LE SOSTANZE AROMATICHE DEGLI INCENSI

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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Introduzione

    L’uomo utilizza incenso da tempo immemorabile. Anticamente si gettavano sul fuoco o sulle braci erbe mescolate con legno poco combustibile per liberare i componenti aromatici delle piante. In epoche successive si collocavano erbe e piante aromatiche sopra carbone incandescente, su vassoi speciali o in incensieri destinati esclusivamente a tale scopo. In questa maniera, la combustione di piante ed erbe aromatiche si trasformò in un componente indispensabile in molte attività. L’utilizzo dell’incenso fu indirizzato soprattutto per scopi religiosi in quasi tutte le religioni, da quelle politeiste a quelle monoteiste, simbolo di ringraziamento agli dei, veicolo per orazioni. Infatti, gli aromi dell’incenso predispongono al raggiungimento di uno stato d’animo particolare, sia chi li brucia che chi li assorbe. Gli odori risvegliano in ogni persona sensazioni e ricordi molto particolari ed infine per via olfattoria si possono assorbire molecole con proprietà terapeutica.

    L’incenso veniva bruciato anche per mascherare i cattivi odori o neutralizzarli e per questo motivo utilizzato nelle inumazioni. Non solo, era anche un modo per disinfettare ambienti e per combattere particolari malattie infettive come la peste.

    Storia

    La storia dell’incenso è vasta quanto è vasta quella dell’umanità. Da subito si scoprì che determinate cortecce, resine, radici, foglie e fiori diffondevano tipi di diversi odori se bruciati, da quelli dolciastri a quelli aromatici, più o meno penetranti.

    Gli antichi Egizi erano maestri nella preparazione e nell’utilizzazione dell’incenso. Il più famoso di tutti era il kifi e tra le resine maggiormente usate c’erano la resina di Olibano, di Boswellia e di Mirra. Non a caso gli alberi che procuravano la resina per incensi erano considerati sacri e gli uomini che raccoglievano la gommoresina (per incisione e trasudazione dell’albero) non potevano essere impuri.

    Numerosi riferimenti dell’Antico Testamento consentono di supporre anche nell’ebraismo che la combustione dell’incenso godesse di una vasta tradizione. Le miscele di incenso erano costituite da pochi ingredienti: Mirra, Olibano. Gli ebrei dell’Antico Testamento utilizzavano le sostanze aromatiche per gli scopi più diversi. Preparavano la carne con specie aromatiche, le donne preparavano profumi con cui si cospargevano e disinfettavano indumenti e letti.
    Ovidio (poeta romano vissuto nel I secolo a.c.) menziona alberi bruciati in offerta agli dei come rami di Olivo, Alloro, Conifere e Ginepro. Successivamente viene menzionato sempre per l’epoca romana l’utilizzo di alcune specie di resine e spezie: Mirra, Zafferano ed altre.
    Sicuramente induismo e buddismo sono state le religioni che per eccellenza hanno fatto utilizzo dell’incenso. Fra gli indù era conosciuta ogni sorta di sostanze aromatiche come il Benzoino ed altre resine, vari tipi di caucciù e specie di legno aromatico. Uno dei loro ingredienti preferiti era il legno di Sandalo, che oggi continua ad essere un componente essenziale delle barrette d’incenso.

    Proprietà

    Le piante da incenso hanno anche un alto valore terapeutico. La loro utilità medica e’ testimoniata da alcune ricette di suffumigi pervenute fino a noi, utilizzate per scacciare determinate malattie in epoca egizia.

    Le piante per incenso per eccellenza sono la resina della Boswellia, la Mirra, la Tormentilla, la Canfora e la Propoli.

    Molte sostanze vegetali aromatiche usate negli incensi assumono in erboristeria un ruolo molto importante: basti pensare alla Mirra usata per le patologie della bocca come disinfettante, alla Boswellia ottimo antinfiammatorio, alla Canfora come tarmicida e alla Propoli con le sue infinite proprietà antibatteriche.

    Ciò che determina l’odore emanato attraverso l’incenso sono le molecole aromatiche contenute in resine, legni odorosi, spezie, piante aromatiche, bucce di agrumi ed alcuni fiori. Va da sé che le sostanze vegetali aromatiche possono essere utilizzate per scopi curativi sotto varie forme: per esempio in sacchetti, in cuscini, in infusioni, come oli essenziali ed incenso.

    L’incenso, bruciando, permette l’evaporazione di quelle sostanze aromatiche che hanno proprietà curative. Un incenso per il mal di testa potrebbe essere composto da Menta piperita; per un raffreddore potrebbe contenere Eucalipto, Chiodi di garofano, Menta piperita, Scorza di arancia e Mirra, al pari di un vin brulé (rimedio antichissimo per il raffreddore) che contiene molte di queste spezie. Nel vin brulé, pur non bruciando come l’incenso, queste sostanze evaporano durante la bollitura e giungono al nostro naso con molteplici proprietà mediche. Sempre con lo stesso principio dell’evaporazione di sostanze aromatiche ricordiamo i fumenti, ottimo rimedio per il raffreddore, che sfruttano proprio l’azione di alcune piante aromatiche, in particolar modo: Eucalipto e Menta.

    Tornando ai vegetali aromatici usati negli incensi, secondo Plinio il Vecchio la Menta ha un effetto afrodisiaco, per cui può essere aggiunta piacevolmente a diversi incensi.

    Esistono anche incensi per favorire il rilassamento ed il sonno, come la Lavanda. Molte spezie possono essere aggiunte ed utilizzate come incensi: il Rosmarino nel Medioevo si portava nelle case a Natale in segno di amicizia e serviva anche da ornamento per le spose.

    Fonte: www.disanapianta.com/articoli/incensi.html
     
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    A proposito di incensi... Per purificare la mia stanza (ho da poco traslocato) ne ho acceso uno in stick alla salvia bianca, però ho notato che mi ha scatenato una sorta di mal di testa. Allora, cosa potrei utilizzare al posto della salvia bianca?
     
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    Ci sono degli incensi preposti proprio alla purificazione. Se leggi la composizione sulla scatola puoi vedere i componenti e se c’è qualcosa che può disturbarti.

    Dipende dalle marche ma attenzione agli incensi che vendono sulle bancarelle perché magari costano poco ma sono fatti con materiali scadenti.

    Non voglio fare pubblicità ma ci sono ottime case x gli incensi nei negozi specializzati.
     
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    Devo trovarne e provarne qualcuno apposito allora; stranamente la composizione dell’incenso in questione non è stata riportata, né sulla scatola, né sull’involucro interno.
    In merito alla questione di dove si compra l’incenso ti do ragione... difatti non ne compro mai su bancarelle o cose del genere. Tutti quelli che ho li ho presi in negozi esoterici e/o che trattano articoli orientali e per la meditazione. Anche quello che ho alla salvia bianca è stato preso in uno di questi negozietti ed è di una delle marche più diffuse e utilizzate; al limite posso anche provare a prendere la stessa profumazione ma di un’altra marca e vedere se mi provoca lo stesso effetto. Qualcuno apposito però per la purificazione vorrei comunque procurarmelo...
     
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    Certo! Fatti consigliare perché magari è quella profumazione in particolare che può averti dato fastidio.

    Domani ti mando in MP la marca di quello che uso io.
     
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  6. Sibilla
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    Grazie del post. Molto interessante. Una domanda: io uso quotidianamente incensi perché medito tutti i giorni e lo uso mattina e sera. Uso incensi giapponesi certificati e acquistati in appositi negozi.
    A ottobre ho acquistato salvia bianca per dare una bella ripulita a casa.
    Ogni quanto è opportuno fare questa pulizia profonda, con salvia bianca ?
    Grazie
     
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    Non c’è una regola. Secondo quello che “senti” tu. Ad esempio se in casa tua ci sono conflitti, liti, presenza di persone con forte energia per cui necessita di ripulitura. Se fai spesso le carte, direi una volta al mese. Dipende da chi transita in cass e dalla tue stessa energia ed equilibrio.
     
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  8. Sibilla
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    Grazie mille!
    Le carte le faccio spesso ma da sola diciamo. Per studiare provo su alcune situazioni. Segno le stese e poi aspetto il riscontro. Talvolta le faccio ad alcune amiche
    Per il resto c'è molta armonia.
    Diciamo che di gente con energia "pesante" ne entra poca.
    Ora ne farò una alla fine dell'anno per iniziare bene il. 2019.
    Grazie della tua risposta
     
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7 replies since 17/3/2010, 13:58   1424 views
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