianeta tra cui il Sole si va ad inserire, progredendo, supereranno altri pianeti che ne occuperanno il posto. In questo caso alle modalità d’azione della combinazione energetica iniziale si vanno ad aggiungere esperienze diverse che devono, tuttavia, essere sempre riportate all’encadrement solare natale e non considerate mai indipendentemente da esso.
    - Se il Sole natale si trova posizionato tra un pianeta veloce e uno lento – da Giove a Plutone – c’è la possibilità che, dopo svariati cambiamenti, si possa ripetere l’encadrement di nascita invertito; per esempio: si nasce con il Sole tra Venere e Plutone, dopo una ventina d’anni Venere è progredita oltre gli altri due pianeti e anche il Sole ha superato Plutone formando un nuovo encadrement Plutone-Sole-Venere. In questo caso si potrebbe ipotizzare che il ritorno all’encadrement natale invertito corrisponde a un momento di verifica di come si sono utilizzate le energie solari in relazione ai pianeti in encadrement. Le persone che nascono con questo tipo di combinazione hanno la possibilità di sperimentare all’inizio della loro vita un tipo di flusso energetico e verso la metà dell’esistenza il ritorno di tale flusso.
    Tanto dipende dal modello del nostro TN; in un modello Spruzzato in cui il Sole si
    trova in posizione centrale, molti saranno gli encadrement che l’astro potrà formare con gli altri pianeti; diverso il discorso per i modelli Cuneo e Clessidra nei quali vi sono ampie zone vuote. In questo caso se il Sole è l’ultimo pianeta a chiudere il modello, e nella posizione natale si trova inserito tra due pianeti lenti, difficilmente formerà parecchi encadrement nel corso degli anni; avrà la possibilità di entrare in contatto solamente con la Luna, Mercurio e Venere progressa, a volte anche Marte se nel TN si trova nelle vicinanze del Sole.

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