Proserpina

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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Proserpina (lat. Proserpina) è la versione romana della dea greca Persefone o Kore.

    Il nome potrebbe derivare dalla parola latina proserpere ("emergere") a significare la crescita del grano. Infatti, in origine, fu senza dubbio una dea agreste.

    Viene anche identificata con la dea Libera.

    Proserpina era figlia di Cerere; rapita da Plutone re dell'Ade mentre coglieva i fiori sulle rive del lago Pergusa ad Enna, la trascinò sulla sua biga trainata da quattro cavalli neri, ne divenne la sposa e fu regina degli Inferi. Dopo che la madre ebbe chiesto a Zeus di farla liberare, poté ritornare in superficie, a patto che trascorresse sei mesi all'anno ancora con Plutone. I Greci si spiegavano così l'alternarsi delle stagioni.

    Il suo culto a Roma fu introdotto accanto a quello di Dis Pater (assimilato a Ade), nel 249 a.C..

    Si celebrarono allora in loro onore i Giochi Tarantini, così chiamati da una località nel campo di Marte, il Tarentum.

    Oggi è a lei intitolata l'Università Kore di Enna, città alla quale Proserpina era profondamente legata.

    image
    Il Ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini (Galleria Borghese, Roma)

    Il mito

    Il ratto di Proserpina è un mito tra i più celebri della tradizione pagana siciliana, ritratto pertanto in diverse e pregevoli opere d'arte come il gruppo scultoreo del Bernini.

    Il ratto si realizzò sul lago di Pergusa, nelle vicinanze di Enna.

    « Plutone, dio degli inferi, stanco delle tenebre del suo regno, decise un giorno di affiorare alla luce e vedere un po' di questo mondo....Dopo un lungo e faticoso cammino emerse infine su una pianura bellissima, posta a mezza costa del monte Enna. Era Pergusa, dal lago ceruleo, alimentato da ruscelli armoniosi e illeggiadriti da fiori di tante varietà che mischiando i profumi creavano soavi odori e così intensi da inebriare....Ad un tratto, volgendo lo sguardo, scorse in un prato un gruppo di fanciulle che coglievano fiori con movenze leggere, fiori tra i fiori »
    (Claudiano)

    Dal racconto del celebre poeta Claudiano, Plutone, re degli inferi, deciso a visitare la terra, emerse nei pressi di Enna, sui Monti Erei nel centro della Sicilia, e scorse Proserpina, figlia della dea Cerere, tra le tante fanciulle intente a cogliere fiori sulle rive del lago di Pergusa.

    « [Plutone] si precipitò verso di lei [Proserpina], che, scortolo, così nero e gigantesco, con quegli occhi di fuoco e le mani protese ad artigliarla, fu colta dal terrore e fuggì leggera assieme alle compagne....Il dio dell'Ade, in due falcate le fu addosso e l'abbracciò voracemente e via col dolce peso; la pose sul cocchio, invano ostacolato da una giovinetta, Ciane, compagna di Proserpina, che tentò di fermare i cavalli, ché il dio infuriato la trasformò in fonte. Ancora oggi Ciane, con i suoi papiri, porta le sue limpide acque a Siracusa »
    (Claudiano)

    Cerere, madre di Proserpina e dea dell'Olimpo, fu disperata alla notizia della scomparsa della figlia, e invocò l'aiuto di Giove, re di tutti gli dei, per aiutarla a ritrovare la bella Proserpina.

    « Dopo nove giorni e nove notti insonni di dolore, decise di rivolgersi a Giove per impetrarlo di farle riavere la figlia; ma Giove nicchiava (come poteva tradire suo fratello Plutone?). Allora Cerere, folle di dolore, decise di provocare una grande siccità in tutta l'isola. E dopo la siccità venne la carestia e gli uomini e le bestie morivano in grande quantità. Non valevano invocazioni e scongiuri alla dea, che era irremovibile.

    Giove inviò Mercurio da Plutone per imporgli di restituire Proserpina alla madre. A Plutone non restò che obbedire. Però, prima di farla partire, fece mangiare alla sua amata dei chicchi di melograno »
    (Claudiano)


    Al mito di Proserpina ed all'ira di Cerere si fa risalire l'alternanza delle stagioni.

    Bibliografia

    Marco Tullio Cicerone, De natura deorum II,66
    « …A Dis Pater si ricollega Proserpina (il nome è di origine greca, trattandosi di quella dea che i Greci chiamano Persefone) che simboleggerebbe il seme del frumento e che la madre avrebbe cercata dopo la sua scomparsa.… »
    (Marco Tullio Cicerone, De natura deorum II,66)

    Valerio Massimo Factorum et dictorum memorabilium libri IX II 4,5
    Sant'Agostino d'Ippona, De Civitate Dei IV,8
    Claudio Claudiano De Raptu Proserpinae

    Tratto da Wikipedia


    Edited by Nausicaa* - 13/1/2010, 12:15
     
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    Proserpina o Persefone, é uno dei personaggi mitologici che preferisco. Nelle storie, si ci sofferma sempre sull'infatuazione di Ade e sul dolore di Demetra e delle ancelle della dea, ma i sentimenti di Persefone non sono mai approfonditi (o almeno, non ho trovato versioni in cui si dica cosa prova la dea...)
    Però... Quanta forza deve avere questa giovane donna per rinascere e portare la primavera nel mondo dopo aver passato mesi nella fredda desolazione dell'Ade? :wub: É una figura mitologica che ammiro molto
     
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1 replies since 8/1/2010, 10:44   878 views
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