La Struttura Geocentrica e le Classificazioni Planetarie

di N. Campion

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    Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

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    Per definire la struttura e le divisioni matematiche di un oroscopo, gli astrologi utilizzano un sistema composto da grandi cerchi. Un grande cerchio è un qualsiasi circolo intorno alla superficie terrestre il cui piano attraversi il centro della Terra.

    L’equatore è la linea immaginaria (uno specifico grande cerchio) tracciata intorno alla Terra che separa l’emisfero Nord da quello Sud. Viene definito equatore terrestre allo scopo di distinguerlo dall’equatore celeste, che rappresenta la sua proiezione nello spazio.

    L’eclittica è la traiettoria percorsa dal Sole nel corso del suo ciclo annuale. A causa dell’inclinazione dell’asse della Terra, l’eclittica s’interseca con l’equatore celeste, formando un angolo di 23 gradi e mezzo. Questo angolo è noto come “obliquità dell’eclittica”, ed è responsabile del mutevole ciclo delle stagioni.
    Un volta all’anno, il Sole raggiunge il suo punto di massima estensione a sud e, sempre una volta all’anno, il punto di massima estensione a nord, mentre due volte all’anno, si viene a trovare sopra l’equatore. Queste quattro posizioni sono universalmente note come punti cardinali. Esse definiscono le quattro stagioni e rappresentano le pietre miliari dell’anno astrologico. Inoltre, esse hanno un’enorme importanza simbolica nell’oroscopo.

    Il 21 o il 22 dicembre di ogni anno, il Sole raggiunge la sua massima estensione a sud. Ciò denota l’inizio dell’inverno nell’emisfero Nord e dell’estate nell’emisfero Sud: si tratta del ben noto Solstizio invernale. Il 21 o il 22 marzo di ogni anno, il Sole si viene a trovare, a mezzogiorno, proprio sopra l’equatore. Questo è il segnale della primavera nell’emisfero Nord e dell’estate nell’emisfero Sud ed è noto, appunto, come equinozio di primavera. Il 21 o il 22 giugno di ogni anno, il Sole raggiunge la sua massima estensione a nord, il che segna l’inizio dell’estate nell’emisfero Nord e dell’inverno nell’emisfero Sud: è il solstizio d’estate. Il 22 o il 23 settembre di ogni anno, a mezzogiorno, il Sole si trova nuovamente sull’equatore, il che dà luogo all’inizio dell’autunno nell’emisfero Nord e della primavera in quello Sud: tale posizione è detta equinozio autunnale.

    I grandi circoli e i quattro punti cardinali costituiscono la base dell’oroscopo comunemente noto come tema di nascita o natale. Si tratta di un diagramma dei cieli studiato appositamente per una particolare ora, data e luogo. Usando un sistema nel quale il cielo viene diviso in dodici settori uguali, noti come segni dello zodiaco, l’astrologo calcola le posizioni dei dieci pianeti in tali segni.

    Classificazioni planetarie

    Il Sole e la Luna sono noti come i “Luminari”. Questo modo di definirli simboleggia il loro potere come fonti di luce e di vita.

    Il Sole, la Luna, Mercurio, Venere e Marte vengono detti “pianeti interni” (per motivi astronomici essi sono infatti i pianeti interni al nostro sistema solare) o “pianeti personali”. Nell’ambito di un oroscopo, si ritiene che siano proprio tali pianeti a conferire alle persone le loro caratteristiche individuali.
    Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone sono detti “pianeti esterni” perché sono i più lontani dal Sole. Giove e Saturno sono noti come “pianeti impersonali” poiché legano tra loro i membri della stessa generazione.

    Urano, Nettuno e Plutone sono conosciuti anche come pianeti “transpersonali” , poiché si manifestano per vie talmente profonde da trascendere gli interessi di una singola generazione.

    I primi sette pianeti (dal Sole a Saturno) vengono detti “pianeti tradizionali”, dato che sono stati oggetto di studio dagli albori dello studio dell’Astrologia. Urano, Nettuno e Plutone, di conseguenza, sono conosciuti come “pianeti moderni” a causa della loro recente scoperta.

    Ogni pianeta può manifestarsi in due modi principali: negativo e positivo. Ad es., Mercurio può essere intelligente ed informato oppure superficiale e menzognero, od entrambe le cose, mentre Venere può essere sia affettuoso e artistico che indolente ed avido. Marte può essere coraggioso ed audace oppure violento ed aggressivo. Nella nostra società, le caratteristiche che abbiamo elencate per prime, sono considerate più desiderabili (e perciò positive) di quelle elencate per ultime (ovvero negative). Un simile approccio all’analisi dei principi planetari è utile, in quanto aiuta a definire le varie possibilità; tuttavia, gli astrologi avveduti non dovrebbero mai fornire ai loro clienti dei giudizi morali tanto semplicistici.

    I pianeti si dividono, per tradizione, in pianeti benefici, malefici e neutrali. Nel campo del giudizio astrologico, i pianeti malefici creano difficoltà, mentre i pianeti benefici portano ricompense e fortuna. Da ultimo, i pianeti neutrali sono aperti sia alle influenze dei pianeti malefici che a quelle dei benefici.

    Pianeti malefici:

    Saturno (il malefico maggiore);
    Marte (il malefico minore);

    Pianeti benefici:

    Giove (il benefico maggiore);
    Venere (il benefico minore);
    Luna

    Pianeti neutrali:

    Sole e Mercurio


    Urano, Nettuno e Plutone non vengono presi in considerazione.

    Un approccio psicologico a queste categorie rivela che i pianeti malefici sono causa di pressanti problemi. Essi pongono l’individuo di fonte a determinate questioni che non possono comunque essere trascurate. Sull’altro versante, le questioni sollevate da Giove, da Venere e dalla Luna possono rivelarsi mento urgenti e venire affrontate con maggiore facilità.

    I sette pianeti tradizionali si dividono anche per sesso: il Sole, Giove, Marte e Saturno sono maschili, la Luna e Venere sono femminili e Mercurio è ermafrodito.

    Queste caratteristiche possono risultare utili nel corso dell’interpretazione astrologica, se non vengono confuse con gli stereotipi di comportamento maschile e femminile. L’astrologia è a sostegno della totale uguaglianza dei sessi, il che è dimostrato dal fatto che Marte domina un segno femminile (lo Scorpione) e Venere un segno maschile (la Bilancia).

    C’è dunque un interscambio di energie tra i segni e pianeti femminili e maschili; la differenza tra le caratteristiche maschili e femminili non è ben definita. Ogni donna ha dei pianeti maschili nel suo tema, così come ogni uomo ha dei pianeti femminili nel suo; l’astrologia ha sostenuto per migliaia di anni che tutti hanno in sé una duplice natura, maschile e femminile (energia yin e yang) quale che sia il loro sesso biologico.
     
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