Il Vascello delle Stelle Perdute

Posts written by *Morgana

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    19/5/11, 09:47
    Postata da Carlotta Brucco
    Quando guardo negli occhi le persone vedo mancanza di felicità, quando ascolto le loro parole vedo mancanza di felicità, quando osservo come si muovono nel mondo vedo mancanza di felicità. La cosa assurda è che sembra normale, che sia ovvio così, come se non ci fosse altra possibilità.

    Perché quasi nessuno si stupisce nello scorgere dentro di sé e tutt'attorno questa gravissima malattia che è l'assenza di gioia, amore e libertà?

    La nostra natura non è la sofferenza, e credere il contrario è un vero peccato. Siamo nati per essere felici, esistiamo per dimorare nella totale pienezza dell'amore! È la nostra natura essere felici, è la nostra essenza. Il Regno dei Cieli è la nostra vera Casa.

    Come può essere tanto difficile ritornare a Casa?
    Forse non lo è. Forse non lo è.

    Ci sono delle chiavi per aprire la porta di Casa che ognuno di noi possiede. L'unico problema può essere che non si sa di averle. Non sono chiavi speciali, d'oro e di diamanti, non sono chiavi da re, ma proprio tanto tanto comuni, come quelle che hanno tutti in tasca.

    Quali sono le chiavi del Regno dei Cieli?

    Le ho cercate per anni e anni ovunque, quando a un certo punto me le sono trovate in tasca. Solo allora come per magia le parole del Cristo, del Buddha e di tutti i grandi maestri della storia che sono sempre state sotto i miei occhi, hanno acquistato vita e hanno iniziato veramente ad aprire tutte le porte della felicità.

    Io non sono niente di speciale e non ho scoperto nulla che già non sia stato detto, ma quella Vita Vera è passata attraverso di me e si è colorata della mia esperienza di essere umano che forse potrà essere fonte di ispirazione per qualcuno di voi.

    Attraverso questo blog vorrei viaggiare per un po' con voi, come se da pellegrini dell'esistenza facessimo un pezzo di strada verso Casa insieme.

    Non siamo soli, io cammino con voi, voi con me e con noi tanti tanti esseri. Il nostro cuore lo sa; la nostra anima sa che nessuno è lasciato solo con il proprio dolore. L'Amore abbraccia ognuno di noi incessantemente... è buona cosa prenderne consapevolezza fino a sentire nel profondo la sua grande Consolazione.

    http://www.nonsoloanima.tv/carlottabrucco/...ry110519-094712
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    19/05/11 - 15:21
    Postata da Roberto Numa


    Quella che segue è una conversazione tra la medium brasiliana Jeane Miranda e gli esseri cosmici Aya Fa Yel e Aya Gra Yel, da noi conosciuti come gli arcangeli Raffaele e Gabriele, avvenuta nel 2010, all’interno dei lavori “investigativi” del gruppo Atlan alla scoperta delle ragioni che attendono all’atteso momento della “reintegrazione cosmica”. E’ il modo più semplice che abbiamo trovato per divulgare una realtà, quella del contesto extraterreno che da anni ci viene presentato, che invece trattiamo in modo più dettagliato nel libro “Il dramma cosmico di Javeh”, di Jan Val Ellam (pseudonimo del medium e contattista Rogerio Almeida de Freitas), disponibile per il download gratuito dei primi capitoli nel sito robertonuma.blogspot.com


    Quando Javeh pensò a questo Universo, s’immaginò qualcosa di favoloso da mostrare alla presenza del Padre Amatissimo: desiderava rendergli omaggio con una sua creazione. Voleva mostrargli che era pronto a compiere un ulteriore passo nel percorso evolutivo dei figli più prossimi all’unicità con il Padre. Non prestò minimamente attenzione agli incessanti appelli dei suoi compagni di comunione universale con l’eternità, né pensò anche solo per un attimo di interrompere questa sua fissazione mentale, che si stava adesso sviluppando nel suo intimo, e seguitò nei suoi piani di creare qualcosa che mostrasse la sua capacità di far generare vita in questo cosmo.

    I suoi piani si basavano inizialmente sulla creazione di qualcosa di piccolo, un pianeta, ricco di vita abbondante e completa, che avrebbe successivamente poi popolato fino a farla evolvere come ogni altra opera della creazione del Padre Onnipotente. Lasciò spazio a ciò che sorgeva dal suo intimo e cominciò a creare questo Universo con piccole particelle provenienti dal suo stesso essere e che lanciava nell’immensità del cosmo. Queste particelle si unirono e si moltiplicarono fino a diventare un enorme conglomerato pronto per generare vita propria.

    Javeh si rese conto solo troppo tardi che però aveva perso il controllo di ciò che stava succedendo. Tentò d’interrompere questa capacità moltiplicatrice delle sue particelle creatrici, ma non vi riuscì. S’era dimenticato che ogni cellula asportata da se stesso aveva vita propria e che mai avrebbe smesso di creare, poiché possedeva comunque in sé il principio creativo del suo padre biologico.

    A quel punto ogni cosa iniziò ad assumere una dimensione maggiore di quella a cui egli s’era preparato. Vide la sua opera intensificarsi e trasformarsi in un centro creativo, proprio davanti ai suoi occhi. Cercò di contenere quell’immensa energia che stava concentrandosi sempre più in una massa in formazione, ma ben presto intese che non avrebbe potuto contenere l’esplosione nucleare delle nuove cellule vive, cellule che volevano adesso sopravvivere e moltiplicarsi per formare nuove vite in questo nuovo ambiente che stava sorgendo.

    In un impulso disperato Javeh entrò in questa massa energetica nel tentativo di contenere in qualche modo, dal suo interno, questo processo che ora si stava sviluppando senza permettergli di controllarne l’evoluzione. Fu un momento di grande disperazione per il nostro Padre Creatore Javeh. Si trovava inserito dentro questa massa di energia che lo risucchiava parzialmente al suo interno, mentre cercava di mantenersene fuori per poter così agire coscientemente, e contenere in questo modo un’esplosione energetica inimmaginabile anche per la comprensione di chi – come lui – faceva parte di livelli eccelsi d’esistenzialità.

    Nel tentativo di rimanere all’interno o all’esterno di questa massa energetica, il nostro Padre Creatore si vide diviso e in questa divisione avvenne l’esplosione energetica che lo imprigionò parzialmente alla sua creazione e parzialmente al piano esistenziale al quale apparteneva.

    La sua parte che rimase all’interno del creato tentò di ricostituirsi per poter sopravvivere all’uragano energetico che lo risucchiava e lo forzava a confondersi e diluirsi dentro la sua stessa creazione. Usò tutta la sua forza energetica per mantenersi isolato da quanto stava succedendo, per non fondersi anche lui in quelle cellule, perdendo così la propria individualità all’interno della massa d’energia che stava adesso prendendo un nuovo cammino. Questa parte cercò di consolidarsi come individualità ricostruendosi e usando tutto il potenziale energetico creativo di cui l’interno di quella bolla abbondava. Riuscì a ricostituirsi e mantenere la coscienza di se stesso ma perse, in certo qual modo, la coscienza della parte che si era trovata fuori da questa nuova esistenza ora in formazione.

    Infatti la sua parte rimasta al di fuori della creazione sentiva ogni cosa che stava succedendo, ma così non accadeva alla parte trattenuta prigioniera. Per poter esistere in queste condizioni dovette ricostituirsi all’interno degli aspetti che si stavano formando in questa nuova esistenza; fu però necessario tagliare i lacci che ancora lo univano alla sua parte esterna.

    C’erano adesso due Javeh, uno cosciente e che manteneva il controllo su ciò che stava accadendo, l’altro senza la consapevolezza sia di questa sua altra parte sia da dove egli stesso fosse venuto.

    Questa nuova coscienza di Javeh fu risucchiata dalla sua creazione e cominciò ad agire d’accordo con ciò che in quel momento stava succedendo. Lo fece rispondendo agli stimoli provenienti dalla sua creazione, e cominciò a tentare d’amministrare ciò che si stava creando in una nuova forma d’esistenza di cui faceva parte.

    E siamo di fronte a questo punto: due Javeh, separati dall’atto della creazione di una coscienza cosmica quasi unificata con Dio Padre Amatissimo.

    Ora, una parte doveva solo pensare e tentare d’agire d’accordo con ciò che gli veniva richiesto dalla sua opera, mentre l’altra dovette essere aiutata per potersi ricostituire e fino ad ora non v’è riuscita. Ha bisogno di unirsi a ciò che le è rimasto separato per poter tornare ad essere il vero Javeh, quasi pronto ad unificarsi integralmente al Padre Amatissimo.

    Parliamo quindi della seconda parte di Javeh, quella che rimase prigioniera all’interno della sua creazione d’amore: questo Universo.

    http://www.nonsoloanima.tv/robertonuma/ind...ry110519-152104

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    Aurora Borealis, Iceland

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    Bodega Head, California
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    Bimba insolente..:D
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    :lol: :lol: :lol: :lol: :wub: :wub: :lol:
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    Anche a me è il modello spruzzato!!!!E se ho capito bene..il pianeta che apre è Nettuno......-.-
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    :lol: :lol:
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    - E’ la Croce, composto da quattro energie, che condizionano la vita dell’uomo che dapprima è un discepolo in prova e poi accettato.

    - E’ la Croce dell’Anima, l’uomo che vi è crocefisso è consapevole della direzione ch’essa imprime e delle sue influenze.

    - L’uomo che vi è crocefisso dice: “ Sono l’Anima, e qui sto saldo. Nulla mi toglierà il piede dallo stretto luogo dove posa. Guardo la Luce. Sono la Luce, e in quella luce vedrò Luce”.

    - E’ la Croce le cui quattro energie si mescolano con quelle del Sistema Solare e le trasmettono. L’uomo in questa Croce è sempre meglio interessato a questioni più ampie e vaste di se stesso. Diventa sensibile all’umanità nei suoi rapporti con le forze solari.

    - I quattro bracci di questa Croce sono Taurus, Leo, Scorpio, e Aquarius.

    www.italiadonna.it/oroscopo/croce_fissa.htm
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    La Croce Mobile (del Cristo celato) o dell’uomo ordinario, è “mobile” e in continuo flusso come i desideri umani.

    - E’ la Croce che trasforma l’uomo da Animale ad Aspirante.

    - E’ la Croce della personalità, dell’essere umano che si sviluppa sempre di più e finalmente si integra.

    - E’ la Croce del mutamento temporale e temporaneo, della fluidità e di quelle circostanze continuamente variabili che spingono l’Anima chiusa nella forma da un estremo all’altro dell’esperienza, la vita oscilla fra le coppie di opposti, per questo motivo viene definita Croce Mobile.

    - I quattro bracci della croce Mobile sono composti da Gemini, Virgo, Sagittarius e Pisces. . Testi a cura dell'Associazione Dhyana

    www.italiadonna.it/oroscopo/croce_mobile.htm
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    A me invece è piaciuto!!!quando si aggrappa al muro... :lol: :lol: :lol: :lol:
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    Venere, Giove, Mercurio e Marte allineati nel cielo australiano. La foto è stata scattata durante le prime ore dell'alba a Sydney, Australia. Il fenomeno astronomico non sarà visibile prima del 2040.
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    :cry: bella..io è la prima volta che la leggo..
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    ovvio..può mai essere un ragno?!
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    di Hernán Huarache Mamani

    Aurora – giovane medico di Milano, appagata e con tanti amici – resta vittima di un grave incidente. Nel periodo d’incoscienza ripercorre in un lampo la propria esistenza a ritroso.

    Uscita dal buio, non è più la stessa. Cade in una crisi profonda che la porta a saggiare i limiti della medicina tradizionale che non riesce a guarirla dal suo profondo disagio. Una sera, per curiosità, si reca a una conferenza di medicina alternativa e conosce Atao, un curandero indio peruviano, uomo non bello, ma affascinante e dallo sguardo magnetico. Se ne innamora. Follemente. La storia d’amore è passionale e travolgente, al punto che Aurora decide di seguire Atao in Perù.

    Comincia così un viaggio attraverso gli antichi centri di spiritualità inca – Cuzco, Pachacamac, il lago Titicaca –, un’avventura densa di cerimonie mistiche e di fenomeni paranormali. Aurora incontrerà lo spirito governatore della Madre Terra, la Pachamama, visiterà con Atao il Tempio del Sesso, conoscerà gli Adoratori dell’Acqua e gli spiriti Guardiani della Luce.

    Il suo nuovo compagno la inizierà a un affascinante percorso di rinascita fisica, psichica e spirituale, alla scoperta dei segreti e delle profezie inca che annunciano un tempo nuovo, una fase cosmica che porterà all’umanità luce, pace e consapevolezza.

    www.edizpiemme.it/libri/inkariy-la-...e-9788856617214

    Edited by _NightSky_ - 14/3/2020, 21:48
1418 replies since 16/8/2009
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