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.Personalmente seguo molto Beppe Grillo, come si è potuto capire, ed il risultato non mi sorprende più di tanto...penso che la gente sia stufa ma veramente stufa di vedere sempre le stesse facce in televisione...c'è voglia di rinnovamento, di cambiamento...il Movimento di Grillo sembra essere l'unico in questo momento e catalizza l'attenzione...molte cose che dice possono sembrare eccessive ma ha previsto con largo anticipo molte cose che sono poi accadute in seguito, vedi il crack della Parmalat ed altro...
Edited by Nausicaa* - 23/5/2012, 14:21
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Ulisside .
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Non avvalendosi della Televisione e di tutti quei mezzi fortemente propagandistici e invadenti è ovvio che la sua riconoscibilità e comprensione ne è stata fortemente rallentata ( la televisione ha molto lavorato nel creare l'immagine di Grillo, e quindi di riflesso nel suo movimento, come di un pazzo allucinato esaltato affetto da sindrome di Tourette!) Ma già adesso molta più gente riflette sul tema del riciclaggio di tutte ste brutte facce. E' una valida alternativa a mio avviso e finalmente si inizia a consolidare nel territorio e non solo nella rete. Il problema della comicità è questa: dici la vertià ma non sei preso sul serio. Ma dopo averne azzeccate tante e mandate a dire nessuna inizia a prendere un posto...e poi diciamolo...un fatto che ci dispiace tantissimo! Caso vuole che...quei poverini della Lega finissero nella melma. Questo è tutto a loro vantaggio e, ripeto, oh! come ci dispiace 
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Mark Astromante .
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Quoto entrambe!! 
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Mark Astromante .
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Uno sguardo al programma del M5S di Beppe Grillo:
www.agoravox.it/Uno-sguardo-al-programma-di-M5S.html. -
Neifile71 .
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Penso che Nausicaa abbia ragione nel senso che è stato molto votato dovuto alla stanchezza della gente dei politici che non solo non danno dei risultati con questa crisi, ma in più sono stati derubati dei soldi da più di un partito politico, cosa gravissima!!! . -
Mark Astromante .
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Se avessero solo rubato i soldi, (cosa comunque gravissima) ci saremmo anche stati... ma non solo quelli purtroppo!
La storia insegna purtroppo.... -
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Neifile71 .
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Se avessero solo rubato i soldi, (cosa comunque gravissima) ci saremmo anche stati... ma non solo quelli purtroppo!
La storia insegna purtroppo...
Quoto Mark!
Cara Nau,
non perdi l'occasione di far vedere il tuo caro Grillo!!
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www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=12730
Grillo e l’ombra di Casaleggio il guru con il mito di Re Artù. -
Mark Astromante .
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Vabbè che anche Grillo non sia e non sia stato un santo, lo si sapeva o lo si doveva immaginare... però forse bisognerebbe dargli modo di poter agire e vedere, prima di tagliargli le gambe già in partenza!
Il mio è un commento obbiettivo, non di parte.... -
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Infatti...è chiaro che ora ci sia qualcuno che lo voglia attaccare...ma lui certe cose le dice da 20 anni...mica da ieri...comunque ho postato l'articolo per dovere di cronaca e obiettività...facciamo informazione !
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Mark Astromante .
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Quoto!! . -
Mark Astromante .
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GRILLO NON E’ L’ANTIPOLITICA, L’ASTENSIONE LO E’
di LEONARDO FACCO
«Sarebbe un errore imperdonabile sottovalutare il segnale che viene dal dato dell’astensione, preoccupante in generale, gravissimo in alcune città. Occorrerà tenerlo presente anche quando legittimamente si festeggi la vittoria del proprio schieramento e dei propri candidati sindaci. Poco più del 65% di partecipazione nazionale ad un voto amministrativo, insieme alla moltitudine di liste civiche, rappresentano l’indicazione di un malessere e di una protesta che le forze politiche devono saper comprendere ed affrontare con risposte positive». Così parlò Vannino Chiti, vicepresidente del Senato.
Quasi dieci milioni di elettori chiamati alle urne per le elezioni amministrative sono un test interessante. Aldilà dei sindaci che sono stati eletti, il vero, unico segnale antipolitico (Grillo è semmai protesta politica) sta nella quantità di elettori che si sono astenuti, che – benché fossero elezioni locali, quindi per scegliere personale politico con competenze limitate – hanno mostrato tutto il loro disprezzo per una casta che non risiede solo a Roma, anzi.
Non sono un amante della ginnastica dell’obbedienza, del “fantomatico” diritto di voto. Votare assomiglia a quell’ora d’aria che ti concedono in galera prima di tornare dietro le sbarre. Non sono parole mie, ma di Fabrizio De André, che prima di molti altri suoi coetanei capì i guasti della democrazia e li musicò. Come lui e più di lui, qualche anno dopo, ci pensò Giorgio Gaber a menar fendenti al sistema, e manco conosceva Calderoli e il suo “porcellum”. Astenersi val più che votare “il meno peggio”. Cosicché, come presumevo, ieri quello del “non voto” (astenuti, schede bianche e schede nulle) si è confermato il primo partito, come mostrato da tutti i sondaggi degli ultimi mesi.
Dire ai politicanti “non in mio nome” è tutt’altro che sentirsi smarriti, è una nuova modalità di orientamento politico. E’ l’emergere di una originale, e vera, forma di “lotta di classe”, quella che oppone i produttori di ricchezza (operai del settore privato, impiegati, liberi professionisti, imprenditori) a loro, i predatori e i consumatori di ricchezza (dipendenti pubblici e dello Stato, boiardi e politici di ogni ordine e grado). L’astensione (non a caso più marcata nelle aree padane che al Sud) oppone chi è costretto a pagare le tasse e chi le tasse le malversa per i propri interessi clientelari. L’astensione è una forma di delegittimazione dello Stato e della casta, è il segnale forte dell’acuirsi dello scontro fra la classe politica e la maggioranza della popolazione, fra coloro che hanno occupato (con ogni mezzo, compresa la legge elettorale) gli spazi della società civile e la gente “normale”, capace di fare da sé.
E’ soprattutto per una questione di libertà, nonché etica e morale, che si disertano le urne. In punta di diritto naturale, per un libertario il voto è un atto illegittimo in quanto contribuisce ad affermare il dominio di alcuni uomini (politici e burocrati, ergo parassiti) su tutti gli altri. E non di rado accade che siano persino delle minoranze ad imporre la loro “dittatura democratica”. A chi sostiene che il voto è sinonimo di democrazia (dal greco, potere del popolo) val la pena ricordare che nel 1921, grazie al voto, in Italia ha preso il potere un tal Benito Mussolini e in Germania, nel 1933, uno squilibrato che di nome faceva Adolf Hitler. In Grecia, il partito neo-nazista è entrato in parlamento ottenendo il 6% di suffragi. Paradossale no? Niente affatto, è il voto bellezza! Le dittature non sempre nascono da cruenti colpi di Stato, ma da democraticissime votazioni.
Tutta colpa della sovranità, che anziché risiedere laddove è la sua sede naturale, l’individuo, tutt’al più le piccole comunità, la si attribuisce ad un ectoplasma tendenzialmente criminale che chiamiamo Stato. Ecco allora che “la morale dei singoli individui, i loro desideri, le loro passioni e aspirazioni diventano poco meno di briciole di fronte a un ‘Leviatano’ la cui legittimità risale a investiture divine o a concetti astratti quali il bene di tutti”. Scriveva Ralph Waldo Emerson: “Gli uomini onesti non devono obbedire a leggi troppo cattive”. Astenersi significa dare un segnale in tal senso.
Lysander Spooner, ottocentesco anarchico individualista americano, sosteneva che “un uomo non cessa di essere schiavo perché gli si permette di scegliere il padrone ogni quattro anni”. Ergo astenendovi non potranno accusarvi di aver mandato qualche peripatetica, o qualche sociopatico, in Parlamento.
Infine, una banale curiosità: statisticamente parlando, è molto più probabile che vi accada qualche disgrazia mentre andate al seggio piuttosto che il vostro singolo voto conti qualcosa e determini dei cambiamenti. Non si tratta di un’elucubrazione, ma delle conseguenze della statistica. Meditate, il vero voto inutile è il voto stesso.
Fonte/Sito Informazione: - www.lindipendenza.com/grillo-astensione-antipolitica/. -
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Grillo scrive al Financial Times
"Non paragonatemi a Mussolini"
Il comico genovese replica ad un articolo apparso sul quotidiano finanziario, "attacco deliberato al movimento che rappresento". "Siamo la seconda forza politica in Italia. La nostra filosofia? Trasparenza e partecipazione"
Trovate l'articolo qui: http://www.repubblica.it/politica/2012/06/...times-36973167/. -
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