Il Tarocco esoterico

Viaggio del Matto

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    Tarocco Esoterico

    L'uso esoterico dei Tarocchi si divide in quattro voci principali:

    - un sistema divinatorio per prevedere il futuro.
    - uno schema per l'ascesa iniziatica, il cosidetto "Viaggio del Matto".
    - un'esposizione dei principi cabalistici, ermetici e neopitagorici: i dieci Sephirot, i 22 percorsi, il Tetragramma, i quattro mondi, i quattro elementi, i Decani, ecc
    - uno strumento per la meditazione come parte di una fitta rete di corrispondenze ermetiche.


    Il Viaggio del Matto
    Il Viaggio del Matto o Progresso è un'allegoria della iniziazione spirituale. Potrebbe essere considerata come un’ analogia ermetica del classico ed influente “Progresso del pellegrino” di John Bunyan . Il titolo completo del lavoro di Bunyan è "Progresso del pellegrino da questo mondo a quello che sta per venire", il Progresso del Matto ha un sapore allegorico simile. Il tema di base è lo stesso: il risveglio spirituale e la trascendenza descritti come una sequenza di incontri e una progressione di temi di ampiezza sempre maggiore che conducono verso una meta spirituale. I dettagli specifici dipendono da chi racconta la storia. Per questo argomento sono rilevanti tre quadri narrativi :

    Il Viaggio del Matto come iniziazione neoplatonica delle parti dell'anima quando questa viene risvegliata dagli ordini del Cosmo.
    Il viaggio del Matto come schema di individuazione junghiana.
    Il Viaggio del Matto come ascesa sull'Albero della Vita cabalistico.

    Nel racconto neoplatonico, è opportuno dividere i trionfi in tre gruppi di sette carte, che corrispondono alle tre parti dell'anima.

    Il primo gruppo corrisponde all'anima animale, o anima degli appetiti, espressa nella sfera sociale. L'anima degli appetiti è caratterizzata dall’ attaccamento al mondo materiale, sotto forma di beni e desideri fisici, bisogno di fama, celebrità o riconoscimento e brama di potere spirituale o temporale. Non gestito, un eccesso di questi appetiti porta come conseguenza a considerare il male.

    Il secondo gruppo corrisponde all'anima razionale, alla sfera della moralità. Qui la lezione è imparare a regolare i desideri e avere una stoica fermezza di fronte alle prove e alle esigenze della vita .

    Il terzo gruppo corrisponde ai poteri preesistenti, fuori della sfera umana, che fanno da sfondo alla vita dell’uomo. L'anima intellettiva percepisce le strutture e le forme, esistenti,
    all'interno dell'intelletto divino, che danno origine a tutta l'esistenza.
    foolsprogresslrg


    Una certa flessibilità nell'interpretazione delle carte è necessaria per leggere questa storia nei trionfi dei Tarocchi, ma è comunque una buona storia. Si può provare, ad esempio, a leggere “I Tarocchi: Storia, Simbolismo e Divinazione” di Robert M. Place..
    www.digital-brilliance.com/themes/Fools%20Progress%20sml.jpg

    Il racconto junghiano richiede una certa comprensione della psicologia dello psicologo svizzero CG Jung. Egli postulò che il nostro apparato cognitivo ha una struttura profonda che organizza l'esperienza in pattern chiamati archetipi. Questa struttura cognitiva profonda è inconscia e si impone sulla mente cosciente nello stesso modo in cui tendiamo a vedere volti nelle nuvole: gli archetipi vengono progettati in base ad esperienze elementari. Gli Archetipi ci forniscono una narrazione atta ad organizzare la nostra vita interiore. Jung ha esaminato la religione, il misticismo, e - in particolare –l’ alchimia, affermando poi di trovare temi archetipici simili a quelli che si verificano spontaneamente nei sogni e nelle fantasie dei suoi pazienti.

    Jung ha anche ipotizzato che la parte cosciente della nostra mente è in qualche modo consapevole dii essere divisa dall'inconscio e prova l’ impulso di essere tutt’uno con quella parte. Questo impulso è vissuto come un dramma in cui componenti progettati dalla psiche inconscia diventano reali e sembrano interagire con l'ego cosciente. Per esempio, l'interazione di un uomo con una donna potrebbe venir colorato da proiezioni dell'anima, e allo stesso modo l'interazione di una donna con un uomo può essere dipinta dall'animus. Questi componenti creati dalla psiche portano a drammi stereotipici.

    Quando si è completamente compreso che l'origine del dramma è interiore, gli archetipi dell'inconscio diventano parte dell’ego cosciente integrandovisi con una conseguente sensazione di espansione. Il punto finale di questo processo di auto-trascendenza e di espansione è quello che Jung chiama il Sé che viene a sua volta vissuto come un archetipo di totalità, completezza, simmetria e santità trascendente. Il processo di espansione che lui chiama individuazione.

    Il Viaggio del Matto può quindi essere interpretato come un processo di individuazione con trionfi individuali che rivelano i contenuti archetipici. Vi è una notevole flessibilità nel decidere ciò che costituisce un "archetipo junghiano". L'elenco di base è costituito da Persona (maschera sociale), Anima (archetipo femminile ), Animus ( archetipo maschile), Ombra ( altro minaccioso) e Sé (il tutt’uno). Come opzione si possono aggiungere i membri del nucleo familiare (madre, padre, figlio), gli archetipi della narrativa (Eroe, Principessa, vecchio saggio, imbroglione) e gli eventi e le forze più importanti della vita. La tabella seguente mostra come i Tarocchi possano essere interpretati in termini di temi archetipici.

    Qui al link la Tabella, ho riportato i personaggi.
    www.digital-brilliance.com/themes/tarot.php

    Persona: Mago - Ruota della fortuna
    Anima: Papessa – Imperatrice
    Animus: Carro
    Ombra. Diavolo- Luna – Torre – Morte
    Sé. Mondo
    Madre: Imperatrice
    Padre: Imperatore – Papa
    Figlio: Sole – Matto
    Imbroglione: Mago – Matto
    Vecchio saggio: Eremita
    Eroe: Carro
    Principessa: Temperanza – giustizia – Forza – Mondo
    (Ri) Nascita: Giudizio
    Morte: Morte
    Congiunzione/ Sizigia. Amanti
    Spirito: Stelle

    Tradotto da mar-landy

    Tratto da: www.digital-brilliance.com/themes/tarot.php
    Metterò poi le altre teorie sul viaggio del Matto

    Edited by mar-landy - 16/3/2016, 10:04
     
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    Il Viaggio del Matto può essere riportato sull’ Albero della Vita della Kabbala dove assume il significato di racconto di ascesa mistica che porta alla perfezione, al tutto. E’ un approccio che fonde concetti neoplatonici e junghiani.

    Un’esposizione ermetica


    I Tarocchi possono essere utilizzati come un’esposizione della Kabbalah ermetica. Una credenza, sviluppatasi principalmente nel 19esimo. secolo in Francia, era quella che i Tarocchi fossero in origine un’ esposizione di dottrine ermetiche che, diventata corrotta, necessitava di un rinnovamento. Una delle credenze priincipali era quella che vedeva nei ventidue arcani dei Tarocchi le corrispondenze con le 22 lettere dell'alfabeto ebraico. Questo è stato uno dei segreti, riportati nei documenti di codificazione, utilizzato per fondare l'Ordine Ermetico della Golden Dawn, che ora è diventato convinzione diffusa. Molti mazzi moderni contengono dei simboli che si rifanno a queste corrispondenze. Fra i mazzi più noti ci sono i Tarocchi di Thoth, nati dalla collaborazione tra Aleister Crowley, membro della Golden Dawn e l'artista Lady Frieda Harris. A parte qualche eccezione, si rifànno alla Golden Dawn per quanto riguarda le attribuzioni delle lettere ebraiche al 22 sentieri dell'Albero della Vita. Questo sistema di corrispondenze tra le lettere e i percorsi si differenzia dalle fonti ebraiche tradizionali che seguono il Sepher Yetzirah, Il Libro della Formazione.

    Si possono fare molti collegamenti tra la Kabbalah e i Tarocchi. La maggior parte di questi sono basati su corrispondenze numeriche, eccone alcuni:

    • i quattro semi corrispondono ai Quattro Mondi.
    • le dieci carte numerate corrispondono alle dieci Sefirot dell'Albero della Vita.
    • le quattro figure corrispondono alla Partzufim (Personificazioni)di padre, madre, figlio, figlia.
    • i 22 Arcani corrispondono ai 22 percorsi dell’Albero della vita ma allo stesso tempo anche all’insieme degli elementi ( fuoco, acqua, aria), dei sette pianeti, e dei dodici segni zodiacali , che sommati assieme danno come risultato il numero 22.
    • i quattro semi corrispondono ai quattro elementi.

    thoth20tarot20tol20smal

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    I Tarocchi di Thoth posizionati sull'Albero della Vita, secondo un sistema di corrispondenze (leggermente modificato) della Golden Dawn

    da: www.digital-brilliance.com/themes/tarot.php

    Edited by mar-landy - 23/11/2011, 15:26
     
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  3. LaStregaDelMare»
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    La lettura in chiave ermetica del Tarocco è preponderante. Io non riesco a farne a meno anche se mi si chiede un consulto diciamo banale, perchè "tutto è progressione" (o regressione). In quest'ottica anche "la cotta per il vicino di casa" o "la lotta con il collega del lavoro" dipendono momenti di riflessione nel Cammino del Matto che è il grande protagonista del mazzo, inizio e fine, principio non generato ma generante.

    Quella del Matto è un figura complicata più che complessa perchè sfugge sempre qualcosa. Anche quando esce nel gioco non puoi far meno di pensare "che cosa mi vuoi raccontare?"

    Io personalmente gestisco il Matto con le altre lame intorno che lo determinano in qualche modo perchè Egli è il "non creato", la Potenza e non l'Atto.
    Molti cartomanti si confondono spesso su questi punti ma forse perchè fanno poche stese sull'IO, sull'evoluzione di quell'IO.

    Si tende a dimenticare che i Tarocchi sono anche chiavi di accesso. Il Matto è l'intero mazzo di chiavi ma bisogna sapere individuare la serratura giusta prima che la chiave giusta.
     
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  4. Mark Astromante
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    CITAZIONE (LaStregaDelMare» @ 16/5/2015, 12:16) 
    Quella del Matto è un figura complicata più che complessa perchè sfugge sempre qualcosa. Anche quando esce nel gioco non puoi far meno di pensare "che cosa mi vuoi raccontare?"

    Si tende a dimenticare che i Tarocchi sono anche chiavi di accesso. Il Matto è l'intero mazzo di chiavi ma bisogna sapere individuare la serratura giusta prima che la chiave giusta.

    Esattamente, assolutamente d'accordo con tutto quel che dici StregaDelMare!
     
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  5. LaStregaDelMare»
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    Grazie Mark. E' un aspetto questo dei Tarocchi su cui si discute sempre troppo poco.
    A me la cartomanzia piace in tutte le sue forme e mi piace fare "ricerca" sulle carte. Però credo che se qualcuno vuol davvero capirci qualcosa di Tarocchi debba investire negli studi in questo senso. Anche perchè, altrimenti, si tende a perdere di vista la coesione del "libro" chiamato Tarocco.
     
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  6. Mark Astromante
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    Hai detto bene StregaDelMare, le carte o i Tarocchi sono prima di tutto "ricerca", ricerca e quella ricerca di quel che ci manca, che ci sfugge e che non troviamo per arrivare a comprendere la "vera essenza" delle cose, questioni, persone, problemi e non meno, anche della vita in tutte le sue sfaccettature!

    Insomma... sono assolutamente e nuovamente d'accordo con te con quanto affermi!!
     
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    Eccomi qui a commentare, finalmente! ;) Trovo tutto molto affascinante. Grazie dello spunto, Mar. ^_^

    Sento molto mia l'impostazione del post iniziale sulle influenze neoplatoniche e sull'interpretazione junghiana del Tarot, su cui peraltro attualmente sto facendo ricerche, però ho sempre trovato che quelli la Golden Dawn e chi per loro abbiano frainteso clamorosamente molte cose. C'è sempre il classico problema del presupposto, che attanaglia ancora oggi filosofi e studiosi di PNL. Convintisi che gli Arcani fossero solo un mix di sapienza ebraica, i membri di questi ordini esoterici gif hanno forzato la purezza e la semplicità del linguaggio marsigliese inserendo simboli e altri stranezze solo per far tornare i conti. Per quanto riguarda i tarocchi di Thot, c'è lo stesso problema. Le carte contengono un chiaro linguaggio che si rifà alla sapienza egizia... ma non sono riusciti a trovare quello originario, e così l'hanno reinventato, disegnando un nuovo mazzo. Per carità, esotericamente tutto molto interessante, ma filologicamente poco serio, dal mio punto di vista.

    Tornando a Jung, credo che l'applicazione della psicologia archetipica alla lettura pratica oggi sia ancora poco diffuso. Io lo sto applicando e vedo dei buoni risultati, perché permette di indagare le dinamiche psichiche alla radice del problema di chi consulta le carte. Il lavoro dello psicologo svizzero da questo punto di vista è grandioso e davvero pionieristico. E' un peccato che egli si sia occupato poco di Tarocchi. Ma è anche vero che i tempi non erano ancora maturi e che probabilmente quelle carte erano ancora circondate da un'aura troppo misterica...
    Chissà. In ogni caso, l'avere riconosciuto la presenza delle Idee platoniche come organi vitali della psiche e comuni a tutto il genere umano ci facilità molto le cose. Che allora l'intero mazzo sia da considerarsi come un grande "Inconscio Collettivo" in miniatura che spiega le nostre dinamiche interiori? Io la vedo così, poi posso sbagliarmi :unsure:

    Una buona serata a tutti voi.
     
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    Ciao Hero, sono d'accordo che le varie scuole esoteriche abbiano voluto trovare un collegamento, origine, con le antiche civiltà e anche abbinamenti astrologici e numerologici a tutti i costi.

    Per quanto riguarda Jung, è decisamente un approccio diverso ed è interessante la tua idea dell' Inconscio collettivo". :)
     
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  9. Sibilla
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    Trovavo questa discussione estremamente interessante.
    Mi sto avvicinando ai Tarocchi di Toth e sono estremamente affascinanti.
    Ho sempre pensato che molte persone attiribuiscono alla cartomanzia un esclusivo fine divinatorio ma i tarocchi sono molto di più.. Ogni particolare della figura, del colore, della numerazione ha un preciso significato ed è riduttivo usare questo profondo mezzo di conoscenza a mera risposta pratica.
    Come la fiaba attraverso i suoi simboli suggerisce un percorso utilizzando simboli immediati anche a un bambino (seppure inconsapevolmente) e indica una via per l'acquisizione di consapevolezza, così sono i tarocchi.
    Riferimenti al tarocco esoterico si trovano disseminati anche nella Divina Commedia di Dante.
    Ad uno studio attento.. Si possono individuare gli arcani maggiori.
    Anche quello che Dante propone è un viaggio dentro se stesso alla ricerca della conoscenza di ciò che con la ragione non si raggiunge.
     
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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Purtroppo sai, l'oscurantismo della Chiesa Cattolica ha portato a questo. Per me lo studio su Dante dovrebbe avere altro approccio, ma dovremmo studiare anche le Tavole di Toth che contengono un sapere immenso. Sono d'accordo che l'approccio divinatorio ai Tarocchi o altri mazzi sia una limitazione. Rappresentano l'universo e chi è in grado di decodificarlo ha un grande dono. L'ignoranza fa si che vi siano dei pregiudizi ma anche perché ci sono persone che manipolano la persona in difficoltà. Ma questo lo fa anche la Chiesa, a mio parere.
     
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  11. Sibilla
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    Mi ero persa la tua risposta!! Non mi è arrivata notifica Concordo pienamente con te!
    Sto approcciando al libro di Toth. Bellissimo.

    Aggiungo: le caste (tra cui la Chiesa) non vogliono che altri arrivino alla comprensione dell'universo... Come potrebbero tenerle sotto controllo?
    È allora mettono paura... Chi si avvicina ai Tarocchi si avvicina a Satana etc... Etc...
    Io rispetto tutti i "credo" ma sono dubbiosa sull'uso che ne fanno le caste!
    Certo.. Il cammino interiore consapevole, rende liberi. 💕
     
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10 replies since 20/11/2011, 19:19   1157 views
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