la Terra verso la bancarotta

27 settembre 2011

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    Terra verso la bancarotta

    Arriva l'Overshoot Day

    Dal 27 settembre il bilancio tra risorse rinnovabili e consumi entra in rosso. Occorrerà cominciare a utilizzare fonti che non si ricaricano, creando forti squlibri ambientali

    di ANTONIO CIANCIULLO


    Il 27 settembre il pianeta entra in rosso. E' l'Earth Overshoot Day. Non siamo ancora al default ecologico, ma la minaccia di bancarotta è concreta e costerebbe più del tracollo della Grecia. Abbiamo consumato tutte le risorse rinnovabili che la Terra ha a disposizione e per andare avanti dobbiamo indebitarci, cioè utilizzare ricchezza che non ci appartiene.

    Dobbiamo tagliare le foreste che servono a rallentare la corsa del caos climatico, rubare altri pesci a un mare che si impoverisce anno dopo anno, prelevare acqua dalle vene fossili che non si ricaricano, usare energia fossile turbando l'equilibrio dell'atmosfera, azzerare prati per darli in pasto al cemento.

    Continuando così, con una popolazione che sta per sfondare il muro dei 7 miliardi e i consumi pro capite globali in continua crescita, entro la metà del secolo il nostro debito supererà il 100 per cento del Pil ambientale: per portare i conti in pareggio dovremmo avere a disposizione un secondo pianeta. Il calcolo viene dal Global Footprint Network, la rete che calcola la biocapacità globale e la confronta con l'impronta ecologica, cioè con la quantità di risorse e di servizi richiesta dalla specie umana.

    "Oggi estraiamo e utilizziamo circa 60 miliardi di tonnellate di materie prime l'anno: è il 50% in più rispetto a 30 anni fa", osserva Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf. "E' come se mettessimo in circolazione ogni anno 40 miliardi di automobili che per essere parcheggiate richiederebbero uno spazio delle dimensioni di Italia e Austria messe insieme. Ogni essere umano utilizza in media oltre 8 tonnellate di risorse naturali l'anno, 22 chili al giorno. Se si includono i materiali di estrazione inutilizzati, il conto sale a 40 chili pro capite al giorno".

    Se due fattori pesano in negativo (aumento della popolazione e aumento dei consumi pro capite) ce n'è uno che gioca un ruolo positivo: il miglioramento della tecnologia che permette di fare di più con meno. Ma finora questa voce non è stata in grado di bilanciare la pressione congiunta della crescita demografica e dei consumi.

    "Spingere sul miglioramento tecnologico è necessario e in particolare l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili giocheranno un ruolo fondamentale", aggiunge Roberto Brambilla, della Rete Lilliput. "Ma non possiamo pensare di vincere questa partita senza intervenire anche sugli stili di vita. Prendere l'autobus al posto della macchina una o due volte in più a settimana, ridurre il consumo della carne, sostituire lo spostamento materiale con lo spostamento di informazioni sul web sono tutti modi per migliorare la nostra vita alleggerendone l'impatto ambientale".

    "Se la limitazione delle risorse si rafforza ancora, sarà come tentare di risalire su una scala mobile che scende", conclude Mathis Wackernagel, lo studioso che costituisce il punto di riferimento obbligato per gli studi sull'impronta ecologica. "Dobbiamo approfittare di questa crisi profonda dell'economia per ricostruirla in modo più sano e duraturo. Un recupero di lungo termine avrà successo solo se avviene contemporaneamente a una sistematica riduzione della nostra dipendenza da risorse che sono limitate. Cambiare rotta è possibile, ma è un percorso che dobbiamo cominciare subito".

    La Repubblica 26 settembre 2011
     
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    Il broker alla Bbc: ''Goldman-Sachs governa il mondo''
    (27 settembre 2011)

    "I politici non governano il mondo, è Goldman-Sachs a governarlo": il broker indipendente Alessio Rastani ha lasciato senza parole gli intervistatori della BBC, aggiungendo in diretta che "in un meno di un anno spariranno i risparmi di milioni di persone, senza che né mercati né governi possano farci nulla"

    http://tv.repubblica.it/mondo/il-broker-al...eo=&ref=HRESS-5

    Per coloro che comprendono l'inglese, ascoltate questa intervista rilasciata alla BBC da questo Broker indipendente in cui afferma che presto i risparmi dei lavoratori saranno polverizzati. Afferma inoltre che dobbiamo prepararci, che i politici non governano il mondo ma la Goldman & Sachs e che sognano un'altra recessione perché alcuni faranno molti soldi da questa recessione mondiale, come avvenne negli anni Trenta del secolo scorso...fu una depressione mirata per far fare i soldi ai pochi che l'avevano cercata e provocata.

     
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