lo ZED

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  1. leAlidelDestino
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    LO ZED: la torre nascosta nella piramide

    Il significato dello Zed. Si tratta di un simbolo molto antico utilizzato dalla civiltà egizia come raffigurazione della fertilità della terra e, in particolare, del grano. Dopo la nascita del culto di Osiride, che nacque come Dio del grano, lo Zed divenne un simbolo sacro che identificava la divinità e fu largamente utilizzato nelle tombe. Forniva al defunto un aiuto per la sua lotta contro i nemici di Osiride consentendogli di ascendere in pace al regno dei morti. Secondo le più comuni interpretazioni, la raffigurazione simbolica rappresentava un albero della vita o la colonna vertebrale della divinità Osiride.

    La torre messianica. Secondo un’altra interpretazione, lo Zed non è solamente un simbolo ma una torre messianica realmente esistita nell’antichità. Era costruita con enormi blocchi di granito posizionati lungo la torre su diversi livelli orizzontali: ogni livello rappresentava la discesa sulla terra di un messia che, a intervalli di tempo di circa 3.000 anni, veniva in soccorso dell’umanità nei periodi di grande difficoltà. I messia che corrispondono ai primi due livelli si perdono nella notte dei tempi, oltre 12.000 anni fa; il terzo livello è riferito a Krisna, il quarto a Osiride e il quinto a Gesù. Infatti, gli Zed anteriori al culto di Osiride hanno solo 3 livelli mentre quelli successivi ne hanno 4. Ne esistono anche a 5 livelli, se realizzati dopo la venuta di Gesù. Lo Zed ha un’origine mesopotamica e fu trasportato in Egitto, in base a ciò che si legge nell’antico libro di Enoch, su un carro trainato da 600 buoi. Secondo l’ing. Mario Pincherle, sostenitore di questa teoria, lo Zed avrebbe dei particolari poteri tra cui quello di rallentare il tempo.

    Lo Zed all’interno della Piramide.

    L’ing. Pincherle sostiene che la torre Zed fosse stata posizionata in un primo tempo sulla parte sommitale della piramide a gradoni di Zoser a Saqqara la cui parte superiore era stata rinforzata con lastre di diorite ancora oggi presenti. Successivamente, forse per problemi strutturali, fu spostata in un luogo più sicuro, sulla piana di Giza e ricoperta dalla Piramide di Cheope che pertanto non aveva una funzione sepolcrale ma quella più importante di proteggere l’antica e sacra torre Zed. I poteri particolari che alcuni attribuiscono alla Camera del Re dentro la Piramide, provengono in realtà dallo Zed racchiuso dentro di essa. Questa teoria trova fondamento nella diversità dei materiali utilizzati per costruire le pareti e il soffitto della Camera del Re da quelli utilizzati per realizzare il resto dell’edificio: i primi sono costituiti da blocchi di granito lunghi fino a 10 metri e pesanti fino a 60 tonnellate mentre gli altri sono piccoli blocchi calcarei di un metro cubo di volume e con un peso di circa 2 tonnellate. Come si spiega questa notevole diversità di materiali? Si tratta solo di una forma di reverenza nei confronti del sovrano oppure è dovuta alla presenza di una costruzione autonoma inserita in un edificio più grande che la protegge?

    La costruzione della Piramide.

    Molti studiosi si sono chiesti in quale modo gli antichi egiziani fossero riusciti ad edificare questi grandi monumenti con tanta precisione. Alcuni indizi ce li ha forniti lo storico Erodoto che riferisce dell’impiego di legni corti per spostare i grandi blocchi di pietra. Secondo l’ing. Pincherle, la grande galleria fu costruita come piano inclinato di grande altezza per consentire il passaggio di una slitta utilizzata per sollevare gli enormi blocchi di granito necessari per la realizzazione della Camera del Re e per il posizionamento dei livelli dello Zed sopra di essa. La slitta funzionava con un particolare “motore solare” costituito da un gran numero di cubi di legno disposti sul piano inclinato sotto la slitta che venivano opportunamente bagnati con acqua: in questo modo il legno aumentava di dimensioni e, sommando tutti questi piccoli aumenti di superficie dei legni corti, si otteneva uno spostamento della slitta verso l’alto di oltre un metro. Attraverso un particolare ponte mobile, i legni bagnati venivano sostituiti con altri asciutti e il processo si ripeteva fino a quando la slitta non superava l’intero dislivello. Tale sistema di utilizzo del legno bagnato era impiegato anche nelle cave per rompere le pietre inserendo cunei di legno in cavità scavate appositamente; la soluzione individuata da Pincherle pare quindi plausibile ed è stata dimostrata con dei modelli in scala.

    http://blog.libero.it/oltrelerighe/6401075.html

    Edited by Lagertha• - 3/1/2019, 21:59
     
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    Esiste qualche immagine dello Zed?
     
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    Veramente affascinante !!!!

    Enoch è più volte menzionato, riporto quindi qui il link che parla di lui: https://vascello-stelleperdute.forumfree.it/?t=46036519

    Edited by Nausicaa* - 11/6/2010, 11:45
     
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2 replies since 10/6/2010, 14:37   1219 views
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