Aspetti Venere-Plutone in sinastria

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  1. Vero190980
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    Studiando una sinastria che mi interessa ho trovato un articolo, che immagino molti di voi conosceranno già.. però volevo condividerlo perchè rappresenta esattamente il ritratto di come mi sento, senza essere mai stata in grado, fin'ora di spiegarlo bene.


    Plutone trascina Venere nei meandri più profondi ed oscuri dell’inconscio. È una discesa agli inferi che passerà attraverso le più intense emozioni, anche se la loro colorazione preferenziale sarà grigio-nera. È un viaggio nel potere. Plutone cercherà quindi attraverso il rapporto amoroso di mettere in luce le parti più oscure e persino malate dei due individui: l’amore plutoniano vive quindi di intensi lati drammatici poiché verranno esposti tratti assolutamente sconosciuti della psiche della persona senza che questa a volte ne abbia la pur minima consapevolezza.
    Qui l’amore a volte si lega alla pulsione di morte. Plutone elimina totalmente il lato etico di Venere, la rende ambigua, ambivalente; spesso la condivisione venusiana diventa “complicità” in senso oscuro, torbido, e questo consente alla dea dell’Amore di sfoderare un lato trasgressivo-infero, seduttivo e altamente manipolativo, altrimenti sconosciuto.
    In questo aspetto, attraverso l’amore si trova l’energia per riuscire a vivere pienamente la propria Ombra: qui, l’amore rivela l’individuo a sé stesso, ma lo rivela pienamente, senza maschere, senza falsi moralismi, integralmente, con la sua zona civile e la sua zona “primitiva” ed “egoica”, intrisa di potere distorto. Ciò significa che Plutone consente l’intercettazione dell’elemento distruttivo mostrando i tratti più ambigui e deteriori del potere, e come siano facilmente ingannevoli e contrabbandabili per amore.
    Quindi, mentre la via nettuniana consente la perdita dell’Io attraverso un’unione cosmica con il divino, Plutone consente un’altra via di conoscenza attraverso l’amore: ma è quella del dolore, del pathos e a volte di Tanathos. In ogni caso l’amore visto attraverso gli occhi di Plutone è una sorta di catarsi, qualcosa che ci deve portare a contatto diretto con la nostra essenza ed il nostro potenziale creativo, nonché con il nostro potere.
    Attraverso l’amore plutoniano, che è quanto di più sollecitante e disorganizzante ci viene proposto, noi possiamo veramente scoprire quali potenzialità e quali possibilità abbiamo veramente di padroneggiare la nostra vita e, soprattutto, quale potere riusciamo ad esercitare sulle nostre dinamiche istintive ed emotive.
    Solo dopo questo passaggio possiamo pensare di giungere ad una reale condizione di indipendenza, in cui l’altro veramente si stacchi da noi e diventi un interlocutore ed un compagno. Ed è per questo che Plutone trascina in territori dove il lecito e il non lecito sono confinanti e sconfinanti: per consentire di vedere fino a che punto siamo padroni di noi stessi, fino a che punto siamo in grado di scegliere o siamo ancora mossi dalle pulsioni.
    In questo passaggio d’amore ognuno incontra l’indefinitezza e l’ambiguità dell’altro, ma dietro a tutto ciò intravede il lato oscuro della propria anima. L’amore si avvolge di mistero e di fascino, due qualità che lo rendono irresistibile ma che ne mostrano anche la pericolosità, perché invitano a spingersi oltre il visibile e spesso anche oltre il lecito, alla ricerca dell’appagamento di quella fame amorosa atavica che si spera di poter placare.
    Questo amore può passare attraverso la sensazione di essere stati “stregati”, e in ciò ognuno può sperimentare il potere della seduzione che conduce il soggetto in una dimensione dove si confronta con il potere di un’altra persona, e proprio in questo incontro-scontro l’Io e la mente vacillano e si entra in uno stato di grande squilibrio in cui le forze della ragione sono faccia a faccia con le pulsioni inconsce.
    Ma sarà proprio questo stato misto di passione, sofferenza e paura che ci condurrà alla trasformazione. Infatti, il significato di Venere-Plutone è proprio questo: la trasformazione di sé giungerà
    attraverso la dimensione amorosa passando attraverso un desiderio incontrollabile che ci mette a contatto con le nostre vere capacità-incapacità di padroneggiare il nostro mondo interiore. L’amore plutoniano abbatte i limiti che l’Io ha posto, abbatte gli schemi della mente e della morale e lo conduce in un territorio assolutamente nuovo in cui sperimenta veramente la perdita di sé; passa attraverso il caos, il disordine interiore, il potere e la manipolazione, il bisogno di ottenere e di possedere ciò che non ci verrà mai concesso, perché non è lecito pretenderlo, e tutto questo porterà a maturare, a comprendere maggiormente noi stessi e a non dare per scontati alcuni valori che ci illudiamo di aver fatti nostri e che verranno invece sfidati molto
    apertamente con questo aspetto.
    Qui l’amore è sfida, provocazione, oltraggio, struggimento dell’anima che si gioca sul filo della presenzaassenza dell’oggetto amato, che in una dimensione di inseguimento-fuga ci mette di fronte alla trasformazione. L’amore ci insegna con Plutone che solo se accettiamo la perdita e la morte potremo accettare e amare la vita. Se accettiamo la sfida, ci conduce alla vera capacità di relazione che Venere solo sfiora negli incontri archetipici con gli altri Dei; qui, la possibilità di amore si fonda sulla capacità di accettare la rinuncia alla totalità del rapporto poiché in questo amore devono entrare la separazione e il riconoscimento realistico dell’individualità e della differenza, del fatto che l’altro vive non solo in funzione nostra e che soprattutto noi non abbiamo alcun diritto di esercitare un potere su di lui.
    L’amore plutoniano inizia con una insaziabile simbiosi ma ci espellerà da essa in modo inequivocabile, senza più permetterci di entrarvi: questo amore costringe ad accettare il proprio stato di
    solitudine e la condizione che la propria completezza può giungere solo da sé. Durante questo travaglio sperimentiamo la piccolezza, il senso di perdita di potere, il vuoto, e aspettiamo la nostra droga, il nostro veleno che sembra placare il bisogno, ma solo se arriveremo fino in fondo a questo territorio infero, affrontando tutte le nostre paure e rimarginando le nostre ferite, sapremo trovare la nostra integrità psichica, quella che ci consentirà di ri-emergere e ri-nascere come unità e non più come metà.
    Per questo l’amore qui si colora di mille altre sfumature emozionali negative: odio, rancore, rabbia, possesso, sottomissione e dominio… perché attraverso la dimensione fisico-psichica ed emotiva l’amore plutoniano consente il ritorno del rimosso e ci riporta al diritto-dovere di confrontarci con le nostre immagini interne.
    Tutto ciò rende questo amore affascinante e terrifico nello stesso momento. C’è una sorta di incantesimo nel quale si rimane sospesi e non si sa se tutto si distruggerà oppure se da esso avverrà il passaggio di “conoscenza” necessario per la trasformazione.


    Tratto da: www.eridanoschool.it/scuola/lezioni...ere-plutone.asp

    Nella sinastria in questione Venere e Plutone sono congiunti in bilancia e sono coinvolte la prima e la quarta casa.

    La metafora della droga, "attenta" mi ha detto "perchè io sono come una droga" :woot:
    La sensazione di non essere padrona di gestire il rapporto secondo i canoni solitamente utilizzati per ogni altra situazione, la precisa sensazione di stare in un vortice caotico che destabilizza sovverte e relativizza tutte le mie certezze.. wow.

    Spero di non essere fuoriluogo con questo post, ma volevo condividere l'impressione.

    Edited by Naty - 11/11/2014, 14:53
     
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    Interessante questo post Vero :) , l'unica cosa che non ho ben capito è: parla di aspetto in generale o si riferisce solo alla congiunzione?.
     
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  3. Vero190980
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    Parla di aspetti in generale.

    Anzi metto il link, potevo farlo pure prima..
    http://www.eridanoschool.it/scuola/lezioni...ere-plutone.asp

    Però in effetti, alla luce di questo, che rende bene il coinvolgimento sentimentale angoscioso caratterizzato da questa diade sarebbe carino vedere nello specifico a cosa corrispondono anche i diversi aspetti.
     
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    Ho capito, grazie ^_^.
    Sì, sempre meglio citare le fonti, così si evitano problemi di copyrait.
    Ora sposto questo interessante articolo nella sezione degli aspetti :)
    ____________________________________________________________________________________
    Ok, ho fatto tutti gli aggiustamenti del caso: grazie ancora Vero ^_^
     
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  5. stardust86
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    grazie Vero! articolo interessantissimo e molto utile per i miei studi! io ad esempio ho plutone in VII rx e ho riscontrato che con quasi tutti gli uomini con cui ho avuto rapporti avevo in sinastria una congiunzione venere plutone...guarda un po'?! ;)
     
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    Trovo anch'io interessante questo argomento!! :) Molto intrigante ed esplosivo!! :shifty: :shifty: :woot: Grazie Vero per averlo inserito!! ^_^ :P
     
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    Ciao a tutti! Per il ciclo "a volte ritornano" eccomi qui a riaprire l'esplosivo argometto sinastrico "venere-plutone". Premetto che nel mio tema natale Plutone in Bilancia e in IV casa si oppone di netto alla congiunzione Sole-Marte-Venere, al trigono di Nettuno in Sagittario e in V Casa. Questo mi rende un soggetto particolarmente tormentato in amore, vissuto con idealismo e illusioni sfrenate e viscerali proprio verso soggetti impossibili (o quasi), lo riconosco. 😕
    Il top l'ho raggiunto recentemente con una persona che mette la sua Venere in stretta congiunzione sul mio Plutone.
    Devastante! Provo una continua, insensata gelosia nei suoi confronti (gelosia provata fin dal primissimo incontro, quando solitamente non soffro di gelosia, al massimo ne sono l'oggetto).
    Con questa Venere sul mio Plutone invece, sento (o mi pare di sentire) ogni suo sentimento verso chiunque, conosco istintivamente le motivazioni sottostanti ogni suo gesto, frase o pensiero. Devo esercitare un continuo controllo sulle mie azioni, per non indulgere in questa ossessione. Se solo potessi, senza farmi ulteriormente male, scavarei ancora più a fondo!
    Ma all'esterno non trapela niente, e dico niente, di tutto ciò.
    Da parte di Plutone, credo che una Venere congiunta si senta eccome! Viene vissuta male, come massimo bene a cui non si ha il diritto di aspirare.
     
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    CITAZIONE (Saturna @ 3/11/2016, 23:10) 
    Ciao a tutti! Per il ciclo "a volte ritornano" eccomi qui a riaprire l'esplosivo argometto sinastrico "venere-plutone". Premetto che nel mio tema natale Plutone in Bilancia e in IV casa si oppone di netto alla congiunzione Sole-Marte-Venere, al trigono di Nettuno in Sagittario e in V Casa. Questo mi rende un soggetto particolarmente tormentato in amore, vissuto con idealismo e illusioni sfrenate e viscerali proprio verso soggetti impossibili (o quasi), lo riconosco. 😕
    Il top l'ho raggiunto recentemente con una persona che mette la sua Venere in stretta congiunzione sul mio Plutone.
    Devastante! Provo una continua, insensata gelosia nei suoi confronti (gelosia provata fin dal primissimo incontro, quando solitamente non soffro di gelosia, al massimo ne sono l'oggetto).
    Con questa Venere sul mio Plutone invece, sento (o mi pare di sentire) ogni suo sentimento verso chiunque, conosco istintivamente le motivazioni sottostanti ogni suo gesto, frase o pensiero. Devo esercitare un continuo controllo sulle mie azioni, per non indulgere in questa ossessione. Se solo potessi, senza farmi ulteriormente male, scavarei ancora più a fondo!
    Ma all'esterno non trapela niente, e dico niente, di tutto ciò.
    Da parte di Plutone, credo che una Venere congiunta si senta eccome! Viene vissuta male, come massimo bene a cui non si ha il diritto di aspirare.

    Ciao Saturna!

    Molto interessante la tua testimonianza. :) Se ti va di postare la sinastria, sarebbe interessante capire come interagiscono gli altri aspetti in tutto questo. Affascina molto anche me il ruolo di Plutone nelle relazioni.
     
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    Virginella, ti ho mandato la sinastria in pvt. Sarei curiosa di leggere altre testimonianze di persone che hanno avuto in sinastria la congiunzione Venere-Plutone, magari dalla parte di Venere, per capire chi dei due si ossessiona di più! 😉
     
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    A me è capitato in passato di essere dalla parte di Venere (Scorpione, quindi il Plutone era in domicilio).
    Anche se non era una congiunzione strettissima (5 gradi), Plutone dell'altro si trovava al mezzo punto di Marte e Venere miei, con entrambi a distanza di 5 gradi.
    Inoltre il mio Plutone quadrava al grado esatto la sua Luna.
    Quindi non so dire esattamente chi dei due esercitasse maggiormente il ruolo di Plutone, a me sembra più lui sinceramente. Forse proprio perché la congiunzione inevitabilmente è l'aspetto che si sente in modo più evidente in sinastria (se la gioca con l'opposizione in effetti).
    Io posso dire che ciò che ho sentito maggiormente è stato il sentirmi in balìa del potere dell'altro, e non poter far niente per contrastare tutto ciò perché senti che inevitabilmente l'altro è più forte di te e non ci puoi fare niente per cambiare questa sensazione. Sai con certezza che è l'altro ad avere il potere decisionale sulla relazione.
    Questa è stata la mia esperienza. Credo che nel tuo caso molta importanza nell'espressione dei valori simbolici plutonici sta nel fatto che il tuo TN stesso è molto plutonico, dunque sei di natura portata a mettere in atto determinate dinamiche. Che ne pensi?

    Edited by virginella - 5/11/2016, 14:32
     
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    Indubbiamente è come dici tu, il mio Plutone è molto sollecitato nel mio t.n.. inoltre ho Lilith in Scorpione e questo va ad esasperare il tema del desidero di possesso come ossessione.
    Posso solo dire che cerco di limitare i rapporti e il controllo (in tutti i sensi!) al minimo, primo perché provo paura e dolore nello scoprire qualsiasi cosa su questa Venere, anche la più innocua e insignificante, perché sono portata a indagare oltre, fino a trovare il marcio e il torbido. Secondo, perché non vorrei mai manipolarla o farle del male, anche indirettamente. In questo caso non posso parlare di potere, se la relazione proseguisse forse lo eserciteremmo entrambi con l'aggressività, l'orgoglio e la sensazione di ferirci che abbiamo entrambi e che ha portato a continui scatti d'ira misti ad una tenerezza e comprensione profonda disarmanti.
    Plutone ha la sensazione che Venere non possa appartenergli, e questo lo porta ad innescare meccanismi anche crudeli di controllo nascosto e fuga.
    Grazie mille Virginella! Leggo sempre con piacere i tuoi interventi!
     
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    Sì, è come dici, anche io ho avuto la stessa sensazione che l'altro fosse perennemente insicuro dei miei sentimenti, anche quando erano palesi e dichiarati.
    Grazie a te del tuo intervento!
     
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