Timeo

La visione matematica delle cose

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  1. †¢aNNeLL@&ƒiØRið’A®an©i؆
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    Platone dedicò una sola opera al mondo sensibile (“il mondo in cui si muove l’uomo”), questa ci viene presentata come una continuazione della Repubblica,come se, dopo aver parlato dello Stato ideale,ci presentasse il mondo fisico in cui lo Stato deve operare.
    In questo dialogo scritto nella vecchiaia,Platone tenta di sciogliere il rigido dualismo tra mondo delle idee e mondo delle cose,alla luce di una considerazione più unitaria della realtà.
    Nel Timeo viene quindi approfondito il problema cosmologico dell’origine e della formazione dell’universo. Ovviamente, il mondo naturale non ha la stabilità e saldezza delle Idee e dunque non può essere oggetto di scienza nel senso rigoroso del termine. Tuttavia, su di esso si può almeno formulare un discorso verosimile. Uno studio del mondo della natura è dunque possibile: ma ciò non dice che esso costituisca scienza. Per Platone infatti, la scienza verte soltanto intorno a ciò che è stabile e saldo e concepibile con l'intelligenza; intorno alla natura che non ha saldezza né stabilità, ci potranno essere solo conoscenze probabili (Tim., 29 c-d). Un “racconto probabile” dunque è tutto ciò che Platone si propone di offrirci intorno alla natura.
    Il discorso copre tutto il campo della conoscenza naturale ed è suddivisibile in tre parti:
    1. I fondamenti teoretici;
    2. Le operazioni del Demiurgo;
    3. Il principio materiale e la natura dell’uomo.

    Per meglio comprendere il rapporto che esiste tra idee e cose,viene introdotto un termine “mediatore”: δημιουργός, una sorta di “divino artefice” dotato di intelligenza e volontà che si trova in una posizione intermedia tra Idee e cose.
    Ciò che impedisce al mondo di essere perfetto è la materia,Chora o anànche (Necessità), priva di vita e limite dell’ opera del δημιουργός. Il mondo quindi era inizialmente un caos informe e δημιουργός, amando il Bene, ha voluto ordinare le cose del mondo ad “immagine e somiglianza” delle idee, comunicando loro una parte di perfezione dei modelli iperuranici. Importante sottolineare che δημιουργός NON è un creatore,ma un semplice “PLASMATORE” di una materia preesistente, ha fornito le cose di un’ anima del mondo,che vivifica e ordina la materia,dando forma all’informe e trasformando l’universo in un immenso organismo vivente.
    Per rendere questo mondo più simile al modello ideale, il quale è eterno, ha inoltre creato il tempo, “immagine mobile dell’eternità”. Il tempo infatti,con il suo succedersi ordinato riproduce nella forma del mutamento l’ordine immutabile della realtà. Il tempo è misurato dal movimento degli astri,attraverso i quali si incarna la volontà del δημιουργός,che si serve di essi per formare e governare la scala gerarchica degli enti.
    Quindi, tutto ciò che esiste di positivo e di armonico è dovuto al δημιουργός, all’Intelligenza e alle idee,mentre tutto che esiste di negativo e disarmonico è dovuto alla materia,alla necessità.
    Avrete notato in questo dialogo un avvicinamento al pitagorismo: la struttura del cosmo formato dal δημιουργός è infatti di tipo matematico, le cose sono ridotte ai quattro elementi empedoclei (acqua,terra,fuoco,aria) a loro volta ridotti a poche figure geometriche essenziali,che vengono a loro volte ridotte a numeri.
    Di conseguenza, Platone nel Timeo giunge a interpretare i numeri come schemi strutturali delle cose e fa della matematica la “sintassi del mondo”, cioè codice di interpretazione di ciò che esiste. Di questa rielaborazione platonica del pitagorismo, è testimone anche Aristotele: sembra infatti che Platone, nelle “dottrine non scritte”, abbia finito con l’interpretare il mondo delle idee come un mondo di numeri,seppur diversi da quelli matematici, cercando di spiegare tutto mediante i concetti di “Uno” e “Diade”.
    Come si può vedere quindi, l’accostarsi di Platone al mondo naturale attuato non implica affatto un suo avvicinarsi alle ricerche dei naturalisti greci. Anzi, questi ultimi e in particolare Democrito, vengono combattuti da Platone proprio per ciò che per noi oggi è più scientifico: il loro spiegare tutto in termini naturalistici e meccanicistici. Pur non negando le cause meccaniche, Platone le subordina totalmente alle cause finali, basando la spiegazione della natura sulle nozioni di “scopo” e di “Bene”. Interessante in proposito sarebbe il confronto con la realtà secondo gli atomisti (Democrito, Epicuro, Lucrezio) e quella esposta da Diodoro Siculo,nonché ovviamente con la realtà secondo Aristotele (anche se credo abbiate già presente le principali differenze).
    Ricordo inoltre che il Timeo è l’opera platonica che ha influito maggiormente sulla filosofia e sulla scienza posteriore diffondendo il concetto di una Mente intelligente e ordinatrice del mondo, che rappresenterà lo schema di fondo con cui molti filosofi successivi e l’intero cristianesimo spiegheranno la realtà.


    Questo ovviamente è un sunto breve su questo interessante dialogo platonico,ma spero sia per voi interessante quanto per me. Tra l'altro, vorrei far notare, essendo questo un forum di astrologia, la somiglianza tra la nozione di tempo qui contenuta e la simbologia di Saturno nell' astrologia Cabalistica. ;) E sempre parlando di astrologia, provvederò in questi giorni ad aprire anche un thread sulla teologia astrale di Platone,contenuta nelle Leggi, della quale in genere si parla poco. :)


    Preciso che per essere il più chiara e concisa possibile mi sono basata principalmente sulle lezioni per gli studenti a loro volta basate sul testo di Abbagnano e Fornero.
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Veramente interessante !

    Grazie Cannella !!

    ^_^
     
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  3. †¢aNNeLL@&ƒiØRið’A®an©i؆
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    Prego! Sono contenta che ti piaccia! :) Avevo promesso ad Al un approfondimento sulla realtà vista da Platone ed eccone un assaggio. :) Ho cercato di essere breve e semplice,ma ci sono alcune cose che secondo me sarebbe bello approfondire,dato che siamo in un forum di astrologia.. ;)
     
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  4. Ulisside
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    CITAZIONE
    Per rendere questo mondo più simile al modello ideale, il quale è eterno, ha inoltre creato il tempo, “immagine mobile dell’eternità”.

    E' un concetto grandioso, grazie per la lettura!
     
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  5. †¢aNNeLL@&ƒiØRið’A®an©i؆
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    Ciao Ulisside! :)
    In effetti il concetto del tempo qui esposto è piuttosto interessante! Sono contenta che ti interessi l'argomento di questo post! :)
     
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4 replies since 20/4/2012, 23:58   106 views
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