L'esperienza pre-morte di Ben Breedlove

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  1. biancajana
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    L'ESPERIENZA PRE-MORTE DI BEN BREEDLOVE






    Fonte d’ispirazione – I video realizzati da Ben Breedlove, il diciottenne del Texas morto per arresto cardiaco nel giorno di Natale, hanno saputo aiutare non solo i famigliari, ma anche tante altre persone che hanno testimoniato online le loro storie, spesso purtroppo simili a quelle del teenager.

    Amici e famiglia – Deanne Breedlove, la madre di Ben, ha spiegato ad un quotidiano locale che i video sono stati un dono per loro. “Vederlo così sicuro e non intimorito di fronte alla morte, tanto da condividere i suoi sentimenti con altre persone è stato commovente.“, ha raccontato la donna.

    Uno dei suoi migliori amici, Grant Hamill, ha spiegato come Ben gli confidasse che ogni volta che perdeva conoscenza si ritrovasse in un posto che definiva un’anticamera del paradiso. “Ogni volta che arrivava lì c’era qualcosa che gli diceva di tornare indietro e pensava che questo fosse il motivo per cui si risvegliava“. Grant ha poi proseguito aggiungendo che Ben non aveva mai provato una sensazione così intensa di pace e che ogni volta era sempre più difficile ritornare: “penso che questa ultima volta fosse semplicemente pronto ad andare e abbia deciso di non ritornare“. La stanza di attesa, come lui la descriveva, era talmente bella che Ben gli aveva confidato di essere stanco di dover tornare in una realtà in cui era limitato e avrebbe voluto vedere finalmente cosa lo attendeva.

    Il rapporto con gli amici - Il giorno di Natale Ben ha voluto uscire all’aria aperta con la sua videocamera, ma non si è sentito bene e quando è tornato in casa è svenuto e ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile.

    Durante l’estate Ben ha vissuto un periodo di salute che gli ha permesso di stare insieme ai suoi amici e praticare wakeboarding.

    Tra i progetti del diciottenne c’era quello di fare skydiving dopo essersi diplomato, ma le sue condizioni di salute sono rapidamente peggiorate nel corso di pochi mesi e il suo cuore è diventato sempre più debole.

    Ben inizialmente non ha parlato molto della sua malattia con gli amici ma, con il passare del tempo, ha iniziato a condividere con loro pensieri e spiegazioni su quello che stava vivendo. Le sue parole e i suoi video hanno aiutato tutti ad accettare con meno tristezza la sua morte. Nelle ultime conversazioni con il suo amico, Ben ha fatto di tutto per confortarlo: “non voleva che fossi triste, voleva solo essere sicuro che io sapessi che lui sarebbe stato bene”.

    Averlo visto sorridente e così sicuro nei video, ha aiutato Grant a superare il momento di grande dolore causato dalla perdita del suo amico.

    Su internet sono veramente numerosi i commenti pieni di emozione e affetto in cui chi non ha mai conosciuto Ben lo ringrazia per il suo esempio e per aver raccontato con semplicità ed umanità i problemi, le paure e le speranze che affrontano ogni giorno moltissimi malati e le loro famiglie.

    Beatrice Pagan



    Ecco il suo racconto:

    Ciao, mi chiamo Ben Breedlove,

    per tutta la vita ho avuto una malattia al cuore: Hcm, acronimo per cardiomiopatia ipertrofica.

    È una condizione molto seria e pericolosa.

    Mentre crescevo, imparavo sempre più quanto fosse pericolosa.

    Mi spaventava molto e odiavo quel sentimento.

    Non mi era permesso praticare nessuno degli sports che invece facevano i miei amici.

    Sembra che mi sia perso tutta quella parte della mia vita.

    Speravo sempre di poter essere come tutti gli altri.

    Ma questa è una cosa con la quale ho imparato a convivere e ad accettare.

    La prima volta che ho incontrato la morte è stato quando avevo quattro anni.

    Ho avuto un colpo apoplettico, spaventoso vero?

    Lo zucchero nel mio sangue è sceso a 14.

    Non ricordo molto di quel giorno.

    Eccetto una cosa che non dimenticherò mai.

    Mi stavano portando sulla barella lungo la hall,

    due infermiere che la spingevano e mia madre che correva di fianco.

    C’era questa luce splendente sopra di me…

    Non riuscivo a capire cosa fosse perché era così luminosa.

    Dissi a mia madre: “Guarda quella luce splendente” e puntai in alto.

    Lei disse che non vedeva nulla.

    Non c’erano luci accese nella hall.

    Io non riuscivo a staccare gli occhi da quella luce e a smettere di sorridere.

    Non avevo nessuna preoccupazione, come se nient’altro al mondo avesse importanza.

    E continuavo a sorridere…

    Non riesco nemmeno a descrivere la pace… quanto fosse forte il senso di pace che mi metteva quella luce.

    Non scorderò mai come mi sono sentito quel giorno.

    Dopo quell’episodio le cose andarono bene per un po’ di anni.

    Fino al 2007, quando il mio cuore mi diede ancora problemi.

    I dottori decisero che bisognava fare qualcosa.

    Il 3 maggio 2009 sono stato operato per impiantare un pacemaker/defibrillatore

    Fu una grande sfida per me, ma non avevo scelta.

    In quel momento il mio problema al cuore mi diede un peso più grande.

    Ero triste,

    Estate 2011, la seconda volta che ho sfidato la morte.

    Andai in sala operatoria per le tonsille.

    Un’operazione da tutti i giorni per i dottori.

    Mia madre e mia sorella stavano nella sala d’aspetto.

    Il cappellano entrò e disse: “Dobbiamo pregare”.

    “Tuo figlio è andato in arresto cardiaco e stanno cercando di rianimarlo.”

    È stato un miracolo che siano riusciti a riportarmi indietro.

    Avevo paura di morire e sono contento di non essere morto.

    Dopo questo episodio, ho cercato di dimenticare tutto e di non preoccuparmi.




    Circa due settimane fa, 6 dicembre 2011,

    è stata la terza volta che ho sfidato la morte.

    Ero a scuola e camminavo nell’atrio,

    mi sono sentito venir meno e mi sono seduto su una panchina.

    Sono svenuto.

    La cosa che ricordo è che mi sono svegliato circondato da personale medico.

    Non riuscivo a muovermi, né a parlare, potevo solo guardare quello che stavano facendo.

    Hanno messo gli elettrodi sul mio petto.

    Ho sentito uno di loro che diceva: “Sono pronti.”

    E gli altri hanno detto: “Via!”

    Sono svenuto di nuovo.

    Il mio cuore si è fermato e sono rimasto senza respirare per tre minuti.

    Quando i corpi delle persone muoiono, il cervello ancora vive per un po’ di tempo.

    Li ho sentiti dire: “Non respira, il cuore è fermo, non c’è polso.”

    Ho pensato: sto morendo…

    Quello che è successo dopo, non sono sicuro se si sia trattato di un sogno o di una visione,

    ma mentre ero ancora senza conoscenza, mi trovavo in questa stanza bianca.

    Niente muri, si estendeva in ogni direzione.

    Non c’erano suoni, ma quella stessa sensazione di pace che provai quando avevo quattro anni.

    Indossavo un abito molto bello e anche il mio rapper preferito, Kid Cudi.

    Perché lui fosse il solo con me in quella stanza, sto ancora cercando di capirlo,

    ma mi specchiavo in uno specchio davanti a me.

    La prima cosa che ho pensato è stata: “Caspita, stiamo proprio bene!”

    Provavo di nuovo le stesse cose, non riuscivo a smettere di sorridere.

    Poi ho guardato me stesso nello specchio, ero fiero di me,

    di tutta la mia vita, di tutto quello che avevo fatto.

    Era il più bel sentimento.

    Kid Cudi mi ha portato a una scrivania fatta di vetro e mi ha messo una mano sulla spalla.

    Proprio in quel momento è partita Mr. Rager, la mia canzone preferita scritta da lui.

    La parte dove dice: “Quando finirà la fantasia… quando comincerà il Paradiso?”

    E poi ha detto: “Vai adesso.”

    Proprio in quel momento mi sono svegliato e il personale medico stava facendo CPR (Resurrezione cardiopolmonare).

    Non volevo lasciare quel posto.

    Desideravo non svegliarmi mai più.

    Credete negli angeli o in Dio?

    Io si.



    Ben Breedlove 1993 - 2011



    Video correlati: www.youtube.com/watch?v=tmlTHfVaU9o www.youtube.com/watch?v=a4LSEXsvRAI


    BACI angel1
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Lo credo che è felice ora! Qui aveva una vita di costrizione e lí, invece, corre libero e felice !

    :)
     
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