Esploratore semi-esperto
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Cosa significa “La Cura” di Battiato
Dedico lo Spiraglio di questa settimana a uno dei brani più belli della musica italiana e, in particolare, al suo testo che, come vedremo, racchiude profondi significati spirituali.
Partirò, dunque, da una domanda che mi è stata posta tantissime volte: qual è il significato di “La Cura”, la celebre canzone di Franco Battiato?
Te ne parlerò partendo da un aneddoto, accaduto alcuni anni fa.
Mi trovavo a una festa, a Bologna, e alcune persone stavano, appunto, dibattendo su cosa significasse La cura. Ciò che attirò subito la mia attenzione era il tono piuttosto adirato di due ragazze che partecipavano alla discussione.
Mi avvicinai, incuriosito, per scoprire quale fosse la ragione di tanto infervorarsi, e appresi che l’ira dipendeva da un fantomatico “maschilismo“, che esse ravvisavano nel testo.
“Si, perché tratta le donne come se fossero handicappate” – sentenziò risoluta una – “non ci considera capaci di cavarcela da sole!” – aggiunse con maggior cipiglio l’altra.
E il punto è che, osservando il testo, si potrebbe effettivamente avere questa impressione, se non fosse per un “dettaglio”:
“La cura” di Battiato non è una canzone che un uomo dedica ad una donna.
Tra chi e chi avviene il dialogo della canzone
Il testo di “La cura” è una sorta di dialogo in cui, però, emerge un solo interlocutore. L’altro, per quasi tutta la canzone, permane in ascolto.
Ma chi dialoga con chi? Chi è colui che ascolta? E chi è che parla?
Non si tratta, come ti accennavo, di una dichiarazione d’amore di un uomo nei confronti di una donna e, in realtà, non possiamo neppure dire che sia dialogo tra esseri umani.
Ti dirò, per essere più preciso, che uno solo dei interlocutori è umano, e si tratta di quello che – salvo un breve intervento – per tutta la canzone ascolta.
Per non girare troppo intorno al punto, ti dirò che la voce narrante che ascolti nel brano, è quella dell’Anima.
Ma se è l’Anima a parlare, chi sarà ad ascoltare?
Cosa significa “La Cura” di Battiato – Anima e Personalità
“La cura” è un canto dell’Anima, che culla e protegge la personalità.
L’essere umano possiede una duplice natura: una legata al piano fisico, terreno e materiale, e ad essa diamo il nome di personalità; e una parte spirituale, che può essere definita come il “Sé” o “Anima“.
La personalità (che, non propriamente, viene talvolta chiamata Ego) è soggetta a paure, turbamenti, ingiustizie, inganni e malattie: tutti termini presenti nel testo della canzone.
Ed ecco il significato più intimo e profondo di questo brano: l’Anima, levandosi al di sopra delle disarmonie del piano materiale, si prende cura della personalità, conducendola con infinita pazienza verso di sé.
Non solo, dunque, non è un uomo (inteso come maschio) a parlare: La cura è un canto divino e materno, una dolce rappresentazione dell’aspetto femminile del divino.
Quel meraviglioso “avrò cura di te“, posto alla fine del testo, richiama alla memoria l’archetipo del Cancro (connesso alla madre, alla maternità, alla casa o focolare domestico, elementi femminili) la cui caratteristica principale è, appunto, avere cura, degli altri.
L’Anima, inoltre, conosce le Leggi del mondo: è un riferimento alle cosiddette Leggi Spirituali – esotericamente suddivise in “Universali” – “Sistemiche” e “Planetarie” – ed è in grado (“e te ne farò dono”) di donarcele.
C’è, però, una complicazione: Personalità e Anima non vivono sullo stesso piano.
Semplificando un po’, potrei dire che la seconda non può “parlare” alla prima come si farebbe in una conversazione tra amici.
Ciò nonostante – pur di far percepire la propria presenza, supererà le correnti gravitazionali – che distinguono il livello di “densità” delle due dimensioni – e persino lo Spazio e la Luce (per l’Anima non vi sono limiti fisici) per “non farla invecchiare“.
In altre parole, per aiutarti a prendere coscienza del fatto che la vita non si esaurisce con la morte.
Ora vedremo il testo ma, prima, voglio porti una domanda:
Cosa stai percependo leggendo queste parole?
Il Testo di “La Cura” – Battiato
Adesso vorrei fare, insieme, un qualcosa che finora, qui su Spiragli di Luce, non ho ancora fatto. Analizzeremo il testo, strofa per strofa, per chiarire più a fondo i suoi significati.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Paure, turbamenti, ingiustizie, inganni e fallimenti, come abbiamo visto, sono emozioni e accadimenti a cui la personalità è soggetta.
I “fallimenti” di cui si parla nell’ultimo verso, sono un riferimento alla Legge di Risonanza e a quella del Karma: gli accadimenti della vita non sono frutto del “caso”, bensì vengono attirati dalla psiche e dalle azioni che si compiono nel corso delle esistenze.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te
Dato il significato universale di questa canzone, ti invito a pensarla – forse, per la prima volta – come se questo messaggio fosse dedicato a te.
L’Anima dichiara tutto il suo amore per l’essere speciale che sei. E si propone di avere cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare
Qui cambia qualcosa.
Se ascolti con attenzione questa parte, noterai che anche la musica effettua una modulazione.
Il cambio di tonalità sottolinea che l’Anima ha deciso, per un istante, di tacere. La personalità, dunque, prendere la parola, e lo fa in quella dimensione più appropriata per il contatto tra le dimensioni: il sogno.
E ogni parola è scelta con estrema cura: l’Aquila rappresenta – esotericamente – la forma verso cui evolve l’archetipo dello Scorpione, prima della metamorfosi finale in cui, divenendo Fenice, sarà capace di risorgere dalle proprie ceneri.
In un brano di qualche anno dopo, Battiato ricorda che “Le Aquile non volano a stormi“: è il simbolo di una coscienza superiore, capace di auto-determinare il proprio destino al punto che – si dice – possano guardare il sole direttamente con i propri occhi.
La dimensione onirica è un ponte, un portale attraverso il quale la personalità si mette in comunicazione con l’Anima e – grazie ai suoi messaggi – può raggiungere lo stadio di coscienza dell’Aquila.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi
Ancora una volta torna l’Amore come idea ed energia-chiave, che conduce l’uomo verso la propria parte spirituale, simboleggiata dal termine “essenza” che, secondo gli insegnamenti di Gurdjieff, indicava proprio la parte spirituale che egli contrapponeva alla personalità dalla quale gli esseri umani “comuni” (da lui definiti “ordinari”) sono solitamente dominati.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
I capelli crescono, lenti come il tempo che scorre. E l’Anima si prende cura, in ogni istante, della personalità, superando, come abbiamo visto, persino le distanze fra i diversi piani di esistenza.
Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Dunque, caro lettore o lettrice, sappi che è proprio così che l’Anima ti considera: un essere speciale di cui prendersi cura.
Vorrei sottolineare, prima di salutarci, che questo brano è un potente mantra, che puoi utilizzare quando ti sentirai solo e privo di risposte, quando sarai preda di malinconie, paure, turbamenti.
Se accadrà, ascolta “La Cura” e ricordati di questo:
che l’Anima ti segue, sempre, e tesse il fluire della tua vita come le trame di un canto. Mano nella mano con essa, il tuo vero Maestro interiore, non sarai mai solo.
Fonte: https://spiraglidiluce.org/2020/01/23/la-c...ign=shareaholic
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