Il Vascello delle Stelle Perdute

Votes taken by mar-landy

  1. .
    Ecco qui un interessante articolo sui terremoti.
  2. .
    Ciao Vila, puoi postare l'approfondimento.

    ciao :)
  3. .
    Che interessante, chissà se ci daranno delle prove sicure e visibili, presto. Rivoluzione di L91 di 20.000 anni, qualcosa di inimmaginabile per me. :wacko:


    Grazie virgy :1145720385-Ammiccanti9:
  4. .
    Questo è il periodo quando se ne vedono tanti e di tutti i colori. Che bel fiore!! :EmoticonVillageAmore%20(78):
  5. .
    CITAZIONE (Berga72 @ 26/10/2016, 02:38) 
    Ciao carissima sto facendo passare un po' le stese ed appena ho letto la tua ho sgranato gli occhi.
    Partendo dal 2denari che sono notizie in arrivo con morte e carro appunto notizie di morte o vedere la morte sul carro,l'impiccato è la croce,simbolo della gamba piegata ed il 4 bastoni sono le ghirlande venerate dalla gente.
    Mi dispiace tantissimo per tuo cugino e scusami se apro questa discussione però non ho mai visto una stesa così precisa nei particolari. Assurdo davvero.

    Non ti preoccupare Berga, come ho scritto non è stato un dolore profondissimo anche se mi è dispiaciuto.

    Magnifica la tua interpretazione, l'Impiccato come croce è moooolto azzeccato per non parlare delle ghirlande del 4 bastoni.

    Grazie mille :)

    Edited by mar-landy - 26/10/2016, 14:57
  6. .
    Ho ritrovato questo interessante articolo.
  7. .
    Ipotesi più che possibile, qualcosa che influisce c'è senz'altro e anche secondo me dovrebbe essere un fenomeno naturale anche se non si possono escludere del tutto altre teorie. :ph34r: :alienff:

    A questo link https://vascello-stelleperdute.forumfree.it/?t=68512862 dei video sul Triangolo delle Bermuda.

    Grazie Virgy
  8. .


    La rivoluzione spirituale di Giordano Bruno

    Giordano Bruno, filosofo geniale, cercò di aprire gli occhi degli uomini del suo tempo e del nostro tempo, anticipando i moti che scuotono l'anima di tutti noi...


    Da sempre esistono esseri su questo pianeta che indicano la via per edificare un nuovo mondo, per aprire il cammino all’umanità verso una nuova aurora. Sono esseri di luce, accomunati dalla stessa forza, energia, marchiati dalla stessa solitudine. "Venuti troppo presto, nati postumi con la mente dinamite", direbbe Nietzsche.

    Giordano Bruno potrebbe davvero considerarsi antesignano notabile di questa specie chiamata indaco, giunta a edificare un nuovo mondo, un mondo di luce per esseri di luce che vedono e sentono con gli stessi occhi e la stessa mente sia gli universi visibili che quelli invisibili. Un grande pensatore, arso vivo per il vizio di pensare, un filosofo di una modernità quasi inquietante, ma soprattutto un uomo fuori del comune, uno spirito folletto, fantasioso, originale. Ciò che trasmetteva non era solo un’immagine della vita ma un’emozione del mondo. Giordano Bruno era un grande: in lui albergava la conoscenza dei mondi paralleli, della metempsicosi, delle energie sottili... straordinario per quei tempi!

    Il filosofo Umberto Galimberti con lucida analisi evidenzia tale divina follia di Bruno contrapposta alla scienza e anche alla religione, laddove follia va naturalmente ad indicare quella capacità di andare oltre il velo di Maya cogliendo commosse tangenze con l’Assoluto. In effetti Bruno è veramente un’occasione oggi per pensare "profondamente", dove la profondità non è quella che connota il pensiero tecnico-scientifico da secoli imperante in Occidente: essa va ricercata nell’inconscio della scienza stessa "che è a un tempo ciò da cui la scienza scaturisce e ciò che la scienza rimuove".

    Innegabili sono i miglioramenti che la scienza ha apportato alla vita dell’uomo occidentale, ma sotto l’aspetto della felicità, della ricerca di una pace interiore, di una quiete dell’anima in piena armonia con la natura e più ampiamente con il Tutto, risulta più difficile parlare di progresso. Sembra quasi che la scienza abbia dislocato l’uomo dal suo habitat naturale - la fusione con la natura - facendolo sentire meno alienato di fronte a un computer che al cospetto di un tramonto. Allo stesso modo, la religione, per quanto antiscientifica possa sembrare (fides et ratio come un aut aut ), ha sovente cercato il connubio con la ragione, con l’evidenza e la chiarezza del lumen naturale, perdendo in realtà la sua vera quidditas, la sua dimensione sacrale.

    Per questo motivo Giordano Bruno fu messo al rogo: la sua "nova filosofia" non era né scientifica, né strettamente religiosa, in quanto si fondava sulla magia naturale, sulla "prisca Aegiptorum sapientia." Bruno è infatti il vero sensitivo immerso nella fusis, convinto che si possano abbattere le barriere tra l’umano e il divino… niente è più positivo dello sfondamento dei limiti, dello spostare le pietre di confine per arrivare alla comprensione che l’uomo, la Natura e Dio sono la stessa cosa. Nell’universo tutto è Vita, tutto è animato da uno stesso spirito vivificatore, "tutte le cose sono nell’universo e l’universo è in tutte le cose… in questo modo tutte le cose si armonizzano in una perfetta armonia".

    E’ un’innegabile forma di animismo: per Bruno tra le piante, gli animali, gli uomini non c’è differenza se non di grado. La differenza è nel “Dorso della Forma”, sono fenomeni di un’unica sostanza universale. Pensare che il mondo sia là solo per l’uomo è un grave errore; il filosofo esce così dalla cultura occidentale cristiana e modula il suo sentire sul registro affine a quello buddista.

    Con l’ammirazione che ognuno deve a chi per le proprie idee ha saputo sacrificare la propria vita, Bruno andrebbe inserito in una sfera iniziatica, riferendosi non tanto alla sua laicità, bensì alla sua sacralità, al suo vedere la presenza divina in ogni cosa,alla sua ansia di ricerca che trascende il raziocinio nel suo identificarsi nella natura che è per lui un vero e proprio indiamento, un varcare il limite dell’umano per avviarsi "verso altra natura, altri corsi, altri mondi".

    La materia dunque non è inerte, ma viva, animata (pampsichismo) e costituisce uno dei centri archimedei del pensiero di Bruno: infatti il filosofo perviene a una concezione della materia universale come fonte dell’infinito prodursi di tutta la realtà: simile alla pregnante che manda e riscuote da sé la sua prole, la materia contiene in sé tutte le forme, è "cosa divina e ottima parente, genitrice e madre di cose naturali, anzi la natura tutta in sustanza"; "fonte de l’attualità" di ogni cosa la materia per Bruno è Vita, materia infinita.

    Tra l’anima dell’uomo e quella delle bestie non c’è alcuna differenza dal punto di vista della sostanza. Potremmo dire che la magia naturale di Bruno si colloca in quella sotterranea corrente di pensiero che prende il nome di "pensiero per immagini" che, pur perdente in Occidente, costituisce la fonte segreta del sapere, fonte a cui si accede non per via logico-architettonica ma per pratica amorosa.

    La concezione che Bruno ha della forza dell’Amore ribadisce la pregnanza e l’attualità oggi di tale concetto in campo metafisico e metempirico. La forza di cui parla il Poeta "che move il sole e l’altre stelle", quella Forza "l'unica che muove infiniti mondi e li rende vivi". Quella magia che solo il vero saggio da sempre sente. L’amore, dice il filosofo, sa "comprendere" ciò che la ragione non sa "spiegare", là dove la scienza può spiegare tutto, senza nulla comprendere.

    L’astrofisica Giuliana Conforto, in uno studio irrinunciabile sulla futura scienza di Giordano Bruno, evidenzia come il pianeta si stia trasformando e come il filosofo nolano sia uno dei grandi saggi che l’abbiano previsto. Quella di Bruno è scienza del futuro, coscienza delle infinite potenzialità dell’essere umano e soprattutto della sua immortalità. Egli annuncia la nascita dell’uomo nuovo, libero da tabù e paure, capace di ricevere e di riflettere nelle sue opere l’intero messaggio vitale, oggi noto come DNA, quindi di creare un nuovo mondo di pace e vera giustizia.

    Bruno rivela il grande segreto, la magia della natura: la comunione naturale di ogni corpo con il messaggio genetico, che fu poi il motivo vero della sua condanna perché vanifica il ruolo della Chiesa come intermediaria tra l’uomo e Dio: Bruno rivela il ruolo centrale di protagonista dell’uomo nel progetto cosmico, prevede i tempi attuali e l’evento che ristabilirà l’antico volto:il risveglio dell’uomo alla coscienza dell’infinita e vera realtà, l’Amore.

    Tale Forza cosmica prende il nome in Bruno di Eroico furore. L’uomo nuovo è il furioso, l’ebbro di Dio e arso d’amore che con uno sforzo eroico (da eros) e appassionato giunge a una sorta di sovrumana immedesimazione con il processo cosmico per cui l’Universo si dispiega nelle cose e le cose si risolvono nell’Universo, generando una sorta di copula d’amore tra lui e la Natura.

    Solo il fuoco dell’esperienza dell’Amore è in grado di aprire la strada alla visione di Dio, del Tutto, dell’unità. Scorrendo in particolare i suoi sette scritti magici, tra cui esemplare risulta essere la Lampas triginta statuarum, testo di eccezionale bellezza poetica e immaginativa, il lettore non può non cogliere questo moderno senso del Divino nell’uomo come appartenenza al Tutto, scintilla perfetta di un Tutto unico e animato, questa affascinante concezione della metempsicosi di ascendenza orfico-pitagorica (la morte non è altro che una dissoluzione di legami, ma nessun spirito o nessun corpo celeste perisce: è solo un continuo mutare di complessione e combinazioni - De Magia Naturali), questo senso etico di giustizia cosmica che spinge le anime a comunicarsi a corpi sempre diversi, in una sorprendente affinità con il Karma delle religioni orientali, nella commossa intuizione che l’anima possa istituire innumerevoli legami tra piani dell’universo.

    Bruno quindi prima dello stesso movimento romantico ha riportato l’attenzione sull’intima connessione del Tutto rispetto all’analitica scansione delle parti, in cui il pensiero logico-razionale per natura trattiene se stesso, smarrendo i vincoli che legano tra loro tutte le cose. Dunque, "non essendoci nell’universo parte più importante dell’altra, non è concesso all’ uomo quel primato che lo prevede possessore e dominatore del mondo, ma semplice cooperatore dell’operante natura".

    All’enfatizzazione del soggetto Bruno contrappone un percorso opposto: "non il primato dell’uomo, ma il primato degli equilibri sempre instabili e sempre da ricostruire tra soggetto e oggetto, tra uomo e natura. La magia, che non è potere sulla natura, ma scoperta dei vincoli con cui tutte le cose si incatenano, secondo il modello eracliteo dell’invisibile armonia, è la proposta filosofica di Bruno, antitetica sia alla matematica sia alla religione.” (G. Galimberti).

    Alla legge dell’uomo occidentale sul Tutto, la magia bruniana si volge alla legge del Tutto. Nel discorrere oggi delle idee straordinarie che Bruno ha consegnato alla modernità, non possono ad esempio passare ex silentio le due opere in chiave ermetica che si presentano come veri trattati di arte della memoria, la mnemo tecnica: De umbris idearum e Cantus circaeus.

    Si veda l’analisi sottile e raffinata che Gabriele La Porta ci offre nel suo libro Giordano Bruno. Vita e avventure di un pericoloso maestro del pensiero: le immagini descritte dal filosofo non avrebbero solo il compito di potenziare e raffinare la memoria visiva, ma rivestirebbero anche un significato propriamente magico. Infatti la loro contemplazione e la loro rammemorazione porterebbero in contatto con energie cosmiche primordiali, con la vera quidditas delle cose, con le realtà supreme e archetipe, infondendo nell’animo pace, quiete, serenità.

    Secondo l’acuto scrittore, Bruno si propone di suscitare una sorta di rivoluzione spirituale: seguendo le vie di un sapere esoterico, che ha tutti i caratteri di un’illuminazione, l’uomo si libera dai pregiudizi, dalle passioni negative, dagli egoismi per diventare saggio, cioè in grado di percorrere la via della Forza, quella Forza che è trasparenza, libertà, verità, una scienza futura che savi come Bruno già conoscevano; una coscienza che comprende interamente il messaggio della Vita e soprattutto il ruolo cosmico, immortale dell’essere umano.

    Come non ricordare poi la sua vulcanica intuizione cosmologica…fu il primo a interpretare che la vita intelligente è distribuita un po’ dappertutto nell’universo, ponendo così le basi alla giustificazione dei trasferimenti di essa da pianeti in estinzione ma ad alto livello di tecnologia a pianeti non abitati ma tali da consentire la vita. A ragione Bruno viene visto come il primo ufologo, oggi le sue osservazioni sono considerate il punto di partenza per la ricerca di altre forme di vita nell’universo.

    Superando la rivoluzione copernicana, immaginava un universo infinito, popolato da un’infinità di stelle che, buttate giù le muraglie del cielo fisso e finito, corrono per ogni dove, stelle come il nostro sole, ciascuna circondata da pianeti su taluni dei quali prosperano altre intelligenze, creature viventi senzienti e razionali. "Apri la porta attraverso la quale possiamo osservare il firmamento senza limiti" era il suo motto. "Così si magnifica l’eccellenza di Dio, si manifesta la grandezza de l’imperio suo: non si glorifica in uno, ma in soli innumerevoli, non in una terra, un mondo, ma in duecentomila, dico in infiniti". Un universo dunque senza – limiti dai caratteri divini: infinito lo spazio, infiniti i mondi, infinite le creature, infinita la vita e le sue forme.

    Si potrebbe chiudere questa riflessione meramente propedeutica alla necessità di far risorgere le intuizioni bruniane,con un’asserzione efficace del geniale filosofo che più volte sostiene di essere la reincarnazione di Ermes, il messaggero degli dei, sceso per aprire gli occhi agli uomini.

    ”L’umanità ha bisogno di persone che testimonino la possibilità della fratellanza, in nome della conoscenza e della ricerca. Sono realista, se volete pessimista per il presente, ciò non toglie che bisogna testimoniare e gettare i semi per piante che fruttifereranno nel futuro. Non è possibile dire quando. Ma è importante lasciare un segno, dire parole, formulare pensieri, viver in una dimensione di segno opposto a quella dell’attuale imbecillità . E soprattutto non bisogna scoraggiarsi”.

    www.nonsoloanima.tv/index.php?contr...article_id=1322
  9. .
    :1145720385-Ammiccanti9: :HMYJa: Che bella storia e che bel riscatto per quella bimbetta che non era nemmeno stata ammessa all'asilo.
  10. .
    Grazie Violet,

    consigli preziosi i tuoi, tutti possiamo andare incontro a periodi di ansietà, anni fa ho sofferto di depressione ansiosa, ora per fortuna ne sono fuori, ma ogni tanto mi faccio un infusodi tiglio. :)
  11. .
    Ci stiamo avvicinando a Halloween, festa americana riimportata in Europa e non solo.
    :halloween-owl:



    Qui sotto alcune tradizioni liguri per Ognissanti e il Giorno dei Morti.

    “Nei giorni precedenti la festa bisogna preparare ben pulite e riordinate le camere e alzarsi presto per
    lasciare il letto ai morti, stanchi del viaggio. Si avrà inoltre l’avvertenza di porre del cibo sulla tavola, perché
    possano rifocillarsi.” "La mattina dei morti bisognava alzarsi presto e far subito il letto, con biancheria
    di bucato, perché i defunti tornano, quel giorno, alle loro case, e si riposano nei letti preparati dalla
    previdente memoria, dall’omaggio affettuoso dei loro cari.
    “Piccoli drappelli andavano di casa in casa suonando e cantando canzoni e chiedendo qualche offerta
    che veniva poi impiegata dai parroci in funzioni di suffragio.
    “Fino a pochi anni fa le osterie di Genova e del circondario offrivano gratuitamente stoccafisso e fave
    lessate, ‘stocche e bacilli’ agli avventori, ai quali restava in carico il vino"
    E infine “l’usanza di intagliare le zucche svuotate ed essiccate è tradizionale e tuttora praticata a Rezzo
    in alta Valle Arroscia. [nel ponente ligure]. All’altro
    capo della regione a Biassa ‘le zucche che ridono’,
    illuminate con una candela all’interno, nottetempo
    venivano portate in processione dai giovani”.
    Queste sono alcune delle tradizioni del passato ancora
    vive nel ricordo dei nostri nonni, ma che ora non si
    usano più.

    http://www.psmassuntacastellarano.it/wp/wp...-2-nov-2013.pdf
  12. .
    CITAZIONE (water_violet @ 21/10/2016, 09:56) 
    Sinceramente più che una sola combinazione, credo che una mancanza di autostima possa essere raccontata dall'intero contesto della stesa.

    In ogni caso, come ha detto Dory, Imperatore e Imperatrice male appoggiati (o rovesci se si usa il dritto/rovescio) potrebbero indicare persone che non hanno fiducia. Allo stesso modo se combinati con la Forza (anch'essa appoggiata male / rovescia) o anche la Giustizia, intesa come ricerca di equilibrio interiore.

    Per quanto riguarda i Minori, usando i Rider, i complessi li vedrei nel nove di spade, o anche nel 10 bastoni (sempre inserito all'interno di un contesto specifico). Il 2 spade e l'Otto spade accompagnato a figure personaggio anche le vedrei come combinazioni possibili.

    Anch'io la vedo nelle carte riportate da Violet. Imperatrice/Imperatore rov o male accompagnata, come ben detto, anche le carte di corte circondate da carte tipo 9s, 10s, 8s anche il 3s sempre con determinate carte. Il 9b o il 10b li vedo più come carte che indicano stanchezza e forse una persona non si vede bene per via dello stress o del troppo lavoro. Stessa cosa per la forza male accompagnata o rovescia. Poi se ce ne sono che mi ricordo le metto.
  13. .
    Grazie Claudia Luna per i tuoi interessanti interventi. :)
  14. .
    Grazie a tutte rgagazze :thankyou: :1145720385-Ammiccanti9:

    CITAZIONE (virginella @ 17/10/2016, 15:55) 
    Trovo molto interessante il fatto che i capelli fossero di un altro colore... forse lì sta la chiave per capire, se non tutto, buona parte del sogno.

    Beh, in effetti ci sono cose del passato che, come dire, non si sono dissolte. Grazie Virgy :1145720385-Ammiccanti9: Penso tu abia ragione, forse solo un cambiamento non profondo, ma solo "d'immagine" in senso lato.

    CITAZIONE (Sherazade @ 17/10/2016, 16:18) 
    Io non so interpretare i sogni...per quello devi aspettare Night che è bravissima!
    però provo ugualmente a dirti la mia: magari il fatto che tu abbia sognato ciocche tagliate di tuoi capelli di un colore che adesso non porti più può significare che una preoccupazione, un grattacapo di cui pensavi di esserti liberata (che avevi tagliato dalla tua vita) in realtà non è del tutto risolto e adesso sta ritornando alla luce,e il fatto che tu dica:hai pidocchi è come un prendere coscienza di questa cosa che ti tormenta.
    Mi viene anche da dire che il fatto che tu riconosca i tuoi capelli ma non li abbia attaccati alla cute, siano solo dele ciocche sparse, può indicare che il problema non riguarda più direttamente te ma forse sta tormentando una persona a te molto vicina.
    I capelli nei sogni sono anche simbolo della forza e della bellezza, di uno status sociale. Forse in questo periodo ri stai prendendo consapevolezza di un rinnovamento che sta avvenendo in te: hai tagliato i legami con un passato tormentato o che ti dava preoccupazioni e stai andando avanti...

    Non so davvero. .

    Grazie anche a te, Shery, ma sei bravissima come le nostre amiche del resto, :1145720385-Ammiccanti9:


    in effetti sto per cambiare una cosa della mia vita, diciamo che mi lascerò una parte del mio passato alle spalle, però senza tagliare del tutto i ponti.

    CITAZIONE (*Hikaru* @ 17/10/2016, 18:23) 
    Se ti può essere utile ho trovato questo Mar :)

    (...) Partiamo da questo discorso per capire cosa significa sognare i pidocchi, averli in testa, sulle gambe, sul petto, ecc... Innanzitutto il primo significato è da attribuire a qualcosa che ci disturba nella vita reale, a qualcosa o qualcuno che ci da fastidio. I pidocchi possono indicare una situazione che ci preoccupa perchè non riusciamo a liberarcene. Soprattutto quando vediamo un grosso numero di pidocchi, zecche o pulci su di noi, dobbiamo pensare che siamo di fronte a grosse situazioni che ci disturbano, verament fastidiose e non facili da risolvere. Situazioni che comportano grande perdita di energia oltre che perdita di tempo.

    E da non sottovalutare quando vediamo un solo pidocchio ma enorme. Qui potremmo davvero essere difronte ad una persona che non possiamo digerire ma non semplicemente perchè antipatica ma perchè ci rende la vita insopportabile. Potrebbe essere un collega di lavoro, un capo d'azienda ma anche un partner d'amore troppo assillante e di cui vorremmo liberarci. State sempre attenti a scorgere nel sogno oggetti, luoghi, persone conosciute e non per comprendere l'ambito a cui si riferisce il sogno.

    Fonte: http://ilmigliorweb.blogspot.it/2010/12/co...docchi.html?m=1

    Grazie anche a te, Hikaru, :1145720385-Ammiccanti9:

    i pidocchi erano più di uno, tre per l'esattezza, abbastanza grossi ma non enormi, per cui direi che i fastidi ci sono, cose più che persone, che mi disturbano e che vorrei eliminare una volta per tutte...

    :x_3c92f0ac:

    Direi che avete compreso le diverse questioni che sono presenti al momento!
  15. .
    Strano sogno, ho sognato dei ciuffi miei di capelli tagliati, scuri (ora non lo sono di qs colore), con 3 pidocchi grossi grigi sopra. Mi dicevo hai i pidocchi :woot: E' vero che chi ha figli o nipotini all'asilo o alla scuola elementare, di pidocchi probabilmente ne sente parlare, anche come prevenzione. Però è' stato un sogno strano.

    So che gli insetti possono indicare fastidi o problemi e forse quei 3 pidocchi grigi sui ciuffi tagliati erano alcune grane già sistemate, il che ci può anche stare, però la mia frase "ho i pidocchi", potrebbe indicare, sempre se non è un riflesso di quello che si sente in giro o alla TV, altri problemi non ancora risolti? Altri grattacapi?

    Grazie a chi vorrà dare una qualche altra informazione. :D
1263 replies since 17/7/2007
.