NEUTRINI PIÙ VELOCI DELLA LUCE: EINSTEIN "TREMA"

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    ROMA - La velocità della luce non è più un pilastro indiscutibile della fisica contemporanea: lo dicono i tantissimi dati presentati oggi al Cern di Ginevra, tanto precisi, minuziosi e dettagliati da superare praticamente indenni il primo esame severo della comunità scientifica. I dati della collaborazione internazionale Opera indicano senza equivoci che i neutrini sono più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato è ottenuto dall'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). I ricercatori, coordinati da Antonio Ereditato, hanno analizzato oltre 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall'acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso. I dati presentati oggi dimostrano che impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. I dati, presentati da Dario Autiero, sono stati raccolti negli ultimi tre anni, durante i quali sono stati misurati e rimisurati più volte con l'aiuto di Gps e orologi atomici. Alla calibrazione ha contribuito perfino il tremendo terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009, che ha lasciato una linea spezzata, rompendo la continuità dei dati. Il risultato, completamente inaspettato, è che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce.

    «Gli strumenti che abbiamo utilizzato non era stati progettati a questo scopo», ha detto Ereditato. «Il nostro obiettivo era studiare l'oscillazione del neutrino, ma per scrupolo abbiamo deciso di fare anche delle misure accessorie», ha aggiunto. «Adesso la speranza è che altri esperimenti indipendenti riescano a confermare o meno la scoperta». I test di conferma sono già pronti negli Stati Uniti e in Giappone, ha detto il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. Ci vorrà un anno per confermare o meno i risultati. Se quello che ha osservato nei neutrini che viaggiano tra il Cern e il Gran Sasso risulterà vero, le conseguenze potrebbero essere enormi: «cambierebbero il nostro modo di vedere l'universo», ha detto il presidente dell'Infn, Roberto Petronzio. Ad esempio, potrebbe esistere una nuova costante dell'universo. La percezione, ha osservato, è che «si possa cominciare a ragionare su una nuova scala e che si entri in un territorio sconosciuto della fisica, nel quale si potrebbero incontrare, per esempio nuove dimensioni o addirittura una nuova costante fondamentale dell'universo». La fisica potrebbe essere travolta da una rivoluzione, ma tanto i fisici quanto i filosofi della scienza sono convinti che «Einstein non morirà». Ne sono convinti Petronzio, così come Bertolucci e lo stesso Ereditato. Per il filosofo Giulio Giorello, dell'università di Milano, «è ancora presto per dire che si è superato Eistein allo stesso modo in cui lui superò le teorie di Newton. Prima, per esempio, bisognerà trovare una teoria che spieghi quello che si è osservato». Di certo, ha aggiunto, il superamento della velocità della luce «rappresenta una violazione della relatività ristretta pubblicata da Einstein nel 1905, e ciò vuol dire che dobbiamo rivedere alcune idee fondamentali», serve insomma «un ripensamento profondo».

    LE CONSEGUENZE

    Se la scoperta che i neutrini hanno superato la velocità della luce sarà confermata, si apre uno scenario nuovo e un momento eccitante per la scienza, e, secondo i fisici «vi sarà spazio per scommesse intellettuali a cui dedicarsi». La scoperta per la prima volta mette in crisi la Teoria della relatività ristretta di Einstein. Pubblicata oltre 100 anni fa, nel 1905, questa teoria contiene due affermazioni rivoluzionarie: le leggi fisiche hanno la stessa forma sia nello stato di quiete che in quello di moto uniforme e la velocità della luce è la stessa, di 300.000 chilometri al secondo, indipendentemente dal sistema di riferimento, sia che venga emessa da un corpo in quiete che da un corpo in moto uniforme. Alla velocità della luce, spiega l'astrofisico Paolo De Bernardis dell'università La Sapienza di Roma, si propagano tutti i segnali di tipo elettromagnetico (oltre alla luce, i raggi X, raggi gamma, ultravioletti, infrarossi e microonde) e le onde gravitazionali, le increspature nello spazio tempo previste sempre dalla relatività di Einstein e generate da eventi cosmici violentissimi come collisioni fra stelle.

    Secondo la relatività ristretta, la velocità della luce non può essere superata ed è la velocità di particelle senza massa come le particelle della luce (i fotoni) nel vuoto. «Non si sa se i neutrini abbiano massa o no - ha osservato Giancarlo Ruocco direttore del Dipartimento di Fisica dell'università di Roma La Sapienza - è ancora in discussione ma se non avessero massa dovrebbero essere veloci come la luce, se avessero massa sarebbero più lenti. Finora, ha proseguito l'esperto, non si riteneva possibile arrivare o superare la velocità della luce. Perchè ciò, ha spiegato De Bernardis, richiederebbe o un'energia infinita o di non avere massa, come i fotoni. »Se la misura sarà confermata - ha proseguito Ruocco - ci vorrà uno sforzo intellettuale per superare la teoria della relatività ristretta che ovviamente resta valida ma va integrata per i corpi più veloci della luce«. »La scoperta è sconcertante - ha rilevato De Bernardis - sia a livello teorico sia sperimentale ed è importante che venga confermata da altri esperimenti indipendenti«. È sconcertante a livello sperimentale perchè, ha spiegato l'esperto, negli anni '80 per esempio quando è stata osservata l'esplosione di una supernova nella Nube di Magellano a 150.000 anni luce da noi, sono stati rivelati anche neutrini alla velocità della luce. »Se i neutrini fossero più veloci della luce - ha detto - sarebbero arrivati qualche anno prima«. Ma in quel caso i neutrini avevano un'energia più bassa dei neutrini dell'esperimento Opera. Se i dati saranno confermati, ha spiegato Ruocco, potrebbe significare anche che i neutrini più sono energetici più sono veloci, ma è ancora presto per fare deduzioni». Si potrebbe aprire un momento eccitante per la scienza, ha aggiunto Ruocco, come quello tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 e vi potrebbe essere spazio per scommesse intellettuali a cui dedicarsi.

    APPLAUSI E DOMANDE A GINEVRA

    Applausi e tante domande oggi all'Auditorium del Cern di Ginevra, dove il ricercatore italiano Dario Auterio ha illustrato e spiegato per quasi due ore i sorprendenti risulati ottenuti sulla velocità dei neutrini dall'esperimento Opera (che osserva il fascio di neutrini che va dal Cern di Ginevra ai Laboratori del Gran Sasso) davanti ad una sala gremita, interessata ed animata da «un sano scetticismo scientifico». Al termine di una presentazione su come i neutrini sono risultati più veloci della luce - una presentazione durata un'ora ed illustrata da numerose foto, grafici, testi e diagrammi - il primo commento della sala è spettato al Premio Nobel per la fisica Samuel Ting che ha citato anche il fisico Antonio Zichici, «che per primo nel 1979 lanciò l'idea dei laboratori nazionali del Gran Sasso». Poi è giunta la salva di domande per chiedere se proprio tutti i possibili fattori erano stati presi in considerazione. «Il seminario è stato estremamente interessante. È stato accolto molto bene, con lunghi applausi», ha osservato Benedetto Gorini, ricercatore al Cern di Ginevra. «Lo scopo del seminario era quello di confrontarsi con la comunità scientifica. C'era una sorta di scetticismo, ma di mestiere», e un «pò di scetticismo non inficia in alcuna maniera l'accoglienza della presentazione e del lavoro. Siamo pagati per essere scettici», ha aggiunto Gorini. Dalla presentazione infine «non sono emersi vizi di forma, ma servono complementi di indagini».

    23 settembre 2011

    Fonte: Leggo.it
     
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    Certo che sarebbe un bel colpo di scena....
     
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  3. Ely53
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    Una bellissima notizia di cui si parlerà a lungo, anche perché non finisce qui... ho sentito che ci sarà un bel seguito di studi e di ricerche in proposito. Come dice l'articolo "Servono complementi di indagine".


    Tuttavia, è curioso... sto facendo una riflessione.
    Fra il numero di studiosi che conosco e che collaborano con la nostra associazione Grazie Mio Dio ve n'è stato uno (da poco scomparso) che sosteneva esattamente - a livello teorico - ciò che è stato appena ottenuto dal CERN.
    Mi riferisco al filosofo della scienza Padre Ulderico Pasquale Magni, venuto a mancare alla veneranda età di 99 anni il 4 settembre scorso.

    Durante le sue conferenze spesso citava i "neutrini" e delle sperimentazioni che stava facendo il Cern di Ginevra... diceva che un giorno avremmo potuto superare la velocità della luce.
    Fra l'altro, a questo proposito, ci parlò anche di aver conosciuto bene Padre Ernetti, un suo quasi coetaneo, che a suo tempo disse di aver inventato una macchina capace di catturare immagini del passato, il cosiddetto "cronovisore".

    Certo è, come ho sentito in tv, che se questa scoperta dovesse davvero ribaltare la teoria di Einstein, non sarebbe più del tutto impossibile pensare di poter viaggiare nel tempo.

    Ma come ha giustamente affermato Roberto Petronzio:

    CITAZIONE
    Ad esempio, potrebbe esistere una nuova costante dell'universo. La percezione, ha osservato, è che «si possa cominciare a ragionare su una nuova scala e che si entri in un territorio sconosciuto della fisica, nel quale si potrebbero incontrare, per esempio nuove dimensioni o addirittura una nuova costante fondamentale dell'universo».

    Si potrebbero incontrare altre dimensioni...
     
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  4. Al Rami
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    i problema della fisica risiede nel fatto che le ipotesi vengano avvalorate da modelli matematici e non da osservazioni. In questi termini è fallace e paradossalmente non risulta essere una scienza. Vogliono prenderci per i fondelli certificando le varie discipline con etichette non pertinenti. Manca democrazia in ambito scientifico e i nomi sono solo accordi politici...
     
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  5. Mark Astromante
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    CITAZIONE (Al Rami @ 28/9/2011, 11:19) 
    i problema della fisica risiede nel fatto che le ipotesi vengano avvalorate da modelli matematici e non da osservazioni. In questi termini è fallace e paradossalmente non risulta essere una scienza. Vogliono prenderci per i fondelli certificando le varie discipline con etichette non pertinenti. Manca democrazia in ambito scientifico e i nomi sono solo accordi politici...

    Esattamente...
     
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    Hanno ritrattato, pare che le apparecchiature non fossero a posto, mah....
     
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  7. Mark Astromante
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    Solo le apparecchiature non sono apposto?
     
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    Così pare, ecco qui un link ad uno dei tanti articoli sulla smentita http://www.focus.it/scienza/i-neutrini-non...a-luce_C12.aspx

    Sembra strana la cosa!
     
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  9. Mark Astromante
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    Si, ho capito... certamente, la mia domanda era dal sapore un pò retorico e un pò provocatore!!
    Mah, vediamo e aspettiamo eventuali altre ed ulteriori conferme o smentite.
     
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  10. Mark Astromante
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    Albert Einstein e con lui annessa Teoria, dalle ultime news... possono dormire sonni tranquilli!!
    Almeno per ora...

     
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  11. Mark Astromante
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    Nuova conferma dell'errore sui Neutrini:

    www.ansa.it/scienza/notizie/rubrich..._157915849.html

    Il Fisico Ereditato, si dimette dopo l'errore ed il Flop:

    www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/...3148754175.html
    www.ilgiornale.it/interni/sorpresa_...ge=0-comments=1
    www.ansa.it/web/notizie/rubriche/as..._158867242.html
    www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=188224&sez=HOME_SCIENZA

    :ph34r:
     
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10 replies since 23/9/2011, 20:34   133 views
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