L'epilessia

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    L'EPILESSIA


    di Laura Poggiani



    Dopo aver analizzato alcuni disturbi del sonno sotto il profilo astrologico (Ricerca ’90 n. 25) questa volta ci addentriamo ulteriormente nei delicati meccanismi cerebrali per studiare astrologicamente una diffusissima (più di quanto si creda) disfunzione: l’epilessia.

    Esaminiamo innanzi tutto il funzionamento neurochimico del cervello: le cellule nervose in esso contenute, che possono variare da 5 a 10 miliardi, denominate neuroni, ricevono impulsi, e a loro volta li trasmettono, dai muscoli e dalle ghiandole. Il cervello è inoltre sede delle emozioni, della memoria, dell’umore, della personalità e del pensiero nonché di un gruppo ulteriore di cellule nervose formanti il midollo spinale. Questi due elementi costituiscono il sistema nervoso centrale (SNC) da cui si dirama il sistema nervoso periferico, che si suddivide, a sua volta, in tre parti: la prima ha origine dal midollo spinale e, attraverso il corpo, si estende alla pelle e ai muscoli; la seconda, localizzata nella testa, collega il cervello agli occhi, orecchi, naso ed agli organi del gusto; la terza, infine, è una sorta di rete semi-indipendente denominata “sistema nervoso autonomo o involontario” e controlla le funzioni corporee involontarie quali la respirazione, la digestione e l’attività ghiandolare.

    I segnali attraversano il sistema nervoso sotto forma di impulsi elettrici e chimici: i primi li trasportano da un’estremità all’altra di una cellula nervosa, mentre, tra le varie cellule, il collegamento è garantito dai neurotrasmettitori chimici che si legano ai siti recettoriali delle cellule vicine (sinapsi): i trasmettitori eccitatori stimolano l’azione, quelli inibitori la riducono.

    È convinzione di molti specialisti che disturbi quali la depressione, l’insonnia prolungata, l’ansia, derivino dallo squilibrio tra i neurotrasmettitori eccitatori e quelli inibitori mentre alterazioni elettriche di alcuni gruppi di neuroni sono la causa dell’epilessia.

    L’epilessia è caratterizzata da periodiche perdite di coscienza, accompagnate da attacchi convulsori che, innocui di per sé, possono diventare pericolosi perché colui che ne è affetto, incosciente, può ferirsi urtando contro il terreno o contro gli oggetti che gli sono vicini.

    Strettamente legata a molteplici superstizioni, questa affezione era chiamata, in passato, “mal caduco” , “male sacro” o “alto male”, ed era considerata una malattia od una deficienza mentale mentre attualmente si sa per certo che essa non è assolutamente in rapporto con le facoltà intellettive né, nella maggior parte dei casi, con malattie mentali – anzi, molti grandi personaggi dalla letteratura alla politica ne erano affetti, da Dostojevsky a Napoleone – ma è solo una manifestazione di un danno dell’encefalo. Non essendo progressiva, permette di condurre una vita normale, sia pur sotto controllo farmacologico. In circa la metà dei casi la lesione encefalica ha origine traumatica al capo avvenuta alla nascita o nella vita successiva, oppure derivante da infezione, mentre occasionalmente ne è responsabile un colpo apoplettico o un tumore. In tutti gli altri casi è impossibile identificare la causa che ha originato la lesione (epilessia idiopatica).

    La forma più grave e più comune viene definita “grande male”; la crisi è spesso preceduta da un aura, cioè da precisi segnali premonitori dell’attacco che variano da persona a persona. Il soggetto durante la crisi perde conoscenza accasciandosi al suolo pesantemente, qualora sia in piedi. Subito dopo cominciano le convulsioni e normalmente la crisi non dura più di qualche minuto. Vi è poi una forma più leggera di epilessia, definita “piccolo male”, che si riscontra generalmente nei bambini e che di solito scompare con la crescita. In questo caso il soggetto appare all’improvviso sognante e assente, con leggere contrazioni involontarie e tremolii delle palpebre, ma senza cadute o convulsioni e l’attacco dura, in questo caso, solo pochi secondi, anche se si può ripetere molte volte nella stessa giornata.

    Fin dall’antichità la tradizione popolare attribuiva questa malattia all’influenza lunare tanto da definirla “selenica” e, più approfonditamente, dell’influenza astrologica della Luna nei disturbi psichici si comincerà a parlare fin dal XVII secolo, con l’opera di Trew (1). Passando ad autori contemporanei, H. Kinauer Saltarini (2) attribuisce alla Luna il governo, tra l’altro, di quella parte del sistema nervoso denominata “gran simpatico” mentre la Cavadini (3) indica, più specificatamente, in Urano – e per estensione all’Aquario – vista la sua connessione all’elettricità, tutte quelle patologie derivanti da un’alterazione dell’attività elettrica del cervello, come l’epilessia. A supporto di ciò, cita un’interessante studio effettuato sui temi di nascita di ragazzi, soprattutto maschi, nati dal 1962 all’inizio del 1964, che mostrano in prevalenza pianeti veloci (Luna, Mercurio, Venere) o l’Ascendente congiunti o in cattivo aspetto a Saturno, in quegli anni posto in Aquario, che presentano tracciati elettroencefalici anomali, ad indicare una soglia critica che rivela ipereccitabilità del cervello: alcuni di essi soffrono di “piccolo male” o di altre forme di epilessia. Venosta (4) fa addirittura una distinzione tra nascita diurna e notturna, menzionando una molteplice possibilità di aspetti, nessuno, però, coinvolgente Urano che, comunque, deve essere privo di aspetti con la Luna e quest’ultima, di norma in Cancro, dovrebbe formare aspetti più o meno esatti con i Malefici della Tradizione, Marte e Saturno.

    Vediamo ora qualche esempio.

    1° esempio (fig. 1): Terry Broome

    Balzata all’attenzione dell’opinione pubblica qualche anno fa per un drammatico fatto di cronaca che la vedeva coinvolta (l’omicidio del play boy Francesco D’Alessio), Terry Broome aveva anche subito diversi ricoveri per epilessia e problemi di psicolabilità.

    Innanzi tutto, troviamo Urano in aspetto alla cuspide della VI casa (le malattie) ad indicare predisposizione a malattie nervose causate da un sovraeccitamento elettrico dell’organismo. Questo Urano è, inoltre, in posizione predominante, campeggiando al Medio Cielo, al quale è congiunto, e quadrato all’Ascendente. Da notare, inoltre, l’aspetto negativo di quadratura che Urano forma, tra l’altro, con Nettuno e Giove, il primo pure spesso connesso con disturbi psichici e neurologici ed il secondo apportatore di un effetto dilatante, in positivo o in negativo, delle valenze con cui entra in contatto.

    Per quanto riguarda la Luna, la sua collocazione non ha bisogno di particolari commenti: a disagio in Ariete e legata da un’eclissi al Sole al momento della nascita di Terry, si trova congiunta a Mercurio, proprio in casa VI, ma letteralmente massacrata dall’opposizione di Giove e Nettuno. Persino gli aspetti benefici che essa forma con Marte e Plutone fungono più da cassa di risonanza piuttosto che da elementi correttivi di una situazione già alquanto compromessa.


    2° esempio (fig. 2): Napoleone Bonaparte

    Anche in questo Tema ritroviamo un aspetto positivo (stavolta di sestile) di Urano alla cuspide della VI casa e contemporaneamente in aspetto di quinconce all’Asc. nonché di sestile al MC ed estremamente stimolato dai molteplici aspetti che forma con gli altri Pianeti. In particolare, esattamente come nel Tema precedente, Urano si trova in aspetto sia con Nettuno che con Giove Il fatto che Urano, in questo caso sia in aspetto positivo e non negativo con Nettuno, non deve fuorviare; come M. Frisari ha più di una volta sottolineato, per il manifestarsi di una certa patologia non è necessario che si formi un aspetto negativo, basta semplicemente che si formi l’aspetto, cioè il contatto, tra due corpi celesti

    Passando alla Luna anche stavolta la ritroviamo in una posizione infelice: addirittura in esilio in Capricorno e con sorprendenti analogie col Tema precedente anche qui e collegata a Saturno (nel caso precedente era un aspetto di trigono stavolta e un opposizione) e nuovamente e in aspetto con Mercurio.

    Altre analogie sono date dalla collocazione della VI casa: in Ariete nel caso precedente, tra Pesci e Ariete in quello in esame.


    3° esempio (fig. 3) Soggetto C

    Questo è un esempio tratto dal libro “Astrologia e salute” di C. Negri, Ed. Mondadori, pg. 174.

    Stavolta Urano non forma aspetti con la cuspide della VI, ma è sostituito in questo da Nettuno, col quale forma, come in precedenza, aspetto. Inoltre Urano è qui estremamente forte: in aspetto al MC alla Luna, posta in XI casa cosignificante dell’Aquario, e al Sole, posto oltretutto in XII e in Aquario!

    A proposito della Luna, riscontriamo nuovamente la sua collocazione in Capricorno, ancora in aspetto a Saturno che enfatizza molto la sua “saturninità” ed apice di un durissimo quadrato a T. Si ripete, inoltre, l’aspetto Luna/Mercurio, in semiquadrato, stavolta.

    La cuspide della VI casa, invece, non sembra presentare similitudini apparenti con gli esempi in precedenza esaminati, essendo posta in Cancro/Leone eppure è altrettanto emblematica: il I dispositore della VI è proprio la Luna, sulla cui infelice posizione in XI casa già ci siamo sufficientemente soffermati, e lo stesso dicasi per il II dispositore della VI, il Sole, posto, come abbiamo già visto, in XII, in Aquario e in aspetto ad Urano.


    4° esempio (fig. 4): Soggetto D

    È questo il caso di un’epilessia di origine traumatica: il soggetto in questione, nel luglio 1982, ha subito un grave incidente automobilistico che lo ha portato in coma per 12 giorni.

    Ritroviamo l’aspetto (di opposizione, in questo caso) Urano- cuspide VI casa. Anche qui Urano è in posizione predominante, essendo in aspetto al MC, all’Asc. (semisestile), alla Luna e soprattutto collocato in XI casa!

    Per quanto riguarda la Luna, stavolta viene a collocarsi nel mercuriale segno dei Gemelli, non produce aspetti con Nettuno, ma mantiene l’aspetto con Mercurio (sestile) e Saturno (quadrato). Degno di nota è proprio il segno occupato dal Luminare: i Gemelli, in analogia con la III casa, quella dei trasporti e dei veicoli, a sottolineare la sfumatura che caratterizza la patologia che differenzia questo dagli altri casi: un’epilessia derivata da un trauma causato da un incidente automobilistico (III casa)…

    La VI casa ritrova coinvolti ancora Pesci e Ariete ed in quest’ultimo segno è collocato lo stellium Marte/Sole/Mercurio congiunti ed in aspetto a Nettuno, in Il casa: spese (Il casa) per cure mediche e farmaci (Nettuno) atte a curare problemi di salute (VI casa) per un evento traumatico durante uno spostamento (congiunzione Sole/Marte/Mercurio in VI) coinvolgente il sistema nervoso e la testa in particolare (VI tra Pesci e Ariete) con rischio per la vita del soggetto stesso (sestile di Mercurio alla Luna, posta in VIII, la morte, e a sua volta in aspetto all’Asc.).

    CONCLUSIONI

    I casi esaminati, anche se in numero insufficiente per una vera statistica in merito, ci sembrano già sufficienti a sottolineare l’importanza, in questa patologia, del Pianeta Urano, del quale M. Frisari (5) scrive “… Urano il Pianeta dell’elettricità governa tutte le attività elettriche del sistema nervoso. L’astrologo diagnosta noti che Urano in aspetto armonico o dissonante ad altri corpi celesti nell’oroscopo natale predispone a disturbi nervosi”. Non desta particolare meraviglia quindi trovare proprio Urano in aspetto alla cuspide del campo VI le patologie in tre casi su quattro. Appaiono degni di nota anche gli aspetti Urano/Nettuno (tre temi su quattro malgrado l’appartenenza dei soggetti a generazioni diverse), e, soprattutto, il suo aspetto con gli assi Asc. e Mc (in tutti i Temi) che determinano l’impronta uraniana del tessuto psicologico e cerebrale del soggetto esaminato.

    Ma, ovviamente, non è sufficiente un solo aspetto o una sola posizione planetaria a determinare una patologia così complessa e ci sembra a questo punto molto importante sottolineare la posizione della Luna/psiche che in ogni tema va ad aggravare il tessuto uraniano di base già così problematico: prevalentemente collocata in Capricorno (tre Temi su quattro) presenta una costante ripetizione degli aspetti con Mercurio, dei quali ancora Frisari (6) sottolinea che “..nel periodo della vita localizzato tra la nascita e l’undicesimo anno di vita vi possono essere dei disturbi nervosi lievi con alterazioni nella fonazione e dell’espressione verbale”, e con Saturno (tutti i Temi esaminati) mentre in ben due casi la Luna è addirittura vertice di un quadrato a T ove gli altri due vertici sono sempre Saturno e Urano!

    Proprio queste difficili posizioni lunari sembrano sintetizzare, in fondo, ciò che la tradizione popolare ha teso a semplificare, dando l’appellativo di “selenico” a colui che è affetto da questa patologia, attribuendo una causa diretta, quindi, alla Luna, limitandosi a registrare in modo semplicistico un effetto che poi il singolo Tema, puntualmente, conferma.


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    Nau scusa l'ignoranza, questo discorso può valere anche per soggetti non epilettici, ma comunque più a rischio di convulsioni?
     
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    CITAZIONE (_NightSky_ @ 28/9/2016, 07:43) 
    Nau scusa l'ignoranza, questo discorso può valere anche per soggetti non epilettici, ma comunque più a rischio di convulsioni?


    L'articolo parla dell'epilessia, nello specifico. Che tipo di convulsioni?
     
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    Quando ho scritto mi riferivo alle convulsioni da febbre... Poi sono arrivati i risultati degli esami ed era invece proprio epilessia.
    Posso inviarti un MP? Non voglio consulti, ma forse può esservi utile per approfondire l'argomento.
     
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    Si, certo, mandami MP.

    Se le convulsioni erano manifestazioni di epilessia allora si. Vale anche x loro.
     
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4 replies since 6/3/2013, 12:17   138 views
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