-
leAlidelDestino.
User deleted
Palazzo della Ragione, Padova: il segno dei Gemelli.
La mitologia greca puntualizza come, dei due gemelli, solo Polluce era, in ogni caso, vero frutto dell’unione tra Leda e Zeus e in virtù di ciò, solo egli, godeva del privilegio dell’immortalità. Il fratello Polluce, figlio del marito di Leda, il re spartano Tindaro, pur essendo un giovane di notevole prestanza fisica, non godeva dei privilegi di Castore ed era assolutamente mortale.Protetti da Apollo, nella mitologia romana erano indicati come i fratelli di Febo o i Dioscuri (figli di Zeus). Molto legati tra loro, decisero d’unirsi alla spedizione degli Argonauti, guidata da Giasone, alla ricerca del Vello d’Oro portando un contributo fattivo grazie alle loro impareggiabili doti: Castore si distingueva nella battaglia come abile guerriero, nonché come domatore di cavalli, mentre Polluce eccelleva per abilità pugilistiche. Durante il viaggio, e in diverse occasioni, furono d’importanza vitale per la riuscita della spedizione e, a tal proposito, Apollonio Rodio nelle sue Argonautiche, narra un episodio emblematico: durante una tempesta, la nave Argo rischiò l’affondamento; sulla testa dei due giovani apparve una luce e all’istante la tempesta si quietò.
In epoca romana, da questa leggenda, nacque la consuetudine di dipingere l’immagine dei gemelli sulle navi, considerati non solo protettori delle battaglie, numi tutelari dell’ospitalità ma anche, e soprattutto, protettori dei marinai. Le luci che sovente i naviganti riferiscono di scorgere sui pennoni o sugli alberi delle navi durante le tempeste (fuochi di Sant’Elmo) vengono interpretate come apparizioni di buon auspicio e, in epoca antica, ad opera dei Gemelli. La vicenda di Castore e Polluce riprende i toni eroici dei suoi protagonisti nello scontro con i cugini Ida e Linceo per via di una contesa intercorsa tra le due coppie a proposito di due belle ragazze. Nella contesa Ida ferì a morte Castore mentre Polluce ebbe la meglio di Linceo che rimase trafitto da una lancia. La battaglia ebbe termine con l’intervento di Zeus che punì Ida incenerendolo con una folgore. Il disperato Polluce, che tanto amava il fratello, chiese al padre degli dei di poter donare la propria immortalità al gemello morto oppure di raggiungerlo egli stesso nell’Ade, il regno dei morti. Zeus, commosso da tanto affetto, decise che da quel momento i due avrebbero trascorso l’eternità insieme, un giorno nell’Ade e uno nell’Olimpo e pose in cielo le due nobili anime.
www.margheritacampaniolo.it/almacostellazionegemelli.htm
Edited by virginella - 13/4/2016, 15:48. -
.
Bellissima storia d'Amore fraterno!! . -
.
FRa poco arriva il segno dei Gemelli!! . -
.
Domanda esistenziale: Qualcuno da perché venivano chiamati i "dioscuri"? Cosa significa esattamente questa parola?
Non ho trovato nulla online. -
.
Ciao Night, ho gurdato l'etimologia e vuol.dire figli di Giove. Di piu' non ricordo, anche perche'il greco non l'ho studiato . -
.
Mar grazie! Ero impazzita su questa cosa xD grazie infinite! . -
.
Figurati, eccoti l'etimologia: ← dal gr. dióskoros o dióskouros; propr. ‘figlio (kóros) di giove (diós)’.
Da garzanti linguistica www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=dioscuro. -
.
Auguri a tutte le Gemelline♊️💐 e a tutti i Gemellini ♊️ . -
.
Grazie!! . -
.
Gemelli
Il termine italiano “gemello” deriva dal latino gemellus, diminutivo di geminus che significa duplice, doppio. Da qui subito un riferimento alla fecondità, alla vitalità, all’abbondanza (due è quantitativamente più di uno); e presso molti popoli la nascita di gemelli è segno e garanzia di tutti questi benefici.
La dualità, peraltro, è anche divisione e opposizione, scissione interna ed esteriore, squilibrio. Si ricordi, a questo proposito, come in molte tradizioni si narri di coppie gemellari in lite tra loro. Non ultimo il caso di Romolo e Remo. Qui si potrebbe rinvenire un motivo sacrificale: è necessaria, cioè, la morte della parte negativa, “scura” della coppia, perché si possa tornare all’unità. In altri termini, a fini di realizzazione, bisogna soffocare senza pietà le proprie tendenze negative, e finché ciò non sarà avvenuto, permarrà la tensione. Ma percorriamo, ora, le vie del mito…
Pallidissima Leda, la principessa etolica, è in attesa del parto imminente. Le doglie non sono troppo dolorose e il frutto, un uovo, scivola giù senza sforzo, spezzandosi in due. Sì, perché Leda, oltre che da suo marito Tindaro, è stata posseduta dal grande Zeus, sceso su di lei sotto forma di bianco cigno. E dall’uovo – ecco – balzan fuori vitalissimi due gemelli ridenti. Crescono i due fanciulli: Castore (castoro), laborioso e domatore di cavalli; e Polluce (lo splendente), pugile e lottatore. Crescono i Dioscuri (Dios-kouroi, cioè figli di Zeus, di Dio) e s’azzuffano con altri gemelli, Ida e Linceo, per questioni di bottino e di donne. Castore, non immortale come il fratello (forse perché scaturito dal solo seme di Tindaro), resta ucciso. Piange Polluce e prega il padre divino: - Fa’ che possa condividere il destino del mio caro fratello. Toglimi l’immortalità! – E concede Zeus che i due trascorrano a turno un giorno nel cielo e un giorno sotto terra; e pone la loro immagine nel cielo, come costellazione dei Gemelli, a memoria perenne del loro fraterno amore.
Cavalieri i Dioscuri (spesso su un solo cavallo, come i Templari) e cavalieri i loro corrispondenti indù, i gemelli Ashvins (da ashva, sanscrito = cavallo), protettori della casta degli kshatriya, i guerrieri. Ed a Roma eccoli, Castore e Polluce, patroni dell’ordine equestre. E ancora sono favorevoli ai marinai: infuria la tempesta e non può partire la nave Argo (anche i Dioscuri sono con Giasone alla conquista del vello d’oro). Invocano, i due gemelli, Poseidone e la procella si placa; ed ecco due fuochi misteriosi si posano sul loro capo. Come non ricordare i “fuochi di Sant’Elmo”, che colorano d’un bluastro alone gli alberi della nave durante le tempeste e sono felice presagio per i naviganti? Detti anche, i fuochi, “di sant’Elena”. E – caso singolare – è sorella dei Dioscuri Elena la bella, uscita da un altr’uovo di Leda con la gemella Clitennestra. Né meno singolare è che, sotto il segno dei Gemelli, cada la Pentecoste, che ricorda la discesa dello Spirito Santo, sotto forma di fiamma, sul capo degli apostoli. Di più: è da quel momento che gli apostoli stessi acquistano il “dono delle lingue”. Ed è proprio Mercurio, signore dei Gemelli, che governa il parlare, la favella.
Pure guaritori sono, poi, Ashvins e Dioscuri, coppie risananti e guerriere insieme. C’è da meravigliarsi se i santi Cosma e Damiano, patroni di medici e farmacisti, vengono a volte raffigurati con in mano l’arma di Castore e Polluce, simile di fulmine: la lancia? Antonino Anzaldi
www.goleminformazione.it/astrologia...ml#.V_fVcXRoahA
Edited by virginella - 8/10/2016, 12:27.