I terremoti nell'Astrologia

di Sandra Zagatti

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    Il terremoto nell’Astrologia (di Sandra Zagatti)





    RELAZIONE PRESENTATA AL
    VII CONVEGNO DI STUDI ASTROLOGICI DI RICERCA90
    VICO EQUENSE, 2-3-4 GIUGNO 2000



    La presente relazione è una sintesi della sezione tecnico-storica dello studio sui terremoti che Alberto Crescitelli ed io abbiamo da poco terminato e pubblicato. Ovviamente in questa sede non proporrò tutti i casi analizzati nel libro, ma mi limiterò a pochi esempi, augurandomi che siano almeno sufficienti ad illustrare la metodologia da noi adottata e la “sostanza” della nostra ricerca.(1)

    Ogni anno avvengono sulla terra milioni di terremoti. Solo poche migliaia sono però avvertibili dalla popolazione; tra questi alcuni sono distruttivi e provocano mediamente 10.000 vittime l’anno. In Italia, negli ultimi due secoli i terremoti hanno provocato più di 200.000 morti e migliaia di miliardi di danni. E i dati che riguardano l’intero pianeta sono ancora più impressionanti: soltanto in quest’ultimo secolo si contano più di tre milioni di vittime.
    Queste cifre drammatiche hanno scatenato, nel mondo della ricerca scientifica, una corsa contro il tempo per trovare metodi e formule utili alla difesa dall’evento sismico: lo sviluppo della sismologia è comunque relativamente recente e, nonostante ricerche e sperimentazioni sempre più avanzate e diffuse, la scienza riconosce di non essere ancora in grado di indicare dove, quando e con quale intensità si verificherà un terremoto, o di poterlo fare al massimo in modo approssimativo e in tempi non utili per una preventiva difesa della popolazione. La riduzione del rischio sismico si concentra quindi inevitabilmente su una politica di prevenzione, che viene espletata seguendo principalmente due vie: l’edilizia antisismica e l’educazione di massa.
    Tutto sommato, ai fini pratici, non fa molta differenza avere una tale conoscenza sui terremoti, rispetto a quando si pensava che fossero un castigo di Dio o, più tardi, fulmini sotterranei che si producevano in analogia a quelli atmosferici. Ed anzi queste antiche credenze – prive di “realismo” ma non certo di senso – almeno obbligavano l’uomo a meditare sul proprio comportamento, individuale e sociale, e sul suo rapporto con il Cielo…


    PRIMA PARTE
    L’OSSERVAZIONE DEI TERREMOTI


    Purtroppo anche l’astrologia si trova di fronte ad un’analoga limitazione conoscitiva. Fino ad oggi infatti, la maggior parte degli studi sui terremoti si è praticamente limitata ad un’osservazione a posteriori delle configurazioni celesti contemporanee all’evento sismico, e alla conseguente formulazione – o meglio constatazione – di una casistica di fattori ricorrenti, giudicabili dunque “a rischio”, e riassumibili più o meno nei seguenti:

    1.
    prevalenza di segni di Fuoco occupati;
    2.
    Marte, Sole, Urano o Plutone come dominanti planetarie;
    3.
    coinvolgimento ulteriore di Scorpione e VIII campo;
    4.
    aspetti dissonanti tra Urano e il Nodo lunare;
    5.
    aspetti dissonanti con l’Ascendente;
    6.
    congiunzioni sull’asse MC/FC;
    7.
    fase vicina a Luna piena;
    8.
    vicinanza del Sole agli equinozi o solstizi.

    Tale casistica è senz’altro corretta. Ma il punto è che considerando l’eventualità generica di ognuno o anche molti di questi fattori, il raggio dell’indagine previsionale si estenderebbe eccessivamente per essere utile in pratica, e forse – al contrario – volendoli considerare tutti si restringerebbe in modo altrettanto eccessivo e non realistico.
    Con il nostro lavoro, noi abbiamo cercato di definire e verificare altri strumenti per migliorare ed ampliare l’indagine sia conoscitiva che previsionale sui terremoti, ma prima di tutto abbiamo ovviamente ripercorso il cammino tradizionale, analizzando in modo obiettivo i temi dei terremoti più significativi di questo secolo e di alcuni più remoti. Ciò che abbiamo ritenuto di concludere al termine di questa prima fase di studio, concorda in gran parte con le conclusioni già tratte da altri studiosi del fenomeno, e vi aggiunge qualcosa in più, come vedremo.

    SAN FRANCISCO 1906
    image

    Inauguriamo la nostra breve “carrellata” dei terremoti di questo secolo con uno tra quelli più tristemente famosi. Il sisma superò gli 8 gradi di magnitudo, ma nella sua opera di distruzione fu affiancato dagli incendi che lo seguirono per tre giorni. Fu davvero una catastrofe: San Francisco, che durante il periodo della corsa all’oro era diventata, da semplice villaggio, una fiorente città di frontiera, fu letteralmente rasa al suolo.
    Il tema è emblematico, soprattutto per l’opposizione tra Urano retrogrado e Nettuno sull’asse MC/FC. Oltre ad una Croce a T, è visibile una sorta di modello “a Catino”, formato dall’incrocio di due trigoni circondato da tre sestili e bordato da un’opposizione, in cui il pianeta “focale” è quello che dà inizio alla configurazione (in questo caso Urano): pur sembrando una configurazione abbastanza neutra, l’abbiamo vista ricorrere davvero molte volte nei temi di terremoti, anche nella sua variante “a Secchio”, con il “manico” formato da due quadrature…



    INDIA 1934
    image

    In questo caso il tema è palesemente disarmonico, e pare infatti che gli astrologi indiani avessero predetto il terremoto: Grande Croce tra segni cardinali, Ascendente in Sagittario (il più frequente, nei temi dei sismi), Plutone e Nettuno retrogradi, con quest’ultimo sul Medio Cielo. Da notare anche la congiunzione Marte/Saturno.







    CINA 1976
    image

    Nonostante i dati incredibilmente contrastanti (per il numero di morti abbiamo letto cifre tra 250.000 e 700.000!), sembra che questo terremoto sia stato il più disastroso del secolo. La prima serie di scosse fu preceduta da una raffica di vento e da un forte boato, dopo di che, in meno di dieci secondi, la città sull’epicentro e i suoi dintorni furono ridotti ad un cumulo di macerie.
    La caratteristica del tema sta nella stretta angolarità della congiunzione Sole/Luna/Saturno al Discendente, seguita da quella Mercurio/Venere, a cui si aggiunge un Giove isolato al Fondo Cielo. Tra l’altro, il periodo era “segnato” dalla congiunzione Nodo/Urano.



    UMBRIA 1997
    image

    Si tratta del più recente terremoto di forte intensità avvenuto in Italia: fu un evento eccezionale, considerato un vero e proprio “sciame sismico”, perché le scosse, a partire da settembre, si protrassero fino a tutto novembre, con un successivo e relativo periodo di calma ed una ripresa di attività più intensa da marzo a maggio. Le scosse superiori a magnitudo 5 furono una dozzina, ma non si contano quelle di magnitudo 4 o inferiori.
    Per questo terremoto illustriamo il tema della scossa più forte (magnitudo 6.4), che tuttavia non fu la prima e appunto nemmeno l’ultima. Qui il modello a Catino è evidente; sono retrogradi Saturno, Giove, Urano e Nettuno, con questi ultimi tre molto vicini tra loro e Urano opposto alla Luna; la congiunzione Marte/Plutone è all’Ascendente e quella Nodo/Mercurio al Medio Cielo. La prima scossa di quel giorno, di magnitudo leggermente inferiore (5.9) vedeva Giove sul Discendente e Urano e Nettuno dunque vicinissimi.

    Prima di procedere con l’elenco (anche questo qui ridotto) dei principali terremoti dell’estate/autunno 1999, ricordiamo che, pur di fronte alla diffusa attività sismica di quel periodo, i sismologi si prodigarono a rassicurare l’opinione pubblica sull’assenza di collegamenti fisici tra i diversi eventi. Da un punto di vista “terrestre” siamo d’accordo: è difficile credere che un terremoto in Turchia sia legato ad un altro a Taiwan o a Los Angeles. Ma in cielo erano molte le similitudini, e non a caso quel periodo fu contrassegnato da un’eclisse totale di Sole e da una Grande Croce che coinvolgeva l’opposizione Nodo/Urano…


    TURCHIA 1999
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    A pochi giorni dall’eclisse totale di Sole, visibile in Europa, si è verificato questo disastroso terremoto che ha fatto quasi 40.000 vittime.
    In cielo sono addirittura due le Grandi Croci formate dai pianeti, per un totale di 4 opposizioni e 9 quadrature.
    Oltre ad Urano, Nettuno e Plutone, anche Venere è in moto retrogrado.






    TAIWAN 1999
    image

    Qui troviamo di nuovo il modello a Secchio e un Ascendente di Fuoco molto vicino al Nodo.
    La congiunzione Marte/Plutone si fa più stretta e sul Discendente troviamo quella Luna/Nettuno.
    Giove (sul Medio Cielo), Saturno, Urano e Nettuno sono ancora retrogradi.








    MESSICO 1999
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    Il modello a Secchio è quasi irriconoscibile tra gli altri aspetti ma è presente.
    I pianeti sopracitati sono ancora retrogradi e Plutone è congiunto all’Ascendente Sagittario.

    Riprendendo l’elenco dei principali fattori astrologici presenti nei temi di terremoti, azzardiamo dunque qualche rettifica, sulla base di tutti i casi osservati nella nostra ricerca, e non solo di questi qui proposti:

    1. la dominante Fuoco dipende soprattutto dal segno Ascendente;
    2. sulle dominanti planetarie non abbiamo notato alcuna particolare enfasi su Marte e Sole, mentre Urano e Plutone sono sicuramente protagonisti;
    3. anche sul coinvolgimento di Scorpione e VIII campo abbiamo qualche riserva: al di là dell’evidente importanza di Plutone, infatti, il segno da esso governato non sembra particolarmente segnalato;
    4. gli aspetti dissonanti di Urano al Nodo sono effettivamente assai frequenti;
    5. anche le congiunzioni sull’asse MC/FC;
    6. aggiungiamo le congiunzioni all’Ascendente;
    7. di casi vicini al plenilunio ne abbiamo trovati solo 3, idem per il novilunio (risultano invece ben 12 aspetti di sestile tra Sole e Luna, con la Luna molto più spesso crescente);
    8. nemmeno la vicinanza del Sole agli equinozi o solstizi è particolarmente segnalata: semmai la vicinanza al cambio di segno.

    In più, abbiamo notato come particolarmente frequenti i seguenti fattori:


    MODELLI PLANETARI

    Sono soprattutto quattro, riconducibili a due, e precisamente:
    13 volte tra Grande Croce e Croce a T; 8 volte tra Catino e Secchio.

    ASCENDENTE
    Risulta fortemente caratterizzato:
    dai segni Mobili (16 volte); dai segni di Fuoco (17 volte); in particolare dal Sagittario (10 volte), seguito da Vergine (7 volte) e Leone (5 volte); completamente assenti Gemelli e Pesci.

    ANGOLARITA’
    Abbondano le posizioni angolari, singole o multiple (considerando un’orbita intorno ai 7°, ma spesso precisissime), e in soli 6 casi non abbiamo trovato alcuna congiunzione sui punti cardinali, mentre Asc. e FC risultano congiunti almeno ad un pianeta lento (o al Nodo) 17 volte ciascuno, il MC 13 volte e il Disc. 7 volte.
    Rispettivamente sono risultati angolari:
    Giove 11 volte; Venere e Nodo 10; Urano 8; Plutone, Nettuno e Mercurio 7; Sole, Luna e Marte 6; Saturno 4.

    RETROGRADAZIONI
    Abbiamo trovato retrogradi rispettivamente:
    Nettuno 17 volte; Urano 16; Plutone 14; Giove 13; Saturno 11; Mercurio 3; Venere 2; Marte 1.

    ASPETTI DISSONANTI CON IL NODO NORD
    Urano 13 volte; Plutone 9; Saturno 8; Giove 6.
    Per concludere dunque questa prima parte, come premesso ci sembra evidente che la sola valutazione dei fattori ricorrenti nei temi degli eventi sismici, pur indicativa ed interessante, non sia sufficiente a fini previsionali. E’ vero che periodi caratterizzati da configurazioni planetarie fortemente disarmoniche (come appunto l’estate/autunno 1999) possono essere considerati particolarmente a rischio, soprattutto se sono coinvolti pianeti lenti e/o retrogradi; ma gli altri fattori (angolarità, segno ascendente ecc…) dipendono tutti dalla domificazione o dall’orario: in ogni parte del mondo ed ogni giorno, infatti, Plutone prima o poi “passa” sull’Ascendente o Urano sul Medio Cielo, ma non per questo si verifica sempre un terremoto in quel luogo e in quel momento!
    Ecco allora che nasce la necessità di inquadrare fattori astrologici precedenti ed ulteriori, per restringere il campo spaziale e temporale della previsione. Questo è appunto ciò che abbiamo tentato di fare con la metodologia di seguito sintetizzata.

    testi di Sandra Zagatti – tutti i diritti riservati

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    SECONDA PARTE

    LA PREVISIONE DEI TERREMOTI


    In ogni previsione, le maggiori incognite non riguardano semplicemente il “se”, ma soprattutto il “dove” e il “quando”; e questo vale anche nel caso dei terremoti.
    Per quanto riguarda, dunque, le tecniche previsionali vere e proprie, abbiamo affrontato le diverse incognite di luogo e di tempo innanzitutto cercando di definire alcuni eventi e alcuni momenti celesti che potessero essere stimati come “punti-origine” di un particolare ciclo qualitativo e quantitativo. Gli eventi presi in considerazione sono le eclissi dei Luminari; i momenti sono l’ora zero del 1 gennaio (inizio dell’anno “civile”), e l’ingresso del Sole in Ariete (inizio dell’anno “naturale”).
    Ovviamente già i temi astrologici relativi a questi eventi e momenti, a seconda della loro configurazione più o meno disarmonica o della presenza di fattori già conosciuti come “a rischio”, possono dare indicazioni sulla maggiore o minore possibilità che nel corso del ciclo in esame si manifestino fenomeni sociali o naturali disastrosi; ma per sapere (diciamo per ipotizzare) dove e quando, è necessario ricorrere a tecniche ulteriori. Tra queste, noi consideriamo come particolarmente illuminanti:

    a) la rilocazione (erezione del tema per un luogo diverso da Greenwich ma contemporaneo al suo manifestarsi in tempo GMT), sostenuta dalle mappe astrogeografiche;(2)
    b) la progressione dei temi annuali, basata sull’analogia 1 giorno = 1 anno.(3)

    Non dobbiamo dimenticare che gli eventi sismici, per il nostro pianeta, non sono affatto eccezionali; tuttavia l’intensità delle scosse o la profondità dell’ipocentro sono variabili fondamentali nel modo in cui i terremoti vengono avvertiti e nella gravità dei loro effetti. Sovrapponendo od affiancando tali tecniche, la valutazione di rischio sarà dunque più o meno enfatizzata dalla convergenza (temporale) o ripetitività (spaziale) di indicazioni simili a quelle già osservate nei temi dei sismi, tra cui massima importanza rivestono i passaggi angolari dei pianeti nello spazio-tempo locale.
    Per illustrare meglio quanto detto, riprendiamo dunque l’analisi dei terremoti presi ad esempio, ma da questo nuovo punto di vista.(4)


    SAN FRANCISCO 1906
    Rilocando i temi delle eclissi per l’epicentro, e considerando come particolarmente emblematica la posizione del Nodo, nel caso in esame troviamo questo “fautore di oscuramento” rispettivamente congiunto ad Ascendente e MC: nel primo tema ad esso si affianca un’opposizione tra Sole/Luna/Mercurio e Saturno, con quest’ultimo sul Discendente; nel secondo caso la congiunzione Sole/Venere/Mercurio è sul FC, opposta a quella Nodo/Luna; nel terzo caso, oltre al Nodo sul MC notiamo una perfetta congiunzione di Sole/Luna/Mercurio/Venere/Saturno nei pressi del FC.


    Ancor più rappresentativa è la rilocazione del tema del Capodanno 1906: mentre a Greenwich la gente stappava bottiglie di champagne, infatti, a San Francisco sorgeva Plutone (retrogrado) e tramontava Venere, seguita da Urano e Sole, mentre una brutta congiunzione Marte/Saturno svettava al Medio Cielo; anche Giove e Nettuno erano retrogradi.

    Se questi dati fossero stati messi a confronto con quelli scientifici di rilevamento sulla Faglia di Sant’Andrea, a nostro parere non era insomma azzardato ipotizzare per la zona di San Francisco una forte probabilità di evento sismico nel corso dell’anno. Già, ma quando?
    Verificando la progressione del tema di Capodanno, è possibile notare che, per il giorno del terremoto, l’opposizione tra Venere/Urano e Plutone andava a toccare l’asse Asc/Disc; stesso asse intercettato dall’opposizione Nodo/Luna nella progressione del tema equinoziale.


    INDIA 1934
    L’eclisse totale di Sole precedente a questo terremoto risale a due anni prima, ma la rilocazione per il luogo dell’epicentro è abbastanza incisiva: ci sono due grandi congiunzioni, di cui la prima, tra Venere, Plutone e Marte ha quest’ultimo sull’Ascendente e si oppone a Saturno (retrogrado come Urano); alla congiunzione Sole/Luna si affiancano poi Giove e Nettuno (ricordiamo quanto il Sagittario, segno da essi governato, sia spesso intercettato dai temi di terremoti: non fece eccezione nemmeno questo).

    Nella rilocazione dell’eclisse totale di Luna, Urano (retrogrado), Plutone e Marte sono molto vicini rispettivamente a Medio Cielo, Ascendente e Fondo Cielo, mentre in quella penumberale, prossima al sisma, Marte è sull’Ascendente quadrato a Saturno sul Fondo Cielo.


    Nella rilocazione del tema di Capodanno, non ci sono angolarità particolarmente segnalate, ma i tre pianeti lenti retrogradi potevano far pensare: progredendo lo stesso tema, per il momento del sisma troviamo infatti Plutone perfettamente sul Medio Cielo ed Urano sul Discendente, nonché Giove sull’Ascendente. Sia Giove che Marte si aggiunsero agli altri retrogradi nel tema equinoziale, assieme a Mercurio congiunto al Sole appena entrato in Ariete.




    CINA 1976
    Il tema dell’eclisse totale di Sole che precedette questo terremoto vede la congiunzione Sole/Luna molto vicina a Saturno e a Mercurio retrogrado. Nella rilocazione per Tangshan, sull’Ascendente c’è Plutone e sul Medio Cielo Saturno.
    Nel tema rilocato dell’eclisse lunare, invece, la Luna si oppone alla triplice congiunzione Nodo/Sole/Mercurio sull’asse Asc/Disc.
    L’eclisse più vicina all’evento evidenzia infine una stretta congiunzione Marte/Saturno: Urano retrogrado è congiunto al Discendente nel tema rilocato per Tangshan, e lo troviamo sul Medio Cielo nella rilocazione del tema di Capodanno.
    Nella progressione di quest’ultimo tema, vediamo per la data del sisma la congiunzione angolare di Nettuno e Saturno (Discendente e Fondo Cielo); nel tema dell’equinozio, troviamo invece la congiunzione di Giove al Discendente.



    UMBRIA 1997
    Nella rilocazione del tema dell’eclisse di Sole per l’Umbria non ci sono pianeti angolari, ma la configurazione presentava un modello a Catino con una larga opposizione tra Marte/Nodo e Saturno.
    Nella rilocazione dell’eclisse di Luna, che fu anche l’eclisse più vicina all’evento, abbiamo invece Venere al Discendente e Nettuno vicino al Medio Cielo.
    In quella del tema di Capodanno, il modello a Catino va a posiziGrafico 26onare un suo angolo al Fondo Cielo, con Giove e Nettuno congiunti. E la progressione dello stesso tema segnala per la data del sisma il passaggio di Urano al Discendente (con la Luna sul Fondo Cielo).





    TURCHIA – TAIWAN – MESSICO 1999
    Per concludere, analizziamo ancora i tre terremoti presi ad esempio tra i tanti dell’estate-autunno ‘99. Le eclissi di riferimento sono le stesse: la totale di Sole di agosto, che per ogni sisma è anche quella più vicina, e la totale di Luna del settembre ‘97. Ovviamente sono gli stessi anche i temi di inizio anno, per cui sarà particolarmente interessante comparare le relative rilocazioni e progressioni, e verificare se per ogni luogo ed ogni periodo in cui si manifestò un terremoto, c’era stata una “segnalazione” astrologica.
    Cominciamo dalle rilocazioni dell’eclisse di Sole. Troviamo rispettivamente: per la Turchia, Venere in moto retrogrado sul Medio Cielo e l’opposizione Marte/Saturno sull’asse Asc/Disc; per Taiwan, Plutone e Venere retrogradi rispettivamente sul Medio Cielo e sul Discendente; per il Messico, l’opposizione Mercurio/Nettuno, con Nettuno retrogrado, sull’asse Asc/Disc, e Giove sul Medio Cielo.



    Nelle rilocazioni dell’eclisse di Luna troviamo invece: per la Turchia, la “triade” retrograda Giove/Urano/Nettuno (con Urano in perfetta congiunzione) sul Medio Cielo, e se non bastasse Marte e Plutone intorno al Discendente; per Taiwan Giove sul Discendente e Venere sul Fondo Cielo; per il Messico, l’opposizione Luna/Sole in larga orbita sull’asse FC/MC.



    Infine, nelle rilocazioni del tema di Capodanno troviamo: per la Turchia, Urano sul Fondo Cielo e Saturno sul Discendente; per Taiwan, Nettuno/Venere sull’Ascendente; per il Messico, Sole sul Discendente, con Urano in VIII casa.



    Veniamo ora alle progressioni. In quelle del tema di Capodanno abbiamo: per la Turchia, Luna all’Ascendente e Nodo al Fondo Cielo; per Taiwan, Nettuno/Venere al Discendente; per il Messico, Urano al Discendente e Marte al Fondo Cielo.



    E nelle progressioni del tema relativo all’ingresso del Sole in Ariete abbiamo invece: per la Turchia, Mercurio retrogrado e Sole al Medio Cielo; per Taiwan, Urano al Discendente, Venere/Saturno al Medio Cielo e Nodo all’Ascendente; per il Messico, Nodo all’Ascendente e Marte al Fondo Cielo.




    Riassumendo, in tutti i casi analizzati, abbiamo trovato pianeti angolari (o il Nodo) rispettivamente:

    1. nelle rilocazioni:
    24 volte per le eclissi totali di Sole;
    28 volte per le eclissi totali di Luna;
    28 volte per le eclissi più vicine;
    26 volte per il tema di Capodanno.
    In totale, gli angoli intercettati risultano percentualmente:
    MC 46%
    ASC 43%
    DISC 38%
    FC 35%
    2. nelle progressioni:
    28 volte per il tema di Capodanno;
    28 volte per il tema di ingresso Sole in Ariete.
    In totale, gli angoli intercettati risultano percentualmente:
    MC 52%
    ASC 41%
    FC 43%
    DISC 36%


    In particolare, sono risultati angolari rispettivamente:

    1. nelle rilocazioni delle eclissi:
    Venere 20 volte; Mercurio 19; Nodo, Saturno e Luna 17; Plutone e Sole 16; Marte 15; Urano 13; Giove 12; Nettuno 10.
    2. nelle rilocazioni del tema di Capodanno:
    Plutone 11 volte; Nettuno e Luna 5; Nodo 4; Urano, Giove, Venere, Sole 3; Saturno, Marte e Mercurio 2.
    3. in tutte le rilocazioni:
    Plutone 27 volte; Venere 23; Luna 22; Nodo e Mercurio 21; Saturno e Sole 19; Marte 17; Urano 16; Nettuno 15.
    4. nelle progressioni:
    Urano e Nodo 15 volte; Plutone, Giove e Marte 13; Nettuno e Luna 11; Saturno e Venere 7; Mercurio 6; Sole 5.



    Per concludere, anticipiamo la critica – o comunque la perplessità – che potreste comunicarci. È infatti evidente che il famoso “senno del poi” ha reso più agevole questa panoramica previsionale a posteriori: di fatto, abbiamo semplicemente notato che certi temi rilocati sembravano segnalare in anticipo, con indicatori planetari angolari, i luoghi in cui poi si è verificato un terremoto, e che analoghi indicatori angolari sembrano aver funzionato come “lancette” di un orologio negli scatti di progressione, relativamente ai periodi in cui si sono manifestati gli eventi sismici. Ma restano ancora diversi fondamentali interrogativi. Per esempio, ogni pianeta angolare ha lo stesso valore indicativo di rischio? e tale rischio riguarda solo i terremoti, o in generale tutti gli eventi naturali disastrosi? o si estende addirittura agli eventi sociali e politici? Inoltre ed infine, come è possibile applicare tali metodi senza l’ausilio del “senno di poi”, ben sapendo che, a parità di longitudine, una rilocazione può riguardare fin troppe località?
    Ci rendiamo conto per primi della difficoltà di trovare risposte a queste domande. Tuttavia, cominciando dai primi quesiti, qualcosa possiamo ancora aggiungere.
    Ad esempio, è evidente che non tutti i pianeti angolari hanno lo stesso valore, ma le differenze non sono in fondo molto marcate, e pensiamo comunque che le valutazioni planetarie tradizionali siano suscettibili di qualche rettifica: certi pianeti, come Giove e Venere, non sembrano infatti comportarsi sempre “beneficamente”; e certi altri, come Marte o Saturno, tradizionali malefici, sembrano invece essere meno coinvolti, almeno per ciò che riguarda i terremoti (restano comunque pianeti da tenere d’occhio).
    E qui veniamo ad una considerazione ovvia, per cui non soltanto pare più importante l’angolarità in sé, al di là dello specifico pianeta angolare, ma tanti più pianeti lo sono, tanto più la rilocazione o progressione in esame è “a rischio”.
    Inoltre, in una ricerca previsionale vera e propria (cioè “a priori”), nell’impossibilità di rilocare un tema per ogni posto del mondo, un astroplanisfero può già riassumere i luoghi in cui i pianeti intercettano uno o più angoli e restringere il campo d’indagine; campo che le eventuali indicazioni ripetute in tal senso dai diversi astroplanisferi (eretti per le eclissi o per i momenti di inizio anno civile e naturale) possono restringere ancor più. Per le progressioni, invece, è sufficiente avere la pazienza di aggiungere ai temi un’ora per volta (coprendo così “scatti” approssimativi di 15 giorni nell’anno in esame) ed annotare quando i pianeti passano sugli angoli: anche in tal caso, ogni accumulo o ripetizione segnalerà un rischio maggiore. Ancor più ovviamente, tutto ciò non può essere separato dalla valutazione della configurazione astrale nel suo complesso (retrogradazioni, modelli, aspetti e cicli planetari), perché non tutti gli anni sono uguali ed ogni astrologo è in grado di valutare quanto la “gravità” di un singolo fattore sia aumentata o diminuita dalla “gravità” del tema o del periodo in cui si inserisce.
    Ma la domanda principale rimane: si può anche giungere ad ipotizzare che in un certo periodo e in una certa zona possa accadere qualcosa di “brutto”. Ma cosa? un terremoto, un’alluvione, un incendio? oppure un’epidemia, o una guerra? Ecco, qui possiamo azzardare alcune supposizioni, con tutte le riserve immaginabili e che comunque ancora una volta non possono prescindere dall’esperienza dell’astrologo, né dalla conoscenza aggiornata della realtà fisica e politica dei luoghi in esame.
    Abbiamo visto ad esempio che, tra gli angoli intercettati sia nei temi di terremoti che in quelli rilocati e progressi, il Discendente è l’ultimo in classifica, mentre nelle situazioni di guerra (politica o persino finanziaria) da noi in altre occasioni analizzate sembrava il contrario, ed anche Marte aveva un ruolo più importante. Abbiamo inoltre notato certe interessanti differenze nell’analisi tra i temi di inizio “anno civile” (1 gennaio) ed “anno naturale” (21 marzo), ipotizzando, come è logico, che il primo riguardi maggiormente gli eventi sociali ed il secondo quelli ambientali. Nel caso dei terremoti tali differenze non sono marcate, perché indubbiamente eventi del genere hanno un impatto a livello non solo ambientale ma anche socioeconomico, tuttavia, relativamente ad eventi di portata drammatica ma non naturali (come i conflitti politici), viceversa il tema equinoziale è sicuramente meno rappresentativo.
    A tali supposizioni se ne devono comunque aggiungere altre più realistiche, per cui una zona a rischio sismico “trasformerà” certi segnali astrologici in modo diverso da una desertica o in pieno oceano, oppure da un’altra in cui sono magari al limite del collasso certe problematiche politiche… senza però dimenticare che (come per alcuni brutti transiti individuali) una cosa non esclude l’altra.
    Nell’estate del ‘99, ad esempio, ricorderete che la tensione tra Cina e Taiwan era particolarmente aumentata, tanto che si temeva il peggio. Poi ci fu il terremoto a Taiwan che, a detta di tanti, in qualche modo generò o pretese una “sospensione delle ostilità” tra i due paesi. A nostro parere, il terremoto liberò piuttosto sul piano fisico quell’accumulo di energia disarmonica che gli astri evidenziavano: se torniamo per un attimo all’analisi di quel terremoto, la rilocazione per Taiwan dell’eclisse di Sole di agosto dava Venere sul Discendente e Plutone sul Medio Cielo, per cui non era facile capire se la “diplomazia” venusiana avrebbe ceduto o se invece avrebbe trionfato il “potere ctonio” di Plutone… tuttavia le progressioni dei due temi di inizio anno davano per quel momento nel tema di Capodanno “solo” una congiunzione Venere/Nettuno sul Discendente (relazioni politiche – buone o cattive – confuse e distolte dall’evento?), mentre nel tema equinoziale davano Urano sul Discendente, Nodo sull’Ascendente e Venere/Saturno sul Medio Cielo! Ciò purtroppo non esclude che in una prossima occasione astrale Cina e Taiwan riprendano il loro “discorso” politico… ma per quel periodo, il manifestarsi di un evento naturale era forse più probabile.
    Insomma, nell’analisi da noi svolta e qui sintetizzata, abbiamo notato alcune cose interessanti, abbiamo avuto alcune intuizioni e proposto alcune ipotesi, senz’altro degne ma ancor più bisognose di ulteriori approfondimenti. Va da sé che non abbiamo voluto esimerci dal rinunciare al supporto del “senno del poi”, applicando la stessa metodologia anche ad una riflessione sull’immediato futuro… ma non abbiamo il tempo per raccontarvi tutto, ed io mi accontenterei di avere usato quello a mia disposizione per meritare il vostro interesse, o comunque in modo corretto.


    NOTE

    1. Nel libro abbiamo proposto 35 tra i terremoti più disastrosi del secolo (eventi, dunque, che hanno avuto un forte impatto sulla storia collettiva e per questo particolarmente rappresentativi in astrologia mondiale), indicando tuttavia in appendice un elenco dei sismi medio-forti avvenuti nell’ultimo decennio, per gli eventuali lettori desiderosi di ulteriori verifiche. Nelle didascalie dei grafici abbiamo indicato l’ora locale in cui è avvenuto il terremoto, comprensiva eventualmente dell’ora legale; abbiamo inoltre indicato una località approssimativa per la zona in cui è avvenuto il terremoto, di solito corrispondente al capoluogo di provincia o alla regione. I temi sono comunque sempre calcolati in base alle alle precise coordinate dell’epicentro.
    2. Per chi non possiede un programma astrologico con questa funzione, ricordiamo che rilocare non significa altro che, partendo da un orario GMT, ricavare l’orario della località in esame, aggiungendo o detraendo i fusi orari (e facendo attenzione all’eventuale ora legale), e poi erigere un nuovo tema per quell’orario e quella località.
    3. In teoria ogni metodo di progressione si basa su una comparazione analogica. Ma poiché sia il tema del 1 gennaio che quello dell’equinozio hanno “dominio” su un anno, ma sono i temi di un giorno, la comparazione 24 ore = 12 mesi (approssimativamente 2 ore = 1 mese, 4 minuti = 1 giorno), ci sembra particolarmente adatta.
    4. In questa analisi, relativamente alle eclissi abbiamo sempre considerato i temi di quelle totali di Sole e di Luna precedenti ai sismi, nonché il tema dell’eclisse più vicina all’evento, indifferentemente solare o lunare e non necessariamente totale.


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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Terremoto Giappone, 11 marzo 2011 ore 14.45
     
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    Sole vicino all'Equinozio di Primavera

    Ecco un link che riguarda gli Tsunami, Uragani ecc: https://vascello-stelleperdute.forumfree.it/?t=48911616

    Edited by Nausicaa* - 12/3/2011, 08:33
     
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  5. Hekate
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    Vedo una Luna che e' appena entrata nei Gemelli. Quadra Nettuno (Tsunami?). Venere e' angolare.
     
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    Ecco qui un interessante articolo sui terremoti.
     
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    Guarda guarda !! Proprio adesso a Leonardo su RAI 3 parlavano dell'attrazione del Sole e della Luna, se piena o nuova, come correlazione coi terremoti. Mancano infatti due giorni alla Luna Nuova. Dicono che hanno fatto uno studio su questa attrazione delle maree rispetto ai terremoti !
     
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    Nau, stavo cercando delle discussioni sui terremoti e mi sono imbattuta in questa. Avevi ragione, infatti il 30 ottobre c'è stata un'altra scossa di terremoto sempre nell'Italia centrale.
     
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  9. Jasmine IX
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    Bellissimo questo articolo,sarebbe fantastico se riuscissimo a prevederli in largo anticipo
     
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    CITAZIONE (BimbaBella @ 16/8/2017, 11:49) 
    Nau, stavo cercando delle discussioni sui terremoti e mi sono imbattuta in questa. Avevi ragione, infatti il 30 ottobre c'è stata un'altra scossa di terremoto sempre nell'Italia centrale.

    Io penso ci si possa arrivare a predirli, solo che molti ostacolano questo x motivi incomprensibili.

    CITAZIONE (Jasmine IX @ 16/8/2017, 12:56) 
    Bellissimo questo articolo,sarebbe fantastico se riuscissimo a prevederli in largo anticipo

    Grazie cara! 🌈
     
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    Da Leonardo di RAI 3, il TG della Scienza e dell'Ambiente:

    http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media...1164bad.html#p=

    La Luna dietro i Terremoti (Luna Nuova e Piena)
     
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    Luna Piena in Pesci 6 settembre

    Terremoto 8 richter in Messico con tsunami al largo delle ciste del Chiapas.

    Edited by Nausicaa* - 8/9/2017, 09:39
     
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    un altro terremoto in Indonesia. Sempre la stessa zona dell'indomani dell'Eclissi Lunare Secolare del 27 luglio 2018.

    Oggi un altro, questo magnitudo 7 http://www.repubblica.it/esteri/2018/08/05...0-C8-P5-S1.8-T1
     
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12 replies since 8/8/2010, 08:36   1583 views
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