Che tipo di alimentazione scegliere?

Riflessione di una donna che ne ha provate diverse

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  1. Salome_06
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    Attualmente l’alimentazione è diventata un settore che riceve moltissime attenzioni da parte di tutti/e noi.
    Non è più considerata un mero bisogno fisiologico.
    E' e dev'essere qualcosa di più. Magari anche una diversa forma di apprendimento per raggiungere la consapevolezza di sè e del Sè Superiore.
    Continuiamo ad interrogarci e a documentarci sempre più su tutto ciò che assimiliamo, stanando i significati più reconditi di ciascun alimento, da quello etico (che impatto ha sull’ ecosistema?), salutistico (sul benessere fisico?), psicologico ( sul benessere psichico?) a quello persino spiritualistico, che trova la sua massima espressione nell'alimentazione pranica, ossia in quel tipo di alimentazione che prevede il nutrimento di sola energia, a partire da quella solare (quanto può essere avverso il tipo di alimentazione al nostro percorso evolutivo? In che maniera può incidere su di esso?).
    In rete ho trovato questo articolo, di cui riporto il link alla fine del post.
    Vorrei che lo leggeste attentamente (anche se un po’ lunghetto), sebbene per introdurlo, ne faccio una sintesi brevissima. ;)
    In pratica, l'autrice dell’articolo, dopo aver provato e cambiato, per ben 9 anni e per motivi sempre più profondi e complessi, diversi tipi di alimentazione (vegetarianesimo, veganesimo, ahretismo, crudismo, fruttarianesimo ecc), ha maturato una sua personalissima, quantomai consapevole conclusione: tutti i tipi di alimentazioni prima citate sono caratterizzate da decisioni prese in base a scelte ragionate, non “sentite”.
    La sua esperienza più importante in questi 9 anni è stata ascoltare il suo corpo, conoscere i suoi gusti, i suoi desideri per esempio.
    La scelta di un alimento piuttosto che un altro sottolinea in definitiva sempre una distinzione, una divisione tra ciò che è buono e ciò che è nocivo. Tra il bene e il male. Mentre dovremmo tendere all’unità…
    Il cibo spesso non è indispensabile e in ogni caso la salute è influenzata da molti altri settori che con l’alimentazione hanno poco a che vedere.
    Si è posta in particolare le seguenti domande:
    • Se mi vedo come risolutrice di problemi, che cosa sto creando nella mia vita?
    • Il fatto di percepire il dolore altrui, e agire partendo da questo dolore, creerà altro dolore?
    • Se il corpo richiede un dato cibo per stare bene, il non fornirglielo è un abuso?
    • Come sarebbe scegliere di avere lo spazio, attenzione, nutrimento, denaro, cura amorevole di cui, per nascita, abbiamo diritto? Che decisione c’è alla base che ci impedisce di avere questo?
    • Chi potrà darci tutto ciò, se non siamo noi disponibili in prima persona a farlo?
    • Come possiamo cambiare e contribuire a cambiare il mondo, se non siamo disponibili a dare a noi stessi ciò di cui abbiamo bisogno?
    • Come sarebbe scegliere di mangiare ciò che il corpo richiede, e mangiarne solo finché ci dà godimento? Senza punti di vista o limitazioni..?
    • Mangeremmo meno? Mangeremmo meglio? E se fosse il corpo a scegliere cosa mangiare? In fondo, è lui quello che mangia!


    E’ chiaro, è sempre un punto di vista, e come tale è da considerarsi una verità relativa e mai assoluta.
    Niente può andar bene per tutti.
    Ma mi ha fatto riflettere molto il suo contenuto. Spero possa essere utile anche a voi! :)





    http://www.generazionebio.com/notizie/4524...o-sono-piu.html
     
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    È una problematica molto complessa. Talmente complessa che, a mio parere, è difficile se non impossibile dare una risposta univoca.
    Però ho letto l'articolo e mi trovo d'accordissimo con l'autrice nelle conclusioni a cui arriva e che trae dopo le sue varie esperienze.
    La mia dieta per fare un esempio banale ma credo sia un problema diffuso è molto condizionata dal fatto che mi adeguo alle abitudini alimentari delle persone con cui per lo più mi trovo a convivere e condividere i pasti. Marito in primis, figli e parenti vari. So che se vivessi da sola mi ciberei di tutt'altro! :( Molta meno carne ma in definitiva meno di tutto in generale...e probabilmente mangerei al bisogno e non agli orari canonici e comandati che è una delle cose che odio della convivenza.. Ma tant'è...in questa vita è andata così.
     
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  3. Salome_06
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    CITAZIONE (virginella @ 9/7/2015, 23:13) 
    .e probabilmente mangerei al bisogno e non agli orari canonici e comandati che è una delle cose che odio della convivenza.. Ma tant'è...in questa vita è andata così.

    La penso esattamente come te!!! :D :D :D
     
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    Comunque molto istruttivo, non avevo mai sentito parlare di alimentazione pranica né di ehretismo ( che poi sono i fruttariani, giusto?)
     
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  5. Salome_06
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    L'ehretismo è un tipo di alimentazione che prevede l'esclusione del cibo che produce muco. ;)
     
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4 replies since 9/7/2015, 16:56   77 views
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