-
.
La donna dei fiori di carta
Donato Carrisi
Siamo nel 1916, tra gli spari e le imboscate sul monte Fumo, dove la morte oscilla tra l'esercito austriaco e quello italiano.
Come medico dell'esercito austriaco, il dottor Jacob Roumann viene convocato dal comandante il quale gli ordina di carpire i segreti di un uomo catturato recentemente e che si sospetti sia un ufficiale italiano. In gioco c'è la vita del tenente colonnello, caduto prigioniero dell'armata italiana.
Il medico offre caffè e sigarette al prigioniero, il quale accetta di rivelargli il proprio nome e grado a patto che ascolti una storia.
E il medico ascolta.
La storia parla di un uomo chiamato Guzman, della sua capacità di inventare storie, dei personaggi singolari che incontra sul suo cammino e del suo amore, il suo unico amore: la figlia dell'ambasciatore spagnolo a Parigi, la quale si concederà solo all'uomo che indovinerà il suo nome.
Riuscirà Guzman a indovinarne il nome? E se esiste un lieto fine, cosa accade dopo? Chi era l'uomo che fumava mentre il Titanic affondava?
Di contro, il prigioniero scopre il taccuino del medico, in cui compaiono date e parole apparentemente senza senso... Ma un senso c'è sempre, occorre solo sapere ascoltare.
Premettendo che a me Carrisi piace davvero tanto, ho trovato questo libro una piccola perla. Ogni nodo sciolto è una nuova domanda, ogni passo avanti è un passo verso la morte e la consapevolezza non sempre è redentrice, però... Restano le parole e i sentimenti delle memorie intessute di lacrime, sorrisi e sangue..