La Porta Magica di Roma e i Rosacroce

Roma, 14 giugno 2012

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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Giovedì 14 giugno 2012, alle 19.00

    presso Teatro il Vascello in via Giacinto Carini 78, Roma.

    Relatore: Mino Gabriele Massimo
    con un intervento di Gustavo Raffi

    La Porta Magica di Roma e i Rosacroce

    Al di là delle chiacchiere esoteriche e del naturale fascino che suscita il singolare monumento, la porta marmorea di Piazza Vittorio a Roma – ad un accurato esame del suo messaggio – non rappresenta altro che una dotta sintesi di simboli, scelti e tratti da alcuni testi rosacrociani editi nel Nord Europa nella prima metà del XVII secolo, o poco dopo. L’ideatore della porta con le sue scritte e segni enigmatici fu, com’è noto, il nobile romano Massimiliano Palombara, che la fece collocare a un ingresso dei suoi horti sull’Esquilino, verosimilmente nel 1680 (da Alchimia e iconologia di M. Gabriele).

    La Conferenza del Prof. Mino Gabriele verterà sul significato ermetico e alchemico del simbolismo e dell’iconografia della Porta Magica, probabilmente intesa dall’artista quale “soglia” entro un percorso iniziatico di purificazione e spiritualizzazione, come pure sul tema dell’adesione del marchese Palombara al movimento esoterico dei Rosacroce, diffuso in Europa dall’inizio del Seicento e attivo anche a Roma nell’ambito del circolo della Regina Cristina di Svezia, come spiega Gabriele «all’interno di quel cenacolo che sappiamo formato anche da personaggi di primo piano nella speculazione e sperimentazione alchemiche».


    I sette segni - sigilli presenti sulla Porta Magica, copia fedele delle sette syllabae chymicae stampate nella Commentatio de Pharmaco Catholico di Johannes de Monte-Snyder (1622)

    Mino Gabriele è professore ordinario presso l’Università di Udine, dove insegna “Iconografia e Iconologia” Studioso noto per i suoi lavori sulla tradizione simbolica nell’arte e nella letteratura medievali e rinascimentali, come per le ricerche in ambito ermetico e alchemico. Ha pubblicato, fra l’altro, Il giardino di Hermes. Massimiliano Palombara alchimista e rosacroce nella Roma del Seicento (1986); Alchimia. La tradizione in Occidente secondo le fonti manoscritte e a stampa (1986); Le incisioni alchemico-metallurgiche di Domenico Beccafumi (1988); L arte della memoria per figure (2006); Alchimia e iconologia (2008). Ha curato l’edizione di testi inediti, tra cui il De la trasmutatione metallica. Poema del XVI secolo di Antonio Allegretti (1981) e Le précieux Don de Dieu (1988); si ricordano inoltre: Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna (con Marco Ariani, 1998), Corpus iconographicum di Giordano Bruno (2001), Il Libro degli Emblemi di Andrea Alciato (2009), Sui simulacri di Porfirio (2012).

    Gustavo Raffi Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

    Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare:
    Teatro il Vascello in via Giacinto Carini 78, Roma, tel. 065881021.
    Grande Oriente d’Italia Servizio Biblioteca in via di S. Pancrazio 8, Roma, tel. 065883214
     
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