Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)
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Freud usò il termine Eros per indicare l’istinto vitale e il perpetuare della specie sessualmente, in contrasto con l’istinto di morte presente anch’esso nell’individuo.
Mitologicamente Eros è sempre stato considerato impersonale, capace di colpire chiunque in qualunque momento in modo irrazionale e piacevole!
“La mitologia narra che Pysche fa innamorare Eros che la trasporta in una valle incantata, facendola vivere in un palazzo magico fra felicità indescrivibili. L’unico problema è che Psyche non può vedere il volto del suo sposo, che la viene a visitare sempre nel buio più completo. Quando la curiosità la vince, e con un lume può scoprire il volto segreto, tutto l’incanto sfuma, e Psyche si ritrova desolatamente sulla Terra, fra varie angustie. Una replica del fatto si ha quando Venere le ordina di scendere agli Inferi per portarle una scatoletta che Persefone le avrebbe dato. Ancora una volta la curiosità vince: la scatola è aperta ed il micidiale vapore Stigio rischia di ucciderla. Alla fine, per intervento di Eros, Psyche è divinizzata nell’Olimpo.”
Amore e morte si sono intrecciati in questa favola, che insegna come la forza di Eros sia qualcosa di eternamente sfuggente. Chi guarda in volto l’amore rischia di distruggerne per sempre il sottile ed indefinibile equilibrio e di ritrovarsi di fronte a Thanatos. Psyche è spesso rappresentata da una farfalla che altro non è se non lo stadio terminale, effimero e bellissimo della metamorfosi di un bruco non troppo bello. Il simbolo dell ’asteroide Eros mostra il dio che trafigge un cuore, il quale diviene il catalizzatore pratico, inevitabile, non riducibile ad un mero fatto biologico, del processo di armonia universale! Venere indica il desiderio di coesione, di fusione mentre Eros potrebbe indicare semplicemente il meccanismo dell’innamoramento, che in senso junghiano è descritto come proiezione su un altro della propria controparte inferiore (anima, animus).
Il pianetino Eros sembra in connessione con tutta la tipologia di Amore a prima vista, il colpo di fulmine, il fuoco di paglia, l’attaccamento morboso o nobile, ma sempre irrazionale. Il punto dove è collocato Eros esprime non solo la modalità della passione compulsiva, ma è un punto sensibile (sinastricamente) a ricevere l’influenza di qualche altro astro.
Chi avesse un Marte sull’Eros altrui verrebbe ammirato per il suo fare aggressivo, chi avesse Mercurio per la loquacità, ecc
Il pianetino Psyche invece fornisce dati sulle facoltà psichiche, intuito, doti extrasensoriali ed empatia.
In particolare, sembra essere molto interessante l'osservazione della sua posizione in sinastria perché la concordanza o dissonanza tra le due Psyche dei temi natali chiarisce le reciproche possibiltà di "sentire" l'altro, il che può andare anche col "capirsi al volo", fino ad una vera e propria telepatia (molte coppie sono connesse mentalmente!), presentimenti, o anche casi in cui un partner sogna l'altro in pericolo.
Non sostituisce di certo gli aspetti Mercurio-Nettuno o Mercurio-Urano ma può potenziarli.
Particolarmente importanti per definire la capacità di entrare in sintonia con l'ambiente sono gli aspetti con Mercurio.
Gli aspetti con Marte invece indicano la proiezione psichica e magica (l'innamoramento è appunto una proiezione di un archetipo su un'altra persona).
Gli aspetti di Psyche col Sole e la Luna parlano di umoralità mentre con Venere delicatezza o ipersensibilità affettiva.
Sarebbe meglio studiare Psyche insieme ad Eros perchè aggiunge altre informazione sulla coppia.
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Grazie mille sempre!!! 
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