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ambraleon
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Interessante questo post... mio figlio all'età di 2 e mezzo ha perso il padre e ha un saturno in prima!!!!! A livello inconscio comunque vi assicuro che ne risentono anche se sono piccoli lui ha fatto un anno ad essere sempre arrabbiato ed aggressivo ora che ha 5 anni parliamo molto e riesce a gestire la rabbia.. un bambino all'età di 1 o 2 anni non può solo esprimere i propri pensieri ma capisce tutto quello che succede!!! 
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Acquafresh_06 .
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Ma la memoria non si attiva dai 3 anni? quindi come si possono ricordare possibili traumi prima? o si parla di traumi inconsci? . -
ambraleon .
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credo siano traumi inconsci anche se ora mio figlio si ricorda un' anedoto di quando aveva circa 3 anni... ma non credo si ricordi di lui... ti possi dire però che in qualche modo lui ha capito la gravità.. . -
nimise+1 .
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Ma la memoria non si attiva dai 3 anni? quindi come si possono ricordare possibili traumi prima? o si parla di traumi inconsci?
Non ne so' molto a livello di studi fatti per riuscire a capire se realmente un bimbo neonato,quindi prima dei tre anni di eta', possa a livello conscio ricordare traumi,e non lo credo possibile per via di quella parte cerebrale non ancora formata e struttata della memoria, ma il mio parere non scientifico ( anche perche' non sono medico ) e' che riescono a sviluppare molto quella parte sensoriale, piu' o meno emotiva che percepiscono gia' nel grembo materno. Quindi quando vengono al mondo hanno questa parte gia' sviluppata, non la ricordano ma la sentono e quindi eventuali traumi negativi vengono vissuti ancora piu' intensamente proprio per averne gia' sperimentato l'esistenza.
Ovviamente questa e' la mia opinione.
Nimise. -
Ulisside+4 .
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CITAZIONEMa la memoria non si attiva dai 3 anni? quindi come si possono ricordare possibili traumi prima? o si parla di traumi inconsci?
Perchè dai 3 anni Acquafresh?
Per i miei studi so che la memoria è già attiva dal primo giorno. Il problema è che la mente del neonato riflette per odori, immagini di conseguenza non si puo' parlare di vera memoria, così come la intendiamo noi. Questo perchè è come se la mente dei piccoli avesse un altro tipo di linguaggio, di lettura; è una mente incolta e libera, priva di strutture e di paure. I nostri primi anni di vita sono gli anni in cui si sviluppa il famigerato "Super io", la parte conscia che, attraverso una serie di traumi, riesce a sviluppare la sua educazione, nonchè gran parte della propria personalità.
Tutto questo malessere appartiene a questi primissimi anni, compito del super io è tenerlo a bada; forse è difficile da spiegare così su due piedi ma quei ricordi ci sono e condizionano la nostra vita adulta e, in certe occasioni, possono riemergere per nostra volontà (come è successo al figlio di Ambra) o per volontà altrui (la classica ipnosi).
Per mia esperienza posso dire di aver più volte ricordato eventi, anche traumatici, di quando ero molto piccola, cose che neanche mamma ricordava di cui però ho avuto conferma da lei o dagli altri presenti (un po' superato oggi ma sempre di grande aiuto per comprendere i ricordi dell'infanzia sono gli scritti freudiani sulle vecchie fasi orale, anale e genitale del bambino, molto bello).. -
Treasa .
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Interessante questo post... mio figlio all'età di 2 e mezzo ha perso il padre e ha un saturno in prima!!!!! A livello inconscio comunque vi assicuro che ne risentono anche se sono piccoli lui ha fatto un anno ad essere sempre arrabbiato ed aggressivo ora che ha 5 anni parliamo molto e riesce a gestire la rabbia.. un bambino all'età di 1 o 2 anni non può solo esprimere i propri pensieri ma capisce tutto quello che succede!!!
Mio figlio ha perso la nonna paterna a tre anni, la quale per lui aveva un ruolo importantissimo, sempre presente: una seconda madre. Lui nel tema ha Saturno in 2^ opposto alla Luna in 8^.. -
Acquafresh_06 .
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CITAZIONEMa la memoria non si attiva dai 3 anni? quindi come si possono ricordare possibili traumi prima? o si parla di traumi inconsci?
Perchè dai 3 anni Acquafresh?
Per i miei studi so che la memoria è già attiva dal primo giorno. Il problema è che la mente del neonato riflette per odori, immagini di conseguenza non si puo' parlare di vera memoria, così come la intendiamo noi. Questo perchè è come se la mente dei piccoli avesse un altro tipo di linguaggio, di lettura; è una mente incolta e libera, priva di strutture e di paure. I nostri primi anni di vita sono gli anni in cui si sviluppa il famigerato "Super io", la parte conscia che, attraverso una serie di traumi, riesce a sviluppare la sua educazione, nonchè gran parte della propria personalità.
Tutto questo malessere appartiene a questi primissimi anni, compito del super io è tenerlo a bada; forse è difficile da spiegare così su due piedi ma quei ricordi ci sono e condizionano la nostra vita adulta e, in certe occasioni, possono riemergere per nostra volontà (come è successo al figlio di Ambra) o per volontà altrui (la classica ipnosi).
Per mia esperienza posso dire di aver più volte ricordato eventi, anche traumatici, di quando ero molto piccola, cose che neanche mamma ricordava di cui però ho avuto conferma da lei o dagli altri presenti (un po' superato oggi ma sempre di grande aiuto per comprendere i ricordi dell'infanzia sono gli scritti freudiani sulle vecchie fasi orale, anale e genitale del bambino, molto bello).
Si, ma intendevo che si di norma si riesce a ricordare gli eventi dai 3 anni in poi, sbiaditi certo. Da bambini si è liberi da qualunque cosa, ed è questo il bello, un pò come gli "animali" dal quale discendiamo appunto.
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Ulisside .
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Ho capito Acquafresh cosa vuoi dire; potrebbe essere così in alcuni soggetti ma non penso ci sia un'età che, una volta superata, renda i ricordi più accesi. Molti amici non ricordano per esempio nulla delle scuole elementari e in quel periodo il concetto classico di memoria si è già realizzato da un bel po' 
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Treasa+1 .
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Io non studio psicologia ma credo di poter dire che i ricordi nei primi anni di vita rimangano impressi nell'inconscio. A maggior ragione perché stiamo parlando di traumi - quindi inconscio sicuramente. Anche il "sé Ombra" di cui si parla nello Sciamanesimo, si dice, che si formi nei primissimi anni di vita. . -
Acquafresh_06 .
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Ho capito Acquafresh cosa vuoi dire; potrebbe essere così in alcuni soggetti ma non penso ci sia un'età che, una volta superata, renda i ricordi più accesi. Molti amici non ricordano per esempio nulla delle scuole elementari e in quel periodo il concetto classico di memoria si è già realizzato da un bel po'
Si in molti stentano anche a ricordare le medie, avranno qualche lesione con Luna e Mercurio, perché non è possibile non ricordarsi. Io mi ricordo anche alcune giornate dell'asilo xD comunque chissà se i traumi rimangono o meno, poi dipende che tipo di traumi. Magari chi ha preso una pallonata da piccolo, ha paura a giocare a calcio o baseball per esempio, e forse neanche se lo ricorda.
A volte ho l'impressione che alcuni miei ricordi li confondo con qualche sogno fatto, ma credo proprio che siano reali anche se solo io me li ricordo a volte, tra amici e parenti.. -
annika2 .
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Ma la memoria non si attiva dai 3 anni? quindi come si possono ricordare possibili traumi prima? o si parla di traumi inconsci?
Io ho fatto alcuni esami di psicologia....da quanto so io la memoria è attiva da subito, purtroppo però molto viene cancellato, specie con l'ingresso a scuola e l'acquisizione della scrittura.
Insomma pare che imparare a scrivere vada ad interferire con la memoria e ricordi che abbiamo dei primi anni.. -
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topic molto interessante (come tutta l'astropsicologia).
bhè io ho una bella concentrazione di pianeti in prima casa e tutti che sono afflitti.la maggior parte di questi sono appunto quelli "incriminati".saturno,urano,nettuno.la luna si trova in seconda casa e non è praticamente afflitta tuttavia si trova nei pesci e mi ci ritrovo nella situazione della mia infanzia.basandomi su quanto detto nel primo post posso dire che su molte cose ci ha preso.sto pensando anche ad altri temi natali di altre persone e certe cose potrebbero effettivamente starci.
visto che annika voleva riscontri e conferme su aspetti tra seconda e quinta casa che indicassero bimbi che sono stati in incubatrice...io ci sono stata ma non ho aspetti che coinvolgano quelle due case tra loro.ho solo una luna in seconda casa in pesci.curioso perchè i pesci indicano proprio l'ultimo stadio della gravidanza ma guardando il mio tema natale effettivamente si vede un parto prematuro.
tra l'altro nettuno fa riferimento agli ospedali,urano alle operazioni e questi hanno sempre avuto importanza nella mia vita e fin dalla nascita.saturno indica le privazioni se afflitto...e sotto diversi aspetti ci sta.
Nettuno daltronde indica la simbiosi anche....concetto che viene trattato da vari psicologi nei primi anni di vita di un bambino.Ora mi studierò tutti i pianeti per approfondire la cosa
per quanto riguarda invece i traumi...da studentessa di psicologia mi viene da consigliare di non andare troppo dietro a freud .freud perchè sinceramente non lo stimo affatto e lo ritengo molto chiuso nei suoi dogmi e poi perchè gli stessi psicologi oggi lo prendono in considerazione tenendo conto che è assai superato.molte sue teorie sono state riviste.
Nei primi anni però può avere conseguenze gravi proprio a "causa" della mancanza del cosidetto contenimento.il banbino appena nato non ha coscienza di sè.deve essere la mamma ha rielaborare tutto ciò che il bimbo da solo non riesce a fare,ad aiutarlo ad affrontare le emozioni,a "contenerle" lei per lui perchè sono troppo forti e il bimbo non riuscirebbe a farne fronte da solo.Quando la mamma però è troppo depressa o non riesce per qualoche motivo a stare dietro al bambino,non adempie al suo ruolo di guida e non è più un buon "contenitore".il bimbo deve fare fronte da solo a paure ed emozioni irrazionali che sembrano sopprafarlo.questo lo potrebe segnare in futuro perchè di fronte a problemi e sconvolgimenti (ma anche a episodi banali) non saprà rispondere adeguatamente a stimoli che non riesce a controllare.Metterà invece in moto determinati comportamenti con lo scopo di alleviare l'angoscia avendo imparato che deve "combattere" da solo perchè appoggi e aiuti non può averne.
Nei primi mesi di vita il sè di un bimbo non è formato.Non ha una sua storia,non è detto si distingua dalla madre totalmente,la psiche non è maturata abbastanza per fare fronte a eventi negativi.Questo vale in parte anche in età adulta se da bambini si ha avuto dei traumi.
Quando una donna subisce un trauma ma da piccola ha avuto supporti rmoticvi da parte dei genitori probabilmente lo affronterà meglio che una donna che da bimba ha avuto genitori che non hanno saputo rispondere alla richiesta del piccolo.
un trauma è sempre un trauma a qualsiasi età.dipende però molto dalla fragilità psichica dell'individuo e come si pone per affrontarlo.
il motivo per cui i bambini non ricordano in genere avvenimenti prima dei tre anni è perchè l'ippocampo non è abbastanza sviluppato.qualche flash però possono comunque ricordarlo...io ad esempio ricordo cose (flash in realtà) di quando avevo due o tre anni.Non sono falsi ricordi ecc perchè sono stati confermati.
In realtà quando apprendiamo dobbiamio sempre fare posto per nuovo materiale ed è per questo che col passare dell'età ci scordiamo più cose.Sembra sia vero quindi quello che dici annika e cioè che i bambini affrontano con la crescita nuovi compiti ecc.questo comporta un dispendio di energie notevole e devono probabilmente fare posto nella loro testolina eliminando ricordi ecc.. -
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Grazie Sybille !
Nel tema natale la gestazione va dalla 8a casa (concepimento) fino alla 12a che rappresenta l'ultima parte (e quindi, come hai detto, corrisponde al segno dei Pesci). Pesci = Nettuno = liquido amniotico.
Ma, volevo chiederti, cosa è esattamente il Sé? Immagino tu sia quindi junghiana. Certamente Freud è stato importante ma le sue teorie oggi sono in parte superate.
Ti ringrazio
Nau. -
+3 .
non sapevo dell'ottava casa!
sono simpatizzante di jung.....anzi in realtà mi piace molto!tuttavia non mi definisco ne junghiana,ne freudiana o di altre correnti della psicanalisi (di Adler ecc) perchè non ne conosco nessuna approfonditamente e non me la sento di dire di appartenere a nessuna
La definizione del Sè varia a seconda degli autori .In linea di massima ritengo si possa definire come la percezione cha una persona ha di essere "unica",di funzionare autonomamente,di essere diversa dagli altri e di rendersi conto che ha una propria storia,un proprio corpo fisico.Quando un bambino si rende conto che il suo corpo non è legato a quello della mamma,che lui e la mamma non sono la stessa persona ma due persone distinte e che i suoi ricordi sono appunto suoi e possono essere diversi da quelli degli altri.....quando si rende conto che ha una propria storia autobiografica ecc.
il Sè secondo Freud dovrebbe rappresentare "l'insieme delle parti psichiche" dell'individuo,il funzionamento della intera persona.Lui sosteneva (come tutt'ora molti) che tutti noi siamo provvisti di una parte detta "Id" oppure "Es",un altra "Io" e una "Super Io"
L'Id è l parte più primitiva di noi,quella che agisce in base ai nostri impulsi,alla parte di noi più irrazionale.E' quella parte di noi che non tiene conto della situazione in cui siamo in un certo momento ma "vuole tutto subito" per soddisfare i propri bisogni
Il Super Io è la parte di noi che guarda alla morale,al senso del dovere.Studia cosa è giusto e cosa è sbagliato.Il contrario di quello che fa l'Id che vuole fare invece quello che gli gira in quel momento.
L'Io è la parte di noi che tenta di capire cosa fare in una situazione impedendoci di abbandonarci agli impulsi ma allo stesso tempo non si basa su senso del dovere.Affronta le situazioni ritenendo cosa è meglio fare da un punto di vista "logico" in un certo senso e non perchè -è giusto e basta-
L'Id ti dice quindi -fai questa cosa perchè ti piace-
il SuperIo -è giusto farla?-
L'Io -se la faccio a cosa mi porta?- è quindi la parte più razionale e cerca di tenere a bada Id e Super Io.
Tutte queste parti formano il Sè che è appunto l'intera persona con tutte le sue "sfaccettature".
Jung (se dico bene perchè l'ho studiato per i fatti miei) essendosi interessato a vari argomenti compreso l'esoterismo e avendo viaggiato anche in oriente invece dava al sè un significato più ampio.Non riguarda strettamente il funzionamento della mente della persona (io,super io,id,conscio,inconscio ecc) e la storia "biografica" della persona ma anche i ricordi che riguardavano antenati e altre persone.Al contrario di Freud che riteneva nell'inconscio risiedessero dati,ricordi,sentimenti strettamente personali lui pensava che l'inconscio racchiudesse tantissimi dati comuni a tutta la razza umana.
Divide infatti l'inconscio individuale da quello collettivo.E' in quest'ultimo che si trovano figure,simboli ed elementi comuni in tutte le civiltà e in tutti i tempi.
Aveva notato infatti che in diverse culture ad esempio nei sogni si ripetessero certi simboli o ad esempio che civiltà molto diverse fra loro avessero gli stessi bisogni che rappresentavano con figure "simili".
Diverse figure come quelle delle divinità o del guerriero non le conosciamo perchè le abbiamo apprese da genitori o dalla società ma perchè sono dentro di noi da sempre in quanto esseri umani.Il Sè quindi non riguarda solo la nostra storia ma quella della intera razza umana mentre l'Io credo riguardi appunto solo noi come persona e la nostra storia personale.Per arrivare a conoscere il Se ci vuole tempo (si parla di processo di individuazione)
Nulla comunque è certo neppure in psicologia.....su tantissime cose ogni corrente o autore ha un proprio pensiero sebbene ci siano basi comuni esattamente come in tutte le discipline ehehe
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+1 .
Stupendo!
Grazie tantissime x la spiegazione! Ora mi è chiarissimo il concetto!
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i traumi nei bambini prima dei tre anni di età |
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